Alle 18 il fischio d’inizio al Sant’Elia di Cagliari tra i rossoblu e il Catania di mister Maran. Il Cagliari torna finalmente tra le mura amiche, dopo l’esilio a Trieste. Due i protagonisti più attesi del match. Il belga (di origini indonesiane) è il gioiello del presidente Cellino e uomo chiave (insieme al veterano Daniele Conti) del centrocampo di Lopez. Classe ’88 è sul taccuino di moltissime società (italiane ed europee), ma lui sembra non dispiaciuto di essere rimasto in Sardegna un altro anno, anzi. Centrocampista polivalente, bravissimo sia in fase di contenimento che in fase di costruzione di gioco, al n° 4 cagliaritano non manca certo il vizio del gol: già due quest’anno (contro Atalanta e Inter). L’attaccante argentino nelle precedenti stagioni ha trascinato i siciliani alla salvezza, ma quest’anno (complice anche molta sfortuna) non ha ancora trovato il gol. E il Catania, dopo l’addio di Lodi, sta pagando il momento difficile del proprio numero 9. Ma Bergessio è giocatore intelligente e umile e nonostante non abbia ancora trovato la rete, si rende sempre utile pressando alto e tornando a dare una mano al centrocampo con preziosi ripiegamenti difensivi che fanno la felicità di Maran. Vedremo se sarà Agazzi il primo portiere che punirà in questa stagione.



Oggi, alle ore 18:00, il Cagliari farà finalmente ritorno al Sant’Elia davanti al proprio pubblico, ma, per l’occasione, dovrà fare a meno degli acciaccati Avramov (infiammazione al gionocchio) e Dessena (distorsione alla caviglia sinistra), entrambi, comunque, prossimi al rientro. L’assenza del portiere serbo non preoccupa più di quel tanto in quanto Agazzi resta il titolare, ma a creare qualche grattacapo è lo stop del centrocampista ex Sampdoria, soprattutto se si considera che coincide con l’assenza di Ekdal. L’infortunio del centrocampista svedese pare essere il più pesante, non solo per il livello delle prestazioni a cui aveva abituato il popolo sardo, ma perché lo stiramento dell’adduttore della gamba sinistra che l’ha colpito dovrebbe tenerlo lontano dai campi di gioco per tre mesi. Per quanto riguarda gli ospiti, invece, l’unica assenza di rilievo e quella che riguarda Spolli, il cui rientro è previsto il 30 ottobre, in occasione dela decima giornata contro la Juve. Oltre al difensore argentino, afflitto da una lesione di primo grado all’adduttore della coscia destra, mancheranno anche Boateng, a causa di un risentimento al flessore, e Leto, il quale non è riuscito a smaltire una distorsione alla caviglia rimediata nella partitella con la Primavera.



In vista del prossimo match contro il Catania, Pulga e Lopez sembra abbiano già deciso quali sono i migliori undici da mandare in campo, anche se non è escluso che possano esserci le cosiddette sorprese dell’ultimo minuto. Considerati gli infortuni di Ekdal e di Dessena, Eriksson e Cabrera si giocano una maglia da titolare,  e, con ogni probabilità, si scoprirà soltanto nel pre-partita chi dei due potrà fare reparto con Conti e Nainggolan, così come Sau, favorito su Nènè per spalleggiare Ibarbo. Qualche spiraglio sembra esserci anche per Pisano ed Avelar, ma Perico e Murru sono decisamente in una condizione fisica migliore, e, salvo sorprese, dovrebbero scendere regolarmente in campo. Qualche grattacampo sembra avercelo anche Maran, il quale sembra esser intenzionato a dare un turno di riposo ad Andujar (appena rientrato dall’impegno con la Nazionale argentina) a favore di Frison. Favoriti per una maglia da titolare anche Biraghi ed Almiron, ma Monzon e Tachtsidis scalpitano e proveranno a conquistare una maglia in extremis.



Sabato 19 ottobre, ore 18.00. Per l’intera Sardegna è un appuntamento molto importanti, perché finalmente il Cagliari torna a giocare in casa, nel caro, vecchio stadio Sant’Elia. Non si giocava qui da ben un anno e mezzo, tra il fallito esperimento di Is Arenas e l’“esilio” a Trieste. Dunque sarà questo il motivo per il quale sarà ricordata a lungo la partita Cagliari-Catania, anche se l’apertura non è ancora completa: potranno assistere alla partita solo circa 5.000 persone, con i biglietti che sono stati polverizzati in tempo record. Dal punto di vista strettamente sportivo, l’obiettivo comune alle due squadre sarà quello di tenere lontana la zona calda della lotta per non retrocedere: i sardi di Diego Lopez cercheranno di sfruttare il ritrovato fattore campo, per migliorare una graduatoria comunque finora non negativa (7 punti); i siciliani di Rolando Maran invece hanno cominciato decisamente male questo nuovo anno (5 punti finora), lontani dalla rivelazione della passata stagione, e hanno bisogno dunque di dare una svolta al loro campionato. Eccovi dunque le probabili formazioni e le ultime notizie sulle due squadre.

Nella conferenza stampa di ieri Diego Lopez ha parlato soprattutto del ritorno al Sant’Elia:“Il nostro campionato riparte dal Sant’Elia. Non importa se per il momento è aperto soltanto a 5000 persone, mi sarei accontentato di giocare a porte chiuse, pur di evitare trasferte continue. La squadra ha risentito della situazione, potrebbe sembrare una scusa, ma garantisco che non lo è. Con il Catania non sarà facile, perché affrontiamo un avversario tosto e determinato, con delle ottime individualità: l’anno scorso è stato la rivelazione del campionato. Dovremo partire a mille all’ora. Pinilla è rimasto fuori una settimana con la sua Nazionale, ma non ha praticamente giocato, dunque non è stanco”. Il Cagliari ha svolto la rifinitura proprio allo stadio, sotto lo sguardo del presidente Massimo Cellino. La formazione vedrà i ritorni di Cossu e Conti e la conferma di Astori, dopo le difficoltà con la Nazionale. Tra i convocati si rivede anche Pisano, che andrà in panchina, mentre a centrocampo Cabrera dovrebbe essere preferito a Eriksson come vice Dessena. In attacco Ibarbo e Sau favoriti su Nenè e Pinilla come coppia titolare.

Per parlare dei giocatori a disposizione, spiccano inevitabilmente tutti i ballottaggi che ancora coinvolgono la formazione titolare. Comunque, i componenti di spicco della panchina dovrebbero essere Pinilla e Nenè in attacco, Ariaudo ed Avelar in difesa ed Eriksson a centrocampo, pronti ad entrare a partita in corso.

Alle già note indisponibilità di Dessena (ancora per circa una decina di giorni) ed Ekdal, che invece dovrà stare fermo ai box ancora per un mese, si è aggiunta quella del secondo portiere Avramov, assente per i prossimi dieci giorni.

Così si è espresso Rolando Maran nella conferenza stampa della vigilia: “Nessuno stravolgimento, il Catania deve trovare continuità e ha già una propria identità al di là del modulo che non intendo rivoluzionare. Bisogna togliere la profondità agli avversari che cercheranno di avanzare verso la nostra porta, ma il Catania vuole dare una svolta in trasferta al campionato, specie adesso che sta trovando continuità di rendimento e, in parte, di risultati. Leto e Boateng non sono stati convocati perché sono acciaccati, mentre Mariano Izco ha lavorato con continuità durante la sosta. Sta meglio”. Dunque per lui ci sarà una maglia da titolare, mentre probabilmente toccherà a Frison difendere la porta dei siciliani perché Andujar, rientrato dalla trasferta intercontinentale con la sua Nazionale deve recuperare un lungo viaggio aereo. Esordio stagionale per il portiere italiano. Almiron favorito su Tachtsidis a centrocampo, il tridente d’attacco sarà formato da Barrientos e Castro ali, Bergessio punta centrale.

Dunque troveremo Andujar tra i giocatori a disposizione, con Tachtsidis prima scelta a centrocampo e Keko e Maxi Lopez come alternative principali per Maran in attacco. Monzon in panchina, il mister sta dando fiducia a Biraghi, protagonista anche con la nostra Under 21, di cui è uno dei pochi giocatori che trova spazio nel massimo campionato.

Oltre agli acciaccati Leto e Boateng, l’unico assente è il difensore Spolli, che si rivedrà in campo a novembre. Assenza pesante per la retroguardia catanese.

 

 Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Murru; Cabrera, Conti, Nainggolan; Cossu; Sau, Ibarbo. All. D. Lopez.

A disp: Carboni, Ariaduo, Oikonomou, F. Pisano, Avelar, Eriksson, Rui Sampaio, Ibraimi, Pinilla, Nenè.

Squalificati: –

Indisponibili: Dessena, Ekdal, Avramov.

 Frison; P. Alvarez, Bellusci, Legrottaglie, Biraghi; Izco, Plasil, Almiron; Barrientos, Bergessio, Castro. All. Maran.

A disp: Andujar, Ficara, Rolin, Gyomber, Monzon, C. Capuano, Tachtsidis, Guarente, Freire, Keko, Petkovic, Maxi Lopez

Squalificati: –

Indisponibili: G. Peruzzi, Spolli, Leto, Kin. Boateng.

 

Arbitro: Giacomelli.

Torna la Serie A dopo la pausa per le Nazionali: alle 18 di domani il Cagliari fa ritorno, dopo tante tribolazioni e un esilio durato più di un intero campionato, al Sant’Elia. L’ottava giornata propone la partita interna contro il Catania, che a questo punto si trasformerà in una festa pur se l’ingresso è consentito a soli 5.000 tifosi. Sono 7 i punti degli isolani, 5 quelli del Catania che dopo aver iniziato malissimo la stagione sta provando a risalire la corrente, con grande fatica. Una partita che vale naturalmente importanti punti salvezza, pur se entrambe le formazioni hanno dimostrato la scorsa stagione di poter ambire a qualcosa di più. Vista la situazione, però, non si potrà certo scherzare con il fuoco. Arbitra Giacomelli con la collaborazione di Crispo e Iori, il quarto uomo sarà Vivenzi.

 Otto gol segnati in stagione, con il picco dei due di Radja Nainggolan: il Cagliari ha uno dei peggiori attacchi della Serie A, e leggendo le statistiche si capisce perchè. La squadra fatica a sviluppare gioco: ha il 53% di possesso palla, ma quando controlla il gioco riesce a tirare in porta meno di 4 volte a partita, cioè quintultimo dato in campionato; ha una supremazia territoriale di 9 minuti e 41 secondi (undicesimi), le cose migliorano leggermente in pericolosità offensiva ma siamo comunque sotto il 50%. In questa stagione stanno particolarmente mancando gli attaccanti: Diego Lopez si sta affidando soprattutto a Ibarbo e Pinilla, che però rispondono poco (il cileno ha tirato in porta 13 volte, segnando un solo gol), mentre Marco Sau sta facendo tanta panchina. Così, è tutto affidato ai centrocampisti che però non sono propriamente dei goleador, e questo naturalmente incide sulle prestazioni della squadra, che non riuscendo a tenere alto il baricentro subisce di più quando attaccata (11 reti). Domani dovrebbe essere il turno di Sau (anche se ha rimediato una frattura al setto nasale), con Ibarbo che naturalmente non esce dal campo. Probabile che sia titolare anche Cabrera, vista l’indisponibilità contemporanea di Ekdal e Dessena che impoverisce il centrocampo. In difesa, confermato Murru come terzino sinistro, ancora panchina per Avelar. 

 Il Catania sta peggio: tre sconfitte in apertura di torneo per la squadra di Rolando Maran, che ha oltremodo pagato le due partenze illustri di Alejandro Gomez e Francesco Lodi. Che manchi la regia è evidente: il possesso palla è sceso al 47% e ha perso di qualità (61,5% di precisione, terzultimo dato della serie A), i tiri effettuati sono meno di 4 a incontro, peggio fanno solo Genoa e Sampdoria. Così la pericolosità offensiva è in deficit (un pessimo 39% scarso, anche qui solo le genovesi sono inferiori) e le reti segnate, giocoforza, sono poche, ovvero 5 di cui 3 realizzate da Pablo Barrientos, che peraltro in estate è stato vicinissimo all’addio. Jaroslav Plasil sta allora studiando anche da playmaker, visto che Tachtsidis per il momento sta incontrando tante difficoltà. Maran è tornato al 4-3-3: Castro a sinistra nel tridente con Bergessio al centro, il greco ex Verona e Roma va in panchina lasciando spazio al ceco in mezzo al campo, con il dinamismo di Izco e la concretezza di Almiron ai lati. Confermato Biraghi sulla sinistra: il giovane terzino sta dimostrando un’ottima personalità e merita il posto. In mezzo, ancora Bellusci vista l’indisponibilità di Spolli, mentre si aspettano i rientri di Gino Peruzzi e Kinglsey Boateng che potrebbero portare freschezza ed entusiasmo.