Si gioca stasera alle ore 20.15 a Copenhagen Danimarca-Italia, penultima partita del girone di qualificazione mondiale degli azzurri in vista di Brasile 2014. La nostra Nazionale è già qualificata, quindi il c.t. Cesare Prandelli, privo di giocatori importanti come Daniele De Rossi e Mario Balotelli, effettuerà alcuni esperimenti. In difesa dovrebbero scendere in campo Federico Balzaretti e Lorenzo De Silvestri, al centro dell’attacco l’unica punta sarà Osvaldo, con Antonio Candreva ed Emanuele Giaccherini a fare da raccordo, Thiago Motta e Riccardo Montolivo a centrocampo. Questa dovrebbe essere l’Italia che punterà a mantenere l’imbattibilità nel girone, ma che rischia di non avere motivazioni particolari per disputare un grande incontro, la Danimarca invece darà tutto, dato che è in corsa per qualificarsi per gli spareggi. Per parlare di questo match abbiamo sentito l’ex azzurro Riccardo Ferri. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Quanto vale questa partita? Serve principalmente per Prandelli, per provare alcuni giocatori e confermare la validità tecnica di altri.
Azzurri motivati anche dopo aver raggiunto l’obiettivo qualificazione? Forse no, come in tutte le partite dove non c’è in palio il risultato potrebbe essere un’Italia demotivata.
Giusto far giocare Osvaldo come unica punta in attacco? Direi di sì, perché Osvaldo è un attaccante che fa reparto da solo.
Giusto anche provare De Silvestri e Balzaretti in difesa? Anche questa mi sembra una cosa buona. Balzaretti sta dimostrando nella Roma tutto il suo valore.
Porterebbe Totti in Nazionale? Aspettiamo che finisca la stagione, così vedremo anche le sue condizioni fisiche. Sicuramente un Totti in queste condizioni andrebbe preso in considerazione.
E Cassano oppure Di Natale? Tutti i giocatori che fanno bene in campionato devono essere presi in considerazione. Credo però che se Prandelli porterà Totti non porterà Cassano. Per Di Natale il discorso è diverso: se sarà in forma potrebbe complicare le scelte di Prandelli per l’attacco.



Lei ha incontrato il c.t. Morten Olsen da giocatore ai Campionati Europei del 1988, che ricordi ha? Un buon giocatore, anche se la sua non era una grandissima Danimarca.
Il suo pronostico? Dico Danimarca, di poco. Ha più motivazioni, si gioca la possibilità di andare ai playoff, giocherà più aggressiva, darà veramente tutto in campo. (Franco Vittadini)

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