Il Torino blocca la Roma dei record e ricompatta una corsa per lo scudetto che poteva davvero prendere una piega ben definita. Invece tutto, o quasi, da rifare. Partita che lascia l’amaro in bocca agli ospiti, ma che ripaga di tanti errori (al di là dei meriti di questa sera) i granata.

Il primo tempo tra Torino e Roma si è concluso con il risultato di 0 a 1 a favore degli ospiti grazie al gol dell’olandese Strootman. Il primo tempo del match è stato molto divertente, soprattutto nella fase finale, mentre fino al gol del vantaggio giallorosso la partita è stata molto bloccata, grazie alla buona difesa del Torino e alla poca velocità in fase di impostazione dei giocatori di Rudy Garcia. In questo senso la prima occasione vera è stata del Toro, che ci ha provato con un destro dal limite terminato di poco alto sopra la traversa. Alla prima occasione del Torino ha risposto subito la Roma, con un destro al volo di Florenzi, servito direttamente da calcio d’angolo da Pjanic, ma il suo tiro ha solo sfiorato l’incrocio dei pali, dimostrando però la potenziale pericolosità degli ospiti. Pericolosità che si è realizzata al 29′ grazie al gol di Strootman su assist di Pjanic: dagli sviluppi di un corner Pjanic ha servito corto Balzaretti che gli ha restituito il pallone in area grazie ad una amnesia difensiva del Toro; il centrocampista ha servito a rimorchio Strootman che dal limite dell’area piccola non ha avuto problemi a battere Padelli. Subito dopo il Torino si è svegliato, dopo essere passato in svantaggio e ci ha provato in almeno tre occasioni: nel primo caso Cerci su punizione dal limite ha calciato a giro poco alto sopra la traversa; poi sempre la punta ci ha provato con un sinistro dal limite dell’area che De Sanctis ha respinto bene in corner; infine ci ha provato El Kaddouri, che ha calciato sempre dal limite, ma tra le braccia di De Sanctis. Su questa occasione del toro si è chiuso il primo tempo che vede in vantaggio la Roma per 1 a 0 grazie al gol di Strooman.
 
il secondo tempo tra Torino e Roma si è concluso con il risultato di 1 a 1. Questo pareggio blocca la fuga della Roma, che è costretta a porre fine alla sequenza di 10 vittorie consecutive. Una volta rientrate in campo, le squadre non hanno ricevuto modifiche dai rispettivi allenatori. Il Torino in avvio di ripresa è subito partito molto forte, cercando di trovare il pareggio. In questo senso il primo tentativo è stato di Meggiorini che, servito sulla sinistra da un lancio, ha provato a calciare al volo di sinistro, ma De Sanctis gli ha negato la gioia del gol con una splendida parata a mani aperte. Subiro dopo al 62′, il Torino è riuscito a raggiungere il pareggio grazie al gol di Cerci: su un lancio lungo, Meggiorini è riuscito a rubare la palla a Benatia che era nettamente in vantaggio, è entrato in area e ha messo in mezzo un pallone rasoterra che Cerci da 3 metri ha spinto in rete, regalando il pareggio alla squadra di Ventura. La squadra, giallorossa, dopo una prima metà di secondo tempo inconsistente, subito il gol si è risvegliata, e con rabbia ha provato a ritornare in vantaggio. I giallorossi soprattutto nel finale sono riusciti a chiudere i padroni di casa nella loro metà campo, ma non hanno concretizzato tutto il gioco che hanno costruito in quanto hanno rischiato di trovare il raddoppio solo su un destro di Ljaijc su calcio piazzato, su cui Padelli ha respinto bene in corner sventando il pericolo. Così, dopo l’assalto nei minuti di recupero, Banti ha decretato la fine del match, che si è concluso con il risultato di 1 a 1.



Torino che resiste al ritorno della Roma, penalizzata anche da due decisioni arbitrali piuttosto discutibili. La prima proprio in occasione del gol, con la sbracciata che ha mandato per terra Benatia (non proprio un peso piuma), la seconda con la folata di Maicon che entra in area di rigore sulla corsa e viene spinto da Bellomo. In velocità l’azione sembrava nettamente fallosa e solo i moviolisti potranno stabilire se il fallo (che c’era e comunque non è stato ravvisato) fosse o meno all’interno dell’area di rigore. Nervosismo palpabie sulla panchina giallorossa, con Rudi Garcia contrariato e grintoso. Manca ancora un quarto d’ora, vedremo se il risultato non cambierà più.



Al 63′ minuto di gioco Torino 1 Roma 1. Secondo gol subito in campionato dalla Roma e a segnarlo non poteva che essere un prodotto del settore giovanile giallorosso. Trattasi di Alessio Cerci che tocca in rete il cross basso di Meggiorini, che si libera di Benatia inun contrasto e mette dentro l’assist per il compagno. Nella Roma entra Ljajic al posto di Borriello.

Azione strepitosa della Roma che passa in vantaggio a Torino con il primo gol su azione in Italia di Kevin Strootman. Una rete frutto di una bellissima azione giallorossa, tutta condotta in grande coordinazione tattica. I protagonisti: Balzaretti, Pjanic e – appunto – Strootman. Tutti tocchi precisi nello spazio e grande sinistro che scaraventa il pallone in rete da parte dell’olandese.



Che occasione per Florenzi! La conclusione del giovane centrocampi sta della Roma al 24′ termina in corner ma i giallorossi sono andati vicinissimi al gol. Stavolta però i giallorossi dovranno accontentarsi di impattare il computo dei corner. Anche se proprio un minuto dopo sugli sviluppi del tiro della bandierina è ancora Florenzi con una gran botta al volo a mettere paura a Padelli. Sembra che le cose si stiano mettendo bene per la Roma, ma al 25′ Benatia si becca il giallo che lo condannerà alla squalifica la prossima partita. Fallo in ritardo su Barreto, giallo – se non inevitabile – quantomeno che ci poteva stare.

Il Torino cerca di uscire dalle spire del gioco della Roma e si affida alle folate di Cerci. L’esterno romano della nazionale sta rivelandosi una spina nel fianco per i giallorossi, ma il suo assist per la percussione di un compagno non frutta più di un calcio d’angolo. La partita scorre lenta e il primo brivido arriva con una conclusione di fuori di El Kaddouri che al 20′ la manda decisamente alta sopra la traversa.

Torino-Roma inizia su ritmi non troppo elevati, le due squadre cercano più il fraseggio che non la corsa, ma la partita la fa indubbiamente la Roma. Il Torino cerca compattezza, linee ben definite e serrate tra centrocampo e difesa, mentre la Roma cerca di infastidire in ogni zona del campo la manovra un po’ stentata dei granata. Il Torino invece risparmia ogni stilla di energia e non contrasta i giallorossi se non coprendo gli spazi. I giallorossi stanno cercando di trovare la posizione ideale per Pjanic, esterno atipico del tridente, che potrebbe trasformarsi all’occorrenza in trequartista, in un ruolo un po’ alla Totti. Poche emozioni in questo avvio.

Le formazioni ufficiali della partita Torino-Roma. Ventura corregge l’annunciato 3-4-3 in un 4-3-3 con Darmian e D’Ambrosio terzini, Basha inserito a centrocampo e Meggiorini punta centrale al posto di Immobile. Nella Roma non gioca Ljajic: al suo posto avanzato Pjanic nel tridente in attacco 30 Padelli; 36 Darmian, 25 Glik, 5 Bovo, 24 Moretti; 4 Basha, 14 Gazzi, 7 El Kaddouri; 11 Cerci, 69 Meggiorini, 10 Barreto In panchina: 23 L.Gomis, 32 Berni, 19 Maksimovic, 3 D’Ambrosio, 26 Pasquale, 17 S.Masiello, 33 Brighi, 63 Bellomo, 9 Immobile Allenatore: Giampiero Ventura 26 De Sanctis; 13 Maicon, 17 Benatia, 29 Burdisso, 42 Balzaretti; 4 Bradley, 16 De Rossi, 6 Strootman; 24 Florenzi, 88 Borriello, 15 Pjanic In panchina: 28 Skorupski, 1 Lobont, 46 A.Romagnoli, 33 Jedvaj, 35 Torosidis, 3 Dodò, 11 Taddei, 7 Marquinho, 94 F.Ricci, 96 Di Mariano, 18 Caprari, 8 Ljajic Allenatore: Rudi Garcia

Per l’occasione, Giampiero Ventura dovrebbe proporre il 4-3-3 dove Meggiorini vestirebbe i panni di vero e proprio fulcro del gioco. L’ex attaccante del Bari, infatti, sembra essere l’unico che, per caratteristiche, sia in grado di sobbarcarsi sulle spalle l’intero peso del reparto avanzato e di sfruttare il gioco aereo, tutte cose che Alessio Cerci e Paulo Vitor Barreto non potrebbero fare considerate le loro qualità più da incursori. Il tecnico francese, invece, schiererà la propria squadra con il consueto 4-3-3 che fa del fraseggio palla a terra e delle verticalizzazioni i propri punti di forza, senza dimenticare, inoltre, la notevole solidità della difesa e del centrocampo, come dimostrano il solo gol subito fin’ora. I giallorossi, senza Totti e Gervinho, dovranno essere abili nel ripetere le gesta di giovedì scorso contro il Chievo, dove sono riusciti ad imporsi proprio grazie ad una rete dell’attaccante napoletano Borriello. In più, Pjanic avanza la sua posizione: la mossa giusta per far saltare il banco?

Partita interessante quella che andrà in scena all’Olimpico di Torino fra i granata e la Roma prima della classe con 10 vittorie in altrettante partite. La vittoria dei capitolini viene paga 1.90 la posta in palio contro i 4.25 dei padroni di casa, il pareggio è quotato a 3.25, il Gol a 1.73, il NoGol a 2, mentre l’Under e l’Over hanno la stessa quotazione (1,85), segno che, comunque, nonostante un sostanziale equilibrio, i giallorossi dovrebbero riuscire ad avere la meglio. In quest’ottica, vi consigliamo di puntare maggiormente su una loro vittorie di misura, e, nello specifico, l’1-0 ed il 2-1, risultati quotati rispettivamente a 7 e 8. Qualora, invece, pensate che l’idillio degli uomini di Garcia possa finire presto, e, di conseguenza,  voleste dare fiducia a Cerci e compagni, vi consigliamo sempre i medesimi risultati, quotati, in questo caso, 10 e 14.

Alle 20,45 di questa sera si gioca Torino-Roma, posticipo della domenica valido per l’undicesima giornata del campionato di Serie A. I giallorossi possono aumentare il loro record: dieci vittorie consecutive che possono diventare undici, andando peraltro a pareggiare quanto fatto nel 2005-2006 (la striscia più vincente nella storia del club). Vincere significa anche tenere dietro le inseguitrici, che ieri non hanno steccato e dunque continuano a tenere il fiato sul collo della capolista. Dall’altra parte il Torino: 11 punti in classifica, un rocambolesco 3-3 nell’ultima giornata di campionato e una vittoria che manca da sei turni. Per Giampiero Ventura la sfida è quella di tornare a vincere per allontanare lo spettro della zona retrocessione, perchè dietro fanno a turno a prendersi i tre punti con il risultato che non ci sono squadre davvero in crisi o staccate, e la quota tranquillità continua ad alzarsi. Perciò, una partita che sulla carta sembra impossibile deve diventare la grande occasione per ripartire. Anche le statistiche però sembrano congiurare contro i granata: ci sono 67 partite tra le due formazioni e, pur se il Torino è in vantaggio per 31 vittorie a 13 (24 i pareggi) la gioia piena in casa non arriva dal 7 ottobre 1990. Un gol di Romano decise la sfida in un campionato che la Roma conclusero al nono posto ma vincendo la Coppa Italia, mentre il Toro fu quinto e centrò la qualificazione in Coppa UEFA. La Roma ha festeggiato lo scorso anno: reti di Pablo Daniel Osvaldo e Erik Lamela, sigillo granata di Rolando Bianchi. Curiosamente, tre giocatori che non fanno più parte delle due squadre. Per di più, ad aumentare le difficoltà per il Torino, il fatto che in questa partita si sono visti splendidi gol da parte della Roma. Ne ricordiamo due in particolare: il cucchiaio di Antonio Cassano all’ultima giornata della stagione 2001-2002 (che però non fu sufficiente ai giallorossi per vincere lo scudetto) e la rovesciata, sempre decisiva per un 1-0 e giunta al 90′, di Julio Baptista nel gennaio del 2009, torneo che la Roma di Luciano Spalletti chiuse ancora una volta al secondo posto. Tra i doppi ex ricordiamo, oltre ad Alessio Cerci cresciuto a Trigoria e con esordio in prima squadra a 16 anni sotto la guida di Fabio Capello, Stefano Guberti, passato ai granata in prestito proprio dai giallorossi; Roberto Policano, esterno sinistro cresciuto nella Roma e passato, dopo due stagioni in prima squadra, al Torino; Enrico Annoni, amatissimo dai tifosi granata e passato da Roma (per tre stagioni) prima di chiudere in Scozia; e Franco Tancredi, portiere che con la maglia dei capitolini conquistò la Nazionale e in granata giocò solo sei partite a fine carriera. Curiosità: era in panchina – titolare Luca Marchegiani – nell’ultima vittoria del Torino in casa contro la Roma. 

Come detto, il Torino non vince dalla quarta giornata: 2-1 sul campo del Bologna. Da allora quattro pareggi (Verona e Inter in casa, Sampdoria e Livorno in trasferta) e due sconfitte contro Juventus e Napoli. La cosa positiva per Ventura è che la classifica si è comunque mossa; la cosa negativa è che la squadra sembra non essere più in grado di chiudere le partite. Non solo Verona e Sampdoria: contro l’Inter, in vantaggio 1-0 e con l’uomo in più per 86 minuti, i granata hanno raggiunto il pareggio in extremis, mentre contro il Livorno dopo 7 minuti la formazione piemontese era addirittura sul 2-0 prima di farsi sorpassare e agguantare il punto con un rigore nel finale. Un dato che preoccupa il tecnico: i gol infatti continuano ad arrivare con grande regolarità (sono 10 nella striscia negativa, 16 in totale di cui 7 segnati da Cerci), ma la difesa fa acqua e infatti le reti incassate sono addirittura 18. Nè il fattore Olimpico di Torino aiuta: i punti interni sono appena 5, con la sola vittoria contro il Sassuolo (era la prima giornata, 25 agosto) e tre pareggi (per contro però solo la sconfitta nel derby). Qui, la difesa tiene leggermente di più: 8 gol incassati. Ventura pensa al tridente Cerci-Immobile-Barreto (clicca qui per le probabili formazioni) per dare una scossa importante al gruppo: difendersi non serve più, bisogna osare per centrare i tre punti. Anche perchè la Roma potrebbe essere stanca: i giallorossi nelle ultime due affermazioni sono parsi leggermente sulle gambe e in debito di ossigeno, tanto è vero che la vittoria è arrivata sempre per 1-0 e con gol nel secondo tempo. Rudi Garcia lo sa, e per questo continua a praticare il turnover per quanto possibile: la rosa sembra più corta rispetto a quelle di altre che si giocano lo scudetto, soprattutto in mediana, e anche questa sera Totti e Gervinho sono indisponibili (oltre allo squalificato Castan: esordio stagionale per Nicolas Burdisso). Tuttavia, mantenere le distanze adesso è fondamentale: le altre hanno la Champions League e aspettano dicembre e gennaio per accorciare, così che bisogna provare la fuga. I numeri parlano da soli: dieci vittorie consecutive sono record assoluto per il miglior avvio nella storia italiana, così come la differenza reti in queste gare (+23). L’attacco (Florenzi 4 gol, poi Gervinho-Ljajic-Pjanic-Totti con 3 a testa) è sulla linea delle migliori (Napoli, Juventus e Inter), a fare la differenza finora è stata la clamorosa solidità difensiva: 1 solo gol incassato, alla terza giornata, e l’imbattibilità di Morgan De Sanctis giunta a 681 minuti. Ruggiero Rizzitelli, doppio ex amato da entrambe le tifoserie, ci ha dato il suo pronostico (clicca qui per l’intervista esclusiva) dicendo che la partita è aperta a qualunque risultato: sembra che sia davvero così, nonostante vada concesso alla Roma di avere qualcosa – molto – in più per fare la differenza e continuare nella striscia positiva. A volte però sono proprio le sfide impossibili a stimolare maggiormente la sfavorita: lo stesso Chievo, pur uscendo senza punti dalla Capitale, ha dimostrato che con tanta organizzazione e la grinta agonistica, il pronostico più chiuso si può sovvertire. Non resta allora che concentrarsi sul campo e vedere come andrà a finire la partita: la diretta di Torino-Roma sta per cominciare…

 

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Il tabellino di Torino-Roma

Torino (4-3-3): Padelli; Darmian, Glik, Moretti, D’Ambrosio; Basha, Gazzi, El Kaddouri (75′ Bellomo); Barreto (59′ Immobile), Cerci (90′ Maksimovic), Meggiorini. A disp: Berni, Gomis, Masiello, Bovo, Pasquale, Brighi, Maksimovic. All. Ventura

Roma (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia (73′ Marquinho), Burdisso, Balzaretti; Bradley, De Rossi, Strootman; Florenzi (88′ Dodo’), Borriello (68′ Ljajic), Pjanic. A disp.: Lobont, Skorupski, Torosidis, Romagnoli, Jedvaj, Taddei, Caprari, Ricci, Di Mariano. All.: Garcia.

Arbitro: Banti

Marcatori: 28′ Strootman, 64′ Cerci

Ammoniti: Benatia, Bradley, Maicon (R), D’Ambrosio (T)