Questa sera il celebre teatro di Old Trafford ospita Manchester United-Real Sociedad, partita valida per la terza giornata del gruppo A di Champions League. I Red Devils, fermati sul pareggio nell’ultimo impegno, hanno una gara casalinga per confermare il primo posto nel girone e guardare con più tranquillità alle tre giornate del ritorno. Diverso il discorso per la Real Sociedad: zero punti nel girone con due sconfitte in due partite, i baschi che sono tornati in Champions League dopo 9 anni hanno assoluto bisogno di fare il colpo esterno, e questa partita è però difficilissima e rischia di buttare fuori, almeno di un piede e mezzo, la formazione di Jagoba Arrasate dalla corsa agli ottavi di finale. Arbitra l’olandese Bas Nijhuis, si gioca alle 20,45.



I Red Devils hanno due obblighi: vendicare le ultime due campagne europee, terminate in largo anticipo, e riscattare un inizio di stagione decisamente sotto tono, fatto di tanti stop in campionato e una classifica che li vede già lontani dalle prime. Si sapeva che David Moyes avrebbe convissuto con i fantasmi di Sir Alex Ferguson, e blindare la qualificazione già stasera sarebbe decisamente un affare positivo in vista dei prossimi impegni. “Vogliamo migliorare risultati e prestazioni”, ha detto il manager scozzese alla vigilia della partita. “Abbiamo giocato benissimo in alcuni momenti, sappiamo che possiamo segnare di più e so che i gol arriveranno. Dobbiamo continuare a vincere in casa, lo faremo contro la Real Sociedad che è qui perchè se lo merita: arrivare quarti in Spagna è un grande risultato, li rispettiamo come squadra”. Il modulo è il 4-2-3-1 ereditato dall’Everton, ancora con Wayne Rooney utilizzato come trequartista e il rientro di Marouane Fellaini dopo l’infortunio al polso. Nani e Welbeck saranno gli esterni per allargare il campo, Robin Van Persie ha bisogno di sbloccarsi perchè al momento non sta tenendo le sue solite medie realizzative. 



Va in panchina il fenomeno delle ultime settimane Adnan Januzaj, pronto però a subentrare per dare una mano ai compagni. Accanto a lui siederà Ryan Giggs: tra i due ci sono 22 anni di differenza, quasi una generazione. Poi Anderson, Buttner e Shinji Kagawa, in rotta con il suo allenatore e con il desiderio, come ha espresso pubblicamente, di cambiare aria per giocare di più (il Mondiale incombe). In panchina anche Chicharito Hernandez: tempi duri anche per lui, da almeno un anno Welbeck lo ha scavalcato nelle gerarchie e lo schema a punta unica non gli dà certo una mano per aumentare il suo minutaggio in campo.



Fuori per infortunio Cleverley e Ashley Young, assenze pesanti come anche David Moyes ha sottolineato: vengono a mancare alternative importanti alla squadra. A breve dovrebbe invece rientrare Darren Fletcher, operato all’intestino.

Jagoba Arrasate sa molto bene che la partita di questa sera sarà durissima. “Non inganni la falsa partenza: hanno un allenatore nuovo, non è mai facile ingranare e possono esplodere da un momento all’altro. Tuttavia ci sono più lati positivi nel giocare qui: non ci faremo intimidire dallo stadio leggendario, al fischio d’inizio saremo undici contro undici. Per noi sarà una notte speciale, ma siamo concentrati sul nostro lavoro e daremo tutto per prenderci la vittoria. In Germania abbiamo giocato molto bene, ho visto aspetti positivi nelle partite precedenti nonostante gli zero punti”. Anche i baschi sono in campo con il 4-2-3-1, anche se di stampo diverso rispetto a quello del Manchester United. Da tenere d’occhio soprattutto Carlos Vela, che conosce molto bene Old Trafford e i Red Devils per aver giocato nell’Arsenal, che poi non ha creduto in lui. C’è anche Antoine Griezmann, esterno d’attacco salito agli onori della ribalta in questo periodo, e poi Haris Seferovic, che abbiamo visto in Italia con le maglie di Fiorentina e Novara e che è emigrato nella Liga per trovare spazio e visibilità. Occhi puntati anche su Chori Castro e su David Zurutuza, centrale di centrocampo; in porta l’esperto Claudio Bravo, nazionale cileno, titolare al Mondiale di tre anni fa.

Torna a disposizione Xabi Prieto, superstite di quella Real Sociedad che si qualificò agli ottavi nel 2003-2004; va solo in panchina, ma attenzione alla sua classe ed esperienza che possono risultare utili a gara in corso. Poi Imanol Agirretxe, attaccante 26enne che fa concorrenza interna a Seferovic. C’è anche l’ex Roma José Angel.

Indisponibile Esteban Granero, la scorsa estate arrivato in prestito dal QPR: per l’ex Real Madrid rottura del legamento crociato, e rientro previsto a marzo.

 

 1 De Gea; 2 Rafael, 4 P. Jones, 15 Vidic, 3 Evra; 16 Carrick, 31 Fellaini; 17 Nani, 10 Rooney, 19 Welbeck; 20 Van Persie. All. Moyes

A disp: 40 Amos, 28 Buttner, 8 Anderson, 26 Kagawa, 11 Giggs, 44 Januzaj, 14 J. Hernandez

Squalificati: –

Indisponibili: Cleverley, A. Young

 1 Claudio Bravo; 2 Carlos Martinez, 3 Mikel Gonzalez, 6 Inigo Martinez, 24 De La Bella; 5 Markel Bergara, 17 Zurutuza; 7 Griezmann, 11 Carlos Vela, 18 Chori Castro; 8 Seferovic. All. Arrasate

A disp: 13 Zubikarai, 15 Ansotegi, 20 José Angel, 14 Pardo, 23 Ros, 10 Xabi Prieto, 9 Agirretxe

Squalificati: –

Indisponibili: Granero

 

Arbitro: Nijhuis (Olanda)

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