Partita incredibile a Genova tra Sampdoria e Lazio: il risultato finale è di 1-1. Dopo che i padroni di casa vanno in vantaggio con il neo entrato Soriano, sebbene in inferiorità numerica, la squadra di Petkovic, a 10 secondi dal termine del quarto ed ultimo minuto di recupero, trova il pareggio con Cana che, da attaccante aggiunto, distrugge i sogni di vittoria di Mihajlovic, oggi al debutto come allenatore dei blucerchiati.



Nel primo tempo sono poche le emozioni a Marassi. I padroni di casa, che non navigano in buone acque vengono disposti in campo con un 4-2-3-1 dove Palombo ritorna a centrocampo in coppia con Obiang mentre il pacchetto offensivo è composto dal polacco Wszolek a sinistra, Krsticic in mezzo e Gabbiadini a destra; davanti Pozzi viene scelto come unica punta. La Lazio risponde con un 3-4-3 dove Konko e Lulic sono i due esterni a tutto campo, Ciani – Cana – Radu i difensori, Onazi e Ledesma a centrocampo, mentre davanti il giovane Keita agisce assieme all’inamovibile Candreva e alla punta centrale Floccari, quest’ultimo ancora alla ricerca del primo gol stagionale. La Samp, rinvigorita dal cambio in panchina, cerca di fare la partita con grinta ed entusiasmo ma c’è poca concretezza in zona gol per lunghe fasi di partita. L’unica vera occasione arriva oltre la mezz’ora con Pozzi che calcia a botta sicura al centro dell’area ma viene murato sul più bello da un provvidenziale intervento Konko. La Lazio invece si affida più alle ripartenze, sviluppa le azioni sugli esterni ma il brio di Keita e Candreva rimane inefficace davanti ad una buona difesa avversaria. E’ Konko ad avere l’occasione più importante per la squadra capitolina quando entra in area dalla destra e, servito da Keita, calcia malamente davanti alla porta non inquadrando lo specchio. Le due squadre si annullano a centrocampo, dove dominano i molti errori di impostazione e le poche idee di entrambi gli schieramenti. La Sampdoria preferisce una manovra più avvolgente, spesso cambia il gioco e cerca, sopratutto con Gabbiadini, di trovare lo spunto migliore. La Lazio si affida più ai contropiede e spinge sulle corsie con Keita e Candreva, ma c’è poca intesa tra loro e il resto dei compagni.



La ripresa si apre con l’episodio che cambia l’andamento del match: Krsticic, già ammonito, entra duro su Ledesma e si fa espellere per somma di cartellini. La Samp in 10 si riassesta con un 4-4-1 in cui Pozzi, unica punta, dà il meglio di sé lottando in mezzo ai vigorosi difensori avversari. La squadra di Petkovic sfiora due volte il vantaggio: prima, ancora con Konko, che sbuca dalle retrovie ma arriva leggermente in ritardo sul perfetto cross dalla pate opposta di Lulic e il suo colpo di testa esce di poco a lato. Poco dopo Perea, entrato al posto di Keita, colpisce un palo clamoroso a due passi da Da Costa. Sebbene in superiorità numerica e più volte vicini al gol, gli ospiti concedono troppo campo ai blucerchiati che con il passare dei minuti prendono coraggio e cercano con grinta il gol del vantaggio. La squadra di MIhajlovic continua a fare un grande pressing e spesso è capace di ribaltare l’azione grazie ai break a centrocampo del duo Obiang – Palombo. Al 67’ arriva persino il gol del vantaggio doriano con il neo entrato Soriano che insacca di testa da due passi dopo un’azione concitata in area laziale innescata da un tiro di Gabbiadini non trattenuto da Marchetti. Petkovic, che sente la sua panchina sempre più rovente, rinvigorisce l’attacco inserendo Hernanes per Ledesma e Ederson per Candreva; i nuovi entrati tuttavia non danno un grande supporto alla rimonta, le azioni biancocelesti rimangono macchinose ed incapaci di servire Floccari o Perea. La partita si fa emozionante nel finale di gara, quando i padroni di casa cercano di difendere a tutti i costi il preziosissimo vantaggio e gli avversari tentato con un assetto super offensivo di raggiungere quantomeno il pari. Mihajlovic fa rifiatare Pozzi ed inserisce il giovane Petagna che lavora discretamente negli ultimi 10 minuti per far rifiatare i suoi. A 10 secondi dalla fine, un lancio dalla metà campo laziale riesce a raggiungere Cana, da qualche minuto in versione attaccante aggiunto; l’albanese aggancia la sfera e salta il traballante Mustafi trovandosi davanti a Da Costa che buca con un gran tiro sul primo palo. La disperazione dei giocatori della Samp, che hanno lasciato tutto sul campo, è più che visibile mentre, dall’altro lato, al gioia dei biancocelesti rimane una sterile consolazione a conclusione di una partita giocata non all’altezza degli avversari. (Giorgio Davico)



Incredibile Lazio: il pareggio arriva al minuto 94, segna Cana sfruttando un buco della difesa blucerchiata che così getta al vento una vittoria fondamentale per il suo campionato. La partita finisce qui: Petkovic forse salva la panchina. 

Sampdoria in vantaggio! Al 67′ minuto segna Soriano, un gol importantissimo con la squadra in dieci uomini. Bravo e caparbio il centrocampista blucerchiato a riprendere un suo tiro respinto sulla traversa e a fare centro di testa. Lazio nel baratro.

L’uomo in più comincia a farsi sentire: la Lazio spinge e ha due grosse occasioni per andare in vantaggio. Prima colpo di testa di Lulic a lato, poi palo di Perea da due passi. La Sampdoria vacilla.

Tegola sulla Sampdoria: dopo 20 secondi di gioco viene espulso Nenad Krsticic. Rosso diretto per entrata su Ledesma a centrocampo: effettivamente il serbo non fa nulla per tirare indietro i tacchetti e prende in pieno il numero 24 della Lazio. Non ha dubbi Orsato: ora per i blucerchiati si mette decisamente male.

A fine primo tempo, Sampdoria-Lazio 0-0: le due squadre non riescono a sviluppare gioco, bloccate dalla tensione e dall’obbligo o quasi di dover centrare il risultato utile. Mihajlovic chiaramente avrà bisogno di tempo per lavorare e dare un’impronta alla squadra, ma il cambio in panchina ha evidentemente giovato perchè se non altro i bluerchiati hanno approcciato meglio la gara, riuscendo per diversi minuti a costringere la Lazio nella sua metacampo. Per adesso lo 0-0 è decisamente il risultato più giusto.

Dopo trenta minuti di gioco la Sampdoria sta costruendo decisamente di più. Si resta sullo 0-0, ma i padroni di casa stanno mostrando la loro faccia buona e stringono d’assedio una Lazio che per il momento non è in grado di uscire dalla sua metacampo. La formazione di Sinisa Mihajlovic cerca di aggirare i biancocelesti sfruttando al massimo le corsie laterali, per il momento tiene il fortino di Petkovic.

Le formazioni ufficiali della partita Sampdoria-Lazio. 1 Da Costa; 29 De Silvestri, 8 Mustafi, 28 Gastaldello, 3 Costa; 14 Obiang, 17 Palombo; 11 Gabbiadini, 10 Krsticic, 15 Wszolek; 9 Pozzi In panchina: 90 Fiorillo, 44 Fornasier, 19 Regini, 15 S.Poulsen, 33 Gentsoglou, 25 Maresca, 5 Renan, 22 Bjarnason, 79 Gavazzi, 6 M.Rodriguez, 21 Soriano, 39 Petagna Allenatore: Sinisa Mihajlovic 22 Marchetti; 2 Ciani, 27 Cana, 26 Radu; 29 Konko, 23 Onazi, 24 Ledesma, 19 Lulic; 87 Candreva, 99 Floccari, 15 B.Keita In panchina: 1 Berisha, 95 Strakosha, 85 Novaretti, 39 Cavanda, 17 Pereirinha, 18 Vinicius, 15 A.Gonzalez, 5 Biglia, 8 Hernanes, 10 Ederson, 7 F.Anderson, 34 Perea Allenatore: Vladimir Petkovic Arbitro: Orsato (sezione di Schio)

La prima nota da mettere in evidenza riguarda l’arrivo del tecnico serbo Sinisa Mihajlovic che ha già stravolto le carte precedentemente messe in tavola da Delio Rossi. Il modulo prediletto dal nuovo allenatore della Sampdoria è il 4-2-3-1, un organizzazione di gioco molto spregiudicata che consente allo stesso tempo di difendere con 4 difensori. Vedremo Gabbiadini nell’insolita posizione di trequartista a destra, al fianco di Krsticic e Wszolek, dietro l’unico attaccante Pozzi. Palombo tornerà a centrocampo in fase di rottura del gioco avversario. In questo modo la Sampdoria proverà a bucare le retrovie laziali che in difesa schierano una linea difensiva a 3. Ovviamente in fase di copertura gli esterni di centrocampo dovranno rientrare per formare una linea a 4 o 5, ma saranno in grado Cavanda e Lulic di spingere e difendere senza dover rinunciare alla lucidità per l’efficacia del loro operato? Mister Petkovic spera di sì e il 3-4-3 col quale probabilmente scenderà in campo la Lazio domenica fa pensare a un atteggiamento più offensivo del solito. Candreva con ogni probabilità verrà schierato nel tridente offensivo e cercherà di portarsi sul fondo come  al solito per servire i compagni al centro area.

Per la partita in programma tra blucerchiati e aquile la Snai vede di poco avanti i ragazzi di Petkovic. La vittoria dei padroni di casa è data a 3,00, il pareggio a 3,15 e il successo della Lazio a 2,40. Si prospetta una partita abbastanza chiusa e per tanto le quote che riguardano l’Over e Under 2.5 salgono sensibilmente rispetto al solito: ammontano rispettivamente a 2,07 e 1,68. Un’altra giocata che potrebbe risvegliare l’interesse degli scommettitori è il parziale/finale 1-X che moltiplica la posta in gioco per 13. La somma gol finali totali 3 è quotata a 4,10, 2 reti a 3,40. I più coraggiosi potranno anche azzardare un risultato esatto, anche se il tentativo è tutt’altro che semplice: l’1-1 è dato a 6,00 e l’1-2 a 9,50. Moltissimi scenari si potrebbero aprire in una partita del genere, la Lazio ha organico più competitivo ma la Sampdoria è forte delle due ultime vittorie in campionato. Da tenere in considerazione anche il pareggio alla fine dei primi 45 minuti di gioco. Non sarà una partita facile per quanto riguarda le previsioni del risultato, “fate il vostro gioco”.

Una delle gare sicuramente più interessanti che il offre il turno domenicale è quella che vede contrapposte alle ore 15.00 allo stadio Luigi Ferraris di Marassi la Sampdoria e la Lazio, ovvero due squadre che hanno reso parecchio al di sotto di quelle che erano le aspettative d’inizio stagione tanto che, i primi, si trovano attualmente al terz’ultimo posto a parimerito con il Catania ed a più tre dal Chievo Verona, mentre, i secondi, sono appena sopra la metà della classifica ad otto punti dal quinto posto, attualmente occupato dalla Fiorentina, valevole per l’accesso ai preliminari di Europa League, ovvero l’obiettivo primario della società di Lotito. Partendo dai padroni di casa, è doveroso sottolineare, come ricordato poc’anzi, che la squadra ha deluso molto le aspettative, tanto da indurre la dirigenza ad esonerare Delio Rossi a favore dell’ex CT della Serbia (nonché ex giocatore proprio doriano) Sinisa Mihajlovic, il quale avrà il compito di riportare la squadra nelle parti nobili della classifica che le competono. Il serbo, però, rispetto al suo predecessore, avrà il vantaggio di ereditare si una squadra con il morale a terra, ma che, nel prossimo mercato di gennaio, dovrebbe subire alcuni mutamenti, soprattutto per quanto riguarda il reparto avanzato, vero punto debole dei blucerchiati. Siamo sicuri che, una volta sistemato quello, anche il resto dello scacchiere troverà la sua quadratura. La dimostrazione? Premettendo che il calcio non è una scienza esatta, basti pensare alla stagione 2010-2011, ovvero quando, alla stessa squadra che, ad inizio anno, aveva sfiorato la qualificazione alla fase a gironi di Champions League (che poi non era tanto diversa da quella che, l’anno prima, era arrivata quarta), è bastato togliere la coppia d’attacco titolare (Pazzini e Cassano), per finire sempre più in basso in classifica fino a chiudere il campionato in diciottesima posizione davanti soltanto al Bari ed al Brescia. Curiosità: ancora una volta la Lazio di Vladimir Petkovic è il primo avversario del nuovo allenatore della Sampdoria. Era successo lo scorso anno con Delio Rossi e ai blucerchiati non era andata bene, vittoria biancoceleste a Genova (1-0). Oggi tocca a Mihajlovic, che apre la sua nuova avventura sempre contro una ex: l’8 novembre 2008 il suo esordio assoluto da allenatore in Serie A, con il Bologna, era stato contro la Roma (1-1).

La Sampdoria è dunque al terzo allenatore in nemmeno una stagione e mezza. Dopo la promozione in Serie A Ciro Ferrara aveva iniziato molto bene subentrando a Beppe Iachini, ma poi una serie di sette sconfitte consecutive e un nuovo crollo a seguito del derby vinto hanno convinto Garrone che fosse venuto il momento di cambiare. Delio Rossi ha fatto bene lo scorso anno, ma in questa stagione non è riuscito a trovare il bandolo della matassa, ed è stato sostituito. Il bilancio del tecnico romagnolo parla di due vittorie e tre pareggi a fronte di 7 sconfitte, una difesa colabrodo (22 gol subiti) e l’assenza di un bomber vero, con Eder che ha segnato 4 gol (aiutandosi peraltro con i calci di rigore) e Gabbiadini, salutato come grande acquisto estivo, solo 3. In casa i blucerchiati sono riusciti a battere solo l’Atalanta lo scorso 26 ottobre: proprio dopo quella vittoria sono arrivate tre sconfitte consecutive, e l’addio dell’allenatore è stato probabilmente sancito dopo il 3-4 interno contro il Sassuolo, quando lo stesso Rossi aveva fatto capire di non avere più in mano la squadra. Con Mihajlovic, la società spera di aver trovato un uomo ancora legato ai colori blucerchiati (qui ha giocato 4 stagioni) sortendo l’effetto di Antonio Conte alla Juventus. Il materiale sembra esserci, ma la situazione è brutta: il serbo ha carattere, vedremo cosa riuscirà a fare. La Lazio dal canto suo sta vivendo un momento di flessione: gli ultimi campionati con vista sull’Europa hanno forse portato un po’ di appagamento a una squadra che ha vinto solo una delle ultime sette partite (2-0 al Cagliari, 27 ottobre scorso) e che in trasferta non centra i tre punti addirittura dallo scorso maggio, quando si impose 3-1 a San Siro contro l’Inter. Da allora 7 pareggi e 7 sconfitte, con il ruolino di marcia di quest’anno che recita tre pareggi e tre sconfitte, per appena 6 gol segnati (sui 16 totali) e 12 incassati (su 16). Certo Petkovic ha pagato lo scarso inserimento dei nuovi acquisti e lo spaventoso calo di uomini simbolo come Hernanes e Klose: il tedesco ha giocato poco (696 minuti e segnato ancora meno (2) ed è chiaro che senza di lui, pur se il giovane Keita Balde Diao sta crescendo benissimo e Antonio Candreva garantisce sempre un alto rendimento, le cose non sono le stesse. Insomma, è partita tra due squadre che non sono certo brillanti in questo periodo: una delle due oggi potrebbe sbloccarsi, l’altra rimanere con i piedi piantati a terra. La certezza sembra essere una sola, e cioè che un pareggio non serve. Vedremo dunque come andrà a finire questa partita, non resta che dare la parola al campo: la diretta di Sampdoria-Lazio sta per cominciare…

 

Risorsa non disponibile

Marcatori: Soriano al 22′ , Cana al 49′ s.t.

 Da Costa; De Silvestri, Mustafi, Gastaldello, Costa; Obiang, Palombo (dal 48’ s.t. Maresca); Gabbiadini, Krsticic, Wszolek (dal 14’ s.t. Soriano); Pozzi (dal 35’ s.t. Petagna). (Fiorilli, Renan, Rodriguez, Regini, Bjarnason, Gentsoglou, Poulsen, Fornasier, Gavazzi). All. Mihajlovic.

 Marchetti, Ciani, Cana, Radu; Konko, Ledesma (dal 23’ s.t.Hernanes), Onazi, Lulic; Candreva (dal 25’ s.t. Ederson), Floccari, Keita (dal 12’ s.t. Perea). (Berisha, Strakosha, Biglia, Felipe Anderson, Gonzalez, Pereirinha, Vinicius, Cavanda, Novaretti). All. Petkovic.

Arbitro: Orsato

Ammoniti: Cana (L), Obiang (S), Krstcic (S), Floccari (L), Lulic (L), Petagna (S)

Espulsi: 46′ Krsticic (S), 63′ Bovenzi (S, preparatore)