All’Amsterdam Arena questa sera – ore 20,45 – si gioca Ajax-Barcellona, partita valida per la penultima giornata del gruppo H di Champions League. Importante più per gli olandesi: i blaugrana infatti saranno certi della qualificazione, con annesso primo posto, in caso di pareggio, avendo poi il “salvagente” della partita casalinga contro il Celtic in caso di sconfitta. L’Ajax invece deve vincere per mantenere accesa la fiammella: facendolo, avrebbe poi la possibilità di scavalcare il Milan nell’ultimo turno, vincendo a San Siro o anche solo pareggiando qualora i rossoneri non battano il Celtic, che comunque resta in corsa. Il ceco Kralovec arbitra una partita che è un incontro tra due scuole che si sono incrociate nella storia: nel 1971 Rinus Michels andò ad allenare al Camp Nou e portò il concetto di calcio totale olandese, poi ripreso e sublimato dal Dream Team di Johan Cruijff, che del resto nel Barcellona aveva giocato cinque stagioni. Non è un caso che tanti olandesi abbiano giocato con la maglia blaugrana; tra questi anche Frank De Boer, colonna dell’Ajax vincente degli anni Novanta e in seguito per quattro anni in Catalogna.
De Boer non si fida del Barcellona decimato dalle assenze: “Anche senza Messi ha perso pochi punti, in Spagna come in Europa. Resta un giocatore importante che segna e fornisce tanti assist, ma gli altri sono tutti grandi giocatori”. Ma i Lancieri sono determinati a prendersi il secondo posto nel girone: “Loro hanno più qualità, ma non è questo che assegna le vittorie. Mi auguro che possiamo dare il meglio di noi, ci stiamo preparando al meglio. Abbiamo la stessa filosofia, giochiamo un calcio tecnico e offensivo; io ho sempre giocato così e come allenatore voglio mantenere la stessa impostazione”. La conferma che in attacco ci sarà Klaassen arriva dallo stesso tecnico, che ha ricordato come il suo giocatore abbia precedenti nel ruolo con l’Under 21. Saranno Sohone e Fischer ad affiancarlo: il danese recentemente ha anche perso la maglia da titolare, è giovane e deve crescere in personalità ma è destinato a esplodere. Daley Blind avanza a centrocampo, come centrale; occhio a Van Rhijn sulla destra, è giocatore appetito da diverse squadre europee. Moisander comanda la difesa, mentre in porta è stato ormai sancito il passaggio di consegne tra Cillessen, nuovamente titolare, e Vermeer.
Panchina giovane per De Boer: come noto la scuola calcio dell’Ajax è una delle più floride al mondo e la filosofia dei Lancieri è quella di promuovere sul campo i giovani. Attenzione allora al diciannovenne slovacco Stanislav Lobotka, e soprattutto a Lasse Schone, lui non più in età verdissima: lo stesso De Boer ha rivelato una mezza idea di farlo partire come attaccante o comunque di considerarlo come tale per questa partita.
Sono senza dubbio pesanti le assenze di Sigthorsson e dell’ex di giornata Bojan Krkic, se non altro perchè tolgono alternative per l’attacco. Con loro è indisponibile anche Siem De Jong, altra tegola perchè si tratta di uno dei giocatori più rappresentativi della squadra.
Gerardo Martino ha superato con successo il primo periodo alla guida dei blaugrana: 13 vittorie e un pareggio in campionato, tre vittorie e un pareggio in Champions League, la vittoria della Supercoppa di Spagna. Ora si comincia a entrare nel vivo, e il Tata sa bene che l’impegno di stasera non sarà facile: “L’Ajax sa cosa fare in campo, tecnicamente sono molto validi e sanno giocare. Possono farci finire secondi nel girone: amano avere il possesso di palla e giocano in velocità, non sarà facile fare il nostro gioco”. Anche lui ha sottolineato il debito nei confronti dei Lancieri: “Si vede camminando per questi corridoi. Tanti olandesi sono stati fondamentali per il Barcellona; noi però vogliamo vincere, non importa contro chi giochiamo, se siamo in casa o in trasferta e cosa c’è in palio. La nostra filosofia è quella di vincere sempre, e ci impegniamo per farlo giocando un buon calcio”. Sull’assenza di Messi: “E’ il più forte al mondo, ma abbiamo altri giocatori che sanno mantenere alto il livello. Non cerchiamo alibi: dovessimo perdere, non sarà per l’assenza di Leo”. La formazione resta largamente rimaneggiata: in porta gioca Pinto, sulla fascia destra Montoya, e addirittura a sinistra deve scalare Puyol, in un ruolo che sa occupare ma non certo con costanza. Il centrocampo è quello titolare, in attacco però Martino deve schierare Fabregas come falso nove, come già accaduto in passato: resta quella l’idea di gioco, nessun riferimento al centro dell’area di rigore. Pedro e Neymar affiancano l’ex Arsenal.
Le assenze permettono comunque a Martino di lanciare qualche giovane: lo ha già fatto sabato contro il Granada, mettendo in campo l’esterno destro Adama Traore, classe 1996 (origine maliana). Non un problema per il Barcellona, che a proposito di vivaio non ha nulla da invidiare all’Ajax. Hanno già più esperienza Bartra, l’erede di Puyol – lo ha detto lo stesso capitano – e Sergi Roberto destinato a diventare il nuovo Xavi, Sergi Gomez – classe 1992 – ha già qualche esperienza con la prima squadra e può rappresentare il futuro in difesa, poi c’è Jean Marie Dongou, attaccante camerunense del ’95. Alex Song ultimamente sta giocando di più, ma a gennaio potrebbe comunque partire.
Tante defezioni dunque: a parte Messi, che rivedremo con tutta probabilità nel 2014, sono rimasti a Barcellona Victor Valdes, Dani Alves, Jordi Alba (fuori dall’inizio della stagione), Adriano, Jonathan Dos Santos, Cristian Tello, Sanchez (squalificato) e il lungodegente Afellay. Il fatto che il Tata Martino riesca comunque a mettere in campo una formazione altamente competitiva con tanto di riserve valide la dice lunga sulla profondità della rosa blaugrana.
22 Cillessen; 2 Van Rhijn, 12 Veltman, 4 Moisander, 15 Boilesen; 25 Serero, 17 Blind, 8 Duarte; 20 Schone, 18 Klaassen, 7 Fischer. All. F. De Boer
A disp: 1 Vermeer, 6 Van Der Hoorn, 27 Ligeon, 26 Enoh, 37 Lobotka, 19 Sana, 35 Honer
Squalificati: –
Indisponibili: S. De Jong, Bojan, Sigthorsson
13 Pinto; 2 Montoya, 3 Pique, 14 Mascherano, 5 Puyol; 6 Xavi, 16 Sergio Busquets, 8 Iniesta; 7 Pedro, 4 Fabregas, 11 Neymar. All. Martino
A disp: 25 O. Olazabal, 15 Bartra, 26 Sergi Gomez, 17 Song, 28 Sergi Roberto, 27 Adama Traore, 29 Dongou
Squalificati: Sanchez
Indisponibili: Victor Valdes, Dani Alves, Jordi Alba, Adriano, Jonathan Dos Santos, Afellay, Tello, Messi
Arbitro: Kralovec (Repubblica Ceca)