Comincia domani – anzi, sarebbe meglio dire stanotte per gli orari italiani – la Grand Champions Cup di pallavolo maschile, torneo che possiamo paragonare alla Confederations Cup del calcio, dal momento che vi partecipano le squadre campioni d’Europa, Sudamerica, Nordamerica e Asia (cioè quest’anno Russia, Brasile, Stati Uniti e Iran), oltre al Giappone in quanto organizzatore e l’Italia che ha ricevuto una wild card in quanto vice-campione d’Europa e miglior squadra nel ranking Fivb tra le non aventi immediatamente diritto (gli azzurri sono terzi). Si tratta di un torneo anomalo, in quanto non dà punti per il ranking pur essendo organizzato dalla Federazione internazionale, ha sede fissa in Giappone, dove il volley è molto seguito e in novembre sfrutta gli spazi lasciati vuoti dal baseball e prevede un calendario molto fitto, con cinque partite da giocare per ogni squadra nel giro di soli sei giorni. Domani e mercoledì a Kyoto, giovedì riposo e trasferimento a Tokyo, dove da venerdì a domenica andranno in scena le ultime tre giornate. Domani si comincia subito con Italia-Russia, rivincita della finale europea di meno di due mesi fa, alle ore 4.10 italiane di stanotte (diretta tv su Eurosport, per chi vorrà passare una notte in bianco per sostenere gli azzurri). La Russia campione di tutto nell’ultimo biennio vuole mantenere la leadership che è saldamente nelle loro mani dopo l’oro olimpico di Londra 2012 e i successi di quest’anno alla World League e all’Europeo. Sarà un’occasione per affrontare le altre squadre più forte del mondo: giocare contro russi, brasiliani e statunitensi nel giro di pochi giorni (senza sottovalutare comunque il Giappone e l’Iran di Julio Velasco) non capita spesso, e il c.t. Mauro Berruto ci teneva particolarmente. “Sarà durissima per noi, siamo arrivati qui senza alcuna preparazione, ma va bene così, non vogliamo alibi. Penso che queste partite valgano più di tante amichevoli, ecco perché siamo qui”, sono state le parole di Berruto. Pazienza per i club, che non avrebbero voluto questa interruzione comunque ridotta al minimo, visto che per la Nazionale sostanzialmente c’è stato solo il tempo di radunarsi, volare in Giappone e assorbire il fuso orario. Causa infortuni, saranno assenti due veterani come Parodi e Savani. Berruto parla così: “Per noi che siamo ulteriormente ringiovaniti, il nostro premio e il nostro divertimento è nel giocare queste partite. Siamo qui per fare esperienza e fare crescere ancora il gruppo”. A Kyoto affronteremo anche l’Iran, mentre il gran finale ci vedrà contro gli Stati Uniti venerdì, il Giappone sabato e il Brasile domenica.