PAGELLE ITALIA-ARMENIA, VOTO PARTITA, 6,5: partita molto divertente, più per disattenzioni di entrambe le difese, piuttosto che per qualità eccelse nel gioco di entrambe le squadre. Sia l’Armenia che l’Italia, hanno provato a vincere la partita e nel complesso hanno giocato ad un buon ritmo e senza tirarsi indietro, di conseguenza è stata una partita divertente.
Italia, 5: gioca bene in fase offensiva, anche perchè gli avversari dietro non sono molto forti, anzi. Dietro le ultime due prestazioni sono terrificanti e fanno sorgere diversi interrogativi in vista del Mondiale.
Armenia, 6,5: dietro non sono dei fenomeni, ma in fase offensiva, soprattutto con ripartenze veloci, gli armeni riescono a mettere con facilità in difficoltà la nostra difesa, segnando due gol e avendo altre occasioni limpide da rete.
ITALIA-ARMENIA: I VOTI DELLA SQUADRA AZZURRA

Marchetti, 6: sui due gol non può nulla, alcuni buoni interventi, ma non comanda al meglio la difesa.



Abate, 5,5: spinge bene in avanti, con continuità, ma soffre parecchio dietro; dal suo lato infatti nascono parecchie occasioni pericolose.
Bonucci, 5: dovrebbe guidare la difesa, ma non dà sicurezza al reparto, anzi in certi casi sembra soffrire parecchio.
Astori, 4,5: commette diverse ingenuità, soffre la rapidità delle punte avversarie e commette l’errore sul primo gol. Non una garanzia.
Pasqual, 5,5: spinta poco continua sulla fascia sinistra, soffre la rapidità degli avversari in difesa, e quando sale non mette cross buoni come al solito.
Pirlo, 6,5: assist e tante buone giocate, fa girare la squadra e cerca di aiutare anche in copertura.
Montolivo, 6: corre moltissimo, tanti cambi di gioco e un po’ troppe imprecisioni in fase di possesso palla.
Aquilani, 4,5: suo il passaggio sbagliato da cui nasce il primo gol armeno. Non entra mai nel vivo dell’azione, sbaglia tanto e viene sostituito. (Rossi, dal 73′ del s.t., senza voto).
Insigne, 7: nel primo tempo fa di tutto, un palo, un assist e tanti tentativi sotto porta che non sono fortunati. Nel secondo tempo cala alla distanza, per la stanchezza.
Florenzi, 6,5: tanta corsa e tanti inserimenti preziosi, tra cui uno che gli permette di andare in gol di testa. (Candreva, dal 60′ del s.t., senza voto).
Osvaldo, 6: tante sponde e tante giocate isolate, l’unica pecca è quella di essere troppo egoista. (Balotelli, dal 54′ del s.t., 7: entra segna e rischia in due casi di trovare la doppietta personale; tutto in meno di un tempo; potenzialmente è devastante).
All. Prandelli, 6: buona la fiducia ai giovani, da sistemare la retroguardia; comunque non è mai stato battuto in un girone di qualificazione per i Mondiali e per gli Europei e arriva primo nel girone.
ITALIA-ARMENIA: I VOTI DELLA SQUADRA ARMENA
Berezovsky, 6,5; Haroyan, 5; Mkoyan, 5; Arzumanyan, 5; Hayrapetyan, 5,5 (Hovhannisyan, dal 62′ del s.t., senza voto); Yedygaryan, 6; Ozbiliz, 7; Mkrtchyan, 6,5; Ghazaryan, 6,5; Mkhitaryan, 7; Movsisyan, 6,5; All. Minasyan, 6,5.

Mario Balotelli risponde alla rete di Henrik Mkhitaryan e nel giro di quattro minuti rimette in carreggiata una partita davvero complicatissima per gli Azzurri che cercano di mantenere l’imbattibilità!



Il primo tempo tra Italia e Armenia si è concluso con il risultato di 1 a 1. L’Italia è partita malissimo, nel primo tempo, con subito due distrazioni difensive: nella prima azione Astori ha sbagliato il controllo e ha praticamente servito la punta avversaria che è stata chiusa dallo stesso difensore cagliaritano, che ha rimediato così al proprio errore; nel secondo caso, al 5′, su un altro errore  in fase di impostazione l’Armenia ha trovato il vantaggio grazie a Movsisyan: Aquilani ha commesso un errore in fase di impostazione al limite, la palla è giunta sui piedi di Movsisyan che al limite ha saltato Astori, è entrato in area, e in diagonale di destro ha battuto un incolpevole Marchetti. Per il primo quarto d’ora l’Italia dietro ha ballato tantissimo, soffrendo le continue ripartenze degli armeni, causati da errori di impostazione molto gravi, e solo dopo i primi 15′, gli azzurri sono riusciti ad assestarsi in campo, aumentare il pressing e costruire buone occasioni per trovare il pareggio. La prima occasione la ha avuta Insigne che con un tiro dal limite ha centrato il palo, mentre nel secondo caso, al 22′ gli azzurri hanno trovato il pareggio grazie a Florenzi: su una palla recuperata sulla metà campo Insigne è stato servito sulla sinistra e ha pennellato un cross sulla testa di Florenzi che inserendosi ha pareggiato insaccando il pallone di testa. Dopo il pareggio l’Italia ha avuto diverse occasioni pure per trovare il gol del vantaggio, pur sempre soffrendo le ripartenze avversarie: in questo senso ci ha provato più di tutti Insigne. Nel primo caso si è liberato bene sulla sinistra con un numero, si è accentrato e ha provato il diagonale che è terminato di pochissimo a lato; nel secondo caso ci ha provato con un destro al volo su cross di Abate, anch’esso terminato a lato di poco. Così, l’Italia ha reagito bene al gol subito in avvio ed è riuscita a trovare il pareggio, continuando a ballare per tutta la partita dietro e affidandosi al talento di Insigne e Florenzi in avanti. Il primo tempo si è chiuso così con il risultato di 1 a 1.



L’Italia convince, ma per il momento non passa per la seconda volta. L’inizio shock con il gol subito (errore a centrocampo) lascia presto spazio a una squadra convinta, che sapendo di non avere pressioni legate al risultato attacca con buona lena e trova il pareggio con la combinazione degli ex Under 21 di Devis Mangia: cross di Insigne, testa di Florenzi che trova così il suo quinto gol stagionale. Da lì in poi è quasi solo Italia: soffriamo con qualche ripartenza armena, ma tutto sommato controlliamo e anzi andiamo molto vicini al raddoppio con un numero di Lorenzo Insigne, dribbling a rientrare e destro a giro che conclude la sua corsa a pochi centimetri dal palo. 

Sono i giovani a costruire il pareggio dell’Italia: Lorenzo Insigne disegna il cross dalla destra, Alessandro Florenzi mette in porta di testa anticipando il difensore. Italia-Armenia 1-1.

Peggio di così non poteva iniziare: l’Italia subisce gol da Movsisyan dopo 5 minuti. Errore di Aquilani a centrocampo, l’Armenia riparte in velocità e va a segnare. 

Comunicate le formazioni ufficiali di Italia-Armenia: confermato lo schieramento azzurro con il 4-3-3, con Florenzi e Lorenzo Insigne schierati larghi nel tridente insieme a Osvaldo, con Balotelli che va dunque in panchina perchè non al meglio. Armenia in campo con il 4-4-2, attenzione in particolare a Henrik Mkhitaryan, Mkrtchyan (tre gol nelle qualificazioni mondiali), Movsisyan e Ozbiliz. Marchetti; Abate, Astori, Bonucci, Pasqual; Aquilani, Montolivo, Pirlo; Florenzi, Osvaldo, L. Insigne. (A disp. Buffon, Sirigu, Balzaretti, Chiellini, De Silvestri, Candreva, Giaccherini, Thiago Motta, Verratti, Balotelli, Cerci, G.Rossi) All. Prandelli  Berezovski; Mkoyan, Haroyan, Arzumanyan, Airapetian; Yedigaryan, Mkrtchyan, Mkhitaryan, Ozbiliz; Ghazaryan, Movsisyan. (A disp. Kasparov, Aleksanyan, Hovhannisyan, Avagyan, Pinheiro Pizzelli, Manoyan, Malakyan, Dashyan, Sarkisov) Minsayan

Come riferimento per la partita di questa sera, si può prendere in esame quanto accaduto nella partita di andata a Yerevan: vincemmo 3-1, ma nel primo tempo soffrimmo tantissimo a causa della posizione di Henrik Mkhitaryan, che partiva dalla linea mediana per poi svariare tra le linee e far male con i suoi inserimenti. Quella “zona di nessuno” tra la nostra difesa e il nostro centrocampo divenne terra di conquista degli armeni, che si posizionavano in quella fascia di campo e mandavano in crisi i centrali e i terzini. Stasera siamo in Italia, dunque è probabile che vedremo un’Armenia più accorta; tuttavia, poichè hanno poco da perdere, i nostri avversari cercheranno di punirci con lo stesso schema, prendendo d’infilata i nostri due reparti con giocate in velocità, magari grazie agli spunti del succitato Mkhitaryan che può creare costante superiorità numerica. Per quanto riguarda gli Azzurri, poco da dire: tecnicamente e tatticamente siamo superiori, basterà giocare con il nostro solito ritmo senza cadere nella trappola di rallentare il possesso palla e rimanere fermi in fase di possesso. Bravi dovranno essere Florenzi e Insigne ad allargare il campo, Osvaldo a farsi vedere e i centrocampisti a sfruttare gli spazi che si creeranno.

Si va verso un lungo monologo Azzurro questa sera al San Paolo; stavolta, azzurro Italia. La Nazionale è largamente favorita contro l’Armenia, anche se le motivazioni sono minori e anche se questa partita sarà affrontata da Cesare Prandelli con le seconde linee – non nella totalità della formazione, ma per buona parte. A confermarlo sono anche le quote Snai: la vittoria della nostra Nazionale è quotata 1,25 mentre il colpaccio armeno, che darebbe un’ultima, seppur flebile, speranza di palyoff ai nostri avversari, paga 11 volte la posta in palio (5,25). Forse può convenire giocarsi il pareggio: 5,25 la quota, e di certo l’Italia non spingerà a fondo sull’acceleratore. Si scommette su più di due gol: la quota per l’Over 2,5 è infatti inferiore, 17,70 contro il 2,15 per l’Under. Per quanto riguarda la fine del primo tempo, che l’Italia sblocchi già prima dell’intervallo è una soluzione molto probabile: 1,70 per questa eventualità, 3,85 per un gol risolutorio nel secondo tempo, mentre che gli Azzurri chiudano avanti per poi farsi rimontare è casistica semi-impossibile, almeno per le quote che la danno a 75. Il risultato esatto? Non lo 0-0 (14), possibile un 1-0 (6), più probabile ancora il più classico dei 2-0, magari con un gol per tempo (5,25).

Questa sera alle 20:45, allo stadio San Paolo di Napoli, si gioca Italia-Armenia, ultima partita valida per le qualificazioni al Mondiale del 2014, gruppo B. Partita che ha senso, ai fini della classifica, unicamente per i nostri avversari: gli Azzurri infatti sono già qualificati, con 21 punti guidano agevolmente il girone e con due turni di anticipo hanno staccato il biglietto per il Brasile. Diverso il discorso per l’Armenia, che se la gioca per i playoff: può ancora arrivare seconda nel nostro girone, ma verosimilmente sarà esclusa per essere la peggiore delle “piazzate”, considerando i nove gironi (clicca qui per la situazione dettagliata). Così, la squadra allenata da Minasyan si mangerà le mani per aver perso in casa contro Malta, una sconfitta che influirà decisamente sul suo cammino. Sia come sia, in patria possono ritenersi soddisfatti per la crescita esponenziale della loro Nazionale: sono arrivati a 90 minuti dal giocarsi un playoff per arrivare alla Coppa del Mondo, e con un miracolo potrebbero davvero centrare un obiettivo che nel giorno del sorteggio dei gruppi era ben più di un’utopia. L’Italia i Mondiali li ha sempre giocati: uniche due eccezioni il 1930, quando però non erano ancora previste vere e proprie qualificazioni e la Nazionale scelse di non partecipare; e il 1958, quando una sconfitta a Belfast contro l’Irlanda del Nord ci estromise dalla Svezia. Da lì in avanti sono arrivate 14 qualificazioni consecutive compresa questa: il risultato migliore è la vittoria (1982 e 2006) che insieme a quelle consecutive nel 1934 e 1938 ci rendono la nazionale più vincente di sempre al Mondiale, Brasile escluso. Contro l’Armenia abbiamo giocato una sola partita: quella dell’andata a Yerevan, vinta 3-1 con le reti di Pirlo (su rigore), De Rossi e Osvaldo. Soffrimmo, giocando non benissimo soprattutto nel primo tempo. La storia della Nazionale a Napoli dice che ci sono 24 partite: ne abbiamo vinte 13 perdendone 4, 7 i pareggi. L’ultima è del 2006: 1-1 con rete di Filippo Inzaghi. Non vinciamo al San Paolo dal 1997: anche allora erano qualificazioni mondiali, anzi si trattava dello spareggio che vincemmo con gol di Pierluigi Casiraghi a stendere la Russia. A quel Mondiale fummo poi eliminati ai calci di rigore (per la terza edizione consecutiva) dalla Francia. 

L’Italia ha dunque superato agevolmente il suo girone. Sei vittorie e tre pareggi, tutti esterni: contro Bulgaria (2-2), Repubblica Ceca (0-0) e Danimarca (2-2), quest’ultimo quando eravamo già qualificati. Percorso netto invece in casa: sconfitte Malta (2-0), Danimarca (3-1), Bulgaria (1-0) e Repubblica Ceca (2-1) per un bilancio dunque che parla di 8 gol segnati a fronte di 2 subiti, mentre la differenza reti totale è di +10 (17 fatti, 7 subiti). Cesare Prandelli ha ruotato tanti uomini e provato diversi moduli, ma ha sempre mantenuto un blocco fisso di giocatori, che saranno poi quelli che andranno a giocare in Brasile: dagli juventini che compongono la difesa (Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini, più Marchisio e Giaccherini) a elementi come Candreva, Diamanti, Montolivo, De Rossi e naturalmente Mario Balotelli, a oggi forse l’unico certo del posto come attaccante. Anche questa partita servirà come test: si attende di vedere in campo almeno nella ripresa Giuseppe Rossi (clicca qui per le probabili formazioni), visto che lui è probabilmente la seconda certezza offensiva del CT ma deve naturalmente risolvere problemi fisici e garantire la continuità di rendimento. Stesso discorso per Pablo Daniel Osvaldo, tenendo conto del fatto che un posto potrebbe essere comunque occupato da Francesco Totti, che se manterrà questo stato di forma fino a maggio sarà certamente chiamato. Intanto, Balotelli e Osvaldo guidano la classifica dei marcatori delle qualificazioni con 4 gol a testa (segue De Rossi a 2). L’Armenia, come detto, rappresenta un movimento in crescita. La stella indiscussa della squadra è naturalmente Henrik Mkhitaryan, esploso con lo Shakhtar Donetsk e oggi trequartista del Borussia Dortmund; ma ci sono altri giocatori che stanno lentamente salendo alla ribalta. Lo dice la storia del girone: certo ci sono cinque sconfitte, ma le quattro vittorie (1-0 a Malta, 4-0 clamoroso in casa della Danimarca e 2-1 a Praga, 2-1 alla Bulgaria) dicono che l’Armenia con un po’ più di concretezza avrebbe anche potuto giocarsi fino in fondo le sue possibilità per il passaggio ai playoff. Dei 10 gol segnati, tre li ha messi a segno Yura Movsisyan, attaccante 26enne dello Spartak Mosca; 2 sono di Mkhitaryan, due di Aras Ozbiliz, 23enne sempre dello Spartak Mosca, e 2 di Karlen Mkrtchyan, 24enne che gioca nell’Anzhi Makhackhala. Tanti nazionali sono impegnati in Russia, ma ce ne sono anche tre in Kazakhstan, uno in Polonia nel Widzwew Lodz (il difensore Levon Hayrapetyan) e qualcuno anche in patria, ad esempio Edgar Malakyan e Artak Dashyan. Partita che, come ha ricordato Mario Corso (clicca qui per il suo pronostico) potrebbe non essere così scontata: l’Armenia ha centrato risultati che impongono il rispetto, e le motivazioni sono decisamente superiori alle nostre. Tuttavia si gioca a Napoli, e la voglia mondiale di alcuni dei giocatori che scenderanno in campo questa sera potrebbe decisamente fare la differenza. Vedremo dunque come andrà a finire, non resta ora che dare la parola al campo: Italia-Armenia sta per cominciare…

 

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