La Juventus sfiora l’impresa a Torino contro un ottimo Real Madrid e ottiene un 2-2 meritato, che sa tanto di occasione sprecata ma, visto anche il risultato maturato a Copenaghen, tiene i bianconeri ancora in piena corsa per la qualificazione agli ottavi di finale (clicca qui per il dettaglio della situazione).
La partita si apre in un’atmosfera da sogno con uno stadio e un pubblico da incorniciare, pronti a sostenere per novanta minuti i loro beniamini. Ancelotti, il grande ex della partita decide di schierare un 4-3-3 con Benzena Ronaldo e Bale là davanti per rompere la linea difensiva neroazzurra. Conte risponde con il solito 3-5-2 dando fiducia a Llorente e al solito Tevez. La partita non ci impiega molto a decollare e la prima occasione si vede al quinto minuto con uno stratosferico Cristiano Ronaldo, l’uomo dei record, che impensierisce Buffon sul secondo palo. La reazione della Juventus si fa subito sentire e nel giro di venti minuti si costruisce tre occasioni nitide da gol con Marchisio grande protagonista: la più clamorosa è un colpo di testa del centrocampista della nazionale su assist di esterno di Tevez; Casillan risponde da fenomeno e manda in corner un pallone già destinato ad entrare in rete. Quarantesimo minuto, momento chiave della partita: Tevez manda in profondità Pogba che anticipa con il gambone Varane e commette ingenuamente un fallo che costa il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta il solito Vidal che con calma olimpica spedisce il pallone nel sette e fa letteralmente crollare lo stadium. Si va negli spogliatoi con i bianco neri in vantaggio.
La ripresa si apre all’insegna dei Galacticos che non vogliono sfigurare su un palcoscenico così prestigioso e schiacciano fin dal primo minuto sull’acceleratore. I risultati dello sforzo offensivo delle camisete blanche si vede al settimo quando Caceres su errore difensivo manda in campo aperto Benzema; il francese serve l’accorrente Ronaldo che di piatto non può sbagliare. Si tratta dell’ottavo gol di CR7 in questa edizione della Champions (27 gol in 22 gare quest’anno: cifre da mostro, cifre da fenomeno). Nemmeno il tempo di reagire la Juve subisce il secondo gol: questa volta protagonista è Bale che su assist del solito Ronaldo brucia Buffon sul secondo palo con una rasoiata di mancino. E’ notte fonda per la juve che nel mezzo di questi gol aveva subito anche una traversa clamorosa dai venticinque metri con Xabi Alonso. Ma la Juventus è ormai una grande squadra anche per queste partite e cinque minuti dopo Llorente, su assist di Cacerea, raddrizza le sorti della partita con un incornata di testa impossibile da prendere per Casillas. I due allenatori italiani provano entrambi a vincere la partita rivoluzionando le loro squadre in attacco, ma negli ultimi 20 minuti a vincere è la paura: della juve quella di non portare a casa nemmeno un punto fondamentale per il percorso in champions; del real che vuole mettere in cassaforte la qualificazione. A risolvere il clima infuocato ci pensa il Cophenagen che battendo in casa il Galatasaray fa sognare sogni (quasi) tranquilli ai tifosi bianconeri. Allo Juventus stadium finisce 2-2: partita stellare, partita da Champions League.
Juventus-Real Madrid finisce 2-2. Grande prova dei bianconeri, che come all’andata fanno ben più dei blancos ma non riescono a prendere i tre punti. Le reti: 42′ rig. Vidal, 52′ Cristiano Ronaldo, 60′ Bale, 65′ Llorente. La buona notizia arriva da Copenaghen: il Galatasaray cade (0-1) e così la classifica recita ora Real Madrid 10 (già qualificato agli ottavi), Copenaghen 4, Galatasaray 4, Juventus 3. Bianconeri ultlmi, ma nel prossimo turno ospitano i danesi mentre il Galatasaray va a Madrid. Possibile un doppio sorpasso, a quel punto a Istanbul andrebbe bene anche il pareggio. Al momento però non si possono fare calcoli (clicca qui per il dettaglio della situazione).
Continua la maledizione di Carlos Tevez in Champions League: non segna dall’aprile 2009 quando ancora giocava con il Manchester United. La sua partita finisce all’82’ minuto: Conte manda in campo Fabio Quagliarella, già rientrato sabato a Parma. Per l’Apache un bel tiro dal limite dell’area, ma troppo centrale: respinta di Casillas. Lo stabiese si presenta subito: dentro da un minuto, riceve da Llorente e si gira sul sinistro, tiro angolato ma non potente e Casilas blocca senza troppi patemi. Partita che adesso è equilibrata: il Real Madrid (dentro Illarramendi, Di Maria e Jesé per Xabi Alonso, Bale e Benzema) continua a far paura in contropiede, la Juventus insiste per trovare il gol della vittoria.
Pareggio della Juventus! Ancora Llorente punisce il Real Madrid, settimo gol in carriera alle Merengues. Caceres da destra mette in mezzo un pallone sul secondo palo, Casillas resta giustamente in porta e Llorente anticipa il suo marcatore schiacciando di testa, senza nemmeno saltare, trovando il palo alla sinistra del portiere. I bianconeri sono ancora in corsa: pareggio preziosissimo questo, adesso bisogna tenere la concentrazione alta e provare a segnare la rete del nuovo vantaggio.
Al 60′ minuto Juventus-Real Madrid 1-2. Gareth Bale punisce i bianconeri con un tiro anticipato di interno, beffando una posizione non perfetta di Caceres e Buffon sul primo palo. Continua la maledizione di Champions League per i bianconeri, che subiscono gol alla prima occasione. Per contro, la squadra continua a creare tanto: solo un minuto prima Marchisio era stato murato due volte sotto porta, prima da Casillas e poi da Pepe sulla riga di porta. Va detto che Xabi Alonso aveva colpito una traversa incredibile con uno splendido sinistro al volo da fuori area.
Al 52′ minuto il Real Madrid pareggia. Clamoroso errore di Caceres che invece di spazzare via il pallone tocca all’indietro favorendo Benzema; la difesa non è messa benissimo, il francese serve Ronaldo che davanti a Buffon lo supera con un tocco sotto. Tutto da rifare per i bianconeri, un colpo durissimo da accettare dopo un primo tempo in cui aveva prodotto davvero tanto.
Fine primo tempo allo Juventus Stadium: la Juventus è in vantaggio sul Real Madrid per 1-0. Decide Arturo Vidal con un calcio di rigore perfetto, concesso da Webb per un fallo di Varane (ammonito) su Pogba. Vantaggio meritato per quello che si è visto nel primo tempo; sull’altro campo Copenaghen-Galatasaray 1-0, risultato preziosissimo per la squadra di Antonio Conte.
Juventus in vantaggio! Al 42′ minuto passano i bianconeri, con pieno merito: calcio di rigore perfetto trasformato da Arturo Vidal, giunto al settimo gol stagionale. Bravissimo Pogba a anticipare Varane sul lancio di Tevez, il difensore francese non riesce a contenere l’intervento in scivolata e lo tocca sul tallone. Webb esita mezzo secondo, poi indica il dischetto e ammonisce il numero 2 del Real Madrid. Vidal tira all’incrocio dei pali, alla sinistra di Casillas: rigore che non si prende mai, Juventus avanti.
Pazzesca palla gol per la Juventus: Pirlo dalla trequarti lancia in area per Marchisio che prende il tempo a Marcelo e di testa indirizza verso il secondo palo, Casillas miracoloso manda in calcio d’angolo con una gamba. E’ una Juventus che convince: ancora Vidal ha una bella opportunità quando viene servito in area di rigore, ma il cileno sceglie la sponda per Llorente invece del tiro al volo e lo spagnolo viene chiuso. Il Real Madrid comunque è vigile: ogni tanto prova qualche accelerazione e quando può cerca di far calare i ritmi della partita.
Al 23′ minuto la Juventus cresce. Sempre 0-0, ma i bianconeri pressano in maniera costante e hanno una clamorosa palla gol: esterno destro basso di Pogba nell’area piccola, Pepe in anticipo su Llorente svirgola e Casillas ha un riflesso pazzesco togliendo la palla dalla porta, Marchisio quindi si vede il tiro murato. E’ una squadra che adesso ci prova senza paura di concedere qualcosa: doppia conclusione di Vidal che non porta a nulla, ma l’atteggiamento è quello giusto.
Dopo 10 minuti, partita equilibrata. La Juventus, galvanizzata anche dal vantaggio del Copenhagen, prova a fare l’andatura e si trasferisce nella metà campo opposta guadagnando un angolo, ma il Real Madrid – questa sera in arancione – risponde colpo su colpo e ha l’occasione migliore: un destro di Cristiano Ronaldo da posizione semi-impossibile che sibila a pochi centimetri dal palo alla destra di Buffon, che comunque pareva essere sulla traiettoria.
Comunicate le formazioni ufficiali di Juventus-Real Madrid: arbitra l’inglese Howard Webb, è tutto pronto per cominciare. 1 Buffon; 4 M. Caceres, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 22 Asamoah; 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba; 8 Marchisio, 14 Llorente, 10 Tevez. A disposizione: 30 Storari, 5 Ogbonna, 11 De Ceglie, 20 Padoin, 33 Isla, 12 Giovinco, 27 Quagliarella Allenatore: Antonio Conte 1 Casillas; 4 Sergio Ramos, 3 Pepe, 2 Varane, 12 Marcelo; 6 Khedira, 14 Xabi Alonso, 19 Modric; 11 Bale, 9 Benzema, 7 Cristiano Ronaldo. A disposizione: 25 Diego Lopez, 15 Carvajal, 17 Arbeloa, 24 Illarramendi, 23 Isco, 22 Di Maria, 20 Jesé Rodriguez. Allenatore: Carlo Ancelotti.
Le due squadre giocano con un modulo similare (ovvero, il 4-3-3) dove i punti di forza sono gli inserimenti dei centrocampisti, soprattutto i bianconeri, i quali, oltre ai vari Pogba e Vidal, giocheranno con Marchisio nei panni di incursore “alla Florenzi” a supporto alla coppia d’attacco composta da Llorente e Tevez, in modo riuscire a mantenere un modulo propositivo, ma che non sia particolarmente sbilanciato. Gli ospiti, invece, giocano più in funzione dei due attaccanti esterni (Bale e Ronaldo), e la presenza di Caceres in una difesa a 4 è volta soprattutto a contenere le loro sfuriate. Da non sottovalutare, inoltre, gli inserimenti tra le linee di Modric, il quale partirà sicuramente in linea con gli altri centrocampista, ma a lui, sicuramente, verranno affidate le chiavi della trequarti.
Real Madrid favorito in vista della prossima gara di Champions contro la Juventus in programma questa sera alle ore 20:45 allo Juventus Stadium, si a in virtù della miglior posizione di classifica, sia in virtù del miglior tasso tecnico di cui dispongono. Attenzione però, perché i bianconeri, ancora feriti dopo la sconfitta rimediata al Bernabeu, potrebbero sfruttare il fattore campo per rimettersi in gioco in chiave qualificazione, tanto che una vittoria dei bianconeri,secondo le quote Snai, è più probabile: viene data a 2.35, quella dei blancos a 2.75 ed il pareggio a 3,60. Decisamente meglio rispetto alla gara di andata, quando gli uomini di Antonio Conte venivano quotati a 5,25 contro l’1,60 di quelli di Ancelotti. Un ulteriore segnale di equilibrio e spettacolo che i tifosi dovranno aspettarsi, lo si può notare dall’1,45 del Gol e dall’1,57 dell’Over, contro il 2,55 del NoGol ed il 2,25 dell’Under. È chiaro che si tratta di una partita da tripla fra due squadre che segnano tanto ma subiscono abbastanza, ma noi vi consigliamo di puntare sul 2-1 dei Campioni d’Italia (dato a 9). Se, invece, preferireste dare fiducia al Real Madrid, vi consigliamo il medesimo punteggio (dato a 9,50), oppure il pareggio con gol, su tutti l’1-1 (7,50) e 2-2 (10).
Tutto pronto per la grande notte di Champions League. Fase a gironi, gruppo B, quarta giornata: Juventus-Real Madrid è una classica del calcio europeo e oggi vale tantissimo per i campioni d’Italia, fermi a quota 2 punti in classifica, terzi e costretti all’impresa se vogliono evitare l’eliminazione (che sarebbe, con tutta probabilità, una discesa in Europa League). Per contro, le Merengues hanno 9 punti, hanno sempre vinto e facendolo anche questa sera sarebbero ufficialmente agli ottavi di finale, potendo permettersi di pareggiare con il Galatasaray all’ultima giornata per ottenere il primo posto nel girone. Gli scenari possibili per la squadra di Antonio Conte non sono allora troppi: pareggio o sconfitta sono sostanzialmente identici, contando una vittoria dei turchi in Danimarca il distacco salirebbe a 4 o 5 punti, dunque bisognerebbe comunque andare a vincere a Istanbul (facendolo poi in casa contro il Copenaghen) e sperare che il Real Madrid fermi la corsa di Roberto Mancini. La vittoria avrebbe tutt’altro sapore: intanto rimetterebbe in corsa anche le Merengues, ma soprattutto consentirebbe di mantenere i due punti di ritardo. Chiaro che anche qui bisognerà battere i danesi, ma poi la Juventus potrebbe accontentarsi di un pareggio in Turchia nella speranza che il Real Madrid faccia il suo dovere e vinca la partita casalinga contro il Mancio (all’andata finì 6-1). Essendo che Galatasaray-Juventus arriva all’ultima giornata, i conti saranno già fatti e i bianconeri potrebbero presentarsi al nuovo Ali Sami Yen sapendo di poter pareggiare per qualificarsi (un po’ come era successo lo scorso anno in Ucraina). Questa sera però la tavola è vuota, e bisogna cominciare a riempirla: la buona prestazione dell’andata è il viatico per avere quegli occhi della tigre sempre richiesti dal tecnico salentino. I precedenti giocano a suo favore: Juventus-Real Madrid a Torino è storia di rimonte compiute. Se ne ricordano tre negli ultimi 18 anni: 1995-1996 (quarti di finale), l’anno della vittoria in Champions League, finì 1-0 al Bernabeu (gol di Raul), tutto ribaltato da Del Piero e Padovano. Poi 2002-2003 (semifinale), forse la più entusiasmante anche se poi arrivò la sconfitta in finale: 1-2 all’andata (Ronaldo, Trezeguet e Roberto Carlos), partita perfetta a Torino con reti di Trezeguet, Del Piero e Nedved (chiosa finale di Zidane e 3-1), serata storica rovinata solo dall’ammonizione del ceco che dovette saltare la finale. Infine, 2004-2005 (ottavi di finale): Ivan Helguera basta per l’1-0 di Madrid, al ritorno ci pensano Trezeguet e Zalayeta. Tre rimonte storiche, cui si aggiunge la fase a gironi 2008-2009: una Juventus in difficoltà vinse 2-1 grazie a Del Piero e Amauri (rete inutile blanca di Van Nistelrooy) e nell’occasione andò poi a espugnare il Bernabeu con doppietta del numero 10, cui fu tributata un’ovazione dai tifosi avversari. Tra i doppi ex naturalmente Zinedine Zidane, dieci anni perfettamente divisi tra le due squadre, costato al Real Madrid 150 miliardi di lire (incassato dai bianconeri); poi Emerson, trasferitosi in Spagna a seguito di Calciopoli esattamente come Fabio Cannavaro (che poi è tornato per una sola stagione alla Juventus); lo spagnolo Luis Del Sol, acquistato dagli Agnelli nel 1962, in bianconero in un periodo non felicissimo per la squadra (ma vinse comunque scudetto e Coppa Italia); naturalmente Fabio Capello, due anni per parte (a Madrid a un decennio di distanza). Il friulano avrebbe vinto quattro campionati con il 100% di riuscita se non fosse stato per i due titoli revocati alla Juventus. Infine, Carlo Ancelotti: due stagioni sulla panchina della Juventus, un biennio nel quale fece più punti delle rivali in Serie A ma arrivò sempre secondo, perdendo uno scudetto che aveva già vinto nel 2000, sotto il nubifragio di Perugia.
Esattamente come lo scorso anno, la Juventus si è complicata la vita da sola: pareggio esterno contro il Copenaghen (allora era stato il Nordsjaelland, ma sempre danese), poi beffardo 2-2 a Torino contro il Galatasaray, una partita girata in dieci minuti e buttata al vento trenta secondi dopo. La difficoltà rispetto al 2012-2013 è rappresentata dalla presenza del Real Madrid, che non è certo il Chelsea di dodici mesi fa: infatti, al Bernabeu è arrivata una sconfitta anche se immeritata. Adesso la strada è nota: bisogna solo vincere le tre partite che rimangono, con sguardo decisivo e fondamentale a quella contro i turchi. Sarà difficile: stranamente la versione bianconera che si presenta in Europa è molle e impacciata, costruisce tantissime palle gol (è tra le prime per tiri tentati) ma non riesce a finalizzare. Pensate: 65 conclusioni in tre partite, ma di queste appena più della metà (33) finiscono nello specchio. Segno che manca la cattiveria giusta, e in qualche caso anche la fortuna; per ritrovare entrambe Conte ripete l’esperimento del 4-3-3 (clicca qui per le probabili formazioni) che tanto bene si è comportato in Spagna, ma deve rinunciare a Giorgio Chiellini ingiustamente espulso dal rivedibile arbitro tedesco Markus Grafe. Chi sa come si vince contro il Real Madrid è Alessio Tacchinardi, che nel 2002-2003 formò una strepitosa linea a centrocampo con Edgar Davids (clicca qui per il suo pronostico): lui conosce bene anche Antonio Conte per averci giocato insieme più di dieci anni, e sa bene che il tecnico salentino ha il senso dell’impresa nelle corde. Sarà importante ritrovare anche i gol di Carlos Tevez: l’Apache non segna in Champions League dal 2009 ed è chiaro che oltre al suo contributo come trascinatore e uomo a tutto campo servono le sue reti per battere un avversario di tale portata. Problemi simili non li ha il Real Madrid, che in Champions League ha vissuto un periodo di sei anni consecutivi senza mai superare gli ottavi di finale e grazie a José Mourinho ha spezzato la maledizione, fermandosi tuttavia sempre in semifinale. Con l’arrivo di Ancelotti, uno che la Champions League l’ha vinta due volte da allenatore e due da giocatore, si spera che la rotta si inverta; nel frattempo i blancos hanno già messo le cose in chiaro nel girone, segnando 12 gol nelle prime tre partite. Quello che preoccupa è la fase difensiva: non tanto in Europa, anche se la squadra non è mai riuscita a tenere la porta inviolata, quanto in campionato dove le reti incassate sono già 16 (in 12 partite). Soprattutto, a fare acqua è la versione da trasferta: sono già tante le partite esterne che le Merengues hanno perso (Barcellona), pareggiato (Villarreal) o vinto con grande fatica, nei minuti finali e anche con situazioni dubbie e controverse (contro il Levante due gol al 90′ e 94′, contro l’Elche rigore al 96′). E’ chiaro che Ancelotti sta ancora lavorando sull’alchimia di squadra: quando si hanno in rosa così tante stelle bisogna sempre cercare la loro giusta collocazione in campo e studiare schemi e soluzioni che li rendano in grado di dare il 100%. Sarà durissima per la Juventus, che però ha forse il vantaggio di avere più motivazioni rispetto a un Real Madrid che vuole sì vincere per chiudere il discorso qualificazione ma è decisamente più rilassato. Il modo di giocare sempre aperto dei blancos può certamente favorire la squadra di Antonio Conte, che ha bisogno di aggredire gli spazi e trovare ampiezza sulle corsie laterali, specie se verrà utilizzato Fernando Llorente che già all’andata è andato in gol e ha ottime statistiche contro il Real Madrid. Non resta allora che andare a vedere come finirà la partita dello Juventus Stadium, sperando che i bianconeri giochino come sanno, con il furore agonistico che li ha contraddistinti nelle ultime due stagioni. Al Napoli, altra sfida cruciale di questa parte di stagione, si penserà poi: ora Howard Webb, arbitro che ha diretto la finale di Champions League e quella dei Mondiali nel 2010, sta per fischiare l’inizio. Preparatevi: Juventus-Real Madrid sta per cominciare…
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Marcatori: 42′ p.t. rig. Vidal (J), 7′ s.t. Ronaldo (R), 15′ s.t.t Bale (R), 20′ s.t. Llorente (J)
Buffon; M. Caceres, Barzagli, Bonucci, Asamoah; Vidal, Pirlo, Pogba; Marchisio, Llorente (dal 43’ s.t. Giovinco), Tevez (dal 35’ s.t. Quagliarella). (Storari, Ogbonna, De Ceglie, Padoin, Isla). All. Conte.
Casillas; Sergio Ramos, Varane, Pepe, Marcelo; Khedira, Xabi Alonso (dal 25’ s.t. Illarramendi), Modric; Bale (dal 30’ s.t. Di Maria), Benzema (dal 35’ s.t. Rodriguez), Cristiano Ronaldo. (Lopez, Carvajal, Arbeloa, Isco). All. Ancelotti.
Arbitro: Webb (Ing)
Ammoniti: Modric (R), Varane (R), Pirlo (J) e Bonucci (J)