Napoli-Torino finisce 2-0: due rigori di Gonzalo Higuain sanciscono la vittoria dei partenopei che restano agganciati alla Roma, mentre i granata recriminano per la direzione di De Marco ma devono rimanere al palo (10 punti).
Dimenticare la Champions ma soprattutto la batosta di Roma, per riprendere la corsa in campionato e provare a metter fiato sul collo giallorosso; ripartire dalla positiva reazione contro l’Inter, per cominciare a far punti pesanti e rilanciare le proprie ambizioni. Sono diversi gli obiettivi di Napoli e Torino, in questo pranzo all’ombra del Vesuvio, ma uguale è ciò di cui hanno bisogno: una vittoria. Benitez conferma Mertens per Callejon dopo la buona prestazione di coppa, fa rifiatare Behrami, schiera Fernandez e finalmente ripropone Higuain titolare in campionato; Ventura ritrova il capitano Glik, promuovendo Bellomo titolare con il modulo visto contro i nerazzurri. E’ un Torino anomalo quello che scende in campo al san Paolo: remissivo, lento e prevedibile, tutt’altra cosa rispetto al Toro ammirato nelle giornata precedenti. Il Napoli ha quindi gioco facile, e senza sforzarsi più di tanto, anche per gestire le preziose energie, gestisce il gioco aspettando l’occasione, e soprattutto impedendo ai granata di giocare come sanno, pressandoli alto e recuperando immediatamente palla. L’occasione arriva già dopo 13 minuti, quando Mertens, migliore in campo, s’inventa un numero al limite: sombrero e incursione in area, agganciato, cade per un rigore abbastanza netto. Dal dischetto si presenta Higuain, che scarica di potenza la rabbia per queste settimane in chiaroscuro: vantaggio azzurro, massimo risultato col minimo sforzo. Il Torino non reagisce, come vorrebbe invece Ventura, furioso a bordocampo. Il Pipita, galvanizzato, è quello che più di tutti crea pericoli: un tiro da fuori area, e un bel diagonale ravvicinato, mettono i brividi a Padelli, che riesce a salvarsi in entrambe le occasioni. I granata non reagiscono, anzi sembrano arrendersi alla superiorità azzurra, e così alla mezzora arriva il raddoppio, ancora su rigore, stavolta regalato per un braccio attaccato al corpo di Glik. Sempre Higuain, sempre gol, stavolta angolato a destra. Il doppio vantaggio sveglia finalmente gli ospiti, che cominciano ad avanzare il baricentro. Ma l’occasionissima è per Insigne, che lanciato in contropiede salta Padelli, e a porta libera centra D’Ambrosio in disperato recupero. In chiusura si ha l’unica emozione del Torino, che dagli sviluppi di un angolo sfiora il gol con Glik che calcia alto dopo una bella girata in area. Si va al riposo quindi sul due a zero, risultato giusto per quanto visto in campo al di là dei singoli episodi.
Nella ripresa, dopo il doppio cambio granata (dentro Basha e Meggiorini, fuori Gazzi e a sorpresa Cerci), ci si aspetta un Torino più grintoso, ma la solfa è la stessa del primo tempo. E’ il Napoli che fa gioco, e lo fa lentamente con sporadici strappi, alla ricerca, senza troppa convinzione, del gol che possa mettere in cassaforte la partita. Tuttavia lo spettacolo è ancora più povero, sotto il profilo delle occasioni, di quanto lo fosse stato nel primo tempo, e così il primo brivido granata, per lo più visti i precedenti, arriva quando Maggio, dopo una decina di minuti, va giù in area dopo un contatto con Masiello: stavolta però De Marco, giustamente, non se la sente di fischiare. Il Torino è sempre più spento così il Napoli, quasi per inerzia, si butta in avanti alla ricerca del terzo gol. E’ ancora Mertens il più pericoloso, ma Padelli compie un miracolo su un suo destro a giro. Insigne vanifica ciò che l’olandese crea, e a metà tempo Benitez gioca di tattica in vista della Fiorentina: fuori il Pipita, Hamsik e Mertens, dentro Callejon, Zapata e Pandev. E dopo qualche segnale, tardivo, di risveglio granata, con due sassate di Meggiorini dalla distanza che danno un senso alla partita di Reina, è Pandev a regalare l’ultima emozione, con un dribbling secco su Basha che, da ultimo uomo, lo tira giù e si prende il rosso. Ventura non ha più la forza di protestare, anche perchè è più colpa del suo Torino che, per una volta, dell’arbitro. Dal canto suo, Benitez gongola: tre punti, si riparte in campionato, con energie risparmiate visti i bassi ritmi e il leggero turn over, ma soprattutto con la consacrazione di Mertens, ennesima freccia per la già ricca faretra di Rafa.
Al 32′ minuto di gioco Napoli 2 Torino 0. Raddoppio ancora su calcio di rigore e ancora con Gonzalo Higuain. Il fallo: angolo da destra, Albiol tocca di testa, Fernandez spara al volo col destro e la palla tocca il gomito di Glik; dopo qualche secondo di consultazione l’arbitro concede il penalty, che appare meno netto rispetto al primo perchè il braccio del difensore granata è pressochè attaccato al corpo. Giampiero Ventura molto arrabbiato a bordocampo.
Gonzalo Higuain sblocca la gara su calcio di rigore, forte e teso sotto la traversa, al minuto 14. Il fallo è di Bellomo su Mertens: l’aggancio c’è, qualche dubbio perchè è più l’esterno belga che sembra cercarlo o quantomeno incespicare nel piede del barese, che a quel punto aveva già ritratto la gamba.
Comunicate le formazioni ufficiali di Napoli-Torino; al San Paolo la partita può cominciare. Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Armero; Inler, Dzemaili; Mertens, Hamsik, Insigne; Higuain. A disposizione: Rafael, Colombo, Uvini, Mesto, Bariti, Inler, Radosevic, Pandev, Callejon, Zapata. All.: Benitez Padelli; Darmian, Glik, Moretti; D’Ambrosio, Gazzi, Vives, Bellomo, Pasquale; Cerci, Barreto. A disposizione: Gomis, Berni, Maksimovic, Scaglia, Masiello, Basha, Meggiorini. All.: Ventura.
Arbitro: De Marco
Dopo il tonfo subito all’Olimpico per mano della Roma, il Napoli di Benitez di ripresenta davanti al proprio pubblico con l’intento di portare a casa i tre punti. Fondamentale per i partenopei sarà la fantasia di Hamsik sulla trequarti a supporto del tridente composto da Insigne e Mertens a supporto di Higuain. I centrocampisti centrali, dal canto loro, dovranno dare aiutare la difesa per arginare le incursioni di Cerci e Barreto, quest’ultimo chiamato a sostituire lo squalificato Immobile.
Napoli favoritissimo alla vittoria contro il Torino. I partenopei vorranno sicuramente riscattare lo scivolone di Roma, e l’entusiasmo della vittoria di Marsiglia in Champions potrebbe aiutare alla squadra a creder maggiormente nei propri mezzi. Una loro vittoria viene quotata a 1,33, un pareggio 4,75, mentre una vittoria dei granata a 9. L’Over viene quotato 1,57, l’Under 2,25, Gol 1,75, mentre il NoGol 1,95, segno, comunque, che la squadra di Benitez potrebbe correre qualche rischi, soprattutto attraverso il piede mancino di Cerci. Per questo motivo vi consigliamo di giocare il 2-1 ed il 3-1, risultati quotati rispettivamente a 8 e 10.
Alle 12:30 di oggi scatta la domenica di Serie A: l’anticipo dell’ora di pranzo è di lusso, almeno per quanto riguarda storia e tradizione delle due squadre, Napoli-Torino. In classifica le due formazioni vivono chiaramente realtà diverse: il Napoli ha 19 punti ed è secondo a 5 punti dalla vetta, mentre i granata hanno 10 punti e lottano a metà tra le posizioni europee e la zona salvezza. E’ chiaro che il secondo posto è la vera dimensione dei partenopei che lottano dichiaratamente per lo scudetto e con una vittoria si rimetterebbero in corsa, laddove invece il Torino punta innanzitutto a salvarsi e poi, eventualmente, proverà a prendersi qualcosa di più. La vittoria permetterebbe agli uomini di Giampiero Ventura di fare un ulteriore passo che permetterebbe di affrontare le prossime giornate con più tranquillità, oltre a dare tanta autostima alla squadra perchè sarebbero tre punti pesantissimi visto l’avversario. I precedenti sono 59, almeno per quanto riguarda quelli giocati in Campania: 28 vittorie del Napoli, 23 pareggi e 8 vittorie dei granata. Anche se il bilancio sorride totalmente ai partenopei, questi ultimi non vincono dal 1996: allora fu Alain Boghossian a realizzare la rete della vittoria. Da allora solo pareggi e vittorie del Torino, ultima delle quali quella del 2009 con i gol di Rosina e Rolando Bianchi, mentre per il Napoli segnò Inacio Pià. L’ultimo precedente, dello scorso anno, è finito in parità: 1-1, con la rete di Edinson Cavani e il pareggio in extremis di Gianluca Sansone su erroraccio di Paolo Cannavaro. Per il Torino gli ultimi gol sono tutti italiani: uno straniero non segna dal 1987, a realizzarlo fu Klaus Berggreen, danese che ha giocato quell’unica stagione in granata ma in precedenza era stato con le maglie di Pisa e Roma. A guidare la classifica delle reti in questa sfida è José Altafini, che ne ha messi a segno 5. Tra i doppi ex si ricordano l’allenatore Emiliano Mondonico, che ha legato i suoi successi soprattutto al Torino, ma anche calciatori come Massimo Crippa, Giovanni Francini (campione d’Italia con i partenopei), Andrea Silenzi. Ultimamente Inaco Pia, che ha fatto parte del primo Napoli di Aurelio De Laurentiis e con il Torino ha giocato sei mesi nel 2010, riuscendo a realizzare tre gol in 17 partite.
Sono 10 i punti realizzati dal Napoli nelle 4 partite giocate al San Paolo. Un bilancio quasi netto: tre vittorie e un pareggio, che incredibilmente è arrivato contro il Sassuolo che arrivava dai 7 gol subiti dall’Inter. Uno stop che comunque non ha intaccato in minima parte l’ottimo inizio di stagione dei partenopei, che hanno totalizzato gli stessi punti che avevano ottenuto lo scorso anno, 19; addirittura, all’ottava giornata è arrivata la sconfitta per 0-2 contro la capolista, proprio come nella scorsa stagione. Allora la Juventus, questa volta la Roma. I punti di ritardo dai giallorossi sono diventati 5, ma siamo solo all’inizio e perciò non c’è preoccupazione, soprattutto perchè la vittoria di Marsiglia ha ridato morale al gruppo. E’ rientrato in campo anche Gonzalo Higuain, finora mancato ai partenopei: basti pensare che nei 762 minuti totali giocati dal Napoli, il Pipita è stato impiegato in 503. Sono 3 i suoi gol, come quelli di Goran Pandev che lo ha degnamente sostituito; il capocannoniere della squadra resta Hamsik con 5, poi segue Callejon con 4. Il totale delle reti è di 18, con 6 subiti: secondo attacco e seconda difesa del torneo. Il Torino ha invece il secondo marcatore della Serie A, Alessio Cerci che ha già raggiunto quota 6 reti e ha sbagliato domenica sera il rigore che avrebbe potuto dare ai granata la vittoria contro l’Inter. Anche così, le cose vanno bene: certo contro i nerazzurri si può parlare di occasione sprecata visti gli 86 minuti di superiorità numerica, ma il pareggio raggiunto da Nicola Bellomo negli ultimi minuti ha dato tanto morale ed evitato la sconfitta. Il bilancio esterno deve però migliorare: in tre partite una vittoria, un pareggio e una sconfitta, con appena 4 gol realizzati (due solo contro il Bologna) e 5 subiti. Nemmeno il brillante inizio di stagione è poi riuscito a spezzare la maledizione del derby: la Juventus ha vinto ancora, i granata sono rimasti a secco di reti come ormai accade da 11 anni. Pazienza: non sono questi gli obiettivi della squadra, Ventura lo sa bene e vuole salvarsi il prima possibile. Ci proverà anche contro il Napoli, e lo farà grazie alle ripartenze guidate dallo stesso Cerci. Ci aspettiamo comunque una partita vivace (clicca qui per il pronostico di Mauro Milanese, altro doppio ex della sfida), perchè il Napoli farà chiaramente l’andatura e il Torino in contropiede pungerà molto velocemente. Dunque, non resta che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire questa sfida che può valere tanto per entrambe le squadre: la diretta di Napoli-Torino sta per cominciare…
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