Il calcioscommesse non finisce mai: questa volta torna a fare notizia il filone di Bari, o meglio la seconda parte delle indagini del capoluogo pugliese. Si è chiusa infatti l’indagine penale della Procura barese, che ha indagato in questi mesi sulle presunte combine di Bari-Treviso 0-1 del maggio 2008 e Salernitana-Bari 3-2 del maggio 2009, partita per la quale si parla di 300mila euro per favorire la vittoria dei campani, che stavano lottando per non retrocedere. I due personaggi più illustri coinvolti in questa indagine erano l’allenatore della Juventus Antonio Conte e il difensore dell’Inter Andrea Ranocchia. Il tecnico è semplicemente persona informata sui fatti perché le combine furono fatte “alle sue spalle”, dunque per lui non ci sarà nessun problema, né dall’indagine penale né in quella sportiva che certamente seguirà. Andrea Ranocchia invece va verso l’archiviazione nell’inchiesta penale, ma rischia un’omessa denuncia sul piano sportivo. Il Procuratore federale Stefano Palazzi si attiverà a breve, dopo avere ricevuto l’avviso di chiusura indagine e il fascicolo, con una possibile accelerazione nell’ipotesi in cui l’intera vicenda possa andare in prescrizione. Più di 20 sono i tesserati coinvolti, e sembra che la posizione del Bari sia delicata: dai verbali emergerebbe il nome di un dirigente pugliese, e in questo caso il club perderebbe la posizione che lo ha portato al patteggiamento come parte danneggiata. Tornando a Ranocchia, il nerazzurro non rischia in maniera particolare: l’allora difensore del Bari era troppo giovane per avere un peso nello spogliatoio biancorosso, nessuno lo avrebbe coinvolto nei tarocchi, e soprattutto non è provato che abbia preso i soldi spartiti dalla squadra e che li abbia regalati al tuttofare Angelo Iacovelli. Ecco perché il pm è intenzionato a chiedere l’archiviazione. Sul piano sportivo il discorso è però leggermente diverso: è stato confermato da più giocatori l’incontro in palestra dove la squadra decise di perdere contro la Salernitana. Ranocchia e un altro paio di giocatori (Gazzi e forse Barreto) sarebbero stati in disaccordo, ma nessuno di loro ha denunciato il fatto alla Procura federale. Un classico caso di omessa denuncia su cui si muoverà Palazzi. Rischiano però molto di più quei giocatori per i quali l’accusa è di illecito per la combine di queste due partite – o anche per una sola di queste.
L’elenco è piuttosto lungo, dal momento che dovrebbe comprendere Gillet, Guberti, Ganci, Santoruvo, Fusco, Pianu, De Vezze, Colombo, Caputo e Belmonte, mentre Stellini, Lanzafame, Marco Esposito, Spadavecchia, Parisi e Andrea Masiello dovrebbero collaborare con gli investigatori federali, come hanno già fatto a Bari, e quindi usufruire in sede sportiva di un patteggiamento.
Chiusura con una postilla da Cremona: Palazzi stava aspettando eventuali dichiarazioni di Gegic, che però non sono arrivate dalla Procura lombarda. Per questo un gruppo di lavoro della Procura federale sta esaminando le carte per decidere se gli elementi (definiti “indiziari”), siano sufficienti per un deferimento di Stefano Mauri o se si andrà verso un’archiviazione.