Ha segnato 91 gol nell’anno solare, eppure dichiara che il 2012 “non è stato il mio anno migliore”. Sono state queste le parole di un certo Lionel Messi, numero 10 del Barcellona, che molto probabilmente questa sera riceverà il suo quarto Pallone d’Oro consecutivo – record, mai nessuno ci era riuscito – e che nonostante ciò fa sfoggio di umiltà. In effetti, questo numero enorme di gol ha fruttato “solamente” la Coppa del Re a Messi e ai catalani nell’anno che si è appena concluso: la Liga spagnola e la Supercoppa di Spagna sono andate ai grandi rivali dei blaugrana, il Real Madrid di Cristiano Ronaldo, la Champions League è andata a sorpresa al Chelsea, che aveva eliminato in semifinale proprio la formazione che nella scorsa primavera era ancora di Pep Guardiola, mentre la nazionalità di Messi lo ha evidentemente escluso dagli Europei (la Coppa America si gioca negli anni dispari), e quindi dalla Nazionale argentina non poteva ottenere successi. Nonostante tutto ciò, 91 reti dovrebbero mettere chiunque al riparo da possibili critiche sull’effettiva correttezza del premio che verrà ufficialmente assegnato questa sera dalla Fifa a Zurigo, ma che dovrebbe finire appunto nelle mani del campione argentino: gli altri finalisti sono Andres Iniesta e Ronaldo, ma sarebbe una sorpresa davvero clamorosa se il Pallone d’Oro finisse a uno di questi due pur grandissimi giocatori, soprattutto considerando che – da quando è stato cambiato il metodo di votazione – i trofei vinti durante l’anno solare hanno perso importanza rispetto alle prestazioni individuale, come ha dimostrato il successo di Leo nel 2010, probabilmente quello più discutibile per la ‘Pulce‘ del Barcellona.
Comunque, Leo dimostra ancora una volta di essere un ragazzo umile e, appena arrivato a Zurigo, queste sono state le sue parole: “Non credo che sia stato il mio anno migliore. Mi interessano più i titoli con la squadra che i premi o i record individuali. Ci sono stati anni in cui abbiamo vinto di più”. Parole indiscutibili, se si pensa che il Barcellona ha vinto 6 trofei nel 2009 e 5 nel 2011, uno solo – e di certo non il più importante – nell’anno che si è appena concluso, che però lo ha visto arrivare a vette inimmaginabili a livello individuale, senza patire per nulla anche il passaggio da Guardiola a Tito Vilanova, che sembra avere già blindato la Liga 2013 (tanto per cominciare a pensare al prossimo Pallone d’Oro…).
Messi poi fa le sue personali ‘pagelle’ al 2012: “Sarebbe stupido non considerare Cristiano tra i migliori tre. Però credo fosse doveroso votare per Xavi, Iniesta e Aguero”. Cioè davanti a tutti due suoi compagni di squadra (che con la Nazionale spagnola hanno vinto l’Europeo) e uno di Nazionale (che ha vinto la Premier League con il Manchester City). Ma anche in questo caso, Messi vuole spegnere sul nascere le polemiche con CR7: “Non giochiamo uno contro l’altro. Scendiamo in campo per vincere, io faccio il massimo per aiutare la mia squadra”.