Il Napoli vince 2-1 meritatamente in casa contro con Catania in crisi senza 6 giocatori titolari. I due gol vanno stretti alla squadre di Benitez che crea un numero esorbitante di occasioni per chiudere la partita,  ma un ottimo Andujar in giornata di grazia e la poca precisione nel concludere rendono il risultato in bilico fino al triplice fischio di Irrati. La partita parte in un clima calorosissimo riservato ai giocatori partenopei chiamati a rimanere aggrappati al treno di testa (che non conosce fermate) composto da Roma e Juve.  Benitez con il suo solito 4-2-3-1 schiera Higuain supportato alle sue spalle dal solito trio: Callejon, Hamsik e un ritrovato Insigne. De Canio invece deve fare i conti con i molti giocatori in infermeria (ultimo fra tutti Bergessio, 2 mesi fuori per frattura al perone in uno scontro di gioco marcoledì con Chiellini) e schiera un 4-5-1 con Maxi Loper unica punta e giocatori dietro di inserimento come Castro Almiron e Izco (clicca qui per il tabellino di Napoli-Catania).



La partita si decide in dieci minuti, dal 15esimo al 25esimo del primo tempo  e il risultato rimarrà fissato fino al termine. Apre le danze Callejon al quindicesimo con un sigillo d’autore: scambio al limite e tiro a giro nel sette per il delirio del San Paolo che festeggia nella giusta maniera il sesto gol dello spagnolo in questo campionato (miglior realizzatore del Napoli). Nemmeno il tempo di rischierarsi e rimettersi bene in campo la squadra siciliana subisce il secondo gol, ancora su una grande azione del Napoli orchestrata da insigne sulla sinistra e conclusa anche questa sotto la traversa da Hamsikk che si alza la cresta e con lui tutto il Napoli. I ragazzi di Benitez vedono la partita il discesa e i tre punti ormai in cassaforte fino a quando, 5 minuti dopo, su una ripartenza innocua di Maxi Lopez Armero e Fernandez si fanno trovare colpevolmente impreparati lasciando solo un accorrente Castro che accorcia le distanze e ridà speranza alle manovre della squadra azzurro rossa.



Il primo tempo finisce sostanzialmente con questa azione perché non succede più niente, a parte qualche scambio di alto palato tra i tre tenori (Callejon-Insigne- Higuain) che fanno andare a casa con il palato sazio. La ripresa è molto più divertente, anche se senza gol: il Napoli vuole chiudere la partita mentre il Cartania cerca di sfruttare le poche occasioni lasciategli in contropiede. Il possesso palla (67-37) e i calci d’angolo(12-0) sono segno di quanto descritto ; proprio dai calci d’angolo vengono fuori le migliori occasioni per il Napoli che con i suoi saltatori Fernandez,Higuain e Albiol  non trovano per pochissimo il doppio vantaggio. Il merito della bellezza del secondo tempo oltre alla tecnica dei giocatori offensivi di Benitez è sicuramente di Andujar protetto sicuramente da San Gennaro che ha voluto graziarlo dalle bombe tirategli addosso per tutta la partita: 6 salvataggi miracolosi che non bastano per portare a casa almeno un punto. Pareggio che non arriva anche perché Keko, entrato nella ripresa, e Maxi Lopez non riescono ad essere incisivi e lasciare il segno in una partita che obiettivamente sarebbe stata rubata se non fossero arrivati i 3 punti alla squadra più forte. Il Napoli vince e convince e si rimette in scia alle due corazzare là davanti. Il campionato ormai è una cosa a tre.



E’ un buon Napoli quello che è rientrato in campo contro il Catania. Si fa di tutto per far segnare Higuain, e non sempre però i compagni la prendono benissimo. Pariamo dalle note liete. Azione fulminante del Napoli che innesca Callejon che con un tocco in verticale di grande intelligenza lancia nello spazio Higuain. La bordata sul primo palo è però neutralizzata da Andujar. Le note meno liete solo pochi minuti dopo, sempre Napoli in attacco con Insigne, tirato giù senza grandi complimenti. E’ una punizione in “zona Insigne” e subito Lorenzo la prenota. Invano perchè dopo una lunga discussione Higuain gli prende il pallone. Per tirare una bordata sulla barriera. Non gradisce Insigne, ma sono cose di campo e la fame di vittoria e di gol è davvero tanta…

Partita molto combattuta e aperta quella tra Napoli e Catania. Pur essendo in vantaggio ed esprimendo superiorità a livello di gioco e di duelli dei singoli, infatti, il Napoli non riesce a fiaccare lo spirito combattivo del Catania, che continua a testa bassa a dare tutto quello che può nella sfida (impossibile?) di impattare la gara. Il gol di castro di notevole fattura ha comunque dato fiducia, ma la perla del gol di Callejon e la bellezza dell’azione che ha portato al gol di Hamsik la dicono lunga sul divario tra le due squadre. 

La paritta si riapre improvvisamente grazie a un gran gol di Castro. Chi pensava che Napoli-Catania fosse finita ha ricevuto un bello schiaffone con questa splendida azione del Catania. Si parte con un colpo di tacco di Maxi Lopez che innesca Biraghi, il cross è perfetto per Castro che castiga la retroguardia partenopea.

Combinazione tra Hamsik e Higuain che non trova la via della rete, ma non c’è problema perchè ci pensa Marek Hamsik che con un siluro pazzesco incorona una azione splendida di Lorenzo Insigne che lo serve magistralmente dal limite dell’area.

Napoli-Catania la sblocca lui, Jose Maria Callejon! Un gol pazzesco da poco fuori dell’area di rigore, movimento sbagliato di Uvini, lui non ha alternative e scocca un tiro “alla Kakà” che muore proprio sotto l’incrocio. 

Brutto infortunio per Mesto che è costretto ad abbandonare quasi subito il terreno di gioco. Iniziata con qualche minuto di ritardo, la partita del San Paolo si mette subito non bene per il Napoli di Benitez. Non sul piano del gioco ma per la sfortuna, Mesto infatti è costretto ad abbandonare per un problema al ginocchio destro e un po’ a sorpresa viene sostituito da Uvini.

A pochi minuti dall’inizio della partita, ecco le formazioni ufficiali di Napoli e Catania. Napoli (4-2-3-1): Reina; Mesto, Fernandez, Albiol, Armero; Behrami, Dzemaili; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain. A disposizione: Rafael, Colombo, Cannavaro, Uvini,Bariti, Radosevic, Inler, Mertend, Pandev, Zapata.Allenatore: Rafael Benitez. Catania (4-5-1): Andujar; Alvarez, Gyomber, Legrottaglie, Biraghi; Castro, Izco, Tachtsidis, Almiron, Capuano; Maxi Lopez. A disposizione: Frison, Ficara, Rolin, Keko, Freire, Petkovic, Leto. Allenatore: Luigi De Canio.

La differenza tra l’atteggiamento tattico di Napoli e Catania sta tutto nella caratura delle due squadre. Il Napoli non dovrà approcciare la gara in modo insolito, mentre il Catania dovrà inventarsi qualcosa, anche a causa del grave infortunio di Bergessio. Come al solito, Rafa Benitez vorrà puntare sul collaudato 4-2-3-1 dove, a fare la differenza, sarà la spinta e la tecnica del terzetto di trequartista in appoggio alla punta. Gli azzurri sono il terzo attacco migliore del campionato insieme alla Juve e la seconda miglior difesa, segno che il tecnico spagnolo ha pensato molto anche al lavoro dei due mediani in sostegno della difesa, mentre i rosso-azzurri, reduci da un’annata che li ha visti arrivare ottavi in serie A (record personale nella massima serie), attualmente sono terzultimi in classifica a parimerito con il Sassuolo, e, se vorranno non uscire dal San Paolo con le ossa rotte come a Torino, dovranno riuscire a “buttare il cuore oltre l’ostacolo”, magari attraverso un maggior sacrificio dei sue esterni d’attacco in favore dei tre centrocampisti che andranno a comporre la line mediana.

Non sembrano esserci molte speranze di vedere il Catania uscire dal San Paolo con un risultato positivo. La Snai, infatti, quota una loro vittoria 13 contro l’1,22 dei partenopei, mentre il pareggio è pagato 6 volte la posta in palio. Ecco poi una rassegna delle altre quote più interessanti e gettonate: il Gol viene dato a 2,20, contro l’1,60 del NoGol (si punta a nessun gol dei siciliani), 2,30 l’Under e 1,55 il Over, tutti segnali che lasciano intravedere una goleada del Napoli. Per questo motivo noi vi consigliamo di puntare su un risultato con almeno due gol di scarto, ovvero il 2-0 (quotato 6,50), il 3-1 (10) o il 3-0 (8).

È uno dei tre anticipi in programma per la terza giornata del campionato di Serie A 2013-2014. La partita si giocherà allo stadio San Paolo di Napoli, il calcio d’inizio è previsto per le ore . L’arbitro di Napoli-Catania sarà il signor Irrati, assistito dai guardalinee Ghiandai e Iori, dal quarto uomo Crispo e dagli arbitri di porta Valeri e Nasca. Partita molto importante per ambedue le formazioni: il Napoli è secondo in classifica con 25 punti, a meno 5 dal primo posto. Per i partenopei questa gara casalinga è una buona occasione per mettere pressione alla capolista, in campo domenica, e provare ad avvicinarsi ulteriormente. Inoltre battere il Catania sarebbe il viatico migliore per avvicinarsi alla prossima settimana, che includerà l’importantissimo impegno di coppa contro i francesi del Marsiglia. Anche il Catania però ha grande bisogno di punti: la classifica toglie aria agli etnie che sono terzultimi a quota 6. Il quartultimo posto dista solo 3 lunghezze e i siciliani hanno intenzione di raggiungerlo al più presto, magari già in questa turno facendo l’impresa al San Paolo e confidando in risultati favorevoli nelle altre partite. Il Catania non sta attraversando un momento felice: ad ottobre si è verificato il cambio di allenatore e al posto di Rolando Maran, recordman lo scorso anno, è arrivato Luigi De Canio, vecchio lupo di mare specializzato in salvezze. L’avvio con il nuovo mister non è stato dei migliori (2 pareggi ed altrettante sconfitte) ma è vero anche che il tecnico deve fare i conti con una squadra falcidiata dagli infortuni. Un risultato di parità tra Napoli e Catania favorirebbe comunque di più gli ospiti, dal momento che il Napoli ha l’obbligo di vincere gli impegni casalinghi come questo, contro squadre sulla carta inferiori. I precedenti tra Napoli e Catania al San Paolo sono 12: il bilancio è di 10 vittorie per i partenopei e 2 per i rossoblù. corsari nel 1961 e in serie B nel 2004. L’anno scorso Napoli-Catania si giocò sotto una forte pioggia e finì 2-0: gol di Marek Hamsik e Paolo Cannavaro. Clicca qui per l’intervista prepartita con il pronostico di Napoli-Catania, formulato da un doppio ex di questa partita.

E’ un periodo positivo per il Napoli: i partenopei sono hanno vinto 4 delle ultime 5 partite giocate, in casa contro Livorno (4-0) e Torino (2-0) e in trasferta sui campi di Genoa (2-0) e Fiorentina (1-2). In mezzo la prima sconfitta in Serie A della gestione Benitez, ovviamente contro la Roma del record (0-2). Una partita in cui il Napoli si è occasionalmente snaturato, giocando con maggiore prudenza ed aspettando l’azione giusto per mordere; un piano riuscito solo a metà poiché Pandev ed Insigne hanno fallito le rispettive buone occasioni, e la Roma colpito poco prima dell’intervallo spezzando gli equilibri. A parte la sfida dell’Olimpico, i partenopei hanno sin qui dato dimostrazione di competitività, giocando con la stessa efficacia sia in casa che in trasferta. Al San Paolo il ruolino di marcia ha fruttato 13 dei 25 punti titali: il Napoli ha fatto 4 su 4, pareggiando incredibilmente contro il Sassuolo (1-1). Lo score interno degli azzurri è di 12 gol segnati (sui 22 totali) e solo 1 subito (su 7): la squadra sta facendo del suo stadio un fortino quasi inespugnabile, ne sa qualcosa anche il Borussia Dortmund, e vuole proseguire la striscia vincente anche questa sera. Gli indisponibili per Rafa Benitez sono lo squalificato Maggio, espulso nell’ultimo turno contro la Fiorentina, e gli infortunati Britos e Zuniga. Per il resto tutti a disposizione ed imbarazzo della scelta in tutti i ruoli: Cannavaro o Fernandez? Inler o Dzemaili? Mertens o Insigne? Al mister la scelta. Tre sono i top scorer a quota 5: Callejon, Higuain e Hamsik; El Pipita è anche il miglior assistman con 3 passaggi decisivi all’attivo. Di contro il Catania è i difficoltà: ai siciliani mancano pedine importanti come i difensori Spolli, Rolin e Bellusci, i terzini Gino Peruzzi e Monzon, i centrocampisti Plasil e Barrietos e l’attaccante Begessio. Che significa quasi tutta la formazione titolare: non proprio le migliori condizioni per ottenere risultati, De Canio deve cavare il massimo dai giocatori a disposizione (clicca qui per le probabili formazioni di Napoli-Catania). Il Catania ha vinto solo 1 delle ultime 5 partite: quella in casa contro il Chievo (2-0) del 29 settembre scorso. In seguito due pareggi, entrambi in casa contro Genoa (1-1) e Sassuolo (0-0), ed altrettanti ko, in trasferta con Cagliari (1-2) e Juventus (0-4). Il bottino esterno dei rossoblù è ancora nullo: nelle 5 trasferte la squadra ha rimediato 5 sconfitte, accumulando tutti gli attuali 6 punti al Massimino. Il Catania ha spesso privilegiato l’andamento interno rispetto a quello esterno, ma la situazione attuale richiede punti su qualsiasi campo e in qualsiasi modo. E’ ancora presto per allarmarsi ma la formazione di De Canio potrebbe soffrire più di altre la lotta per la salvezza, cui non era più abituata dopo due stagioni straordinarie come le ultime. Ora è il momento di cedere la parola al campo: un altro Napoli-Catani sta per cominciare…

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Il tabellino di Napoli-Catania

Napoli (4-2-3-1): Reina; Mesto (57′ Uvini), Fermandez, Albiol, Armero; Dzemaili, Behrami; Insigne (90′ Mertens), Hamsik, Callejón; Higuain (79′ Zapata). A disposizione: Rafael, Colombo, Cannavaro, Bariti, Inler, Radosevic, Pandev. All. Benitez

Catania (4-5-1): Andujar; Alvarez (83′ Rolin), Gyomber, Legrottaglie, Capuano; Izco (71′ Petkovic), Tachtsidis, Almiron, Castro, Biraghi (46′ Keko); Maxi Lopez. A disposizione: Frison, Ficara, Freire, Leto. All. De Canio.

Arbitro:Irrati

Marcatori: 15′ Callejon, 20′ Hamsik (N), 25′ Castro (C)