L’Inter sfata il tabù Udinese e si porta a casa la vittoria. Finisce 3-0 per gli uomini di Walter Mazzarri: due reti nel giro di quattro minuti nel primo tempo, poi nel finale Ricky Alvarez chiude i conti in contropiede. Inter che si conferma al quarto posto in classifica, mentre i friulani sono al secondo stop consecutivo tra le mura amiche. sufficienza merito del primo tempo dell’Inter, che a tratti regala spettacolo divertendo. Udinese troppo remissiva,non propone il suo bel gioco se non a ridosso dell’intervallo. Il secondo tempo è giocato in modo nervoso e disordinato, lo spettacolo è alquanto deprimente con qualche raro bagliore come il terzo gol nerazzurro a tempo scaduto.  c’erano tanti infortuni importanti, ma non è un’attenuante. E’ mancata proprio l’idea di gioco, è mancato anche il carattere, troppo impaurita appena l’Inter alza i ritmi. Deludente. vittoria pesantissima con tanti gol e zero subiti. In un campo difficilissimo trova una prova convincente che ne rilancia le ambizioni. Finalmente solida dietro, nonostante gli infortuni, ottimo filtro a centrocampo e solito attacco intercambiabile e molto mobile. partita ordinata senza sbavature.



L’Europa sta scappando, e l’Inter non può permettersi altri passi falsi. Ma la partita di Udine è quanto di più insidioso potesse capitare in questo momento, in cui le cose, in particolare in zona difensiva, non girano benissimo. C’è però una nota lieta: è argentina, ha la fascia sul braccio e carisma da vendere: è capitan Zanetti, alla prima convocazione dopo il terribile infortunio. Mazzarri si appella al suo capitano in panchina, mentre in campo manda la solita squadra, con le sole variabili Taider per Kovacic e Samuel per il lungodegente Campagnaro. Guidolin si dispone con uno schieramento speculare, affidandosi a Di Natale e Muriel per bucare la fragile difesa nerazzurra. In avvio si gioca poco, le due squadre sono timorose e preferiscono sfidarsi col fioretto per una decina di minuti, fatta di lunghi lanci, molti dei quali sbagliati, e di studio reciproco. Al quarto d’ora però i nerazzurri cominciano ad andare di sciabola, e i bianconeri si impauriscono ulteriormente, rintanandosi nella propria metà campo. Un buon possesso palla della squadra di Mazzarri le permette di acquisire metri e fiducia, finchè diventa una specie di assedio. A suonare la carica è Cambiasso, che recupera quintali di palloni e si propone in avanti con pericolosità, come al 20′ quando dal limite esplode un sinistro terra-aria che Brkic sfiora in angolo. Un minuto dopo una gran palla di Johnatan trova Nagatomo al limite dell’area piccola, ma il suo destro finisce a lato di poco. E’ il preludio al gol, che arriva al 25′: punizione da destra di Taider, Palacio anticipa tutti e infila Brkic basso sul secondo palo di testa. L’Udinese accusa, i nerazzurri si galvanizzano e in quattro minuti trovano il raddoppio: corner da destra, Brkic buca l’intervento e sul secondo palo Ranocchia trova la coordinazione perfetta per sbarare una bomba al volo di destro nella porta sguarnita. Siamo solo alla mezzora, ma l’Inter sembra già in controllo. L’Udinese finalmente si sveglia, e reagisce rabbiosamente, ma produce poco: anzi nulla, l’unica occasione è per Muriel, che sciabatta un sinistro davanti adHandanovic, occasione comunque creata da un errore di Samuel. Il centrale argentino, fin lì perfetto, si fa male, e viene sostituito da Rolando. E’ l’ultima annotazione sul taccuino, perchè poi non succede più nulla: l’Udinese infatti cerca il gol che riapra, ma l’Inter, sotto gli urlacci di Mazzarri, tiene duro e torna negli spogliatoi col meritato doppio vantaggio. remissiva e impaurita, irriconoscibile. macchinetta sulla destra, e spesso argina le offensive nerazzurre. macchinoso, impreciso, spreca una grande occasione. tosta, gagliarda fin da subito, trova il meritato doppio vantaggio dominando in trasferta una squadra temibilissima. magistrale, recupera miriadi di palloni e dispensa assist e saggezza. Sfiora anche il gol.  talvolta impacciato, spreca qualche pallone di troppo in avvio. Poi si riprende.



Brkic, 5: papera in occasione del raddoppio nerazzurro.

Domizzi, 5: primo tempo senza capirci nulla, ripresa confusa.

Danilo, 5.5: anche lui poco convincente, molte sbavature soprattutto in impostazione.

Naldo, 5.5: inizia benino, poi cala progressivamente.

Widmer, 5.5: anche lui comincia bene, spingendo sulla fascia; poi si accende Nagatomo, e lui lo soffre.

Allan, 5: soffre i movimenti di Alvarez, non ha un riferimento su cui far schermo.

Badu, 6.5: è il migliore dei suoi, ci prova fino alla fine con corsa e buone idee.

Gabriel Silva, 5: tradisce le aspettative, non azzecca un inserimento e dietro balla tanto.



Pereyra, 4.5: totalmente assente, non si smarca e non trova i tempi giusti.

Muriel, 5: ci prova tanto, ma non è in giornata. Sbaglia un gol clamoroso nel primo tempo, e s’infiacchisce con lo scorrere dei secondi.

Di Natale, 5.5: una sua magia in avvio di ripresa scalda i cuori friulani. Ma non è abbastanza per salvare la prestazione, oggi non degna della sua classe.

Ranegie, 6: le prende tutte di testa, ma non basta per l’assalto finale.

Nico Lopez, 5.5: ha qualità e si vede, ma è leggerino nell’impatto con la gara.

Bruno Fernandes, 6: buon impatto, qualche giocata di qualità nella pochezza generale.

All.: Guidolin, 5: come ammette, è una delle peggiori prestazioni interne della sua gestione. Le assenze pesano, ma la squadra è assente ed è totalmente sbagliato l’atteggiamento mentale.

Handanovic, 6.5: una paratona decisiva su Di Natale.

Ranocchia, 6.5: prestazione solida e rocciosa impreziosita da uno splendido gol.

Samuel, 6.5: solo mezzora, ma di grande esperienza. Non passa nulla, poi si fa male.

Juan Jesus, 6: avvio così così, si rinfranca col passare dei minuti.

Jonathan, 6.5: primo tempo straripante, cala in avvio di ripresa fino a chiedere la sostituzione.

Taider, 6: diligente, svolge il suo compitino senza strafare.

Cambiasso, 7.5: incredibile, perfetto, sembra tornato quello di tre anni fa. Recupera un’infinità di palloni e ne gestisce altrettanti altrettanto bene. Sfiora anche il gol.

R. Alvarez, 7: qualità al servizio della squadra. Lotta, recupera, ricama e tiene palla, e la ciliegina è il 3-0 finale.

Nagatomo, 6.5: prima frazione convincente, per poco segna il vantaggio, corre tanto e bene. La ripresa è meno positiva, ma comunque vale la sufficienza.

Guarin, 6.5: a sprazzi il Guarin sprecone, per larghi tratti devastante.

Palacio, 7.5: esauriti gli aggettivi, è sempre più incredibile. Gol pesante, assist decisivo, incredibile per dedizione e prontezza fisica.

Rolando, 6.5: entra ed è subito sul pezzo. Non rischia nulla.

Alvaro Pereira, 6: tanta volontà, ma non è al livello qualitativo dei compagni, almeno per ora.

Andreolli, s.v.

All.: Mazzarri, 7: squadra che fa la partita su un campo difficilissimo. Ottimo atteggiamento, concreti e solidi dietro. Avanti così.

(Giovanni Gazzoli)