Oro ai Giochi del Mediterraneo, bronzo alla World League e soprattutto argento agli Europei: l’estate 2013 della Nazionale di pallavolo maschile guidata in modo quasi perfetto da Mauro Berruto è stata certamente più che positiva. Abbiamo visto un’Italia giovane, con tanti giocatori provenienti dall’A2 e molti di loro alla prima loro esperienza ai Campionati Europei: un deficit d’esperienza che non abbiamo pagato, anzi si sono messi in luce talenti che ormai tutti gli appassionati conoscono, in particolare Luca Vettori e Thomas Beretta. Un ciclo dunque si sta riaprendo, verso i Mondiali che si terranno l’anno prossimo in Polonia e con obiettivo finale le Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro. Attualmente solo la Russia appare superiore agli azzurri, che hanno conquistato un argento probabilmente ancora più bello di quello di due anni fa, e che segue anche il bronzo olimpico: non c’è dubbio che sotto la guida del c.t. piemontese l’Italia sia tornata ai vertici mondiali. Per commentare tutto questo abbiamo sentito proprio Mauro Berruto, il tecnico dell’Italia. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Qual è il suo bilancio dell’estate azzurra, con il terzo posto alla World League e il secondo agli Europei? Siamo andati a medaglia in tutte le competizioni a cui abbiamo partecipato, con tanti giocatori utilizzati. Oltre ai podi in World League ed Europei, abbiamo vinto anche l’oro ai Giochi del Mediterraneo. Un risultato molto buono.
La Russia è veramente imbattibile attualmente? Di squadre imbattibili non ce ne sono. Sicuramente la Russia in questo momento è la squadra più forte: lo si è visto anche nella finale di World League, quando ha maltrattato il Brasile.
Metà della squadra degli Europei era al debutto e aveva pure pochissima esperienza in A1, eppure ha fornito prestazioni straordinarie: qual è il segreto? Ho dato spazio al talento, e il talento alla fine paga sempre. Ora questi giocatori saranno titolari nelle formazioni di A1 e conosceranno il massimo campionato anche grazie all’esperienza fatta agli Europei.



C’è qualche giocatore che merita un elogio particolare? Non mi piace mai parlare di singoli giocatori, perché credo che sia tutta la squadra che raggiunge un obiettivo. Devo però elogiare il comportamento e il gioco di Vettori e Beretta, due ragazzi molto giovani e molto forti.
Quali sono i margini di miglioramento dell’Italia? Siamo una squadra giovane, che potrà ancora crescere: questo sicuramente non potrà che avvantaggiarci.
Tanti debuttanti come nella nazionale femminile, ma comportamenti diversi: come mai? Voglio parlare solo della mia Nazionale. Posso solo dire che il 50% dei miei giocatori era alla prima presenza agli Europei.
La pallavolo è lo sport più diffuso in Italia tra le ragazze, cosa si può fare per aumentare ancora di più la pratica nel nostro paese tra i maschi? C’è stato un grandissimo interesse per la finale degli Europei, circa 1.000.000 di persone. Credo quindi che proprio i successi della Nazionale possano fare da spinta a una pratica maggiore della pallavolo tra i ragazzi.

Lei è notoriamente tifoso del Torino, ci può dire due battute sul derby? Ero in Danimarca e non ho visto naturalmente il derby, ho visto poi alcuni filmati. La Juventus mi è sembrata più forte ma questo è normale, è stata costruita per traguardi più importanti del Torino. Peccato per l’episodio del gol dei bianconeri. Non mi preoccupo però più di tanto, sono convinto che il Torino disputerà un buon campionato, e prima o poi vinceremo anche noi il derby. (Franco Vittadini)