Juventus batte Milan 3-2: finale al cardiopalma per i bianconeri, che comunque colgono la quarta vittoria consecutiva in campionato e salgono a quota 19 in classifica, secondi insieme al Napoli a 2 punti dalla Roma, lasciando invece i rossoneri a sguazzare nella parte destra della graduatoria (8 punti). La sequenza dei gol: 1′ Muntari (0-1), 15′ Pirlo (1-1), 69′ Giovinco (2-1), 75′ Chiellini (3-1), 90′ Muntari (3-2). Espulso Mexes, che in precedenza era stato graziato da Rocchi, che non aveva visto un pugno rifilato a Chiellini: in caso di prova tv, la sua squalifica si allungherà non di poco.
Sulley Muntari scalda il finale della gara: il ghanese timbra la grande doppietta, per ora inutile, con un sinistro da fuori che, deviato con il tacco da Bonucci, beffa Buffon sul primo palo. Juventus-Milan 3-2.
Affonda la Juventus, e chiude: segna Giorgio Chiellini, appena dopo che il Milan è rimasto in 10 uomini per l’espulsione a Philippe Mexes, già graziato da Rocchi che in precedenza non aveva visto un pugno rifilato a Chiellini su calcio d’angolo. Con il francese fuori, segna proprio il numero 3 bianconero: punizione chirurgica di Pirlo che termina sulla traversa, il pallona torna indietro e il più lesto di tutti è Chiellini, che in allungo mette nella porta sguarnita. Juventus-Milan 3-1.
La Juventus ribalta la situazione: al 69° minuto segna Sebastian Giovinco, che entra in area da sinistra, salta Zapata a rientrare e mette il destro all’angolino alla sinistra di Abbiati. Antonio Conte azzecca il cambio: al posto di Quagliarella ha scelto di inserire Giovinco e non Llorente, e il suo numero 12 lo ha ripagato subito con la rete del vantaggio. Juventus-Milan 2-1.
La Juventus pareggia dopo aver spinto tanto: Abbiati fa due grandi parate, ma sbaglia sulla punizione di Andrea Pirlo che è centrale ma non trattenuta. Fallo guadagnato da Carlos Tevez che parte con tanto spazio in mezzo e viene abbattuto da un’entrata da dietro di De Jong (ammonito, sarà squalificato). Al 15° minuto ripristinata la parità: Juventus-Milan 1-1.
Clamoroso allo Juventus Stadium: Milan in vantaggio dopo nemmeno un minuto. Rete di Sulley Muntari che sfrutta un tiraccio di Nocerino che trova involontariamente il ghanese, pronto a girare in rete in posizione regolare. Juventus-Milan 0-1.
Comunicate le formazioni ufficiali di Juventus-Milan: confermata la panchina per Pogba, Milan in campo con Montolivo dietro Robinho e l’ex Alessandro Matri. Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Padoin, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Tevez, Quagliarella. A disposizione: Storari, Rubinho, Ogbonna, Peluso, Motta, Isla, Pogba, De Ceglie, Giovinco, Llorente. Allenatore: Conte. Abbiati; Abate, Mexes, Zapata, Constant; Nocerino, de Jong, Muntari; Montolivo; Robinho, Matri. A disposizione: Amelia, Gabriel, Zaccardo, Emanuelson, Poli, Mastalli, Saponara, Niang. Allenatore: Allegri.
Quale sarà la chiave tattica di JUVE-MILAN? Con l’infortunio di Lichsteiner, Conte deve arrangiarsi come può schierando Padoin, ma è certo che i bianconeri perderanno molto per l’assenza dello svizzero, ottimo in entrambe le fasi di gioco. Anche Vucinic out e Tevez si trova affiancata da Quagliarella, che si fa trovare sempre pronto. La difesa del Milan è ballerina, non è una novità e gli inserimenti di Vidal e Marchisio potrebbero essere letali per i rossoneri. Balotelli sconta la squalifica e non ci sarà: al suo posto l’ex Mitra Matri supportato da Robinho e Montolivo trequartista, non proprio il suo ruolo. Interessante la sfida a centrocampo tra un ottimo De Jong e un Pirlo che invece appare spento e lontano dalle prestazioni del primo anno alla corte degli Agnelli. La velocità e la prestanza fisica di Asamoah si scontra alla pari con Abate (che ha segnato con il Bologna il suo primo gol con la maglia rossonera), fondamentale sbocco offensivo per la squadra di Allegri. Insomma, si prospetta un bel duello a giri elevati. Il diavolo dovrà chiudere le falle difensive viste finora e ripartire velocemente, sperando di cogliere di sorpresa la Vecchia Signora, un po’ stanca e macchinosa nelle ultime uscite
A poche ore dall’incontro la favorita rimane comunque la Juventus, avvantaggiata dal fattore casa ma soprattutto da un organico superiore a quello rossonero. Ma queste gare, così sentite sia dai giocatori che dalle tifoserie, narrano sempre una vicenda parallela ai pronostici che vengono fatti. Si pensi alla vittoria dell’andata dell’anno scorso da parte dei rossonei per 1-0 con gol di Robinho. Non era un buon periodo per il Milan e la Juventus era alcomando eppure, forse grazie a un rigore dubbio, il diavolo era riuscito a conquistare i 3 punti. Stando alle quote Snai una vittoria dei bianconeri è quotata a 1,57, il pareggio a 4,00 e il successo rossonero a 5,25. Vista la scarsa mole di gol nei confronti dell’anno scorso è da tenere in considerazione l’Under 2.5 dato a 2.00. La voce somma gol finale 1 moltiplica la posta in gioco per 5,00, mentre 2 moltiplica per 3,50. Balza all’occhio anche la giocata risultato parziale finale X-1 data a 4,00. Per tutte le altre giocate consultate il sito Snai.
E’ un posticipo di lusso quello che va in scena per la settima giornata del campionato di Serie A: Juventus-Milan. Si gioca alle 20,45 e le due squadre si approcciano alla partita avendo pareggiato nei loro impegni europei, anche se gli umori sono diametralmente opposti (o quasi). Cominciamo subito con il dire questo: i bianconeri hanno tradizione favorevole allo Juventus Stadium, pur se forse due precedenti sono pochini per trattare un bilancio. Ad ogni modo, due vittorie con tre gol segnati e zero subiti. Quella del 2011-2012 fu la partita che davvero diede a tutti l’impressione che quella Juventus potesse arrivare in alto: la furia messa in campo nella ripresa fu quella che accompagnò il gruppo di Antonio Conte per tutta la stagione. Il Milan non vince a Torino dal 2010-2011, l’anno prima: ruoli invertiti, erano i bianconeri ad aver messo in piedi un anno catastrofico e i rossoneri, che si involavano verso lo scudetto, passarono con gol di Rino Gattuso su semi-papera di Gigi Buffon. Successe qualcosa di simile nel 1998-1999 (doppietta di George Weah e vittoria decisiva per il Diavolo) e a parti invertite nel 1997-1998, con la Juventus a trionfare 4-1 (due di Del Piero, due di Inzaghi) e a mettere il turbo per il tricolore, e nel 2001-2002, con l’autorete di Chamot a consentire alla Juventus di rimanere a contatto con l’Inter in vista del ribaltone a sorpresa. Il pareggio a Torino non viene fuori dalla stagione 2005-2006, addirittura prima di Calciopoli (a pochi mesi dallo scandalo): fu 0-0 e la Juventus mantenne 10 punti di vantaggio sui rossoneri, per uno scudetto che alla fine dell’anno fu revocato. In totale, 78 precedenti a Torino: 36 li ha vinti la Juventus, 21 il Milan, tanti quanti i pareggi. Molti i doppi ex: il più recente è Alessandro Matri, cresciuto nel vivaio rossonero, esordio in A con il Diavolo e poi due stagioni e mezza alla Juventus con due scudetti, passato a fine settembre nuovamente al Milan. Ci sono poi calciatori storici che hanno indossato entrambe le maglie: Christian Vieri – poca fortuna in rossonero – Fabio Capello che poi ha allenato le due società (vincendo sei scudetti in totale, due dei quali revocati), Romeo Benetti, addirittura Giuseppe Meazza (una stagione in bianconero, due in rossonero), Gianluca Zambrotta, Pippo Inzaghhi e ovviamente Andrea Pirlo. Più tanti altri, che hanno lasciato il segno in uno solo dei due club: è il caso di Edgar Davids, bollato come “mela marcia” dallo spogliatoio rossonero e divenuto fenomenale centrocampista alla Juventus. Arbitra Gianluca Rocchi: con la Juventus 16 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte; con il Milan 8 vittorie, 6 pareggi e ben 11 sconfitte.
La Juventus si approccia a questa partita reduce dal pareggio ottenuto contro il Galatasaray in Champions League. Si tratta dei primi punti persi in casa nel corso della stagione: finora infatti erano arrivate due vittorie su due in campionato, il 4-1 sulla Lazio e il 2-1 sul Verona. Ancora troppo poco per giudicare, ma possiamo comunque dire che i bianconeri siano ripartiti dopo due scudetti con un po’ di fame in meno rispetto alle stagioni scorse; almeno è quello che si evince dalle prestazioni, che al di là dei risultati (cinque vittorie e un pareggio in serie A) raccontano di un baricentro più basso e una rabbia agonistica minore. Questo non significa che le occasioni da gol non arrivino: se possibile sono anche di più dello scorso anno, ma ci sono troppe disattenzioni iniziali e non può essere un caso che per cinque volte nelle ultime sei partite (escluso solo il derby) la squadra sia sempre passata in svantaggio. In positivo si legge chiaramente il fatto che la rimonta sia sempre riuscita (almeno per pareggiare), in negativo che la difesa non è più così impermeabile e c’è come una sorta di presunzione che non permette ai bianconeri di essere concentrati al massimo fin dalle prime battute. Di solito quando arriva il grande avversario la Juventus si esalta: vedremo se sarà ancora così, certo quel gol subito da Umut Bulut mercoledi sera è stato una mazzata non da poco per il morale dei campioni d’Italia, che ancora una volta dovranno sprecare energie importanti nella rimonta in Champions League per non fallire da subito un grande obiettivo stagionale. Anche il Milan è reduce da un pareggio, ma quando riprendi una partita che stava per essere persa l’autostima sale. Anche così, naturalmente, Massimiliano Allegri sa bene che c’è da lavorare: martedi sera è mancato il gioco contro l’Ajax, la difesa continua a prendere gol da calcio piazzato e soprattutto imbarca acqua (10 reti subite in campionato). Tuttavia, considerate le tante assenze di inizio stagione (un problema su cui bisognerà accettare che ci sia qualche colpa da parte di qualcuno: l’ultimo a fermarsi è stato Birsa), il lavoro dei rossoneri non è stato nemmeno tutto da buttare. Ormai conosciamo le partenze a rilento di Massimiliano Allegri, che ha fin qui messo insieme 8 punti in Serie A e fuori casa ha perso a Verona e pareggiato a Torino contro i granata e Bologna. Questa sera non ci sarà Mario Balotelli: c’è bisogno dei gol di Alessandro Matri, che non si è ancora sbloccato, perchè in generale senza Super Mario sembra che la squadra risenta in personalità e sia smarrita senza una guida. Con la vittoria, comunque, il Milan acquiqsterebbe grande fiducia in vista dei prossimi impegni, e avrebbe in più la sosta per le Nazionali a fare da rimedio per (quasi) tutti i mali. Vedremo allora se sarà davvero così, non resta che dare la parola al campo e vedere cosa succederà: la diretta di Juventus-Milan sta per cominciare…
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