Non c’è pace per Alex Schwazer: il marciatore altoatesino è risultato in stato d’ebbrezza mentre era alla guida della sua auto. Il campione olimpico della 50 chilometri di marcia alle Olimpiadi di Pechino 2008, vincitore in carriera anche di due bronzi mondiali e un argento europeo, trovato poi positivo all’Epo il 30 luglio 2012 in occasione di un esame antidoping alla vigilia dei Giochi di Londra, ai quali dunque non ha partecipato, guidava con valori molto elevati di alcol nel sangue, circa il doppio del consentito. A fermare l’auto su cui viaggiava l’atleta originario di Calice di Racines è stata una pattuglia dei carabinieri, che aveva notato un andamento decisamente sospetto della sua vettura. Alex Schwazer ha dovuto consegnare ai militari dell’Arma, del cui gruppo sportivo faceva parte, la patente (ancora non si conosce per quanto sarà sospesa) mentre l’auto non è stata sottoposta a sequestro. In arrivo per lui anche una pesante sanzione. Decisamente un periodo difficile per il fidanzato della campionessa di pattinaggio su ghiaccio Carolina Kostner, la cui positività al doping turbò pesantemente la spedizione italiana alle scorse Olimpiadi. Schwazer è stato squalificato per ben tre anni e mezzo, per uno stop che finirà dunque soltanto pochi mesi prima di Rio 2016, Olimpiade alla quale dunque in teoria Alex potrebbe partecipare, anche se il suo futuro sportivo appare molto incerto. Nel corso del mese di dicembre, invece, come ha affermato recentemente la Procura della Repubblica di Bolzano, la lunga e complessa indagine sul caso di doping del marciatore altoatesino, che ha coinvolto tutta l’atletica leggera italiana, dovrebbe riservare sorprese. Nel corso dell’estate al palazzo di giustizia del capoluogo altoatesino erano stati ascoltati personaggi di spicco dell’atletica azzurra, dal presidente federale Alfio Giomi ad Andrew Howe.



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