Parma e Juve, domani pomeriggio al Tardini, apriranno ufficialmente l’undicesima giornata di campionato. Le due non vogliono perdere punti preziosi per raggiungere i rispettivi obbiettivi (la salvezza i primi, lo scudetto i secondi), ma, per farlo, avranno bisogno dell’apporto dei loro giocatori chiave. Parma, il protagonista è… Amauri – L’attaccante italo-brasiliano è alla sua quarta parentesi in Emilia, ma, quest’anno, dopo 8 gare non è ancora riuscito a timbrare il cartellino nemmeno una volta, nonostante l’ausilio di FantAntonio Cassano, la cui classe ha sempre fatto le fortune dei giocatori che l’hanno affiancato. Chissà che contro i bianconeri (nonché la sua ex squadra) riesca a trovare gli stimoli giusti per sbloccarsi. Juventus, il protagonista è… Tevez – Come non citarlo. L’Apache, dal momento del suo arrivo in Italia, in dieci gare, non solo ha collezionato 6 gol ed 1 assist, ma spesso è volentieri si è tolto la soddisfazione di essere eletto migliore in campo, tanto che, molti tifosi dell’albiceleste vorrebbero convincerlo a tornare in Nazionale dopo il suo ritiro. Impossibile pensare che, questa volta, non possa ripetersi.
Mister Donadoni non sembra essere intenzionato a modificare quella che è l’ossatura principale della squadra, e, in vista della gara contro la Juventus, sembra aver già le idee chiare sulla formazione da schierare. Antonio Conte, invece, sembra esser intenzionato ad attuare quello che lui stesso ha definito “un turnover scientifico”. Pirlo potrebbe rifiatare e, al suo posto, dovrebbe giocare Pogba con Marchisio e Vidal ai suoi lati, mentre in attacco Giovinco dovrebbe fare nuovamente reparto con Tevez, anche se non è da escludere un utilizzo di Llorente proprio al posto dell’argentino. Per quanto riguarda la difesa, invece, Ogbonna dovrebbe posizionarsi centralmente al posto di Bonucci, mentre Padoin sulla destra al posto di Isla, il quale, a sua volta, è stato promosso titolare per sostituire l’infortunato Lichtsteiner.
Donadoni dovrà rinunciare sicuramente al difensore argentino Paletta ed al centrocampista Galloppa, oltre al secondo portiere Pavarini e all’attaccante italo-nigeriano Okaka. L’assenza più grave è comunque certamente quella di Paletta. Più pesanti, invece, le assenze a cui mister Antonio Conte dovrà riuscire a far fronte. Oltre al lungodegente Pepe, il tecnico pugliese dovrà fare a meno di Vucinic, Quagliarella e Lichtsteiner. I loro infortuni, però, non sembrano destare molte preoccupazioni in primis perché, a parte l’esterno ex Udinese, dovrebbero rientrare tutti nelle prossime giornate, in secondo luogo perchè il parco giocatori juventino ha già dimostrato in parecchie occasioni di avere giocatori adatti per rimpiazzarli senza problemi.
Il programma dell’undicesima giornata comincia questa sera alle ore 18.00 con Parma-Juventus. Anticipo molto interessante, perché i bianconeri si avvicinano alla decisiva partita di Champions League contro il Real Madrid, ma nel frattempo non possono sottovalutare questa ostica trasferta al Tardini, campo mai facile per nessuno, visto che anche in campionato quest’anno bisogna marciare a ritmi altissimi fin dall’autunno per rimanere davanti. Dunque Conte dovrà sapientemente dosare turnover e massima concentrazione, anche perché a Parma la partita con la Juventus ha sempre un sapore speciale, delle grandi sfide degli anni Novanta, e la formazione emiliana vuole proseguire ad occupare una tranquilla posizione di centro classifica, strappando punti pesanti anche in un appuntamento di grande prestigio come quello odierno. L’arbitro della partita sarà il signor Celi, ora andiamo a vedere le ultime notizie e le probabili formazioni di Parma e Juventus.
Dopo aver fatto lo sgambetto al Milan domenica scorsa (3-2 di Parolo in extremis), il Parma ospita i bianconeri che non possono certo permettersi di perdere il passo della Roma. I padroni di casa devono riscattarsi dopo la sconfitta a Genova (sponda Grifone) di mercoledì e Donadoni ha così parlato nella conferenza stampa alla vigilia: “Quel che è stato è stato, dobbiamo pensare alla Juventus. C’è desiderio di affrontarli con una rabbia sana dopo la gara di Marassi a Genova”. E nonostante il turnover, non si fida per niente dei bianconeri: “Hanno un tale bagaglio tecnico a disposizione nella rosa che non fa differenza chi gioca. Per questo dovremo concentrarci solo su noi stessi”. Grande attesa per l’ex con il dente avvelenato Amauri: “Domani non è la partita di Amauri, bensì è la gara di tutti, sono partite nelle quali chiunque vorrebbe giocare. Sceglierò con serenità”. Solito 3-5-2 per gli emiliani con l’italo-brasiliano quasi certamente punta centrale (qualche piccola chance per Palladino), Cassano che avrà il compito di illuminare e Biabiaby che con la sua velocità proverà a mettere in crisi la difesa bianconera e farsi apprezzare ancora di più dagli uomini di mercato dei campioni d’Italia. L’unico vero dubbio è fra Marchionni e Acquah per una maglia a centrocampo, ma l’italiano appare sicuramente favorito.
Non mancheranno le alternative di buon livello in ogni reparto, a partire da Benalouane in difesa, e poi Valdes ed Acquah a centrocampo e per il reparto avanzato Sansone (l’anno scorso a segno contro la Juventus) e l’ex bianconero Palladino. Queste le armi su cui potrà contare Donadoni a partita in corso.
Quattro giocatori assenti per questa partita, in particolare Paletta che è un giocatore molto importante per la retroguardia emiliana. Il centrocampo deve rinunciare ancora a lungo a Galloppa, in attacco è indisponibile Okaka e non ci sarà pure il secondo portiere Pavarini.
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“Farò turnover, non vi dico come”, queste la parole di Antonio Conte alla vigilia dell’impegno dei suoi al Tardini, stasera alle ore 18. Il tecnico della Vecchia signora, parlando dei rivali in ottica Scudetto, ha poi aggiunto: “i giallorossi hanno fatto un capolavoro. Ci stanno stimolando”, sapendo benissimo come i bianconeri siano costretti a vincere visto che, oltre ai cinque punti in classifica in più della Roma, il calendario dei prossimi turni sorride ai capitolini. E continua: “Preferisco pensare alla mia squadra e alla partita contro il Parma: sul suo campo negli ultimi due anni abbiamo sempre pareggiato e adesso la squadra di Donadoni è ulteriormente cresciuta. Cassano si sta giocando la possibilità di andare al Mondiale e sta dimostrando ancora un grandissimo talento. Poi ci sono Biabiany, Parolo, Amauri e gli altri. La Juve dovrà usare la testa e fare bene le cose che abbiamo preparato”. Come già anticipata, è prevista una rotazione di uomini quasi inevitabile: “Ho pensato a una rotazione scientifica in questo periodo: non vi dico chi resterà fuori, ma l’ho già deciso”. Molto probabilmente Pirlo rimarrà ai box in vista delle sfide con il Real (martedì) e il Napoli (domenica prossima). A centrocampo dovrebbero giocare Vidal, Pogba e Marchisio, mentre davanti torna disponibile Giovinco, che ha superato i problemi al piede e si giocherà il posto con Tevez e Llorente. Sebastian dovrebbe essere titolare, in coppia forse con l’intoccabile Tevez che è favorito sullo spagnolo. In difesa Ogbonna dovrebbe essere favorito su Bonucci per completare la difesa con Barzagli e Chiellini, Padoin più probabile di Isla sulla fascia destra.
Dunque molto probabilmente troveremo in panchina Llorente come alternativa per l’attacco, reparto in cui gli uomini sono abbastanza contati. Migliore la situazione per quanto riguarda le altre zone del campo: basterebbe dire che a centrocampo il primo nome per un cambio è Pirlo, la difesa è coperta da Caceres e non mancheranno anche le alternative per le fasce, come De Ceglie e Isla.
Le assenze vanno a colpire soprattutto il reparto offensivo: oltre al lungodegente Pepe, sono out – sia pure ancora per poco – anche Vucinic e Quagliarella. Nel resto della squadra mancherà solamente Lichtsteiner, anche se l’assenza dello svizzero non è certamente di poco conto.
83 Mirante; 2 Cassani, 6 A. Lucarelli, 19 Felipe; 7 Biabiany, 5 Gargano, 32 Marchionni, 16 Parolo, 18 Gobbi; 99 Cassano, 11 Amauri. All. Donadoni
A disp: 91 Bajza, 43 Coric, 3 Mesbah, 23 Mendes, 28 Benalouane, 20 Obi, 30 Acquah, 24 Munari, 10 Valdes, 87 Rosi, 21 N. Sansone, 17 Palladino.
Squalificati: –
Indisponibili: Pavarini, Paletta, Galloppa, Okaka.
1 Buffon; 15 Barzagli, 5 Ogbonna, 3 Chiellini; 20 Padoin, 23 Vidal, 6 Pogba, 8 Marchisio, 22 Asamoah; 10 Tevez, 12 Giovinco. All. Conte.
A disp: 30 Storari, 34 Rubinho, 16 M. Motta, 19 Bonucci, 4 M. Caceres, 11 De Ceglie, 13 Peluso, 33 Isla, 21 Pirlo, 14 Llorente.
Squalificati: –
Indisponibili: Lichtsteiner, Pepe, Vucinic, Quagliarella.
Arbitro: Celi.
Non conosce soste la Serie A, e ci presenta nel weekend l’undicesima giornata. Il primo anticipo, quello del sabato alle 18, è Parma-Juventus: partita interessante che in passato ha vissuto di grandi episodi, lotte scudetto e finali di coppe nazionali ed europee. Oggi la situazione è leggermente diversa, ma il Tardini resta un campo difficile; in più i ducali hanno perso mercoledi sera e vorranno giustamente rifarsi. Hanno 12 punti in classifica, sono tranquilli rispetto alla zona retrocessione (+6) e affrontano una Juventus che arriva da due gare in cui ha raccolto 6 punti segnando sei gol e non incassandone nessuno. Una bella risposta agli scettici, ma domani pomeriggio l’effetto Real Madrid potrebbe nuovamente farsi sentire, come in parte era accaduto a Firenze.
Il Parma di Roberto Donadoni ha ottenuto 10 dei suoi 12 punti in casa, perdendo una sola volta (contro la Roma) e segnano 11 delle 16 reti al Tardini. E’ una squadra che subisce tanto: 18 gol, una delle peggiori difese del campionato. Quuesto perchè spesso e volentieri non riesce a fare buon uso del possesso palla (quasi 25 minuti a incontro) e quando la perde si ritrova scoperta e non messa bene in campo. La supremazia territoriale è accettabile (la dodicesima della Serie A) e giocatori come Parolo e Cassano garantiscono sempre una pericolosità importante, che infatti sfiora il 49% ed è l’undicesima del torneo. Quello che manca è però la forza a centrocampo, quella solidità che permette di contenere perfettamente le iniziative dell’avversario; manca forse un vero incontrista di ruolo anche se Donadoni si prepara a riabbracciare Walter Gargano (che sarà titolare) e imposterà la partita sulle fasce, cercando di contenere i bianconeri sull’esterno per non permettere loro di allargare il campo. Davanti c’è l’ex Amauri: benissimo nella sua prima avventura in gialloblu, mentre in questa stagione non ha ancora trovato la via del gol.
Le due vittorie casalinghe contro Genoa e Catania hanno ridato morale a una squadra che rischiava pericolosamente di affondare, e che invece è sempre lì a giocarsela con Roma e Napoli per lo scudetto. Merito anche del rendimento esterno, che parla di 10 punti conquistati; la batosta di Firenze sembra già dimenticata, nel giro di quattro giorni i bianconeri hanno sistemato l’attacco (22 reti, terzo della Serie A), registrato la difesa (10 subiti, meglio solo Roma e Napoli) e incrementato qualche dato riguardante il possesso palla (solo il Milan ne ha di più), i tiri verso lo specchio della porta (più di 8 finiscono dentro, nessuno meglio) e supremazia territoriale-pericolosità, che per distacco sono le migliori del torneo. Numeri che la Juventus ha da tre stagioni, senonchè quest’anno c’è una straordinaria Roma con la quale fare i conti. L’arrivo del Real Madrid a Torino obbliga a rivedere qualcosa nella formazione: stavolta a rimanere fuori dovrebbe essere Bonucci, con Ogbonna centrale in difesa; possibile turnover anche per Pirlo (dentro Pogba in cabina di regia), mentre a sinistra torna Asamoah. I dubbi maggiori riguardano l’attacco: con Vucinic ancora fuori, l’unica soluzione rimane Giovinco (al posto di Llorente, anche se Tevez avrebbe dovuto riposare già mercoledi e poi ha giocato). Quagliarella ha recuperato, ma Conte potrebbe preservarlo per la Champions League.