Questa sera a Bucarest, alle ore 21, si gioca Romania-Grecia, ritorno dei playoff per la qualificazione ai Mondiali del 2014. Si parte dal 3-1 con cui gli ellenici hanno vinto la partita di andata: naturale che siano loro i favoriti per la qualificazione, che sarebbe la terza partecipazione ad una fase finale. La Romania però non ci sta: dopo tutto segnare due gol in casa non è certo impresa disperata, più che altro bisognerà stare attenti a non incassare. Insomma: il discorso rimane del tutto aperto, vedremo quindi cosa succederà questa sera.
Victor Piturca si affiderà ad un 4-2-3-1 nel quale i giocatori a fare da traino saranno Banel Nicolita, uno dei segreti della rivelazione Nantes, Alexandru Maxim (Stoccarda) e Bogdan Stancu. A loro sarà affidato il compito di servire al meglio Ciprian Marica, un attaccante che arrivato a 28 anni non ha ancora fatto il salto di qualità definitivo e ora gioca nel Getafe, potenzialità sulla carta ottime ma probabilmente una debolezza mentale che gli ha impedito di puntare alle grandi squadre. Il resto è mediocre, con un paio di eccezioni in difesa: sicuramente Razvan Rat, che ha 32 anni ha lasciato lo Shakhtar Donetsk per trasferirsi al West Ham, e poi Vlad Chiriches, uno degli uomini mercato più in vista dell’ultima estate, finito al Tottenham. Potenzialmente può diventare fortissimo, dovrà crescere con grande pazienza in un campionato che certo può esaltare le sue qualità.
Non è più la Romania degli anni Novanta, quella che era competitiva a grandi livelli e che raggiunse i quarti di finale del Mondiale 1994: la generazione degli Hagi e dei Petrescu non ha avuto ricambi all’altezza, e adesso anche i Chivu e i Mutu hanno la loro età, tanto da aver rinunciato alla nazionale. Così le alternative sono poche: di certo il terzino sinistro Latovievici ha potenzialità, anche se forse l’uomo dal quale Piturca può aspettarsi di più a gara in corso è Gabriel Torje, in prestito dall’Udinese (dove non ha particolarmente brillato) all’Espanyol. C’è anche Marius Niculae: prometteva tantissimo quando giocava nello Sporting Lisbona, poi ci si è messo di mezzo un brutto infortunio.
Rientrato anche Chiriches dalla frattura al naso, non ce ne sono: come detto non si può propriamente parlare di assenza per Cristian Chivu.
Un nome su tutti per Fernando Santos: Kostas Mitroglu. L’attaccante dell’Olympiacos sta raggiungendo la sua maturazione a 25 anni. Una stagione pazzesca per lui, che ha già realizzato una tripletta in Champions League e per il momento indirizza il playoff grazie alla doppietta nella gara di andata. Lo vogliono un po’ tutti in Europa, è il capofila di una generazione che potenzialmente può essere anche più forte di quella che ha stupito il mondo vincendo l’Europeo nel 2004, ma che chiaramente per rapporti di forza rispetto alle avversarie resta qualche passo indietro. Ad ogni modo il materale c’è: basti pensare ai due esterni d’attacco Samaras e Salpingidis, ma anche a un centrocampo nel quale Karagounis rappresenta il trait d’union tra vecchia e nuova Grecia, e gioca insieme a Giannis Maniatis e Alexandros Tziolis, che ha giocato una stagione nel Siena. Punto debole, forse, la difesa: qui troviamo altre due conoscenze del calcio italiano, ovvero Sokratis Papastathopoulos (ex Genoa e Milan) e Vasilis Torosidis, acquistato lo scorso gennaio dalla Roma e oggi elemento importante della capolista della Serie A. In porta non c’è un titolare troppo definito: tocca al momento a Orestis Karnezis, numero uno del Granada.
Tanto materiale per Santos: Sotiris Ninis, ex Parma, e il catanese Panagiotis Tachtsidis sono elementi di valore, che stanno bene in questa nazionale. Altri due “italiani” come Panagiotis Kone e Lazaros Christodoulopoulos; con loro ci sono poi il difensore centrale Manolas, Fortounis e il 33enne Theofanis Gekas, una vita in Germania con le maglie di Bochum, Bayer Leverkusen, Hertha Berlino, Enitracht Francoforte. I gol li ha sempre segnati, ma gli è mancata quella scintilla in più per fare davvero la differenza e diventare uno degli attaccanti più importanti in Europa.
Squalificato Konstantinos Katsouranis, altro reduce della vittoria europea, Fernando Santos deve anche fare a meno – da tempo – di Kyriakos Papadopoulos, il difensore dello Schalke 04 che ha un luminoso futuro davanti a sè.
Tatarusanu; Matel, Chiriches, Goian, Rat; Cocis, Gardos; Nicolita, Maxim, Stancu; Marica. Piturca
A disp: Lobont, Pantillimon, Luchin, Latovlevici, Grigore, Bourceanu, Grozav, Lazar, Tanase, Torje, Keseru, Niculae
Squalificati: –
Indisponibili: –
Karnezis; Torosidis, Papastathopoulos, Siovas, Holebas; Maniatis, Karagounis, Tziolis; Samaras, Mitroglu, Salpingidis. F. Santos
A disp: Kapino, Sifakis, Tzavellas, Manolas, Vyntra, P. Kone, Samaris, Fortounis, Christodoulopoulos, Gekas
Squalificati: Katsouranis
Indisponibili: K. Papadopoulos
Arbitro: Mazic (Serbia)