Il Torino parte a mille, con un Cerci indiavolato, e l’Inter, come mai era successo, stecca l’approccio. E così, in cinque minuti, succede di tutto. Prima Cerci prende un clamoroso palo, poi lo stesso attaccante granata viene steso da Handanovic: rosso e rigore. Esce Kovacic, entra Carrizo, che dagli undici metri ipnotizza Cerci e para. Roba da cardiopalma. Il Torino, che poteva essere già in Paradiso, ci mette qualche minuto a riassestarsi, ma l’Inter boccheggia, choccata per quanto successa e forse per il fatto di essere ancora salva nonostante tutto. Fatto sta che comunque non ci capisce molto, e i granata ne approfittano. Al 21′ infatti, Farnerud viene lanciato in profondità, e col sinistro non sbaglia, trafiggendo Carrizo con un diagonale perfetto. Il Toro, a questo punto, rifiata, e i nerazzurri si riassestano con un possesso palla sterile, visto che davanti Palacio è troppo solo e non riesce a tener su la squadra. Servirebbero dei calci da fermo, ma il Toro è ben messo, e regge. La parte centrale del primo tempo è sterile, non succede fino agli ultimi dieci minuti, quando i ragazzi di Mazzarri si rialzano e premono. Qualche calcio di punizione non finalizzato, finchè in pieno recupero, su cacio d’angolo, Guarin, dopo la sponda di Ranocchia, s’inventa una rovesciata pazzesca che porta le due squadre in pareggio all’intervallo.
La ripresa si apre con un altro piglio dei granata, che attaccano con più decisione e cattiveria rispetto a quanto facessero nel primo tempo. Ventura inserisce Immobile per Farnerud per avere una squadra più offensiva, e la mossa immediatamente paga, perchè al 54′ il neoentrato riporta in vantaggio i suoi con un bel destro sotto l’incrocio opposto. Ma passano appena 120 secondi, e l’Inter riprende il Toro: cross morbido di Taider, Padelli respinge sulla testa di palacio che a porta libera insacca. I ragazzi di Ventura accusano il colpo, demoralizzati dalla tenacia dell’Inter, che non sembra volerli far scappare. Comincia la girandola dei cambi, e stavolta ad azzeccare la mossa è Mazzarri: dentro Belfodil per Taider, con l’algerino che, pochi minuti dopo, se ne va sulla destra e crossa teso in mezzo, dove puntualmente Palacio insacca. Incredibile 2-3, scenario che nessuno avrebbe previsto: troppo, per un Torino che accarezzava addirittura l’idea di vincerla. E allora avanti tutta, Ventura piazza un 3-3-4 con anche Bellomo, e i granata assediano l’area nerazzurra. Ma producono solo azioni ad alta tensione, non arriva l’occasione chiara. E sembra ormai che l’impresa della nuova Inter di Thohir sia scritta, quando il giovane Wallace commette un fallo di temperamento e regala una punizione che Bellomo, proprio il neoentrato, scaraventa sotto l’incrocio per il pareggio finale. Un risultato pazzesco, per una partita pazzesca: e se il rammarico, paradossalmente, è più nerazzurro, alla fine il risultato è giusto (clicca qui per il tabellino di Torino-Inter).
Torino-Inter finisce tra le polemiche con il risultato di 3-3. Una partita piena di emozioni con tante occasioni e soprattutto tanti errori decisivi da parte dei due portieri, Padelli da una parte e Hadanovic (fallo da rigore che gli costa il rosso) e Carrizo dall’altra, che si fa beffare dalla pur bella punizione di Bellomo.
Emozioni che non finiscono mai in questo Torino-Inter che proprio all’ultimo respiro rovescia ancora gli animi delle panchine di Torino e Inter con il gol-beffa di Bellomo che trova una traiettoria a palombella su punizione che coglie Carrizo impreparato e punisce oltremodo l’Inter che aveva completato una rimonta – se non storica – sicuramente epica. Tutto da rifare, ma non c’è (forse) più tempo…
Incredibile Palacio! Gol dell’argentino che ribalta le sorti di questa Torino-Inter che ora vede i nerazzurri in vantaggio per 3-2 nonostante l’inferiorità numerica, nonostante un rigore contro, nonostante tutto e nonostante tutti. Ecco una nuova impresa che sa di epico per una squadra che nel dna ha la lotta dal primo all’ultimo minuto. L’azione è stato fulminea, con Belfodil (ottima mossa di Mazzarri avvicendarlo a Taider) che crossa basso in area un assist delizioso che Palacio (abile a sgusciare alle spalle del difensore) trasforma in una staffilata vincente che manda in delirio i tifosi nerazzurri.
Torino-Inter sta prendendo sempre più la fisionomia di una battaglia dai toni epici per i nerazzurri. Ancora in avvio è però il Torino a farsi intraprendente, anche se quando Farnerud è costretto a uscire per un problema all’adduttore pare che davvero i granata cerchino di fare di tutto per complicarsi la vita. Ventura però decide di giocare al “raddoppio”, confidando nell’uomo in più e getta nella mischia Immobile, la mossa è azzeccata. Subito Immobile si fa pericoloso e trova il gol del vantaggio dopo una combinazione con Cerci. A questo punto però non è l’Inter, ma il Torino a vestire i panni della squadra-pazza, perchè ancora Guarin che insiste in una zione offensiva propizia il gol di testa facile facile di Palacio. Bruttissima prestazione granata in superiorità numerica ma che sembrano giocare con due uomini in meno.
Dopo una mole impressionante di occasioni sprecate da parte del Torino arriva il gol dell’Inter che impatta la gara con una rete davvero pazzesca di Fredy Guarin che risolve una mischia con una incredibile rovesciata che fulmina Padelli e rilancia i nerazzurri a battagliare su una partita che tutti cominciavano a ritenere stregata. E invece no, l’Inter c’è e l’impresa non è impossibile, anche in inferiorità numerica.
Al 21′ minuto di gioco il Toro passa in vantaggio. Primo gol in serie A di Pontus Farnerud, che mette in rete un cross di Cerci spizzato di testa da Barreto: Carrizo non può farci niente, granata in vantaggio.
Inter in 10 uomini: espulso Samir Handanovic che ha commesso fallo in uscita su Cerci, pronto ad avventarsi su un cross da destra di Farnerud. Rosso e rigore: Mazzarri inserisce Carrizo al posto di Kovacic e il portiere argentino si esalta subito, parando il sinistro dal dischetto dell’attaccante granata.
Le formazioni ufficiali di Torino-Inter. 3-5-1-1 per i granata con Barreto in attacco assieme a Cerci e Immobile a partire dalla panchina. Confermato Vives al centro della difesa a tre. Nell’Inter gioca Rolando assieme a Ranocchia e Juan Jesus, e Kovacic dietro a Palacio FORMAZIONI UFFICIALI 30 Padelli; 36 Darmian, 20 Vives, 24 Moretti; 3 D’Ambrosio, 33 Brighi, 8 Farnerud, 14 Gazzi, 26 Pasquale; 11 Cerci, 10 Barreto In panchina: 23 L.Gomis, 32 Berni, 19 Maksimovic, 29 Scaglia, 17 S.Masiello, 63 Bellomo, 69 Meggiorini, 9 Immobile Allenatore: Giampiero Ventura 1 Handanovic; 35 Rolando, 23 Ranocchia, 5 Juan Jesus; 2 Jonathan, 13 Guarin, 19 Cambiasso, 21 Taider, 55 Nagatomo; 10 Kovacic; 8 Palacio In panchina: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 6 Andreolli, 25 Samuel, 18 Wallace, 31 A.Pereira 54 Donkor, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanovic, 90 Olsen, 7 Belfodil, 9 Icardi Allenatore: Walter Mazzarri Arbitro: Doveri
Ventura arretra un centrocampista in difesa, Vives, per sopperire all’emergenza indisponibili nel reparto arretrato. Questo potrebbe favorire la fase di impostazione ma meno quella più prettamente difensiva: Palacio dovrà puntare Vives per sfruttarne la desuetudine al ruolo. A centrocampo Guarin deve far valere le sue superiore qualità: Farnerud, Gazzi e Brighi cercheranno probabilmente di metterla sull’agonismo, e in questo senso sarà importante anche il miglior Kovacic per saltare l’uomo e creare occasioni. Sulle fasce duelli interessanti: Inter teoricamente “pendente” a destra, dove Jonathan potrebbe mettere in difficoltà Pasquale. Barreto (scelto al posto dell’annunciato Immobile) e Cerci sono due attaccanti che si muovono molto: i tre difensori dell’Inter dovranno stare attenti a non sguarnire la zona calda.
Inter nettamente favorita nel posticipo di questa sera contro il Torino, almeno secondo le quote stabilite per la gara dai bookmaker. La vittoria nerazzurra verrà pagata infatti solamente 2,10 volte la somma scommessa, mentre un’eventuale colpaccio dei padroni di casa vale 3,30 volte la cifra investita. Un pareggio è dato invece a 3,40, ipotesi improbabile secondo la Snai che sembra comunque essere convinta che verrà realizzata almeno una rete nel corso dei novanta minuti di gioco: l’opzione “goal”, infatti, paga appena 1,70 volte l’importo giocato, mentre quella “no goal” è al momento a 2,05. Una ulteriore conferma viene dalla somma de goal che si registreranno al momento del fischio finale, altra possibilità di scommessa nell’universo Snai: l’opzione “0”, quindi una partita che finisce a reti inviolate, vale addirittura dieci volte la somma messa sul piatto, mentre quella più probabile sembra essere “2”, data a 3,30. E proprio perché il pareggio è considerato molto difficile, questo “2” dovrebbe andare interamente a favore dell’Inter, eppure vediamo che lo 0-2 finale viene dato a 10 (a 16 invece quello a favore del Torino). Il risultato esatto più possibile che la Snai offre per questa sera è l’1-1 che paga sei volte la cifra scommessa. Secondo i bookmaker, inoltre, non ci saranno rigori (opzione data a 1,30), ma è molto probabile che il primo gol arrivi nel primo quarto d’ora di gioco (3,15).
La Serie A torna dopo la pausa per le Nazionali e prevede come posticipo Torino-Inter, in programma allo Stadio Olimpico alle 20:45. I granata hanno 9 punti in classifica e hanno un po’ tirato il fiato dopo l’ottimo avvio che li ha già proiettati verso il centro della classifica; 14 invece i punti dei nerazzurri, anche loro in flessione e calo di risultati nelle ultime due. Con la vittoria però la squadra di Walter Mazzarri ritroverebbe smalto e si ributterebbe all’inseguimento dei primi tre posti, potendo accorciare; mentre il Torino si farebbe ulteriormente sotto le posizioni che qualificano per l’Europa, una realtà che probabilmente non apparterrà agli uomini di Giampiero Ventura fino al termine della stagione ma certamente sarà una bella spinta per chiudere al più presto il discorso salvezza. Tra le due squadre si sono giocate 90 partite a Torino, tenendo conto ovviamente di tutti i campi e di tutte le competizioni: in vantaggio c’è il Torino, che soprattutto negli anni Settanta e, tornando più indietro, in quelli della storica formazione di Valentino Mazzola (lui bandiera del Torino, il figlio Sandro dell’Inter) ha fatto incetta di successi. In totale 36 affermazioni, contro le 29 dell’Inter e i 25 pareggi. Campo dunque difficile per i nerazzurri, ma solo storicamente: qui la squadra meneghina ha infatti vinto gli ultimi nove precedenti in Serie A, compreso dunque quello del settembre 2012. La striscia inizia nel settembre 1994: l’ultima volta che il Torino si è imposto nel suo stadio contro l’Inter è accaduto nel febbraio del 1994, allenatori Emiliano Mondonico e Giampiero Marini (che da due settimane aveva sostituito Osvaldo Bagnoli). Finì 2-0 per i granata, che però hanno vinto appena tre volte negli ultimi 29 anni. Tra i doppi ex, va sicuramente ricordato Aldo Serena che ha vinto lo scudetto dei record con l’Inter ma in precedenza aveva contribuito al secondo posto del Torino nel 1985; poi Luca Mezzano, che in nerazzurro ha giocato un paio di stagioni senza troppe fortune e poi è stato giocatore importante dei granata nelle cui formazioni giovanili era cresciuto. Come allenatori, Gigi Radice: eroe dello scudetto 1976 del Torino (l’unico a farcela dopo la tragedia di Superga), ha guidato l’Inter nel 1983-1984, portandola al quarto posto e quindi alla qualificazione in Coppa UEFA, tornando poi in granata per altri cinque anni.
Il Torino dunque ha iniziato molto bene la stagione, ma ora non vince da tre partite. Per la formazione di Giampiero Ventura l’obiettivo principe della stagione resta la salvezza, ma le prime partite avevano fatto sperare che si potesse aspirare a qualcosa di più. Di fatto è ancora così, ma è chiaro ed evidente che c’è bisogno di una continuità nelle prestazioni che al momento non c’è e che sembra più che altro dipendere dalle lune degli uomini più importanti, come Alessio Cerci che ha già realizzato 6 gol ed è il capocannoniere della Serie A. Ad ogni modo, i pareggi contro Verona e Sampdoria, entrambi per 2-2, sono stati inframmezzati dalla sconfitta nel derby contro la Juventus, sicuramente con un gol in fuorigioco ma anche al termine di una prestazione in cui i granata non hanno mai tirato in porta. In casa, il Torino ha realizzato 5 punti: la vittoria contro il Sassuolo, poi i pareggi contro Milan (una beffa) e Verona e la sconfitta di cui già detto. Sei le reti realizzate, cinque quelle subite: in totale il Toro ha segnato 10 gol, di cui solo 6 li ha realizzati Cerci mentre gli altri sono di D’Ambrosio (2), Brighi e Immobile. Più che altro, preoccupa questo: che la squadra non abbia troppe frecce concrete al proprio arco. Dall’altra parte c’è un’Inter che non ha ancora risolto i suoi problemi fisici: anche questa sera sarà assente Hugo Campagnaro che salta la terza partita su otto, mentre Diego Milito si è fermato nuovamente e ne avrà almeno per un mese. Sembra che rispetto allo scorso anno sia cambiato poco, anche se la solidità mostrata dai nerazzurri ha certamente qualcosa di diverso rispetto alla tremolante formazione che aveva chiuso il 2012-2013. Per il momento sono arrivati 14 punti, di cui la metà esatta in trasferta: due vittorie, contro Catania e Sassuolo, senza subire un gol e realizzandone 10; poi il pareggio di Trieste contro il Cagliari, una beffa considerate le tante occasioni create. L’unica sconfitta per ora è arrivata a San Siro (contro la Roma). I tifosi temono che si possa ripetere quanto accaduto un anno fa, cioè un grande inizio poi sprecato; per ora non sembra che sia questo il caso, come ci ha ricordato il grande ex Gianfranco Bedin (clicca qui per il suo pronostico). Il cannoniere della squadra è Rodrigo Palacio, 3 gol: giocherà ancora da prima punta, con il supporto di Kovacic (clicca qui per le probabili formazioni). Per il resto, tanti giocatori hanno realizzato due gol: Milito e Icardi, Cambiasso e Ricky Alvarez, poi Nagatomo. Ci aspettiamo dunque una partita in cui entrambe le formazioni proveranno a sfruttare le ripartenze, avendo in questa tipologia di gioco il piatto forte della casa. Giocando all’Olimpico il Torino sarà forse chiamato a qualcosa in più anche dal punto di vista della manovra, vedremo allora se sarà davvero così. Non resta dunque che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire: la diretta di Torino-Inter sta per cominciare…
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Il tabellino di Torino-Inter
Torino (3-5-2): Padelli; Darmian, Vives, Moretti; D’Ambrosio, Brighi (82′ Bellomo), Gazzi, Farnerud (49′ Immobile), Pasquale; Cerci, Barreto (76′ Meggiorini). Allenatore: Ventura
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider (61′ Belfodil), Nagatomo; Kovacic (5′ Carrizo); Palacio (81′ Wallace). Allenatore: Mazzarri
Arbitro: Doveri
Marcatori: 21′ Farnerud, 54′ Immobile, 90′ (+1) Bellomo (T), 45′ (+1) Guarin, 55′ Palacio, 71′ Palacio (I)
Ammoniti: Taider, Cambiasso (I), Gazzi, Farnerud, Immobile (T)
Espulsi: Handanovic