Aggiornamento punteggio: Zambia 0 – Nigeria 0 (fine p.t.) – rigore sbagliato della Nigeria

Partita di cartello nel gruppo C di Coppa d’Africa 2013, giunto alla seconda giornata. Zambia-Nigeria (alle 16 al Mbombela Stadium di Nelspruit) è la sfida tra le due squadre candidate al passaggio del turno, ma la situazione del girone vede per ora tutte le formazioni appaiate ad un punto, avendo pareggiato all’esordio. Di conseguenza i novanta minuti di oggi pomeriggio sono fondamentali: vincere significherebbe non solo prendere la testa del gruppo C, ma anche lasciarsi alle spalle l’avversaria, sapendo poi che nell’ultimo turno un pareggio sarà sufficiente per centrare la qualificazione, salvo grosse sorprese. Lo Zambia è campione d’Africa in carica, avendo vinto a sorpresa l’edizione dello scorso anno; la Nigeria non è più lo squadrone che metteva paura alle europee negli anni Novanta, l’ultimo successo nel Vecchio Continente è firmato 1994. A ben vedere però queste restano due delle nazionali più forti in Africa, un po’ per la tradizione che le accompagna (la Nigeria), un po’ perchè sul campo si sono guadagnate questo rispetto e questo status (lo Zambia). In particolare la formazione di Hervé Renard ha dimostrato di saper tenere testa alle grandi, per cui la partita di oggi sfugge ai pronostici, anche perchè come detto vale molto in termini di passaggio ai quarti di finale (si qualificano le prime due classificate in ogni girone). Tra Zambia e Nigeria si sono giocati 16 precedenti: in leggero vantaggio le Super Aquile che hanno vinto sei sfide, cinque le affermazioni dei Chipolopolo, cinque i pareggi. L’ultimo scontro è del novembre 2011 e fu la Nigeria ad affermarsi per 2-0; bisogna invece risalire fino al dicembre 1997 per trovare un 2-0 a favore dello Zambia, ultima vittoria per la nazionale allenata da Hervé Renard. C’è un precedente in una finale di Coppa d’Africa: era il 1994 e la Nigeria si impose per 2-1.



Lo Zambia è campione d’Africa in carica. Lo scorso anno ha sorpreso tutti andando a prendersi il trofeo (che non aveva mai conquistato) battendo in successione Ghana e Costa d’Avorio, ovvero le due superpotenze del Continente Nero. Merito di un gruppo perfettamente assemblato da Hervé Renard, francese con esperienze minori in patria; in realtà il primo artefice della vittoria dello Zambia è Dario Bonetti, che aveva qualificato la squadra alla Coppa d’Africa e poi non era stato riconfermato. Lo zoccolo duro della formazione che lo scorso anno ha battuto ai rigori la Costa d’Avorio è stato formato da lui; la vittoria della coppa è peraltro avvenuta a pochi chilometri da dove nel 1993 l’inabissamento dell’aereo su cui viaggiava la squadra costò la vita a 18 calciatori e altre 15 persone. La cosa difficile sarà ora confermarsi: la favola è finita, adesso c’è la realtà che dice che le avversarie conoscono bene lo Zambia, e lo si è visto nella gara di esordio, quando l’Etiopia anche sotto di un uomo per tutto il secondo tempo è riuscita a imporre l’1-1 ai Chipolopolo (il soprannome, che significa Proiettili di rame, deriva dal fatto che il Paese è ricco di questo minerale). I punti forti della squadra sono il capitano Christopher Katongo (gioca in Cina) ed Emmanuel Mayuka, che però si è presentato in Sudafrica in condizioni fisiche non ottimali; eroe della scorsa edizione, la grande Coppa d’Africa disputata gli è valsa il passaggio dallo Young Boys al Tottenham. Altri elementi validi sono il terzino sinistro Musonda, il regista Chisamba e i trequartisti Sinkala e Kalaba; oltre ovviamente al pararigori Kennedy Mweene.



La Nigeria ha vinto due volte la Coppa d’Africa: nel 1980 in casa, battendo 3-0 l’Algeria; e nel 1994 in Tunisia, proprio contro lo Zambia come ricordavamo più sopra. All’epoca le Super Aquile erano una grande squadra: centrarono gli ottavi di finale ai Mondiali nello stesso 1994 e quattro anni più tardi, e addirittura negli Stati Uniti se non fosse stato per la magia di Roberto Baggio sarebbero anche arrivate ai quarti. I giocatori di quel periodo d’oro erano Rufai, Eguavoen, Yekini, Finidi (giocava nell’Ajax), Oliseh (è stato alla Juventus), Amokachi, Amunike e le due stelle più fulgide: Viktor Ikpeba e Jay Jay Okocha. Negli anni però la Nigeria si è ridimensionata, anche e soprattutto per la difficile situazione (eufemismo) all’interno del Paese; le Super Aquile hanno fallito la qualificazione alla scorsa edizione di Coppa d’Africa (erano state terze due anni prima), mentre ai Mondiali sono state eliminate al primo turno nel 2002 e nel 2010. Eppure Stephen Keshi, uno dei giocatori degli anni Novanta, sta cercando di riportare la nazionale ad alti livelli, attraverso un progetto che guarda molto ai giovani. Sono tanti i giocatori impegnati in Europa: la stella di oggi è forse Obi Mikel, centrocampista che da anni gioca nel Chelsea. Il suo compagno di club Victor Moses è il nuovo che avanza, poi ci sono anche l’attaccante Emenike (Spartak Mosca), Ahmed Musa (anche lui in Russia, con il CSKA) e Igiebor (Betis Siviglia). C’è anche un “italiano”: Nwankwo Obiorah gioca nel Padova da questa stagione, ma è in comproprietà tra Inter e Parma. Non convocato invece l’ex nerazzurro Oba Oba Martins. Nella prima gara la Nigeria ha vissuto una delusione: la squadra non è andata oltre il pareggio per 1-1 contro il Burkina Faso. 



Ci aspettiamo una partita interessante: la Nigeria è più propensa alla costruzione del gioco, lo Zambia in questo aspetto latita perchè è molto lento nell’impostare, ma riparte alla grande in contropiede. Renard si aspetta dai suoi una prestazione molto più convincente di quella messa in mostra contro l’Etiopia. Entrambe le squadre devono vincere: chi la spunterà? Non resta che dare la parola al campo: Zambia-Nigeria sta per cominciare…

 

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