Nell’occhio del ciclone per avere salutato i tifosi della sua ex squadra. Triste destino per l’attaccante Felice Evacuo, accusato dai tifosi della squadra per cui gioca attualmente, il Benevento, proprio per avere salutare i supporter della Nocerina. Tra le due squadre campane c’è grande rivalità e spesso il derby è funestato da incidenti. Stavolta è andato tutto liscio, ma a fine partita ecco che un gesto di sportività diventa un episodio di cronaca: Evacuo, dopo avere festeggiato la vittoria con i propri sostenitori, osa salutare anche i “nemici”, cioè i tifosi della sua ex squadra visto che nella passata stagione aveva militato proprio nella Nocerina. I tifosi del Benevento non accettano questa decisione e lo coprono di insulti, lo minacciano, non vogliono più che indossi la loro maglia. Ora per fortuna il caso sembra essere rientrato, anche grazie all’intervento del presidente Oreste Vigorito, ma certo questo episodio ha sollevato molte domande sulla condizione in cui si fa calcio in Italia, e ci si chiede anche se davvero tutti i tifosi saranno pronti a tornare ad incitare il loro goleador. Per parlare degli episodi di Benevento abbiamo sentito Agatino Cuttone, allenatore proprio della squadra campana nel 2010. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Cosa pensa del caso Benevento-Nocerina? Assurdo, non riesco proprio a capirlo, si è andati oltre ogni limite.
Il comportamento di Evacuo è stato azzardato? No, Evacuo non ha fatto niente di male. Ha solo salutato i tifosi della sua ex squadra, la Nocerina. Un gesto di assoluta sportività.
Non sono giustificabili i tifosi del Benevento quindi? No, certamente non puoi prendertela con un tuo giocatore solo perché va a salutare i tifosi della sua ex squadra.
La società ha responsabilità? Il direttore sportivo Pastore è stato sollevato dall’incarico… Il presidente ha cercato di gestire la situazione nel modo migliore possibile. Sulle dimissioni di Pastore invece non conosco bene le cose e non posso dare un giudizio.
Il calcio è malato? Sì, è un calcio malato, assurdo, dove non ci sono più regole e dove succede veramente di tutto ormai.
Bisognerebbe isolare gli ultras? A Benevento non è stata solo una questione di ultras, penso si sia aggiunta altra gente: i due club sono rivali, c’è molto campanilismo tra queste due squadre e città.
Cosa fare per cambiare questa situazione? Bisogna imitare l’Inghilterra, la Germania e la Spagna che hanno risolto il problema degli ultras, di un calcio violento. Perché noi non riusciamo mai a fare niente? Sarebbe bello avere degli stadi senza barriere, vedere delle partite più umane, dove i tifosi non si scontrino ogni domenica. (Franco Vittadini)

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