Una classica del calcio mondiale, una grande partita: è Italia-Germania, in programma stasera alle 20.45 allo stadio San Siro di Milano. Un’ambientazione prestigiosa per un’amichevole di lusso in preparazione ai prossimi Mondiali in Brasile, quando le due nazionali potrebbero essere tra le protagoniste. La Germania negli ultimi anni è sempre stata grande protagonista: dai Mondiali 2006 in poi (Europei compresi) è sempre arrivata almeno in semifinale, con un gruppo molto forte che assomma talento alle tradizionali qualità tedesche, anche se è sempre mancato il guizzo per arrivare a vincere. L’Italia ha avuto più alti e bassi, ma è vice-campione d’Europa e soprattutto ha sempre messo in difficoltà nella sua storia i tedeschi, che sembrano soffrire di un complesso d’inferiorità quando giocano con gli azzurri, come in tempi recenti hanno dimostrato le semifinali proprio dei Mondiali 2006 (in casa loro) e poi quelle di Euro 2012. Per parlare di questa sfida tutta speciale abbiamo sentito Fulvio Collovati, protagonista diretto della finale dei Mondiali di Spagna 1982 tra Italia e Germania. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.



Italia-Germania è una classica del calcio mondiale. Le due Nazionali saranno protagoniste anche in Brasile? Dire che Italia-Germania è una classica del calcio mondiale è normale. Molto probabilmente poi queste due nazionali arriveranno tra le prime otto ai Mondiali in Brasile. Poi si vedrà cosa succederà, dipenderà anche dai sorteggi e dagli accoppiamenti che verranno fuori.

Più forti noi o i tedeschi attualmente? Le due Nazionali si equivalgono, non c’è tanta differenza. Sono due grandi squadre, anche se l’Italia in effetti è vice-campione d’Europa.

Cosa invida alla Germania? Mi piace il lavoro che hanno fatto sui settori giovanili, consentendo di scoprire calciatori molto forti, come ad esempio Ozil e Boateng.

E cosa la Germania potrebbe invidiare all’Italia? La sfrontatezza con cui affrontiamo sempre la Nazionale tedesca. Loro sono abbastanza rigidi quando giocano con noi, riusciamo sempre a metterli in difficoltà, a batterli quasi sempre.

Che partita sarà? Un’amichevole, quindi una partita non veramente sentita anche se è Italia-Germania. La settimana dopo ci sarà la Champions League. Ho giocato anch’io delle amichevoli Italia-Germania, non è certo come una partita ufficiale.

Un suo ricordo di Spagna 1982, quando battemmo proprio la Germania in finale?

 La soddisfazione di aver vinto un Mondiale, prima di tutto. Il 3-1 finale, la gioia, qualcosa di irripetibile, l’abbraccio dopo la partita con Hansi Muller e Rummenigge che poi sarebbero diventati miei compagni di squadra all’Inter.

Il suo pronostico per questa partita? Vedo un 2-2. 

(Franco Vittadini)