Si gioca oggi alle 12,30 l’anticipo della domenica: quattordicesima giornata di Serie A, al Massimino va in scena Catania-Milan. Due squadre in difficoltà: gli etnei sono ultimi in classifica e per ora il cambio di allenatore non ha darto risultati sperati. Il Milan, dal canto suo, ha vissuto una seconda parte di settimana segnata dall’annuncio delle dimissioni di Adriano Galliani, che poi sembra aver fatto marcia indietro; intanto sul campo è arrivata la prima vittoria esterna della stagione in Champions League, ma in campionato bisogna ridurre un gap che ora, rispetto al terzo posto, si è fatto decisamente ampio. Arbitra Rizzoli, lo scorso anno finì 3-1 per i rossoneri.
Intervenuto in conferenza stampa per il tradizionale appuntamento della vigilia, il tecnico del Catania Gigi De Canio ha parlato del difficile impegno al Massimino contro il Milan, partendo dalla debacle di Torino (4-1 per i granata): “Con il Torino è stato un peccato non essere riusciti a fare punti – ha spiegato De Canio. C’è un po’ di rammarico per aver sbagliato approccio, ma siamo concentrati sulla sfida di domani”. Il mister sa quanto il match sia importante, visto una classifica che piange: “E’ il momento di voltare pagina, siamo riusciti a preparare bene la partita. Ho fiducia nei miei giocatori e l’attenzione che mettono durante il lavoro quotidiano, sappiamo che affrontiamo una grande squadra, nonostante abbia avuto un momento di difficoltà”. Si gioca con il 4-3-3: sorprende la posizione di Monzon che dovrebbe venire schierato come esterno del tridente offensivo, mentre finalmente si vede titolare Gino Peruzzi, acquistato la scorsa estate dal Velez Sarsfield e finora fermo ai box per infortunio. Rientra anche Plasil, Keko a centrocampo con Tachtsidis a dettare i ritmi del gioco.
Le armi tattiche a disposizione di De Canio sono principalmente Leto e Guarente. Il primo ha già mostrato di avere qualità e ha trovato la scorsa settimana il primo gol in Serie A, mentre il secondo ha esperienza e può dare qualcosa in più al centrocampo etneo. In panchina anche Legrottaglie e Pablo Alvarez, finora titolari semi-inamovibili: rientra Spolli e come detto c’è Peruzzi, dunque De Canio vuole studiare qualcosa di diverso per vedere di dare una scossa ai suoi.
Sempre ai box Gonzalo Bergessio, assenza importante per il Catania: infortunatosi contro la Juventus, l’argentino rientrerà a gennaio. Con lui mancano anche Bellusci (i tempi di recupero sono più o meno gil stessi), Almiron e Izco: le condizioni dei due centrocampisti restano da valutare.
Viglia quanto mai agitata in casa Milan. Le dimissioni di Galliani sono state seguite dal clamoroso colpo di teatro di Silvio Berlusconi: “Galliani resta con noi” e l’ad ha commentato il tutto dicendo che “le parole del presidente sono sacre”. Allegri sa quanto si giochi e sa quanto sia importante raccogliere 3 punti al Massimino contro il Catania: “Occorre isolarsi da tutto, e iniziare a fare dei risultati. Perché se arrivano i risultati, arriva anche la serenità”. E prosegue: “Siamo sereni perché veniamo da una bella partita come quella di Glasgow. Abbiamo giocato bene. La cosa che mi spiace è non essere fino ad ora mai riuscito ad avere la rosa al completo. Quando si è tutti presenti il gruppo ha più motivazioni perché nessuno è sicuro del posto”. E sul futuro? “Io non ho mai pensato al mio futuro, nemmeno quando ero in bilico. E forse lo sono ancora. E’ da tre anni e mezzo che sento dire da tante persone che il Milan gioca male. Ma con la fortuna, al massimo puoi vincere una o due partite. Mentre nel 2013, la scorso campionato abbiamo perso solo una volta, su rigore contro la Juventus. Credo che questa squadra abbia dei valori. E non venite a parlarmi di rimpianti perché avrei potuto andare a Roma e cose simili: ho 46 anni e ho fatto tante scelte, private e sportive, e non ho mai avuto rimpianti”. Il mister si assume poi le responsabilità per il pessimo andamento del Diavolo in campionato: “Chi è il responsabile della classifica attuale? Esclusivamente io”. Prima di concludere, due parole su Mario Balotelli: “E’ importante che affronti le partite come a Glasgow, con intensità e mettendosi a disposizione della squadra. Per lui è un passo importante”. Dunque Balotelli è titolare, attaccante unico in uno schema con i due trequartisti: Birsa e Kakà a supporto, mentre a centrocampo Nocerino si è guadagnato i galloni da titolare. Emergenza difesa: inedita coppia centrale con Silvestre e Bonera, e Poli dimostra la sua duttilità andando a fare il terzino destro. In porta si rivede Gabriel, dopo l’errore contro il Parma.
Bocciato Alessandro Matri che fin qui non ha reso come la sua valutazione lasciava sperare, la grossa novità è che si rivede El Shaarawy: il Faraone proprio a Catania aveva segnato una doppietta importante per il Milan lo scorso anno, ora questa partita può rappresentare per lui la fine di un lungo calvario. Da valutare se Allegri lo farà entrare a partita in corso. Ci sono anche Cristante e Saponara.
La lista si allunga inesorabilmente: il più serio degli infortuni sembra essere quello di Robinho, che rivedremo solo nel 2014. Da valutare le condizioni di Zaccardo e Mexès, mentre i tempi di recupero per Pazzini si sono allungati e per ora non si sa quando l’attaccante potrà tornare a disposizione. Tornano con l’anno nuovo anche Amelia e Muntari, mentre Abbiati, De Sciglio e Abate possono farcela già per il prossimo turno.
21 Andujar; 2 G. Peruzzi, 5 Rolin, 3 Spolli, 34 Biraghi; 8 Plasil, 7 Tachtsidis, 26 Keko; 28 Barrientos, 10 Maxi Lopez, 18 Monzon. All. De Canio.
A disp: 1 Frison, 35 Ficara, 22 P. Alvarez, 6 Legrottaglie, 31 Cabalceta, 20 Freire, 33 C. Capuano, 24 Gyomber, 19 Castro, 11 Leto, 27 Guarente, 32 Petkovic
Squalificati: –
Indisponibili: Almiron, Belluschi, Bergessio, Boateng, Izco
59 Gabriel; 16 Poli, 25 Bonera, 26 Silvestre, 28 Emanuelson; 18 Montolivo, 34 N. De Jong, 23 Nocerino; 22 Kakà, 14 Birsa; 45 Balotelli. All. Allegri
A disp: 35 F. Coppola, 61 Ferrari, 33 Vergara, 21 Constant, 24 Cristante, 8 Saponara, 78 Niang, 92 El Shaarawy, 9 Matri
Squalificati: Zapata
Indisponibili: Abbiati, Amelia, Abate, Zaccardo, De Sciglio, Mexes, Muntari, Pazzini, Robinho, El Shaarawy.
Arbitro: Rizzoli
– Si avvicina Catania Milan, e per i rossoneri è tempo di lasciare alle spalle le vicende societarie e tornare a concentrarsi sul campionato. Allegri come sempre deve fare il contro con gli infortunati e vista l’impossibilità di recuperare Mexes per questa partita, si prova una nuova linea difensiva fino ad ora inedita con Poli-Silvestre-Bonera-Emanuelson.
– Trasferta delicatissima quella del Milan al Massimino di Catania. Nella giornata di ieri si è consumato lo strappo tra Galliani e la società: “Basta, mi dimetto”. Dopo 27 anni lo storico amministratore delegato lascia tra veleno e polemiche. Il Diavolo nelle prime tredici giornate ha raccolto troppo poco: 14 punti. I rossoneri annaspano in zone della classifica che non gli competono per blasone, ma questa sembra proprio un’annata storta nella quale verranno pagati gli errori per la mala gestione di questi ultimi tempi. Il Catania, dalla sua, è ultimo a pari merito con il Chievo a quota 9 e necessita più che mai di tre punti per risollevarsi. Sarà, senza dubbio, in match vibrante. Il Milan, reduce dal brutto pareggio casalingo contro il Genoa (1-1) che ha fatto esplodere la rabbia dei tifosi, si è riscattato in terra europea vincendo in scioletezza per 3-0 al Celtic Park. Kakà si è detto certo: “è la vittoria della svolta”. Allegri, ma soprattutto i tifosi milanisti lo sperano tanto. I siciliani, che hanno già vissuto un cambio di panchina (esonerato Maran) non stanno rispondendo al meglio alla cura De Canio che è obbligato a macinare punti per scrollarsi dalla spalle le aspettative di presidente e città. La parola d’ordine è cancellare il tonfo di Torino (4-1 per i granata) e ripartire subito. L’arbitro dell’incontro sarà il signor Rizzoli, assistenti di linea Nicoletti e Vuoto; il quarto uomo sarà De Pinto, mentre gli arbitri di porta Mazzoleni e Tommasi.
– Come già anticipato, lo scivolone contro il Torino fa ancora male, ma il Catania, ultimo in classifica vuole e deve risalire la corrente. Il gioco latita e De Canio, oltre che dare una sveglia tecnico-tattica, deve soprattutto tirare fuori l’orgoglio e la voglia dei suoi, demotivati e un po’ smarriti a causa di questi due mesi non certo buoni. La partita contro il Milan potrebbe dare le giuste motivazioni per iniziare a trovare un’identità che finora è mancata. Il mister si affiderà al 4-3-3, ma si trova costretto a fare i conti con gli acciacci di Almiron, Bergessio, Belluschi e Izco. Davanti ad Andujar troveremo Alvarezoì, Gyomber, il rientrante Spolli e Capuano. Il centrocampo a tre sarà formato da Plasil, Tachtsidis e Guarente, mentre il tridente d’attacco vedrà Barrientos, Maxi Lopez e Castro.
Il Milan non vince dal 19 ottobre scorso: un digiuno che si sta facendo sentire eccome in classifica e nell’umore di ambiente e tifosi, ormai sconsolati. Per il Diavolo è emergenza difensori: l’allarme è rosso più che mai. In difesa mancano infatti Abate, Mexes, Zapata (squalificato un turno), De Sciglio (e dunque la teorica difesa titolare) più Zaccardo. Come si è già visto a Glasgow, Poli andrà a fare il terzino con Bonera e Silvestre centrali, mentre Constant sembra esseere in vantaggio su Emanuelson sulla corsia di sinisrra. A centrocampo Nocerino affiancherà De Jong e Montolivo visto l’infortunio di Sulley Muntari. L’attacco sarà formato da Birsa e Kakà a sostegno di Balotelli. Ricordiamo come in infermeria ci sia anche Robinho (per un infortunio alla spalla che lo terrà fuori fino a Gennaio. Niang e Matri partiranno dalla panchina, anche se l’attaccante ex Juve potrebbe scalzare Birsa, ma lo sloveno è favorito per la maglia da titolare.