Giornata negativa per gli arbitri nel settimo turno di campionato. Cominciata sabato sera con il rigore fuori area dato alla Roma a San Siro con l’Inter e conclusa con i due penalty non concessi a favore della Juventus contro il Milan e le mancate espulsioni di Philippe Mexes e Leonardo Bonucci, protagonisti di episodi da prova tv. Ma soprattutto c’è Sampdoria-Torino nel mirino, con il gol non concesso ai blucerchiati a fine primo tempo perché il fischio finale dell’arbitro Gervasoni è arrivato sulla ribattuta in rete di Nicola Pozzi; errore equilibrato dal rigore assai dubbio concesso ai padroni di casa nel recupero del secondo tempo. Tanti errori, tante sviste che ripropongono il tema dell’utilizzo dell’elettronica nel calcio, che ci fanno chiedere quale sia lo stato di forma dei nostri direttori di gara. Per parlare di tutto questo abbiamo sentito uno dei giornalisti sportivi italiani più autorevoli, Riccardo Cucchi di Radio Rai. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Che cosa pensa della gomitata di Mexes a Chiellini e della testata di Bonucci a Robinho? Sono da prova tv? Sono episodi spiacevoli, che dimostrano la mancanza di correttezza dei giocatori in campo. Non li comprendo nemmeno, perché con tutte le telecamere che ci sono in campo questi gesti vengono poi visti e sanzionati dalla prova tv.
C’era un altro rigore a favore della Juventus? Non darei troppa colpa agli arbitri se non vedono certi falli. Loro devono decidere in una frazione di secondo, mentre noi possiamo giudicare con calma alla moviola.



Quindi mettere l’elettronica al servizio del calcio potrebbe essere la soluzione? Io invece penso che si snaturerebbe il gioco del calcio, che va bene anche senza l’utilizzo dell’elettronica.
Assurdo annullare il gol della Sampdoria dopo la punizione alla fine del primo tempo? Da un punto di vista regolamentare no, perché il tempo finisce quando decide l’arbitro, che cerca di non superarlo mai, come è stato nel caso di questa punizione. Dal punto di vista del buon senso però forse si poteva dare questo gol.
Il rigore per la Sampdoria è stato dato per compensare il primo errore? Non credo a questa ipotesi.
Il rigore per la Roma era chiaramente fuori area: il giudice di porta era in linea, come ha potuto non vedere? Secondo me non è facile, ripeto, vedere in una frazione di secondo tutte le varie fasi di una partita di calcio.
Tutti questi errori dipendono da una scarsa preparazione degli arbitri? E’ diminuito il livello dei direttori di gara rispetto agli anni scorsi? No, secondo me da una parte c’è un calcio sempre più veloce, fisico, che non favorisce certo le decisioni degli arbitri, dall’altro alcune regole, come una certa interpretazione del fuorigioco mettono in difficoltà i direttori di gara. Neanche Casarin, Agnolin o Collina avrebbero potuto fare miracoli in questa situazione. (Franco Vittadini)

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