Da tempo i tifosi della Fiorentina s’interpellano sulla possibilità che, il loro direttore sportivo Daniele Pradè, possa restare o meno nel capoluogo toscano, considerate le molteplici avances proveniente da diverse big del calcio italiano, su tutte, il Milan e l’Inter dei nuovi corsi targati Barbara Berlusconi ed Erick Thohir, ma il dirigente viola ed il suo presidente Andrea Della Valle hanno sempre smentito categoricamente una loro possibile separazione a fine stagione (ovvero quando scadrà il suo contratto), concetto ribadito dallo stesso Pradè anche ai microfoni di Radio Blu al termine della gara persa contro l’Udinese: “Il mio rinnovo? Ci vedremo con calma a Natale, non c’è alcun tipo di problema”. Nel frattempo, sta prendendo sempre più piede la possibilità di un cambiamento in difesa a partire dal prossimo mercato di gennaio. Come ricordavamo nei giorni scorsi, il difensore gigliato Facundo Roncaglia potrebbe seriamente prendere in considerazione la possibilità di fare le valige sia per andare a giocare titolare, sia perchè, sotto la guida tecnica di Vincenzo Montella, rischia seriamente di giocarsi le fievoli possibilità di essere incluso nella rosa della Nazionale dell’Argentina che, la prossima estate, parteciperà ai Mondiali in casa degli acerrimi nemici brasiliani. Il difensore sudamericano potrebbe finire al Valencia per sostituire l’oramai milanista Adil Rami, ma non sarebbe nemmeno da escludere la possibilità di un suo ritorno in Patria (ovvero al Boca Juniors) dove potrebbe tornare da assoluto protagonista. Una sua cessione permetterebbe d’incassare una cifra intorno ai cinque milioni di euro, somma che, successivamente, verrebbe reinvestita per arrivare al connazionale Mateo Musacchio, in scadenza di contratto con il Villarreal. Il difensore classe , però, è ambito da parecchie squadre come la Lazio, interessate alla possibilità di arrivare ad un giocatore affidabile e dal sicuro avvenire, ma la società toscana potrebbe fare leva sugli ottimi rapporti con il Sottomarino Giallo dopo le recenti trattative che hanno portato Borja Valero, Gonzalo Rodriguez e Pepito Rossi.



Sempre più incerto il futuro di Francesco Lodi, restato in panchina anche in occasione della sfida di San Siro contro il Milan. Proprio i rossoneri sembrano essere una delle società che se lo contendono, ma, ad oggi, la sua destinazione più probabile sarebbe quella che porta ad una squadra con ambizioni di salvezza, oppure alla Fiorentina del suo ex tecnico Vincenzo Montella, il quale lo vorrebbe per vestire i panni del vice Pizarro. Da tempo si parla dell’interessamento di squadre come Torino e Lazio, ma, nei giorni scorsi, è spuntata la notizia di un suo possibile ritorno al Catania, ovvero la squadra in cui ha ottenuto la massima consacrazione e che ne detiene ancora la metà del cartellino. Gli etnei, attualmente, sono ultimi in classifica insieme al Chievo Verona, ed un giocatore con le geometrie e la fantasia del centrocampista napoletano servirebbe eccome, nonostante le parole rilasciate da Pulvirenti: “Chi lascia Catania non ci torna”. Il giocatore, però, non sembra essere dello stesso avviso, tanto che, a più riprese, ha manifestato la propria nostalgia per i colori rossoazzurri, soprattutto in occasione della gara dei Grifoni in Sicilia dello scorso sei ottobre, dove, al termine dell’incontro, aveva così dichiarato: “Ho provato un’emozione particolare tornando da avversario, stavo anche per sbagliare spogliatoio ad inizio gara e durante l’intervallo. I fischi (misti agli applausi ndr) dei tifosi sono d’amore, sarebbe stato peggio l’indifferenza. Con Pulvirenti ci siamo salutati e detti alcune cose importanti prima della partita che non posso dire, ma la verità sul mio trasferimento la sappiamo io e lui. Tornare a Catania? Siamo a ottobre, in futuro vedremo visto che sono in comproprietà ma di questo se ne deve occupare il mio procuratore e la società. Tatticamente con l’arrivo di Gasperini ci sono delle novità perché il mister non vuole il regista davanti alla difesa e io ero abituato a giocare da play maker. A Genova mi hanno accolto bene ma di Catania mi manca tutto, del resto io ho deciso di vivere qui…”. Parole che hanno fatto il paio con quelle rilasciate al momento del suo addio: “Qua a Catania è cambiata la mia vita. Sono certo che ci rivedremo”.

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