La Roma non si ferma più: contro il Chievo arriva la decima vittoria in altrettante partite dall’inizio di campionato, record assoluto per il calcio italiano. Decide il primo gol stagionale di Marco Borriello, che lancia i giallorossi a quota 30 punti e li mantiene a punteggio pieno e 5 lunghezze Napoli e Juventus. Nella prossima giornata la capolista sarà di scena nella Torino granata, domenica 3 novembre alle ore 20:45; il Chievo invece resta ultimo (4 punti) ma può uscire dal campo a testa alta. Consolazione magra, d’altra parte il terzultimo posto resta all’orizzonte (Bologna, 9 punti) ed avvicinabile già nella prossima giornata: i veronesi giocheranno proprio al Dall’Ara in quello che odora già di sfida salvezza. Bologna-Chievo si giocherà lunedì 4 novembre alle ore 20:45.
Dopo un primo tempo sostanzialmente privo di occasioni, la ripresa si apre senza sostituzioni. Al 3′ contropiede in superiorità numerica per la Roma: Ljajic salta un uomo e mette al centro da destra, Dainelli di testa mette in angolo. Al 5′ Pjanic pesca Borriello in area: sponda per l’accorrente Marquinho che spara di sinistro, tiro ribattuto così come il successivo di Strootman. Dopo una fase di pressione romanista tamponata dalla difesa organizzata del Chievo, i giallorossi passano al 22′. Borriello per Florenzi che entra in area sul lato destra, vince il rimpallo con Frey e centra di sinistro, Borriello incorna sul secondo palo e la Roma è in vantaggio. Il Chievo reagisce e 7′ dopo avvicina il pareggio: Rigoni riceve al limite e tira di sinistro, De Sanctis respinge male e Paloschi viene steso da dietro da Benatia; sarebbero rigore e rosso ma l’attaccante era in fuorigioco al momento del tiro del compagno. Al 36′ altra combnazione Florenzi-Ljajic: il primo smarca il secondo in area, ma il sinistro incrociato dell’attaccante viene respinto da Frey in scivolata. Al 38′ Ljajic tira direttamente in porta su punzione defilata a sinistra: conclusione centrale ma potente, Puggioni alza sopra la traversa. Nei minuti finali il Chievo si butta in avanti con volontà ma cava poco: l’ultima uscita di De Sanctis pone fa esplodere l’Olimpico.
Il tabellino
Marcatore: 22’st Borriello
Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Dodò (20’st Balzaretti); Pjanic (36’st Bradley), De Rossi, Strootman; Marquinho (14’st Florenzi), Borriello, Ljajic (Skorupski, Lobont, Burdisso, A.Romagnoli, Jedvaj, Taddei, F.Ricci, Di Mariano, Caprari). All.Rudi Garcia.
Chievo (3-5-2): Puggioni; Frey, Dainelli, Claiton (17’st Papp); Sardo, Bentivoglio (31’st Acosty), L.Rigoni, P.Hetemaj, Dramè (22’st Estigarribia); Paloschi, Pellissier (Silvestri, Squizzi, Bernardini, Pamic, Radovanovic, Sestu, Kupisz, Improta, Ardemagni). All.Sannino.
Arbitro: Peruzzo di Schio
Ammoniti: Sardo (C), Castan (R), Dainelli (C), Pjanic (R), P.Hetemaj (C) per gioco scorretto, Ljajic (R), L.Rigoni (C) per comportamento non regolamentare, Pellissier (C) per proteste.
Roma-Chievo scaccia i dubbi e proietta i giallorossi nella storia. E’ record, nessuno mai aveva vinto le prime dieci partite di campionato. Ce l’ha fatta la squadra di Rudi Garcia, con un gol di Marco Borriello. Commozione all’Olimpico, Florenzi e De Rossi quasi alle lacrime, felicissimi, ma la favola continua…
E la Roma passa in vantaggio sul Chievo con un gol di Marco Borriello! Esplode l’Olimpico, anche per il gol di un bomber sempre sul piede di partenza, ma che è perfettamente inserito nel gruppo di Rudi Garcia e che ora potrebbe davvero essersi sbloccato. Grandi abbracci a e complimenti in panchina per Borriello che trova un gran gol di testa su un cross dalla sinistra tagliatissimo (di Florenzi, ottima mossa di Rudi Garcia che azzecca il cambio) su cui si avventa in tuffo proprio passando davanti al suo difensore (il neoentrato Papp). Il pallone schizza verso l’angolino bacia l’interno palo e si insacca. Roma in vantaggio. Se finisse così sarebbe record italiano di vittorie dall’inizio del campionato. Ma ora i giallorossi sono concentratissimi, lo spazio per la gioia ci sarà solo a fine gara…
Un secondo tempo tirato come il precedente, con la Roma che prova a perforare il muro predisposto dal Chievo di Sannino. Ci prova Rudi Garcia a far cambiare ritmo ai suoi con l’inserimento di Florenzi al posto di Marquinho, dispiaciuto di non aver capitalizzato le situazioni create, e cercando maggiore equilibrio sulla fascia di sinistra con l’inserimento di Balzaretti al posto di Dodò, non perfetto nemmeno questa volta. Dal canto suo Sannino ci prova buttando nella mischia Papp al posto di Clayton Dos Santos, infortunato, ma più che altro serrando i ranghi a livello tattico del suo Chievo. Dopo poco però per bilanciare l’inserimento di Balzaretti da parte di Rudi Garcia, avvicenda Dramè con Estigarribia. Sannino sa che adesso la Roma cercherà il tutto per tutto, e con un po’ di fortuna…
Un primo tempo tra Roma e Chievo che ha dispensato qualche emozione, ma che è stato caratterizzato da una serie di interruzioni che hanno spezzettato molto dil gioco e di cui si è lamentato anche Rudi Garcia. L’arbitro, nonostante non abbia dovuto per ora affrontare situazioni al limite, non ha fatto giocare una gara ben diretta. Due in particolare le situazioni contestabili, la prima per il fallo di Sardo su Dodò, un’entrata killer a gamba tesa che colpisce anche alla testa pericolosamente il giocatore giallorosso lanciato in velocità. Il giallo è poco. La seconda quando Dainelli, già ammonito, spintona via Strootman che stava disturbando Puggioni nel posizionamento della barriera in area piccola. Un salomonico doppio giallo sarebbe stato incontestabile, ma il Chievo a quel punto sarebbe stato costretto a giocare si prossimi quarantacinqueminuti in dieci uomini.
La Roma ci prova in tutti i modi, con azioni ben orchestrate e insistite, da manuale la “ragnatela” sull’asse Ljajic-Torosidis-Borriello (che arriva con pizzico di ritardo), come con grandi botte da fuori (l’ultima di Strootman che impegna severamente Puggioni di pugni) e Marquinho che non riesce a inquadrare la porta nei suoi tentativi dai venticinque metri. Il Chievo dal canto suo non pare arroccarsi troppo, ma anzi cerca di far correre veloce il pallone. Brutta notizia per i tifosi, dato che Castan rimedia il giallo per un fallo piuttosto ordinario su Paloschi. Diffidato, salterà la prossima partita.
E’ Marquinho che rischia di accendere questo Roma-Chievo con una bordata dal limite dell’area di rigore che mette paura a Puggioni, ma che termina larga almeno di un metro dal palo alla sua sinistra. Bravo Marquinho a provare un primo tiro dal limite dell’area (murato) per poi riprovare di controbalzo facendo partire una sventola che difetta solo nella mira. Il Chievo prova a farsi sotto, ma un grande Benatia riesce a puntellare la difesa su Paloschi, anche se lui e Pellissier stanno facendo sudare i due centrali della Roma che non brillano per velocità sul breve. Dodò (prima una pallonata e poi una botta in testa pericolosissima di Sardo, ammonito) ha vita difficile sulla fascia. Sardo comunque, si prodiga in proteste ma meritava il rosso diretto.
Grande attesa per questo Roma-Chievo all’Olimpico. Pubblico delle grandi occasioni, ed è davvero una grande occasione perchè i giallorossi di Rudi Garcia hanno la possibilità di entrare nella storia. L’inno tradizionale dei tifosi giallorossi Roma-Roma, cantato con tanta attesa, quasi con garbo, si scioglie in un applauso perchè è la Roma a gestire il primo possesso palla. Nelle primissime fasi il Chievo è compatto e rabbioso, la Roma fa gioco senza affondare cercando di trovare gli spazi per il movimento delle punte, per ora impantanate nella melassa delle maglie gialle clivensi. Ma il primo brivido arriva al minuto e trenta secondi con una verticalizzazione improvvisa del Chievo con Pellissier che arpiona un pallone impossibile e lo mette dentro per l’accorrente Paloschi. Piccoli brividi perchè poi la Roma affonda sull’acceleratore e al 4′ siamo già al terzo calcio d’angolo per i giallorossi, con il Chievo che rischia pure l’autogol…
Le formazioni ufficiali del posticipo Roma-Chievo. Confermati Torosidis e Dodò come terzini nella Roma, mentre il Chievo ha perso Cyril Thereu nel riscaldamento prepartita: il problema non grave ma costringe il francese alla panchina 26 De Sanctis; 35 Torosidis, 17 Benatia, 5 Castan, 3 Dodò; 15 Pjanic, 16 De Rossi, 6 Strootman; 7 Marquinho, 88 Borriello, 8 Ljajic In panchina: 28 Skorupski, 1 Lobont, 29 Burdisso, 46 A.Romagnoli, 33 Jedvaj, 42 Balzaretti, 11 Taddei, 4 Bradley, 24 Florenzi, 94 F.Ricci, 96 Di Mariano, 18 Caprari Allenatore: Rudi Garcia 1 Puggioni; 21 Frey, 3 Dinelli, 4 Dos Santos; 17 Sardo, 9 Bentivoglio, 27 L.Rigoni, 56 P.Hetemaj, 93 Dramè; 43 Paloschi, 31 Pellissier In panchina: 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 33 Papp, 15 Pamic, 8 Radovanovic, 10 Sestu, 20 Estigarribia, 16 Improta, 7 Lazarevic, 22 Acosty, 90 Ardemagni, 77 Thereau Allenatore: Giuseppe Sannino Arbitro: Peruzzo
Senza la velocità di Gervinho e la fantasia di Totti nei panni di “falso nueve”, Rudi Garcia, con ogni probabilità, affiderà la manovra offensiva a Ljajic e Florenzi (o Marquinho) a supporto di Borriello nei panni di terminale offensivo. I gialloblu sanno benissimo che ogni minima disattenzione potrebbe costare cara, e che anche un pareggio con la capolista sarebbe un ottimo risultato. Per questo motivo, mister Sannino, potrebbe decidere di abbandonare il tanto amato 4-4-2 a favore di un 5-3-2 finalizzato a difendersi con ben otto giocatori dietro alla linea del pallone per poi ripartire con la spinta degli esterni e gli inserimenti dei tre interni di centrocampo.
Non dovrebbe esserci storia nel match tra Roma e Chievo che questa sera chiuderà la decima giornata del campionato di Serie A. I veronesi finora hanno totalizzato solamente 4 punti, frutto di una pareggio e di una vittoria ottenuti davanti al proprio pubblico contro il Parma alla prima giornata e contro l’Udinese alla quarta, e per questo motivo, una loro vittoria all’Olimpico contro la Roma (9 vittorie in altrettante partite, frutto di 23 gol fatti e soltanto uno subito) viene quotata a 13 contro l’1,22 dei giallorossa, mentre il pareggio a 5,75. Un altro segnale che può indurre a pensare ad una gara a senso unico è sicuramente la quotazione data al Gol (2,10 contro l’1,65 dell’NoGol) e dell’Under (2,07 contro l’1,68 dell’Over). Oltre al lungodegente Destro, non saranno sicuramente della gara Totti e Gervinho, ma i giallorossi non dovrebbero, comunque, aver problemi a confermare la loro superiorità, e per questo motivo vi consigliamo di puntare sul 2-1, sul 3-0 o sul 3-1, risultati quotati rispettivamente 9, 7.50 e 12.
La decima giornata di Serie A 2013-2014 si chiude con il posticipo del giovedi: questa sera all’Olimpico si gioca Roma-Chievo. E’ il testacoda del turno: capitolini primi con 27 punti, clivensi ultimi con 4. A dirla così dovrebbe dunque essere una partita scontata: i numeri dei giallorossi sono impressionanti e una vittoria sancirebbe un record per la striscia di successi iniziali in campionato. Eppure la storia insegna che proprio queste sfide possono racchiudere delle insidie: nel caso della Roma può trattarsi della pressione di dover “vincere per forza” per non fare avvicinare le altre oppure, al contrario, una eccessiva rilassatezza visti i risultati fin qui conseguiti e la facilità, sulla carta, della sfida. Viceversa, il Chievo sa bene che prendere punti in questa partita non è semplice nè del resto era stata segnata una vittoria sulla tabella di marcia; tuttavia, per come si è messo il campionato nelle prime giornate, Beppe Sannino non ha altra scelta se non quella di provare a strappare punti su un campo dove cadranno, e sono già cadute, molte squadre che si giocheranno la salvezza insieme ai veneti. I precedenti parlano di 11 partite: sono 6 le vittorie della Roma, 3 i pareggi, e ci sono anche due vittorie del Chievo, la prima delle quali nella stagione 2002-2003, quando Federico Cossato decise la partita a un minuto dal termine. Storia ripetuta lo scorso anno, quasi che il Chievo si diverta a espugnare l’Olimpico all’ultimo: allora fu Cyril Thereau a punire i giallorossi. Addirittura, nello scorso campionato i veneti si presero sei punti contro l’avversario, vincendo anche la partita di andata caratterizzata da una fittissima nebbia. La prima affermazione giallorossa è invece arrivata al primo precedente, quando la squadra di Fabio Capello, campione d’Italia in carica, vinse 5-0 con tre gol di Montella e uno a testa di Emerson e Cassano. Da ricordare anche un 1-1 del 2006-2007, che sancì il ritorno al gol di Francesco Totti dopo il grave infortunio e lo lanciò verso la Scarpa d’Oro. Tra i doppi ex ricordiamo soprattutto Simone Perrotta, per tre anni al Chievo e titolare della prima edizione clivense in Serie A che fu capolista per gran parte del girone d’andata – per poi giocare nove stagioni con la Roma – e Gigi Delneri, che di quella formazione gialloblu fu allenatore e in seguito si trasferì in giallorosso, senza tuttavia lasciare il segno in una stagione contrassegnata da continui cambi in panchina. Tra i giocatori presenti nelle rose odierne c’è Michael Bradley, portato in Italia dal Chievo e trasferitosi in giallorosso nel 2012-2013.
Nove vittorie consecutive, come la Juventus 2005-2006 che poi venne fermata dal Milan: la Roma vola, con la possibilità di stabilire un record per i campionati a 20 squadre. Nessuno è mai partito vincendo 10 partite in fila in un torneo da 38 giornate, ma al di là di questo a impressionare tutti sono altri numeri a impressionare, soprattutto se rapportati a una squadra che aveva iniziato la stagione subendo durissime contestazioni dai tifosi per come si era chiusa l’annata precedente. I giallorossi hanno segnato 23 gol (12 in casa) e ne hanno subito solo uno, quello di Jonathan Biabiany a Parma, alla terza giornata di campionato; da allora Morgan De Sanctis non ha più incassato reti, arrivando a toccare una quota di imbattibilità di 591 minuti e portandosi a un passo dal record, sempre per tornei a 20 squadre, di Samir Handanovic che per sette partite consecutive ha chiuso una partita mantenendo inviolata la propria porta. Dieci giocatori diversi a segno, come la Juventus quest’anno (i bianconeri detengono anche il record assoluto, 20 nel 2011-2012), segno della profondità di una rosa che nemmeno a Udine, pur soffrendo soprattutto nel primo tempo, non ha pagato le pesanti assenze che del resto ci saranno anche questa sera (clicca qui per le probabili formazioni). Una corazzata insomma: a questo punto, resta da capire cosa succederà a livello psicologico quando arriveranno inevitabilmente i primi stop. Il Chievo, al contrario, ha bisogno di una vittoria per sbloccarsi. Per il momento i punti sono 4, in trasferta non si prende qualcosa dalla prima giornata (0-0 a Parma) e l’attacco piange: sette reti segnate, con Paloschi che ne ha realizzate due ma non vede la porta da sette giornate. Tanti problemi per Giuseppe Sannino, che in Serie A – Palermo a parte, dove fu esonerato troppo presto – ha il precedente di Siena a dargli conforto, una stagione nella quale ha condotto i toscani a una brillante salvezza. Il tempo c’è, ma devono cambiare alcune cose: non è certo questa la serata per far sì che si inverta la tendenza, ma di certo il tecnico si aspetta una reazione dal punto di vista delle prestazioni. Lontano dal Bentegodi il Chievo ha conquistato un solo punto, come detto: peggio ancora, è andato in gol in una sola occasione, all’ottava giornata nella sconfitta di Marassi contro il Genoa. Tuttavia i veneti si aggrappano a un dato: da quando sono in Serie A hanno rischiato tante volte, ma solo in un’occasione (nel 2006-2007) hanno poi conosciuto la retrocessione. Filippo Dal Moro ci ha dato il suo pronostico (clicca qui per l’intervista esclusiva), è chiaro che la Roma parte largamente favorita e quello che ci si aspetta è il record di vittorie iniziali, con tanto di allungo sulle rivali che ieri hanno vinto. Dopo 10 giornate i giallorossi potrebbero già avere 11 punti di vantaggio sul quarto posto, un’enormità; come però ha ricordato il saggio Luis Garcia, è proprio quando tutti pensano di aver già vinto la partita che arrivano le brutte sorprese. Perciò, i giallorossi stiano attenti all’orgoglio del Chievo, che del resto non ha niente da perdere e può giocare con la mente sgombra. Non resta ora che dare la parola al campo e vedere quello che succederà allo stadio Olimpico a partire dalle 20,45: la diretta di Roma-Chievo sta per cominciare…
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