Il Genoa migliora la sua situazione di classifica battendo il Chievo 2-1 in una partita che era sostanzialmente uno spareggio-salvezza. Tre punti che serviranno eccome nell’economia della stagione, e che invece rischieranno di mancare seriamente al Chievo, che ora si trova penultimo in classifica con l’urgenza di fare immediatamente qualche risultato utile. Eroe della partita Alberto Gilardino, che segna una doppietta e, nella giornata dell’exploit di Giuseppe Rossi, risponde presente in chiave Nazionale. Tesa e vibrante, la gara di Marassi si mantiene sempre interessante e piacevole, sconfessando chi pensava che le difficoltà di classifica avrebbero portato poche occasioni e un gioco stagnante in mediana. Continue folate offensive e tanti pericoli per i due portieri. La mano di Gian Piero Gasperini si vede: del resto il tecnico ha avuto due settimane piene per lavorare sul gruppo e infondere i suoi dettami. Lavori in corso ovviamente, ma la vittoria casalinga è un bel modo per ripartire e farsi sentire in ottica salvezza. Raggiunge la sufficienza grazie al lavoro svolto dopo il gol dello svantaggio. Mostra di essere squadra viva e che può fare risultati. Di fatto paga la sfortuna sulla seconda rete di Gilardino, ma poi non è in grado di rispondere e adesso la classifica comincia a farsi pesante. Tiene le redini di una partita che poteva anche diventare difficile, vista la posta in palio. Aiutato anche dall’assistente quando non concede un rigore al Genoa: c’era fuorigioco.



Bravo soprattutto nella ripresa: grande reattività su un paio di conclusioni velenose, il tiro di Bentivoglio è imparabile e quasi prende anche quello. In crescita soprattutto di fiducia.

Non affonda mai, perchè si trova in un ruolo nuovo del quale deve prendere le misure. Tutto sommato non demerita e può anche allungarsi la carriera (non che sia giunto al termine)



La partita che fa per lui: tanti palloni aerei, sui quali non ha il minimo problema a svettare.

Ha vissuto domeniche più difficili. Oggi gli attaccanti del Chievo gli fanno il solletico, si dimostra pronto quando c’è bisogno.

Aveva stupito di più nelle prime giornate, oggi si è assestato sulla sua mattonella e lì è rimasto. Tuttavia, non ha sbagliato quasi mai. Per avere 21 anni ha grande maturità.

Se giochi al fianco di Lodi, sai che devi sgomitare e sgobbare sporco per 90 minuti. Quello che fa, senza mai colpo ferire: brillante e dinamico, Gasperini ha bisogno di lui.

Una traversa su punizione è l’unico lampo di una partita nella quale non è riuscito a far girare al meglio la squadra. Fa comunque vedere di essere in ripresa.



La vera sorpresa. Rientrava dopo una lunga squalifica ed è stato subito decisivo: assist per il primo gol e tante corse sulla fascia, se sarà quello di Catania il Genoa ne guadagnerà.

Bell’inizio di partita, sembra essere in palla anche se sbaglia un gol in avvio. Poi si fa male: ennesimo guaio fisico. 

( E’ talmente avulso dal gioco che Gasperini decide di non fargli terminare la partita. Significherà qualcosa…) ()

Il primo gol è da attaccante di razza: grande frustata su cross di Marchese e palla all’incrocio. Sul secondo ha fortuna: certo è lì, ma gli arriva il pallone in faccia. Comunque decisivo e imprescindibile per questa squadra.

Parte a spron battuto, con grande voglia: subito un guizzo, ma poi resta come distaccato da quello che succede, come se avesse bisogno di chiedere il permesso. Ha comunque numeri, che prima o poi mostrerà.

( Bravo, perchè entra con il risultato da difendere e lo fa alla grande. Non è più inamovibile in questo Genoa, ma da professionista dà sempre il suo contributo)

Poco da fare sui gol di Gilardino, per il resto non ha troppo lavoro da svolgere.

Anche lui adattato al centro, viene costantemente sollecitato ma riesce a cavarsela piuttosto bene. 

Scopre che la Serie A è altra cosa: Sannino lo ha avuto a Varese e ben conosce le sue qualità, ma qui il brasiliano deve sicuramente crescere. Perde Gilardino come un principiante, e il Chievo va sotto.

Bravo, ma anche con la mosca che gli salta al naso un po’ troppo spesso. Così, rischia di macchiare una buona prova.

Partita dai due volti: inizia come se non fosse in campo, ma nella ripresa le offensive del Chievo passano quasi tutte dai suoi piedi.

Ottima partita per lui: sempre a trazione offensiva, trova il gol del momentaneo pareggio e non fa mai mancare il suo contributo.

Ormai leader della mediana, anche oggi le dà e le prende senza alternanza. 

Impegno e dedizione non mancano, i risultati sono spesso rivedibili.

( Entra a partita in corso, cosa mai facile, e non fa mancare il suo contributo)

Impalpabile, svanisce nel brutto tempo di Genova senza mai aver dato il suo apporto. ()

Anche lui non gioca una partita all’altezza delle sue potenzialità. Combina qualcosa solo nella ripresa.

L’ex di turno si regala una domenica da spettatore. Peccato che fosse in campo, da attaccante titolare. 

Marcatori: Gilardino al 22′ p.t. e 5′ s.t., Bentivoglio al 2′ s.t.

 Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Vrsaljko, Biondini, Lodi, Marchese; Centurion (dal 19′ s.t. Kucka), Gilardino, Santana (dal 29′ p.t. Stoian, dal 35′ s.t. Fetfatzidis). (Donnarumma, Bizzarri, Sampirisi, De Maio, Gamberini, Antonelli, Cofie, Konate, Bertolacci). All. Gasperini.

 Puggioni; Frey, Dos Santos, Cesar; Sardo, Bentivoglio (dal 21′ s.t. Thereau), Rigoni, Radovanovic (dal 21′ s.t. Hetemaj), Estigarribia (dal 25′ s.t. Pamic); Paloschi, Pellissier. (Squizzi, Silvestri, Kupisz, Lazarevic, Samassa, Improta, Papp, Ardemagni, Dramè). All. Sannino.

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo (Ghiandai-Paganessi/ Bianchi/ Pinzani-Maresca)

Ammoniti: Rigoni (C), Cesar (c), Estigarribia (C), Sardo (C), Marchese (G).Angoli 4-3. Recupero 1′ p.t., 5′ s.t.