Un successo per dimenticare la sconfitta pesante con l’Australia. L’Italia giocherà contro le isole Figi oggi a Cremona alle ore 15.00. Quattro vittorie a testa finora in otto precedenti, con l’Italia che si impose nella Coppa del Mondo del 1987. Bisognerà che la squadra allenata da Jacques Brunel eviti gli errori in difesa commessi nella partita di Torino, che sia forte anche mentalmente. Se l’Italia vorrà fare dei passi avanti per diventare una formazione in grado di lottare con le Nazionali migliori del mondo, dovrà cominciare a mostrarlo in tutti i match che affronterà. Giunge quindi a proposito questo incontro con le Figi, per vedere quale sarà la reazione degli azzurri in una partita contro una squadra dal ranking simile (gli azzurri sono undicesimi, gli ospiti dodicesimi). Per parlare di quest’incontro abbiamo sentito l’allenatore delle Fiamme Oro, Pasquale Presutti. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Italia-Figi, una vittoria per dimenticare la sconfitta pesante con l’Australia? Bisogna ammettere che la sconfitta di sabato scorso è stata pesante, ma bisogna guardare avanti e concentrarsi sui prossimi appuntamenti dell’Italia.
Quale è il livello della Nazionale figiana? E’ una squadra molto forte fisicamente, ho avuto due giocatori di questa nazione a Padova e rispondevano a queste caratteristiche. Credo però che sia una squadra al nostro livello, non c’è tanta differenza con l’Italia.
Tecnicamente è più forte degli azzurri? No, l’Italia è ben guidata, è una buona formazione che se la potrà giocare fino in fondo in questa partita.
In cosa dovrà migliorare l’Italia? Vedendo la partita con l’Australia, bisognerà migliorare veramente in tutto.
Quali mosse tattiche dovrà inventare Brunel? Non tocca certo a me dare dei consigli a Brunel, anche se evitando tanti errori individuali la manovra dell’Italia potrebbe essere molto migliore.
Italia debole ancora mentalmente? E’ tutto il rugby italiano che è ancora debole mentalmente e deve crescere in questo senso.
Cosa pensa del fatto che si giocherà in una città piccola e di scarsa tradizione rugbistica come Cremona?
Penso che sia una buona cosa portare il rugby in città dove questo sport non ha grandissima tradizione. Roma ospita il 6 Nazioni, si svolgono partite della Nazionale in altre città importanti. C’è purtroppo il problema degli stadi, per cui non è facile ad esempio ospitare il rugby in città simbolo del rugby come Rovigo, Padova, L’Aquila. Bisogna sempre prendere a prestito gli stadi del calcio. (Franco Vittadini)