Partita combattuta allo stadio Olimpico, ma infine l’Argentina ha avuto la meglio sull’Italia con il punteggio di 19-14 e dunque per gli azzurri del c.t. Jacques Brunel un 2013 comunque positivo si chiude con una sconfitta in una partita che avremmo potuto anche vincere. Il punteggio è stato equilibrato per l’intera partita, e nel finale a fare la differenza è stato un drop di Sanchez, che ha costretto l’Italia a cercare solo la meta (inutilmente) negli ultimi assalti. L’equilibrio è dimostrato dal fatto che le mete sono state solamente una per parte, con Imhoff per i Pumas nel primo tempo – che è valso all’Argentina il primo vantaggio dopo l’iniziale 6-0 italiano – e poi Campagnaro nella ripresa a riporatare avanti di una lunghezza (14-13) l’Italia prima della punizione e del drop di Sanchez che hanno fissato il risultato finale. Dunque a fare la differenza sono stati i numeri 10, con quello sudamericano più preciso dell’azzurro Tommaso Allan. Comunque positiva la prestazione del giovanissimo italo-scozzese, che ha trasformato tre calci piazzati ed è pure stato decisivo nell’azione della meta di Campagnaro, ma nel bilancio fianle alcuni suoi errori su altri piazzati sono risultati determinanti.



Meta: Campagnaro. Punizioni: Allan 3. , Meta: Imhoff. Conversione: Sanchez. Punizioni: Sanchez 3. Drop: Sanchez.

L’Argentina allunga grazie ad un drop del numero 10 Sanchez, che centra i pali azzurri con una bella e furba conclusione. Ora il margine dei Pumas è di cinque punti, e mancano pochi minuti. All’Italia servirà a tutti i costi una meta per non perdere il test-match.



Fioccano le emozioni all’Olimpico: ora torna in vantaggio l’Argentina, con un calcio piazzato realizzato dal numero 10 Sanchez infilando il pallone in mezzo ai pali. Ora i Pumas sono a +2 sugli azzurri.

La meta di Michele Campagnaro, 20 anni, giovane leva del rugby italiano, fa esultare lo stadio Olimpico. Una meta letteralmente strappata con le unghie, perché si è trattato di un pallone schiacciato a terra per un soffio dal numero 13 azzurro. Non arriva poi la trasformazione, quindi l’Italia va avanti di un solo ma prezioso punticino.

Il secondo tempo è iniziato con una lunga fase senza cambiamenti nel punteggio, infine conclusa da un calcio piazzato trasformato dai Pumas: l’Argentina raggiunge così quota 13 punti, portandosi a +4 sugli azzurri, comunque alla distanza di meno di una meta.



Dopo tre calci piazzati per gli azzurri, ora sono i Pumas a trovare i pali su un calcio di punizione, e con esso ecco i tre punti che valgono all’Argentina un nuovo sorpasso ai danni dell’Italia. Dopo la meta, ecco di nuovo avanti i sudamericani.

Partita senza soste, ed è ancora una volta Tommaso Allan a dare una gioia al c.t. Brunel e allo stadio Olimpico: un nuovo calcio piazzato del numero 10 porta a quota nove punti l’Italia, di nuovo davanti all’Argentina.

La reazione dei Pumas non si fa attendere, con la meta di Imhoff, vanamente placcato in extremis quando era già lanciato oltre la linea di meta. La successiva trasformazione del numero 10 Sanchez permette ai sudamericani di effettuare il sorpasso sugli azzurri.

Il ruolo di mediano d’apertura (il numero 10) nella Nazionale italiana è stato spesso affidato a oriundi argentini. Stavolta invece è un mezzo scozzese ad esaltarci, proprio contro i Pumas: altro calcio piazzato ad opera del giovane Tommaso Allan, e il vantaggio dell’Italia assume ora proporzioni più interessanti.

Inizia bene per gli azzurri la partita contro l’Argentina. Al quinto minuto di gioco infatti arriva il calcio piazzato magistralmente battuto da Tommaso Allan, il giovane italo-scozzese che regala all’Italia i primi tre punti della partita di Roma.

Le due Nazionali sono in campo e all’Olimpico di Roma risuonano gli inni nazionali di Italia e Argentina: ormai tutto è pronto per dare il via a questo avvincente test-match di rugby dall’esito che si annuncia molto incerto. Che lo spettacolo abbia inizio!

Una situazione di assoluto equilibrio regna per il match in programma oggi pomeriggio all’Olimpico di Roma. Stando alle quote dell’agenzia di scommesse sportive Paddy Power, sia la vittoria degli azzurri sia quella dei Pumas moltiplicherà la vostra posta in gioco per 1,90, il pareggio (non facile nella palla ovale) è quotato invece a 17.00. Queste sono le uniche quote disponibili che è possibile giocare sull’esito della partita. Se questi sono i pronostici, possiamo immaginare che i bookmakers abbiano ipotizzato un match molto equilibrato in cui le due squadre faticheranno a esprimere al meglio il loro gioco e bucare di conseguenza le retrovie avversarie. Chi vincerà? La risposta al campo, fra non molto lo sapremo.

Italia-Argentina, terzo e ultimo appuntamento questo pomeriggio a Roma con i test-match di novembre per la nostra Nazionale di rugby. Allo stadio Olimpico, tempio del calcio ma ormai da qualche tempo pure casa della palla ovale per il Sei Nazioni, è infatti in programma alle ore 15.00 un match sicuramente di grande interesse. In effetti tra le due nazioni ci grandi similitudini dal punto di vista rugbistico: per prima cosa, sia in Italia sia in Argentina il primo sport è il calcio, ma il rugby ha saputo conquistarsi popolarità ed attenzioni. A dimostrazione di ciò, l’Italia ha saputo conquistarsi un posto nel torneo che per oltre cent’anni era stato il Cinque Nazioni, mentre l’Argentina è riuscita a conquistare un posto nell’esclusivo Three Nations dell’emisfero australe, oggi ribattezzato Rugby Championship appunto perché allargato anche ai sudamericani. Potremmo dunque definire azzurri e Pumas come le due squadre più forti del mondo fuori dal ristretto gruppo delle nazioni storiche del rugby. Le analogie continuano considerando i tanti intrecci fra Italia e Argentina: tanti giocatori della Nazionale sudamericana hanno origini italiane, e d’altronde ancora più azzurri sono oriundi argentini, che proprio la pratica di questo sport ha spinto a fare il percorso inverso rispetto a quanto fecero i loro nonni emigranti in cerca di fortuna. In questo sono assimilabili alla famiglia Bergoglio, originaria del Piemonte e trapiantata in Argentina all’inizio del Ventesimo Secolo: oggi il più illustre componente di questa famiglia ha fatto ritorno nella terra degli avi per diventare Vescovo di Roma, e proprio a Papa Francesco questo test-match è stato dedicato. Ieri entrambe le squadre sono state ricevute in udienza in Vaticano per un momento emozionante ed indimenticabile, oggi invece la parola torna al campo, dove Italia e Argentina cercheranno di dare uno spettacolo all’altezza, anche dal punto di vista della correttezza.

Proprio perché tra le due squadre ci sono similitudini così grandi, possiamo affermare che questo è probabilmente il test-match più importante per gli uomini di Brunel: contro l’Australia si sapeva che avremmo dovuto cercare un’impresa quasi impossibile, con le Fiji c’era da temere il loro strapotere fisico, ma si sapeva che globalmente avremmo potuto essere superiori, stavolta invece il pronostico è incerto e combattuto, come dimostra anche il ranking Irb, dove troviamo i Pumas al decimo posto, appena davanti all’Italia che è infatti undicesima. I precedenti non sono altrettanto positivi per l’Italia, che infatti contro l’Argentina ha un bilancio di cinque vittorie, un pareggio e undici sconfitte. D’altronde va detto che l’Argentina ha saputo centrare addirittura un terzo posto alla Coppa del Mondo 2007, a cui si possono aggiungere i quarti raggiunti nel 1999 e nel 2011, mentre l’Italia non è mai riuscita ad entrare tra le prime otto squadre del mondo. Dunque sotto questo punto di vista abbiamo ancora molta strada da fare, anche se il bilancio del 2013 sorride più a noi che a loro: per l’Argentina solo sconfitte nel Rugby Championship, mentre l’Italia ha battuto Francia e Irlanda nel Sei Nazioni. Anche il bilancio del mese di novembre non può soddisfare gli argentini, pesantemente sconfitti da Inghilterra e Galles negli scorsi due sabati, mentre l’Italia ha rispettato in pieno le previsioni perdendo con l’Australia ma vincendo con le Fiji. Battere i “cugini” sudamericani sarebbe il coronamento di un anno da considerare già più che positivo e darebbe ulteriore autostima verso il prossimo Sei Nazioni e la Coppa del Mondo 2015, vero punto finale del lavoro di questi anni, quando l’Italia appunto proverà a raggiungere finalmente i tanto sospirati quarti di finale. Ma ora è giunto il tempo di far parlare il campo di Roma: il test-match internazionale di rugby Italia-Argentina sta per cominciare…

 

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