Si gioca questa sera alle 20:45 Bayer Leverkusen-Real Sociedad, partita valida per il gruppo A di Champions League. Siamo alla seconda giornata e la gara rischia già di essere decisiva: entrambe le squadre infatti hanno perso all’esordio, anche se sicuramente chi sta peggio è la formazione basca, che è caduta in casa e questa sera ha la necessità di prendere almeno un punto. Importante anche la differenza reti: possibile un arrivo in volata, dove gli scontri diretti conteranno non poco. Arbitra il russo Karasev.



E’ un ottimo momento per le “Aspirine”, che in campionato volano: sei vittorie in sette partite, con la sola sconfitta contro lo Schalke 04. Terzo posto, che è poi la tendenza delle ultime stagioni, ovvero quella di una squadra di grande competitività che però ha sempre qualcosa in meno rispetto alle superpotenze Bayern Monaco e Borussia Dortmund. Eppure Sami Hyypia ha fatto un gran lavoro qui, riuscendo a dare un gioco preciso alla squadra grazie a un 4-3-3 nel quale il reparto offensivo fa scintille e ha più di un’opzione. “E’ importante vincere nella prima partita casalinga del girone”, ha detto il finlandese, ex colonna del Liverpool con cui ha vinto la Champions League nel 2005. “I nostri avversari sono la tipica squadra spagnola, ottima tecnica e bella da guardare. Mi aspetto una partita difficile, so che a questi livelli gli episodi e le sottigkliezze decidono, perciò dovremo essere compatti”. C’è in campo il nostro Giulio Donati, che ha avuto un ottimo avvio in Bundesliga prima di fare qualche panchina; è parte integrante della squadra. Con lui Toprak (in gol contro lo United nella prima partita), Spahic e Boenisch. A centrocampo, il capitano Simon Rolfes si defila sulla sinistra per lasciare a Reinartz il compito di impostare l’azione, mentre a destra gioca Lars Bender. Di lusso il tridente offensivo: Stefan Kiessling è uno degli attaccanti più sottovalutati in Europa, ha all’attivo 69 gol nelle ultime 4 stagioni in Bundesliga (102 in totale con il Leverkusen nel solo campionato) ed è temibilissimo sotto porta, mentre sugli esterni Sidney Sam e il coreano Son Heung-Min garantiscono assist ma anche gol (il tedesco di origini nigeriane è già a quota 5 in stagione).



Attenzione soprattutto a Robbie Kruse, australiano che Hyypia sta mandando spesso in campo: due settimane fa ha segnato due gol in Bundesliga, per ora è una riserva ma chissà che non possa diventare presto elemento imprescindibile. C’è anche l’attaccante svizzero Eren Derdiyok, che un tempo qui faceva il titolare con ottimi risultati; c’è Emre Can che può dare fantasia in più. Il portiere di riserva è Andres Palop, ex capitano del Siviglia che aggiunge esperienza a un gruppo tutto sommato giovane.

Manca Jens Hegeler, ex Norimberga, ma manca soprattutto Gonzalo Castro, jolly  e veterano (è cresciuto nel club) che può ricoprire svariati ruoli (con Jupp Heynckes faceva il terzino destro).



Cerca di eliminare un po’ di tensione Jagoba Arrasate, allenatore dei baschi che tornano in Champions League dopo l’esperienza del 2003-2004 (erano nel girone con la Juventus). “Non sarà una partita determinante, ma ovviamente sarà importante. Vogliamo vincere per passare il turno, e quindi dovremo giocare con efficacia perchè sappiamo di poter dare di più”. L’inizio di campionato non è infatti stato dei migliori: la squadra è tredicesima con 7 punti dopo 7 giornate, e dopo la vittoria all’esordio ha centrato quattro pareggi e due sconfitte. E’ chiaro che nessuno si aspettava di ripetere la grande stagione passata, ma sicuramente c’è la qualità per fare bene anche stavolta, arrivando quantomeno in zona Europa League. Lo schema è il 4-2-3-1, con riferimento avanzato quell’Haris Seferovic scaricato dalla Fiorentina e che qui si è scoperto elemento cardine del club. Le cose migliori sono sulla trequarti: Carlos Vela è un ex Arsenal, uno dei tanti giovani sedotti (e in questo caso abbandonati) da Arsene Wenger. Grandi potenzialità, tanta discontinuità, ma si deve a lui la doppietta decisiva per la qualificazione ai gironi. Poi Antoine Griezmann, esterno offensivo francese del ’91 che piace a mezza Europa ed è destinato a una grande. Completa il quadro l’uruguayano Gonzalo “Chory” Castro. Dietor, a fare da cerniera ci sono Elustondo e Bergara, in difesa occhio soprattutto a Carlos Martinez terzino destro e Inigo Martinez al centro, uno che ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili e ora si affaccia a quella maggiore. 

Due nomi su tutti: Ruben Pardo, classe ’92 e già giocatore importante per i baschi, e Imanol Agirretxe, che tradisce le sue origini del luogo dal cognome ed è un veterano, essendo cresciuto qui (ha giocato una stagione in prestito nel Castellon e dal 2007 è tornato alla base). C’è anche il francese naturalizzato algerino Liassine Cadamuro, primo campo dei difensori; e il centrocampista David Zurutuza. C’è anche José Angel, un’esperienza poco fortunata nella Roma di Luis Enrique.

Dani Estrada e l’ex Real Madrid e QPR Esteban Granero sono assenze che pesano, ma Sami Hyypia ha citato come vantaggio per il Leverkusen l’indisponibilità di Xavi Prieto, uno che era in squadra nella scorsa esperienza in Champions League e che può giocare esterno o centrale di centrocampo, non disdegnando anche la trequarti.

 

 1 Leno; 26 G. Donati, 21 Toprak, 5 Spahic, 17 Boenisch; 8 L. Bender, 3 Reinartz, 6 Rolfes; 18 Sam, 11 Kiessling, 7 Son Heung-Min. All. Hyypia

A disp: 25 Palop, 14 Hilbert, 4 Wollscheid, 10 Can, 15 Otzunali, 9 Derdiyok, 23 Kruse

Squalificati:

Indisponibili: Hegeler, Gonzalo Castro

 1 Bravo; 2 Carlos Martinez, 15 Ansotegi, 6 Inigo Martinez, 24 De La Bella; 5 Bergara, 4 Elustondo; 18 Chory Castro, 11 Carlos Vela, 7 Griezmann; 8 Seferovic. All. Arrasate

A disp: 13 Zubikarai, 3 Mikel Gonzalez, 19 Cadamuro, 20 Jose Angel, 14 Ruben Pardo, 17 Zurutuza, 9 Agirretxe

Squalificati:

Indisponibili: Dani Estrada, Xabi Prieto, Granero

 

Arbitro: Karasev (Russia)

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