Ecco quali potrebbero essere i giocatori decisivi nel corso della partita Italia-Armenia, che questa sera allo stadio San Paolo chiuderà il girone che vede l’Italia già qualificata ai Mondiali 2014. Proprio per questo motivo ci sarà spazio per alcune seconde linee, cioè per quei giocatori che devono ancora conquistarsi un posto per il Brasile. D’accordo essere teste di serie, ma è chiaro che le motivazioni rischiano di non essere al massimo livello per molti azzurri questa sera. Discorso che non dovrebbe toccare Lorenzo Insigne: per prima cosa, il talento napoletano deve ancora conquistare un posto per i Mondiali, e certamente già questo è un grosso stimolo per mettersi in mostra. Inoltre, lui è l’unico giocatore che questa sera scenderà in campo nel suo stadio, in tutti i sensi. Napoletano e giocatore del Napoli, da bambino probabilmente sognava di giocare una partita con la maglia della Nazionale al San Paolo. Ora il sogno è diventato realtà, non vorrà certamente farlo diventare un incubo. Non sarà una scelta originalissima, ma è inevitabile. L’Armenia è un gruppo di onesti manovali del pallone, con una stella che brilla su tutti. Mkhitaryan sta all’Armenia come Messi all’Argentina, anzi forse ancora di più visto che Henrik è a dir poco insostituibile. Talento purissimo, trequartista di grandissima qualità, esploso nello Shakhtar Donetsk e ora passato (per 30 milioni di euro) al Borussia Dortmund, di cui è già un prezioso punto di riferimento. Sarà lui la fonte del gioco armeno questa sera.



Questa sera si gioca l’ultima partita delle qualificazioni mondiali, Italia-Armenia. Visto che gli azzurri sono già qualificati, sarà per il c.t. Cesare Prandelli l’occasione per fare qualche esperimento e per vedere all’opera tutti i giocatori convocati, soprattutto quelli che hanno giocato meno venerdì contro la Danimarca. Tra chi sicuramente andrà in Brasile, mancano due giocatori, bloccati da problemi fisici: il difensore della Juventus Andrea Barzagli non era stato nemmeno convocato, mentre il centrocampista della Roma Daniele De Rossi è stato rimandato a casa subito, dopo la visita effettuata dai medici della Nazionale. Bastano i nomi per capire che si tratta di due assenze di spicco: per fortuna i giochi sono già stati fatti, e le loro assenze in questo modo rientreranno nel turnover voluto dal mister. Peccato invece per Marco Verratti, anche lui frenato da problemi fisici: avrebbe certamente trovato più spazio in queste due partite se fosse stato in buone condizioni di forma. Nessun problema invece per l’Armenia: nessuno squalificato e nessun infortunato, tutti i componenti della rosa armena potranno vivere questa partita per loro storica.



Questa sera alle ore 20.45 lo stadio San Paolo di Napoli ospita Italia-Armenia, ultima partita del gruppo B delle qualificazioni per il Mondiale Brasile 2014. Gli azzurri sono già qualificati, ma solo vincendo anche questa partita avremo la matematica certezza di essere fra le teste di serie senza dover dipendere dai risultati altrui: ecco perché sarebbe buona cosa ottenere il massimo risultato in una partita non impossibile, ma che comunque merita rispetto. Se qualcuno pensava che l’Armenia avrebbe solo lottato con Malta per evitare l’ultimo posto, si sbagliava di grosso: gli armeni hanno 12 punti e ancora alcune speranze di arrivare secondi nel girone, anche se per farlo dovrebbero vincere e poi sperare pure in combinazioni favorevoli degli altri risultati. In ogni caso ci proveranno, anche perché fare bella figura in Italia sarebbe comunque un grande motivo d’orgoglio. Eccovi dunque le probabili formazioni e le ultime notizie sulla partita che sarà arbitrata dall’inglese Oliver.



Così ha parlato Cesare Prandelli nella conferenza stampa di ieri: “Solo la vittoria può darci la certezza di essere teste di serie. Sono preoccupato perché in questi giorni c’è stata dispersione di attenzione, si è parlato di tutto. Però ci siamo allenati bene e questo mi conforta. L’Armenia ha ancora una possibilità per andare agli spareggi come seconda. Daranno tutto in campo. Hanno quattro giocatori bravissimi a ripartire. Le chiusure preventive saranno decisive. Vogliamo giocare bene. Balotelli negli ultimi giorni, anche quando non ce lo aspettavamo, ha avuto attacchi alla pancia. Speriamo che non si ripetano. Le polemiche per il tweet e il resto? Su Mario si fanno spesso esagerazioni, ma se le va anche a cercare. Il presidente Abete ha risposto sul caso, quindi basta così. Se lo seguo con rapporto paterno? I figli vanno amati, ma ogni tanto ti fanno incazzare. A Cassano non devo rispondere. Ma ho grande rispetto per Antonio. Contro l’Armenia farò diversi cambi perché spesso nelle seconde partite abbiamo sofferto e sono arrivate critiche. Mi aspetto che chi ha giocato di meno faccia di tutto per mettere in dubbio le mie scelte. Insigne ha superato i problemi fisici, ha grandi motivazioni. Mi aspetto un grande contributo. Anche dal pubblico del San Paolo. A Rossi ho spiegato subito che l’avrei coccolato e gli avrei fatto conoscere i giocatori con cui in futuro potrebbe giocare. Ma non voglio anticipare il suo recupero. Non pensavo di farlo giocare, ma potrebbe entrare a partita in corsa”. Prevista dunque una rivoluzione, con il solo Montolivo titolare confermato rispetto a venerdì: in porta Marchetti, difesa inedita con Abate e Pasqual sulle fasce e in mezzo la coppia Astori-Bonucci, Pirlo nel ruolo di play basso in un inconsueto 4-1-4-1 che vedrà qualche metro avanti a lui Aquilani e appunto Montolivo, con Florenzi e Insigne larghi sulle fasce a supporto della punta centrale Osvaldo.

A disposizione sostanzialmente tutti i titolari in Danimarca più Rossi e il recuperato Balotelli. Facile dunque capire che ci saranno grandi possibilità di modificare la squadra a partita in corsa, vedremo Prandelli quali decisioni prenderà anche a seconda del risultato.

Qui spiccano due big che hanno dovuto rinunciare a questi dieci giorni azzurri: lo juventino Barzagli, nemmeno convocato, e il romanista De Rossi, rimandato subito a casa dopo la prima visita.

Ecco le parole del c.t. armeno Minasyan alla vigilia della partita: ‘”L’Italia avrà motivazioni, anche se è già qualificata, ma sono certo che le nostre motivazioni sono molto più forti. Non abbiamo esaurito tutte le chance, ma il nostro cammino nelle qualificazioni è stato pesantemente influenzato dagli infortuni. Questa è una buona squadra e può giocarsi le proprie carte anche nelle prossime qualificazioni agli Europei”. Di sicuro per la formazione caucasica essere arrivata fino all’ultima partita con ancora alcune speranze di qualificazione è già un ottimo risultato: merito di un gruppo di buone qualità tecniche, esaltato dalla classe di Henrik Mkhitaryan, trequartista lanciato a grandi livelli dallo Shakhtar Donetsk e ora stella del Borussia Dortmund vice-campione d’Europa. In Nazionale è il trequartista che deve lanciare la punta Movsisyan, terminale del 4-4-1-1. Altro simbolo della squadra è il portiere Berezovski, che è il capitano di una squadra che in trasferta ha già saputo vincere due volte, soprattutto con il clamoroso 0-4 in Danimarca. Altro motivo dunque per non sottovalutarli.

Le alternative a disposizione in panchina non sono certo di primissima qualità, come è d’altronde normale che sia per una Nazionale piccola e di scarsa tradizione. Citiamo Marcos Pinheiro Pizeli, brasiliano naturalizzato dopo aver giocato qualche anno nel campionato armeno. Non un fenomeno, ma desta sempre curiosità.

Nessun giocatore squalificato e nessuno indisponibile: da questo punto di vista, l’Armenia non avrebbe potuto arrivare a Napoli in condizioni migliori.

 

Marchetti; Abate, Bonucci, Astori, Pasqual; Pirlo; Florenzi, Aquilani, Montolivo, Insigne; Osvaldo. All. Prandelli.

A disp.: Sirigu, Chiellini, Balzaretti, Candreva, Giaccherini, Thiago Motta, Poli, Diamanti, Cerci, Gilardino, Balotelli, Rossi.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: De Rossi, Barzagli.

Berezovski; Hovhannisyan, Mkoyan, Arzumanyan, Hayrapetyan; Ozbiliz, Yedygaryan, Mkrtchyan, Ghararyan; Mkhitaryan; Movsisyan. All. Minasyan.

A disp.: Kasparov, Adamyan, Voskanyan, Haroyan, Pinheiro Pizeli, Malakyan, Sarkisov, Aleksanyan, Avagyan, Manoyan, Dashyan.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: nessuno.

 

Arbitro: Oliver (Ing).

 Domani sera si concludono le qualificazioni al Mondiale del 2014 per quanto riguarda l’Europa. Per il gruppo B si gioca Italia-Armenia, al San Paolo di Napoli: gli Azzurri sono già certi del pass per il Brasile, avendolo staccato con due giornate di anticipo; e clamorosamente anche gli armeni sono in piena corsa, pur potendo rimanere fuori come peggiore delle seconde. Vale lo stesso discorso fatto per la Danimarca: la partita in sè conta poco ai fini del gruppo, anzi niente; tuttavia, è importante cogliere i tre punti perchè quando ci sarà il sorteggio dei gironi mondiali avremo la possibilità di essere una testa di serie, evitando così un cammino travagliato da subito. Dunque, massima concentrazione e attenzione; giustamente Cesare Prandelli ruota gli uomini e presenta una formazione che dovrebbe essere diversa per dieci undicesimi rispetto a quella dello scorso venerdi. In campo giocatori che provano a convincere il CT per un posto in Brasile, per loro dunque le motivazioni saranno maggiori. 

 Riccardo Montolivo dovrebbe essere l’unico “superstite” della squadra vista all’opera a Copenhagen: dipende da Mario Balotelli che, episodio della telecamera a parte (clicca qui per il video), si è allenato e ha finito sulle gambe, ma dovrebbe esserci. Così, spazio alle “seconde linee”: a cominciare dal portiere, perchè Gigi Buffon una volta preso il record di presenze si ferma per riposare e sistemare qualche dettaglio fisico. Porta aperta a Federico Marchetti allora, mentre si rivede Bonucci in coppia con Astori e i terzini saranno Abate-Pasqual, due che vista la penuria nel ruolo potrebbero comunque essere chiamati al Mondiale. Si cambia presumibilmente modulo; Pirlo farà il collante davanti alla difesa in un 4-1-4-1 che è lo schema adottato stabilmente dalla Lazio di Petkovic. Qui gli esterni spingono per davvero: Florenzi gioca nel tridente della Roma, Lorenzo Insigne ha il ruolo di seconda punta nel sangue e qui torna al passato, in una posizione molto simile a quella che occupava nell’Under 21 di Devis Mangia. In mezzo con Montolivo è pronto Aquilani, mentre come detto l’unica punta dovrebbe essere Balotelli, con Osvaldo pronto a bissare la partita in Danimarca e Gilardino che dovrebbe ancora partire dalla panchina. 

 Clamorosa la situazione dell’Armenia: sembrava tagliata fuori, e invece le ultime due vittorie contro Malta e – soprattutto – Bulgaria hanno riaperto la porta per i Mondiali, attraverso i playoff. Sarà comunque durissima: bisognerà sperare, oltre a battere gli Azzurri in casa loro, che Francia, Romania, Turchia e Islanda perdano in blocco, e che naturalmente non vinca la Danimarca e Bulgaria-Repubblica Ceca finisca pari. Insomma: basta dire che la Romania ospita l’Estonia e che la Danimarca gioca in casa contro Malta per dire che l’impresa è disperata. Tuttavia, anche così il cammino degli armeni è stato incredibile: 12 punti nel girone, con una vittoria clamorosa per 4-0 in Danimarca. Una nazionale in crescita, che già all’andata ci aveva fatto penare; Verdan Minasyan gioca con un 4-4-2 nel quale il talento di Henrik Mkhitaryan è libero di svariare per il campo partendo da una posizione centrale. I gol sono affidati a lui e a Yura Movsisyan, 26enne che gioca nello Spartak Mosca. I nomi non sono altisonanti, ma la squadra è tignosa, anche grazie all’esperienza di qualche titolare: l’esterno sinistro Gevorg Ghazaryan per esempio partecipa all’epopea dello Shakhter Karagandy, arrivato ad un passo dal portare il Celtic al supplementare nel playoff di Champions League e adesso gioca l’Europa League. In porta, l’esperto Roman Berezovskiy (39 anni) che ha giocato una vita in Russia (con Zenit San Pietroburgo e Dinamo Mosca, il suo attuale club). Sulla carta, naturalmente, Italia favorita, ma questa squadra può comunque dare fastidio.