Vittoria doveva essere e vittoria è stata: Italia-Fiji è finita 37-31 allo stadio Zini di Cremona, bel modo per festeggiare le 100 presenze in azzurro di Parisse e Castrogiovanni. L’Italia parte facendo più gioco, ma un bel contropiede permette agli ospiti di segnare la prima meta. L’Italia infatti segna solo con i calci di Luciano Orquera fino a quando gli isolani subiscono ben quattro cartellini gialli nel giro di pochi minuti, regalando agli azzurri un’ampia superiorità numerica sfruttata con le mete dello stesso Parisse e di McLean. Nella ripresa succede di tutto: gli azzurri conservano a lungo un buon margine, anche grazie a una meta tecnica prima e poi a quella messa a segno da Vosawai, ma i figiani hanno il merito di non arrendersi mai. Vanno sotto di venti punti (37-17), tuttavia si riprendono con due mete consecutive e fanno vivere al pubblico cremonese minuti di terrore fino al sospirato fischio finale che sigilla la vittoria italiana.

Mete: Parisse, McLean, Meta Tecnica, Vosawai. Conversioni: Orquera 3, Allan 1. Punizioni: Orquera 3. Gialli: Parisse. , Mete: Talebula, Nagusa 2, Nasiganiyavi, Nalaga. Conversioni: Baikeinuku 3. Gialli: Qera, Tikoirotuma, Matadigo, Nasiganiyavi, Koyamaibole.

Finisce qui, con troppa sofferenza nel finale ma con una bella vittoria azzurra, 37-31 alle Isole Fiji a Cremona.

Male gli azzurri in questo finale di partita. Seconda meta consecutiva per le Fiji nel giro di pochissimi minuti, anch’essa trasformata, e ora il vantaggio degli italiani è di soli 6 punti (meno di un break). Ci sarà da soffrire in quest’ultimo scorcio di incontro.

Se c’è una qualità che certamente non manca alle Isole Fiji, si tratta certamente dell’orgoglio. Infatti, toccato il massimo passivo sul -20, ecco l’immediata meta trasformata che riapre la partita. Ci sarà ancora qualche minuto di tensione per il pubblico dello Zini.

Una bella meta realizzata da Vosawai e poi trasformata da Allan consente all’Italia di raggiungere i 20 punti di vantaggio sulle Isole Fiji a Cremona quando mancano nove minuti al termine della partita, che sembra ormai in cassaforte per gli azzurri.

Botta e risposta nel giro di un minuto a Cremona. L’Italia consolida il vantaggio con una meta tecnica della mischia trasformata poi dal calcio di Luciano Orquera, ma le Fiji hanno il merito di rispondere immediatamente con la meta (trasformata) che riapre i giochi.

Il secondo tempo a Cremona è iniziato con un calcio piazzato di Orquera, ma le Fiji hanno reagito immediatamente dopo, con la seconda meta di squadra. Il punteggio dunque non è ancora blindato per gli uomini di Brunel.

Questi minuti di superiorità potrebbero risultare decisivi: subito dopo la meta di Parisse, ecco quella messa a segno da Luke McLean, che porta il vantaggio italiano in doppia cifra, poi ulteriormente arrotondato dalla bella trasformazione di Orquera.

La netta superiorità numerica viene ben sfruttata dagli azzurri con la meta di forza del capitano Sergio Parisse, spinto dalla mischia italiana. Questa meta viene poi trasformata da Luciano Orquera, così il punteggio diventa molto interessante. Per Parisse grande gioia nel giorno della presenza numero 100 in Nazionale.

Un nuovo calcio piazzato di Luciano Orquera riporta in vantaggio gli azzurri in un momento in cui le Fiji sono in grossa difficoltà, con ben tre cartellini gialli che stanno costringendo i nostri avversari a giocare per qualche minuto addirittura in 12 uomini contro 15.

Un pallone perso banalmente, un contropiede da manuale e le Fiji mettono a segno la loro prima meta. Un errore che certamente non farà piacere al c.t. Brunel, e che l’Italia paga meno caro solo perché poi non viene trasformata con i due punti aggiuntivi.

Un calcio piazzato trasformato da Luciano Orquera regala all’Italia i primi tre punti della partita al quarto minuto di Italia-Fiji.

Squadre in campo, suonano gli inni nazionali, a Cremona splende il sole. Tutto dunque è pronto per l’inizio del test match Italia-Fiji, nono confronto fra queste squadre che finora hanno quattro vittorie per parte.

Ad indicarci la chiave tattica della partita di Cremona provvedono le parole di un veterano come Mauro Bergamasco: “Contro una squadra a cui in attacco non si può concedere nulla, occorrerà tanta concretezza. A partire dalla mischia, dove noi terze linee risentiamo relativamente della difficile situazione derivante dalle nuove regole. A loro piace giocare nella confusione, hanno grandi individualità e sanno imporsi fisicamente. Noi dovremo usare la testa”. Dunque, il talento e la potenza degli isolani figiani contro la maggiore organizzazione italiana, con gli azzurri che dovranno dimostrare di avere fatto progressi nella gestione della mischia, che era un nostro punto di forza che però è stato sostanzialmente annullato dall’introduzione delle nuove regole. Fattore campo e ranking favorevoli, situazione rara per la nostra Nazionale, che dovrà cercare di sfruttarla regalando al pubblico di Cremona una bella vittoria.

Oggi pomeriggio, alle ore 15:00, allo Stadio Giovanni Zini di Cremona,sostanzialmente tutto esaurito, la Nazionale italiana di Rugby sfiderà in amichevole la selezione delle Isole Fiji. Gli uomini di Jacques Brunel si presentano all’incontro da favoriti, tanto che una loro vittoria è quotata dall’agenzia di scommesse sportive Snai a 1,28 contro il 3,65 in caso di successo degli avversari isolani, mentre il pareggio viene dato a 25. Interessante, inoltre, notare come la vittoria degli azzurri con handicap 7 sia quotata a 1,85 contro l’1,95 degli ospiti, per un pronostico molto più incerto, mentre il pareggio in questa ipotesi venga pagato 18 volte la posta in palio. Azzurri favoriti quindi, e non capita spesso: sapranno mantenere questo pronostico?

Secondo appuntamento questo pomeriggio a Cremona con i test-match di novembre per la nostra Nazionale di rugby. Allo stadio Zini, casa dei grigiorossi del calcio, è in programma alle ore 15.00 di oggi pomeriggio Italia-Fiji, occasione per portare il rugby in una città di non grande tradizione con la ‘palla ovale’, e anche per gli azzurri del c.t. Jacques Brunel partita in cui puntare non solo all’onorevole sconfitta che troppo spesso è il nostro obiettivo, ma alla vittoria, visto che (finalmente, verrebbe da dire) affronteremo una formazione che ci segue nel ranking mondiale, anche se di una sola posizione: l’Italia è infatti undicesima nella classifica stilata dall’Irb, mentre l’arcipelago dell’Oceano Pacifico si trova in dodicesima posizione. Come da tradizione, il mese di novembre è infatti dedicato ai test-match nei quali le Nazionali europee ospitano quelle dell’emisfero australe, regalando così agli appassionati tanti incontri di altissimo livello tra le squadre migliori del pianeta. Certamente la partita di oggi non farà eccezione. A dare speranza agli azzurri, ci sono anche i precedenti: Italia-Fiji fino a questa mattina si è giocata per otto volte nella storia, con quattro successi per parte. Non sarà comunque un impegno facile, visto che nelle Fiji – come spesso succede nelle isole dell’Oceania – il rugby è una sorta di “religione” laica, lo sport nettamente più diffuso e il principale motivo d’orgoglio dell’arcipelago, che è noto nel mondo sportivo proprio per la squadra di rugby. Però è innegabile che questa è una partita che l’Italia dovrà cercare di vincere.

Nell’ultimo anno, possiamo certamente affermare che l’Italia di Brunel ha fatto ulteriori passi avanti, come testimoniano le vittorie conquistate contro Francia e Irlanda nel Sei Nazioni 2013, probabilmente il migliore di sempre per la nostra rappresentativa. Ora arriva il confronto con i maestri dell’altro emisfero, che restano certamente superiori anche se non sono più così inarrivabili. L’Australia però ci ha respinto con perdite (a differenza del “quasi pareggio” di un anno fa) in una partita, quella di sabato scorso, in cui l’Italia ha fatto bella figura solo nei primi minuti. Di certo un grosso problema è costituito dal fatto che le nuove regole sono andate a colpire proprio la mischia, cioè il principale punto di forza della Nazionale italiana. Per quanto riguarda la formazione, va detto che Brunel ha programmato ben otto cambi rispetto a sabato scorso, tra cui spiccano soprattutto i rientri dal primo minuto di Luciano Orquera con la maglia numero 10 che spetta al mediano d’apertura, e di Mauro Bergamasco come flanker. Come ha spiegato il commissario tecnico, i tanti cambi sono dovuti alla sconfitta contro i Wallabies e alla volontà di dare spazio a tutti, visto che tutti e trenta i convocati saranno testati nel corso di questi tre impegni (l’ultimo sabato prossimo contro l’Argentina). La partita sarà indimenticabile soprattutto per il capitano Sergio Parisse e per Martin Castrogiovanni, due colonne della nostra Nazionale: entrambi raggiungono il prestigioso traguardo dei 100 caps (presenze) con la maglia della selezione italiana. Dall’altra parte c’è una squadra che, pur tra alti e bassi, ha saputo scrivere pagine importanti della storia del rugby: basterebbe dire che le Isole Fiji sono arrivate per ben due volte, nel 1987 e nel 2007, fino ai quarti di finale della Coppa del Mondo, traguardo che invece gli azzurri non sono mai riusciti a raggiungere. In particolare, nel 1987 le due squadre erano comprese nello stesso girone: vinsero gli azzurri 18-15, eppure furono i figiani a centrare la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Allo stadio Zini potremo ammirare anche la Cibi, danza che i giocatori eseguono prima della partita, “cugina” della più nota Haka degli All Blacks neozelandesi. Ma ora è giunto il tempo di far parlare il campo di Cremona: il test-match internazionale di rugby Italia-Fiji sta per cominciare…

 

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