La Roma si blocca all’Olimpico, pareggiando per 1-1 contro il Sassuolo. I giallorossi dopo esser passati in vantaggio grazie a un autogol di Longhi non sono riusciti a raddoppiare tenendo in corsa gli avversari, che al 94esimo hanno pareggiato con Berardi.
Rudi Garcia conferma la formazione tipo, ma deve fare a meno degli infortunati Totti e Destro e di Benatia, squalificato. La squadra giallorossa si schiera in campo con il 4-3-3: a protezione di De Sanctis da destra verso sinistra Maicon, Burdisso, Castan e Balzaretti, a centrocampo Strootman, De Rossi e Pjanic, mentre in attacco Florenzi e Ljajic pronti a innescare Marco Borriello. Di Francesco risponde schierando i suoi con il 3-5-2. Pegolo conserva il suo posto da titolare in porta, mentre il trio Antei, Acerbi e Bianco compone la linea difensiva. Larghi sulle fasce troviamo Gazzola e Longhi così come in zona mediana Marrone, Missiroli e Magnanelli. In attacco Berardi a supporto di Floro Flores. L’inizio di gara è accompagnato da una leggera pioggia. Arbitra il triestino Piero Giacomelli. La Roma fin da subito propone una pressione esagerata, relegando il Sassuolo nella propria metà campo. Gli uomini del presidente Squinzi offrono una buona organizzazione di gioco provando a rispondere alle azioni manovrate dei padroni di casa con rapide ripartenze aventi di solito come protagonista Berardi. Dopo 4 minuti Pjanic ci prova dalla distanza, ma la sua conclusione termina in curva. Poco dopo, Berardi dopo aver recuperato palla sulla linea del centrocampo si avventura per vie centrali e tenta un tiro dalla distanza, abilmente dissinescato da De Sanctis. La Roma cresce con il passare del tempo raccogliendo il 70% del possesso palla dopo 15 minuti di gioco. Al 19esimo i padroni di casa passano in vantaggio: Florenzi avanza rapidamente palla al piede puntando l’area, Pjanic accompagna l’azione e offre un perfetto scambio che proietta il numero 24 giallorosso in area; conclusione verso la porta, respinta di Pegolo e goffo tentativo di respinta di Longhi che causa l’autogol. Festa grande all’Olimpico. Al 25esimo Borriello è costretto ad abbandonare il campo lasciando spazio allo statunitense Bradley. Sospetta distorsione della caviglia per il centravanti napoletano. La Roma riesce a controllare il match fino all’intervallo provando a far male con improvvise fiammate che proiettano Ljajic e Florenzi in area avversaria. L’ex attaccante della Fiorentina dopo un’ottima percussione combinata con Pjanic prova il tiro dal cuore dell’area, ma Pegolo è bravo a deviare in corner.
A inizio ripresa i due tecnici non propongono sostituzioni. Dopo qualche minuto ci prova Maicon, ma il suo tiro-cross dalla destra non trova nessun compagno pronto a intervenire. La Roma è padrona del campo dominando in lungo e in largo. Ljajic negli ultimi 30 metri è incontenibile: il serbo al 62esimo combina nello stretto con Florenzi e si presenta a tu per tu con Pegolo il quale è bravissimo a respingere. Di Francesco corre ai ripari inserendo Kurtic e Farias per Gazzola e Missiroli e passando a un più offensivo 4-3-3. Pegolo poco dopo si ripete su Ljajic mantenendo vive le speranze di pareggio dei compagni. Negli ultimi 10 minuti la Roma prova a gestire il risultato cercando di perdere tempo, ma rischia di compromettere il tutto all’82esimo: Burdisso in un semplice alleggerimento difensivo regala palla a Floro Flores lanciandolo a rete. Il difensore argentino accende un cero per grazia ricevuta a Morgan De Sanctis il quale è bravissimo a ribattere il tiro a botta sicura dell’avversaro. Ancora Ljajic all’87esimo ubriaca la difesa del Sassuolo, provandoci dal limite, ma Pegolo è attentissimo. Allo scadere il Sassuolo trova il colpaccio: Kurtic dalla sinistra propone un cross a rientrare sul secondo palo dove trova Antei che di testa fa la torre verso il centro accendendo una mischia furibonda risolta da Berardi che di prima intenzione batte De Sanctis.
Incredibile all’Olimpico: Roma-Sassuolo risultato finale 1-1. Il Sassuolo ha pareggiato al 94′ con Domenico Berardi, a segno per la sesta volta in campionato. Azione convulsa: cross dalla fascia sinistra, Floro Flores si coordina per la il tiro ma viene contrastato da Bradley e cade a terra, la successiva mischia spinge la palla all’indietro dove Berardi la colpisce forte di piatto sinistro, fulminando De Sanctis poco sotto la traversa. Pareggio beffa per la Roma che ha sprecato qualche occasione per il raddoppio, ma non demeritato per il Sassuolo che non si è mai scomposto eccessivamente. In classifica la Roma resta prima con 32 punti: se una tra Juventus e Napoli vincerà nel posticipo di porterà però a meno 1, a quota 31. Il Sassuolo invece conquista un punto preziosissimo e sale a 10, +1 sul terz’ultimo posto. Nella prossima giornata la Roma giocherà in casa contro il Cagliari nel monday night (lunedì 25 novembre, ore 20:45), il Sassuolo riceverà l’Atalanta (domenica 24, ore 15:00)
Al 19′ minuto Roma-Sassuolo 1-0. Sblocca la partita un incredibile autogol di Longhi: combinazione Pjanic-Florenzi che smarca l’ex Crotone davanti a Pegolo, gran parata del portiere ma Longhi, che evidentemente non si aspettava che la palla gli finisse tra i piedi, non può fare altro che infilare la sua porta.
Ecco le formazioni ufficiali di Roma-Sassuolo, tutto pronto all’Olimpico: 26 De Sanctis, 13 Maicon, 29 Burdisso, 5 Castan, 42Balzaretti; 15 Pjanic, 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi, 88 Borriello,8 Ljajic. A disp.: 1 Lobont, 46 A. Romagnoli, 33 Jedvaj, 35 Torosidis, 3 Dodò, 4 Bradley, 7 Marquinho, 11 Taddei, 18 Caprari, 27 Gervinho. All. Rudi Garcia 79 Pegolo; 5 Antei, 20 Bianco, 15 Acerbi, 37 Schelotto, 27 Kurtic 4 Magnanelli, 8 Marrone, 3 Longhi; 25 D. Berardi, 10 Zaza. A disp.: 1 Pomini, 22 Rosati, 2 Pucino, 35 Rossini, 3 Gazzola, 21 Laribi, 45 Chibsah, 7 Missiroli, 86 Ziegler, 11 Alexe, 83 Floro Flores, 70 Farias. All. Di Francesco
La Serie A torna con la dodicesima giornata, prima della pausa dedicata alle nazionali. Domenica pomeriggio gioca la capolista: alle ore 15 va in scena all’Olimpico Roma-Sassuolo. Sfida inedita, e non potrebbe essere altrimenti: i neroverdi sono infatti alla prima storica stagione in Serie A, e stanno lottando per rimanerci dopo aver centrato una grande cavalcata lo scorso anno che è stata il culmine di una crescita dovuta non soltanto all’impegno (e ai soldi) dello sponsor Mapei ma anche e soprattutto a un progetto tecnico vincente e sempre all’avanguardia. Il Sassuolo ha scoperto ben presto che la massima categoria è ben diversa, ma una volta prese le misure ha iniziato a carburare, oggi ha 9 punti ed è in quel gruppo di squadre che stanno leggermente risalendo la corrente. La Roma nel frattempo veleggia in testa alla classifica: 31 punti, la striscia di vittorie consecutive che si è interrotta la scorsa settimana a Torino (1-1) così come l’imbattibilità di Morgan De Sanctis, che non è riuscito a centrare il record di Sebastiano Rossi. Tuttavia l’inizio stagione resta devastante, di fatto c’è ancora la possibilità di proseguire senza sconfitte e questo turno di campionato è favorevole rispetto alle inseguitrici, perchè le prime due che hanno ridotto le distanze e ora sono a -3 si sfidano in uno dei due posticipi. Splende il sole dunque su Trigoria, anche se Rudi Garcia deve ancora fare fronte ad assenze importanti e per la prima volta si è lasciato andare a un certo nervosismo quando ha fatto riferimento a un rigore non assegnato per un fallo su Miralem Pjanic, ma anche a certi presunti favori che le rivali per lo scudetto avrebbero ricevuto. Ci sono due ex che fanno parte del Sassuolo: uno è Luca Antei, cresciuto nelle giovanili della Roma e in Emilia dallo scorso gennaio (riscattata la metà dai neroverdi), l’altro è ovviamente Eusebio Di Francesco, artefice della promozione del Sassuolo in Serie A e campione d’Italia con la maglia giallorossa nel 2001, alla sua quarta e ultima stagione con il club capitolino nel quale ha collezionato 101 partite e 14 gol in campionato. E’ passato invece in prestito al Pescara, ma è ancora di proprietà della Roma con cui ha giocato nelle giovanili, Paolo Frascatore, promosso in Serie A con la maglia del Sassuolo e anche protagonista in Under 21.
E’ una Roma che dunque si è fermata, dopo comunque aver centrato il record assoluto di vittorie consecutive iniziali: sono state 10, e poco importa se a livello europeo non sono stati raggiunti il Tottenham (11) nè tantomeno il PSV Eindhoven (17 nella stagione in cui centrò la Coppa dei Campioni). Rudi Garcia può ritenersi ampiamente soddisfatto e continua il suo lavoro su una squadra che, ha detto ieri in conferenza stampa, ha ancora margini di miglioramento. Intanto si possono centrare altri primati: in casa ci sono cinque vittorie consecutive, la squadra ha saputo centrare sempre i tre punti e l’imbattibilità casalinga di Morgan De Sanctis ha toccato i 450 minuti, potendo aumentare questo pomeriggio. I gol realizzati, in totale, sono 25: 13 quelli realizzati all’Olimpico, mentre la squadra dimostra di avere tante soluzioni mandando in rete 12 giocatori diversi (capocannoniere Florenzi con 4 gol, poi seguono Gervinho, Ljajic, Pjanic e Totti con 3). De Sanctis ha subito solo due gol: +23 di differenza reti dà l’idea di quanto la Roma sia competitiva e non abbia la minima intenzione di fermarsi, anche se le assenze di Totti e Gervinho, indisponibili anche per il Sassuolo, hanno abbassato la media gol della squadra (senza il capitano, contanto anche il Napoli, cinque reti in quattro partite mentre prima erano 18 in 7 gare). Il Sassuolo scende all’Olimpico senza troppa fiducia: sa bene che questa è una missione semi-impossibile, anche se ha un precedente felice da ricordare. Era il 25 settembre, turno infrasettimanale: gli emiliani andarono al San Paolo di Napoli con zero punti e avendo appena incassato un 7-0 interno dall’Inter. Sarebbe dovuto essere un massacro, e invece finì 1-1 grazie alla rete di Simone Zaza che pareggiò quella di Dzemaili. Questo fa capire che tutte le partite iniziano da 0-0 e che quindi anche la squadra di Eusebio Di Francesco può sperare quantomeno in un pareggio. Anche perchè il bilancio esterno del Sassuolo, trattandosi di una neopromossa alla prima stagione in assoluto in Serie A, è di tutto rispetto: 5 punti conquistati, con la vittoria preziosissima della scorsa domenica sul campo della Sampdoria che ha confermato quanto la squadra sappia lottare, soffrire e rimanere concentrata fino all’ultimo. Poi due pareggi contro, appunto, Napoli e Catania, quest’ultimo prezioso contro una diretta concorrente alla salvezza e che infatti in questo momento è tre punti indietro in classifica. Ci sono anche tre sconfitte, ma il dato interessante è che gli emiliani avevano fatto zero punti dopo 4 giornate, e sono stati capaci di centrarne 9 nelle altre sette. Una crescita importante, ora Di Francesco si augura che certi suoi giocatori cardine possano fare quel salto di qualità in più che serva al gruppo a centrare la salvezza. La strada rimane lunghissima e c’è tanto lavoro da fare, questa trasferta potrebbe essere il primo passo. Mimmo Di Carlo (clicca qui per il suo pronostico) sa bene cosa voglia dire allenare una squadra che ha l’obiettivo unico di restare in Serie A, e ha dato qualche consiglio al suo più giovane collega; Di Francesco prosegue nella strada di un 4-3-3 che vuole fare del possesso palla la sua arma principale, oggi si trova di fronte una formazione con un modulo speculare e una trazione decisamente più offensiva. Sarà in modo di fermare Rudi Garcia e le sue alchimie tattiche? Lo scopriremo presto, perchè la diretta di Roma-Sassuolo sta per cominciare…
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Marcatori: aut. Longhi (S) al 19′ p.t.; Berardi (S) al 49′ s.t..
ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Burdisso, Castan, Balzaretti; Pjanic (dal 30′ s.t. Caprari), De Rossi, Strootman; Florenzi (dal 39′ s.t. Marquinho), Borriello (dal 33′ p.t. Bradley), Ljajic. (Lobont, Skorupski, Dodò, Romagnoli, Jedvaj, Torosidis, Taddei, Ricci, Gervinho). All. Garcia.
Pegolo; Antei, Bianco, Acerbi; Gazzola (dal27′ s.t. Kurtic), Magnanelli (dal 32′ s.t. Zaza), Marrone, Missiroli (dal 19′ s.t. Farias), Longhi; Floro Flores, Berardi. (Pomini, Rosati, Rossini, Pucino, Ziegler, Schelotto, Chibsah, Laribi, Zaza, Alexe, Masucci). All. Di Francesco.
Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Ammoniti: Magnanelli (S), Strootman (R), D. Berardi (S), Kurtic (S), Ljajic (R), Floro Flores (S)