I padroni di casa dovrà dovranno assolutamente lasciarsi alle spalle la sciagurata sfida di Torino contro la Juventus giocata due settimane fa, anche perché l’Inter, indietro soltanto di tre punti, sarà impegnata a Bologna contro un avversario tutt’altro che imbattibile, mentre gli ospiti sono reduci da un periodo negativo che li ha visti ottenere soltanto quattro punti in cinque gare, e non possono permettersi ulteriori distrazioni se non vogliono trovarsi immischiati nella lotta per non retrocedere. Napoli, il protagonista è… José Callejòn – L’attaccante spagnolo, nei giorni scorsi, è stato elogiato anche dal proprio portiere, nonché suo connazionale, Pepe Reina, il quale ha dichiarato che, considerato il livello delle sue prestazioni, potrebbe rientrare benissimo in quei giocatori selezionati da Del Bosque in vista dei prossimi Mondiali. L’ex Real Madrid, ad oggi, è anche il capocannoniere della squadra con ben sei reti all’attivo. Parma, il protagonista è… Antonio Cassano – In una partita dove la propria squadra potrebbe rischiare seriamente di essere presa a pallate dai propri avversari, la classe de fantasista di bari Vecchia può risultare più che mai indispensabile per cercare di riuscire a sbrogliare la matassa. L’ex Mila e Inter, dovrà cercare di estraniarsi dalle voci che lo vogliono prossimo ad un ritorno alla Sampdoria, e giocare come sa anche per aumentare il suo personalissimo score di quattro gol e tre assist vincenti a favore dei compagni.



Recuperato Britos, i partenopei dovranno fare a meno soltanto dei già noti Zuniga e Mesto, anche se saranno due assenze pesanti sulle fasce per Benitez, mentre gli emiliani non avranno a disposizione gli infortunati Galloppa, Okaka e Pavarini e lo squalificato Rosi. Bilancio sostanzialmente equilibrato dunque fra le due squadre sotto questo punto di vista.



Benitez dovrà fare i conti con i soliti dubbi di formazione, ovvero chi tra Insigne, Mertens, Hamsik (acciaccato) e Pandev dovrà spalleggiare Higuain insieme a Callejòn, mentre in difesa il nuovo acquisto Reveillere potrebbe a sorpresa essere preferito ad Armero. Dunque va ancora definito il volto della formazione partenopea. Stesso discorso anche per il Parma di Donadoni, il quale dovrà scegliere a chi affidare le chiavi della regia del centrocampo (Marchionni è favorito su Valdes) e chi tra Amauri e Palladino affiancherà in avanti Fantatonio Cassano.

Dopo lo stop per le nazionali, torna quest’oggi il campionato di serie A e, tra gli anticipi del sabato, spicca certamente Napoli-Parma. I partenopei, dopo la pesante sconfitta di Torino contro la Juventus (3-0 per la Vecchia Signora), devono tornare alla vittoria per non perdere contatto dalla Roma (attualmente a +4) e dai bianconeri (a +3), ma il match casalingo contro il Parma nasconde più di qualche insidia, oltre al fatto che martedì la banda di Rafa Benitez sarà impegnata in Germania contro il Borussia Dortmund in una sfida decisiva per passare il turno: l’allenatore spagnolo pensa dunque al turnover. Come già detto il Napoli, terzo a 28 punti, non può perdere ulteriore terreno dall’accoppiata Roma-Juventus. Benitez sa bene quanto la sfida interna contro il Parma sia importante e dovrà cercare di tenere concentrati i suoi che in settimana voleranno in Germania per un “dentro o fuori” ad alta tensione. Il San Paolo potrebbe, come spesso accade, spingere gli azzurri verso tre punti davvero preziosi. Ma gli ospiti, questo è certo, venderanno cara la pelle: il Parma è squadra arcigna e la coppia Cassano-Amauri potrebbero creare non pochi problemi alla retroguardia napoletana che dovrà mantenere alta la tensione e sperare che il quartetto offensivo Callejon, Insigne, Higuain e Pandev buchi Mirante. L’arbitro dell’incontro sarà il signor Mazzoleni, assistenti di linea Paganesi e Schenone; il quarto uomo sarà Nicoletti, mentre gli arbitri di porta Irrati e Pairetto.



Benitez tiene tutti sull’attenti (“testa alla sfida contro il Parma”) e si felicita per l’arrivo del terzino francese Reveillere (sbarcato a Napoli lo scorso 8 novembre) e ora pronto per una maglia da titolare: “Penso sempre che la prossima partita sia sempre quella più importante, le scelte non dipenderanno dal Borussia. Bisognerà valutare la condizione di chi è tornato dalle gare con le nazionali e dobbiamo pure tener presente chi è rimasto qui e come ha lavorato. La statistica è positiva, prima della Champions abbiamo vinto spesso. Mi aspetto che la squadra inizi con intensità. Ho rivisto la partita con la Juve, all’inizio abbiamo sbagliato qualche cosa e così abbiamo preso gol”. L’impegno di martedì a Dortmund pesa eccome, ma Benitez sa che non può fare troppo turnover, anche se Marek Hamsik dovrebbe partire dalla panchina. Le assenze di Mesto e Zuniga pesano non poco e infatti è da poco arrivato alla corte di Rafa l’esperto terzino francese Reveillere (suo giocatore ai tempi del Valencia) che dovrebbe, stando alle ultimissime, partire titolare scalzando Armero. Bisogna riscattare la brutta sconfitta di Torino e ripartire, forti di giocare tra le mura di casa, per non staccarsi dal duo di testa. L’allenatore spagnolo rimane fedele al suo 4-2-3-1. Davati a Pepe Reina ci saranno Albiol e Britos, Maggio terzino destro e Reveillere sulla sinistra. Dzemaili e Beherami i due uomini incaricati di fare diga davanti alla difesa e di far ripartire l’azione (oltre a garantire i soliti inserimenti). Il tridente a sostegno del Pipita Higuain sarà formato da Callejon, Pandev e Insigne.

In panchina uno tra Armero e Reveillere, Cannavaro e Fernandez per la difesa, Inler a centrocampo, e poi ecco per il reparto avanzato i vari Mertens, Hamsik e Zapata: per Benitez c’è l’imbarazzo della scelta.

Come già accennato, gli indisponibili sono Mesto e Zuniga: situazione buona dal punto di vista numerico, ma è una grossa sofferenza per le fasce, visto che sono i due titolari sugli esterni.

 Dal canto suo Donadoni sa quanto sia difficile per i suoi riuscire a tornare in Emilia con un punto in più in classifica, ma l’ex rossonero ha fiducia e carica l’ambiente: contro il Napoli dovremmo giocare al top”. E aggiunge: “ci vorranno spirito di sacrificio, volontà e determinazione totale, l’importante è essere squadra, tutti insieme, non voglio un atteggiamento rinunciatario”. Il pareggio in rimonta al Tardini contro la Lazio (con capitan Lucarelli che ha risposto alla rete del giovane Keità) non ha smosso la classifica come Donadoni avrebbe sperato, ma tutto sommato, visto l’avversario, è un risultato che ci può stare. I 13 punti in classifica non sono certo un rullino di marcia entusiasmante, ma gli emiliani sembrano avere le potenzialità per risollevarsi e salvarsi in maniera piuttosto tranquilla, forti di giocatori di livello quali Paletta, Parolo, Biabiany, Cassano e Amauri. Mirante in porta, classica difesa a tre “donadoniana” con Paletta, Lucarelli e Felipe. Centrocampo a cinque con Acquah, Marchionni e Parolo in mezzo; Biabiany largo a destra e Gobbi sull’out di sinistra. Antonio Cassano alle spalle di Amauri.

 Non mancheranno alternative di buon livello in ogni reparto, come Benalouane in difesa, Gargano e Valdes a centrocampo, Sansone e Palladino in attacco: Donadoni potrà dunque attingere dalla panchina a partita in corso con fiducia.

 Donadoni deve fare i conti con la squalifica di Rosi (che salterà anche il prossimo turno) e gli infortuni di Galloppa, Obi e Okaka. Assenze quindi non di poco conto, soprattutto per quanto riguarda il centrocampo, anche se va detto che i tre infortunati sono lungodegenti, il cui forfait è dunque noto già da tempo.

: Reina, Maggio, Albiol, Britos, Reveillere, Behrami, Dzemaili, Callejon, Pandev, Insigne, Higuain.

Allenatore: Rafa Benitez.

A disposizione: Rafael, Colombo, Armero, Fernandez, Cannavaro, Uvini, Bariti, Inler, Radosevic, Mertens, Hamsik, Zapata.

Squalificati: Nessuno.

Indisponibili: Mesto, Zuniga

Mirante, Cassani, Felipe, Lucarelli, Biabiany, Acquah, Marchionni, Parolo, Gobbi, Cassano, Amauri.

Allenatore: Roberto Donadoni.

A disposizione: Bajza, Coric, Paletta, Mendes, Mesbah, Benalouane, Munari, Valdes, Sansone, Palladino.

Squalificati: Rosi.

Indisponibili: Galloppa, Obi, Okaka


Arbitro
: Mazzoleni.

 Si avvicina Napoli Parma e per Il tenico del Napoli è tempo delle scelte: schierare la formazione migliore possibile per non perdere altri punti in campionato con un occhio all’impengno in Champions dove il passaggio del turno è ancora tutto da giocarsi. Benitez sa dell’importanza della costanza dei risultati in campionato e le sue scelte saranno solo dettate dalle consizione dei suoi giocatori come ha chiarito in conferenza stampa: “Le scelte sulla formazione non saranno influenzate dal match contro il Borussia, ma solo dallo stato di forma dei giocatori”. Hamsik e Higuain sembrano non essere troppo affaticati dopo gli impegni delle nazionali, cresce la possibilità di un loro impego.

 La Serie A torna dopo la pausa per le Nazionali. Archiviate amichevoli e spareggi per i Mondiali, il campionato italiano si tuffa nella tredicesima giornata e ci presenta domani tre anticipi. Uno di questi, alle 20:45, è Napoli-Parma; partita interessante e il cui esito non è da considerarsi scontato, se consideriamo che un paio di stagioni fa i ducali avevano fatto il colpo al San Paolo (ma l’anno scorso è finita 3-1 per i partenopei). La squadra di Rafa Benitez ci arriva dalla sconfitta dello Juventus Stadium: adesso è terza in classifica con un ritardo di 4 punti dalla vetta. Il Parma, che ha pareggiato in casa con la Lazio, ha 13 punti e si trova al centro della classifica, al momento però più vicina alla zona retrocessione che all’Europa. Una vittoria sarebbe importante per entrambe le formazioni; il Napoli la prossima settimana affronta una partita decisiva al Signal Iduna Park di Dortmund e i tre punti domani sera potrebbero essere una bella iniezione di fiducia. Arbitra Mazzoleni.

 Due sconfitte nelle ultime cinque giornate: soprattutto, due sconfitte contro le concorrenti dirette allo scudetto, per com’è oggi la classifica. Roma e Juventus hanno segnato in coppia cinque gol ai partenopei, che per contro sono rimasti a 0 nella casella delle reti fatte: risultati che potremmo definire anche bugiardi se analizziamo le partite (gli azzurri hanno avuto diverse occasioni), ma che hanno sancito come forse ci sia da fare un ulteriore passo in avanti. Anche perchè il possesso palla è drasticamente calato (con 28 minuti e 38 secondi a incontro è il quinto della Serie A) così come la supremazia territoriale (12 minuti e 2 secondi) e la pericolosità offensiva, ora la quarta del torneo; il dato dei tiri effettuati verso la porta ci dice che i partenopei sono secondi, ma con il quarto attacco del torneo: segno che, come appunto nei big match, sono mancati cinismo e concretezza. Lorenzo Insigne si conferma re degli assist (25, di cui due vincenti) ma ancora non è riuscito a segnare. A quello pensano per ora Callejon (6), Hamsik (6) e Higuain (5); la formula offensiva funziona, anche perchè tutti questi giocatori si scambiano le posizioni e sono in grado di trovarsi negli spazi. Dietro la squadra ha perso un po’ di compattezza rispetto a inizio anno: degli 11 gol subiti, 7 sono arrivati nelle ultime cinque giornate. Sempre indisponibili Zuniga e Mesto, in panchina si vede per la prima volta il nuovo acquisto Reveillère; vista la Champions League imminente, Benitez deve decidere chi far riposare dei suoi trequartisti (al momento, probabile che resti fuori Mertens). 

 A Parma si è vissuta una settimana di festa: prima la convocazione in Nazionale di Marco Parolo e la sua bella prova contro la Nigeria, poi la nascita della secondogenita di Roberto Donadoni. La trasferta del San Paolo si affronta perciò con ottimismo, anche se sul campo le ultime due partite hanno portato in dote un solo punto, quello del pareggio interno contro la Lazio (prima era arrivata la sconfitta per mano della Juventus). E’ come se i ducali non riuscissero a compiere il definitivo salto di qualità per mettersi al riparo da brutte sorprese, anche se la qualità c’è e la salvezza non è un discorso che dovrebbe riguardare il Tardini. Bisogna certo migliorare in termini di occasioni create: per ora arrivano poco più di 4 tiri nello specchio della porta con il 46,2% di pericolosità (12esima squadra in Serie A) e una supremazia territoriale di 9 minuti e mezzo. Nasce tutto dal possesso palla: scarso e non troppo di qualità, così che di palloni agli attaccanti ne arrivano pochi. A soffrirne è soprattutto Amauri che si deve ancora sbloccare in questo campionato; per ora le reti le hanno garantite i centrocampisti (5 di Parolo e 2 di Rosi, a segno anche Gobbi e Gargano), mentre Antonio Cassano ha 4 gol in carniere con anche 3 assist vincenti (su 24 totali). Donadoni ha dubbi di formazione: squalificato Rosi, Paletta dovrebbe essere regolarmente in campo avendo superato l’infortiunio, in panchina dovrebbe così finire Felipe. Per quanto riguarda l’attacco, a riposare dovrebbe essere proprio Amauri, con Nicola Sansone che verrà schierato da seconda punta e Cassano da riferimento centrale. Con il 3-5-2 ha però possibilità di giocare anche Raffaele Palladino, ricordando che in panchina, oltre all’italo-brasiliano, c’è sempre Stefano Okaka che rappresenta un’alternativa tattica.