Il Napoli va sotto contro il Parma grazie al gol di Antonio Cassano che corona un contropiede da manuale della squadra emiliana. Il Napoli sembra sotto shock e ha solo una manciata di minuti per raddrizzare la partita. Il gol nasce da una azione personale in contropiede con la difesa di Benitez che non è andata incontro al portatore di palla ma si è aperta lasciando a FantAntonio, proprio al limite dell’area lo spazio per sfoderare un tiro rasoterra che si è infilato proprio tra il palo e la mano protesa di Pepe Reina che proprio non ci può arrivare.
Napoli-Parma si sta rivelando una partita emozionante, ma non si sblocca assolutamente. L’illusione del gol arriva al 28′ della ripresa quando Higuain tutto solo insacca di testa ma l’arbitro annulla per fuorigioco (nettissimo) dell’attaccante argentino appostato sul secondo palo. Il colpo di testa del compagno lo smarca, sì, ma il pefetto movimento della difesa ducale nella circostanza lo ha messo fuori causa. Vede bene l’assistente di Mazzoleni. Girandola di sostituzioni, dentro Hamsik al posto di Pandev per Benitez, Acquah e Banalouane (subito ammonito) per Donadoni che a questo punto vuole evitare la beffa.
Napoli-Parma vanno al riposo sul punteggio di 0-0, ma la gara è davvero vivace. Mirante ha salvato il risultato due volte su Higuain, il Napoli ha sprecato molto con un paio di contropiede gestiti non al meglio da Callejon e Pandev. Insigne vivo, ma troppo lontano dalla porta. Dal canto suo il Parma ha avuto le sue belle possibilità di andare a rete, con Parolo, Cassano e Gobbi, ma i meccanismi difensivi del Napoli sono stati efficaci e la porte di Pepe Reina ha corso raramente autentici pericoli. Rafa Benitez e Donadono sono entrati molto concentrati negli spogliatoi, la partita a scacchi puoò continuare.
Napoli-Parma si sta accendendo con i partenopei che attaccano e trovano sulla strada di Higuain uno strepitoso Mirante, che sembra incerto su tutto tranne che su una cosa: sbarrare la strada al Pipita. Il Parma si affida alla buona vena di Parolo e di Cassano, il primo che carica a pallettoni tiri dalla distanza su cui si affanna Pepe Reina a mettere in angolo, il secondo che percorre corridoi alla velocità della luce con le sue geometrie. Non perfetta fino ad ora l’intesa con Sansone, forse due piccoletti in attacco sono troppi.
Occasione per Higuain che sfrutta un erroraccio della difesa ducale e trova sul suo cammino un ginocchio (fortunoso) di Mirante. Ancora il Parma che mette in crisi il Napoli con una ripartenza innescata dai piedi dolcissimi di Cassano questa sera. Verticalizzazione repentina per Sansone che però non riesce a sfruttare adeguatamente il corridoio anche per la grande accortezza tattica in copertura degli azzurri. Mirante non sembra in grande vena questa sera, sempre impacciato e insicuro quando chiamato in causa. La partita per ora vede il Napoli cercare le fiammate affidandosi al fraseggio rapido dei suoi campioni dall’alto tasso tecnico, mentre il Parma cerca di difendersi un po’ confusamente con grande cuore e punta tutto sulle ripartenze a razzo con solerti verticalizzazioni.
Napoli che comincia la partita lasciando però molto spazio al Parma di far girar palla. Fischi dalla curva partenopea per Gargano, che si mostra molto caparbio e mobile sulla linea mediana, ma il più pericoloso in questo avvio di partita è Gobbi che impensierisce Pepe Reina senza conseguenze. Cassano prova subito a pungere ma Inler è intelligentissimo a mettersi sulla linea di passaggio. Brividi anche per i ducali con una colossale incertezza di Mirante che per poco fa gelare il sangue nelle vene a Donadoni.
Reina; Maggio, Albiol, Britos, Armero; Behrami, Inler; Callejon, Pandev, Insigne; Higuain. A disp.: Rafael, Colombo, Uvini, Cannavaro, Fernandez, Reveillere, Radosevic, Dzemaili, Bariti, Hamsik, Mertens, Zapata. All.: Benitez. Parma (3-5-2): Mirante; Cassani, Lucarelli, Felipe; Biabiany, Gargano, Marchionni, Parolo, Gobbi; Cassano, Sansone. A disp.: Bajza, Coric, Paletta, Mesbah, Mendes, Benalouane, Acquah, Mauri, Munari, Valdes, Amauri, Palladino. All.: Donadoni.
Alla luce della diversità di forza delle due squadre, salvo sorprese, risulta facile ipotizzare che il pallino del gioco potrà essere affidato maggiormente nei piedi degli uomini di Rafa Benitez, i quali tenteranno di inserirsi negli spazi, senza, però, correre il rischio di lasciare scoperto il fianco agli avversari. Questi ultimi, infatti, ovranno pensare maggiormente a difendersi per poi ripartire in contropiede, ed è facile ipotizzare che i gialloblu, nonostante vengano schierati inizialmente da Roberto Donadoni con il 3-5-2, a partita in corso, decidano di cambiare pelle passando al 4-4-2 o, addirittura, al 4-3-3 con l’arretramento di Gobbi sulla linea dei difensori.
Napoli favorissimo in vista dell’incontro che, questa sera alle ore 20:45, lo vedrà contrapposto al Parma di Donadoni. La vittoria dei partenopei, infatti, è quotata ad 1,40 contro i 7,50 di quella degli avversari, mentre il pareggio è dato a 4,50. Un certo equilibrio lo si può notare per quanto riguarda il numero delle reti come dimostra l’1,85 del Gol e del NoGol, contro il 2,20 dell’Over e l’1,60 dell’Under. Noi vi consigliamo di puntare sullo spirito di rivalsa degli azzurri dopo la disfatta di Torino, e, nello specifico, sul 3-1 dato a 10. i ducali, dal canto loro, sono anch’esse reduci da due sconfitte ed un pareggio, quindi, qualora voleste dar loro fiducia, vi consigliamo di non spingervi oltre un pareggio (attenzione allo 0-0, che viene dato a 15).
La Serie A torna oggi: dopo la sosta per le Nazionali (ce ne sarà un’altra a marzo) tutti in campo per la tredicesima giornata di campionato. Ben tre anticipi quest’oggi: alle 20,45 al Tardini si gioca Napoli-Parma. Sfida dai tanti significati, innanzitutto quello della classifica: i partenopei sono terzi con 28 punti e si sono leggermente staccati dalle prime due, pur rimanendo in piena corsa scudetto per distanza e possibilità sulla carta. Il Parma ha 13 punti e al momento si trova più vicino alla zona retrocessione (9) che al sesto posto che potrebbe essere l’ultimo utile per l’Europa (22); entrambe dunque vogliono vincere per riprendere quota, una sconfitta certo non sarebbe vista come una tragedia dal Parma che sa di dover giocare su un campo difficile. Più netto il destino odierno del Napoli: deve vincere perchè gioca in casa e perchè l’ultima battuta d’arresto chiede tre punti per lavare immediatamente la ferita, e perchè arriva subito una partita fondamentale in Champions League che naturalmente si affronta meglio con l’entusiasmo di una vittoria sul campo. I precedenti sono 19: 14 in Serie A, 4 in Serie B e uno in Coppa Italia. Il Napoli ha festeggiato nel settembre 2012: reti di Cavani (su rigore), Pandev e Insigne, gol di Parolo per il Parma. L’anno prima erano stati però i ducali a lasciare il San Paolo con i tre punti: era finita 2-1 con i gol di Gobbi e Modesto a superare il temporaneo pareggio di Beppe Mascara, e attenzione perchè anche in quell’occasione il Napoli avrebbe poi affrontato una partita in Champions League. Per trovare invece l’ultimo pareggio bisogna risalire al 2000-2001, stagione nera per il Napoli che chiuse con l’ultimo posto, a -16 dalla penultima e dunque retrocesso: finì 2-2 appena prima di Natale, per i partenopei gol di Pecchia e Amoruso, per i ducali (quarti a fine stagione) di Micoud e Milosevic. Tanti i doppi ex, a cominciare da Roberto Donadoni che ha guidato il Napoli da marzo a ottobre 2009, contribuendo di fatto a costruire la squadra che avrebbe poi centrato la qualificazione in Champions League; ne faceva parte anche Fabian Santacroce, mentre tra i calciatori attualmente impiegati nelle due formazioni c’è ovviamente Paolo Cannavaro, che come suo fratello Fabio ha giocato al Tardini, prima tra il 1999 e il 2001 e poi ancora tra il 2002 e il 2006, facendo poi ritorno a Napoli. Amauri al San Paolo ha avuto una parentesi brevissima, non così Alain Boghossian che ci è rimasto tre anni per poi trasferirsi, con l’intermezzo della Marassi blucerchiata, al Parma con cui ha passato quattro anni ricchi di successi (due Coppe Italia, una Coppa UEFA e una Supercoppa Italiana). Di quella squadra faceva parte anche Raffaele Longo, a Parma dopo 4 stagioni con il Napoli; doppio ex anche Nicola Amoruso, 10 gol nella squadra ultima in classifica e poi a Parma nel 2009-2010 (5 reti in 17 apparizioni).
Non è un periodo semplicissimo per il Napoli: nel giro di poco meno di un mese ha affrontato le due squadre con cui è in fuga verso lo scudetto e ha sempre perso, 2-0 contro la Roma e 3-0 contro la Juventus. Confortano le prestazioni e il fatto che al ritorno queste gare saranno al San Paolo, meno gli zero punti conquistati in quelle che dovevano essere prove del nove. La Roma ha comunque rallentato, per cui i punti di ritardo dalla vetta sono appena 4; c’è tutto il tempo per rimontare, considerando anche che le cose in Champions League vanno piuttosto bene – pur se la qualificazione non è certo in ghiaccio. E’ comunque vero che negli ultimi tempi la squadra ha leggermente mollato la presa: si capisce soprattutto dalla fase difensiva, il Napoli aveva concesso appena 4 reti nelle prime 7 giornate e poi ne ha incassate 7 nelle ultime cinque, pur riuscendo a portare a casa tre vittorie tra cui quella fondamentale di Firenze (tra le polemiche). Si attende ancora il primo gol di Lorenzo Insigne, per contro però Rafa Benitez ha scoperto un Dries Mertens in grande forma e si avvale dei gol di Callejon, Hamsik e Higuain, che sono già a quota 17 in campionato (e ne aggiungono 4 in Champions League). Là davanti c’è sempre grande abbondanza (clicca qui per le probabili formazioni): vedremo ora se il tecnico spagnolo sarà in grado di gestire al meglio il turnover. Ha di questi problemi, anche se in tono minore, Roberto Donadoni, che sa di avere in mano un attacco importante nel quale però Amauri e Nicola Sansone (che ha giocato comunque poco) si devono ancora sbloccare. Antonio Cassano porta in dote 4 reti, Marco Parolo è il capocannoniere a quota 5. L’avvio di stagione è stato lento, ma poi la squadra si è saputa riprendere e ha centrato risultati importanti, culminati nel 3-2 al Milan. Certo la classifica non è ancora tranquilla, anche perchè le tre partite successive hanno fatto registrare appena un punto (in casa contro la Lazio, in precedenza sconfitte contro Genoa e Juventus); in particolare non si può pensare di fare un campionato “rilassato” con un bilancio simile in trasferta. Appena due pareggi conquistati (a Catania e Firenze) con cinque gol segnati e nove subiti. Donadoni, cui in settimana è nata la secondogenita, continua a cambiare moduli passando dal 3-5-2 al 4-3-3, ha modificato la posizione di Marchionni trasformandolo in regista davanti alla difesa e si affida alle invenzioni di Cassano, fin quando avrà benzina in corpo. E’ certamente una squadra che si può agevolmente salvare, ma naturalmente deve rimanere sul chi vive come aveva fatto lo scorso anno, quando poi si era potuta permettere il lusso di sognare l’Europa. Giuseppe Bruscolotti ha detto la sua sulla partita (clicca qui per il suo pronostico): una gara che il Napoli non dovrà assolutamente sottovalutare, e che soprattutto non dovrà affrontare con la testa già a Dortmund, come era successo due stagioni fa quando la mente rivolta al Bayern Monaco aveva portato a una sconfitta in campionato. Non resta quindi che tuffarsi nelle emozioni del San Paolo e vedere come andrà a finire questo anticipo: Napoli-Parma sta per cominciare…
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