Notizia importante dal Camp Nou: Mario Balotelli, apparso in scarse condizioni di forma e fiducia nelle ultime uscite, dovrebbe iniziare la partita dalla panchina. Al suo posto, nel nuovo 4-4-1-1 disegnato da Massimiliano Allegri, dovrebbe trovare spazio Robinho in qualità di attaccante, con Kakà a supporto. Per quanto riguarda il Barcellona, la scelta che Gerardo Martino deve effettuare entro le 20,45 di questa sera riguarda il terzo giocatore del tridente: sicuri del posto appaiono Messi e Sanchez, uno tra Neymar e Pedro completerà l’attacco blaugrana.



Oltre al giovane portiere Gabriel (fuori dalla lista Champions), Alegri dovrà fare a meno dei soliti Silvestre, El Shaarawy, Pazzini, Nocerino e De Sciglio, quest’ultimo infortunatosi successivamente dopo il rientro atteso un mese e mezzo a causa di un infortunio al menisco. Di minore rilevanza gli infortuni in casa Barcellona. Gli infortuni di Jonathan Dos Santos, Afellay e Jordi Alba, per quanto gravi, non destano particolare apprensione in quanto, nei primi due casi, si tratta di rincalzi, per quanto riguarda l’esterno spagnolo, ci sono giocatori in grado di sostituirlo.



Questa sera alle ore 20.45 il Camp Nou ospita Barcellona-Milan, big-match del gruppo H della Champions League 2013-2014 (quarta giornata). Una partita da non perdere fra due squadre che hanno scritto la storia del calcio, nonché un esame durissimo per i rossoneri di mister Allegri, che vengono in Catalogna in un momento di crisi dentro e fuori dal campo e cercano un risultato che – oltre ad ipotecare la qualificazione – servirebbe a dare una grande iniezione di fiducia al Milan. Le stelle in campo saranno davvero tante, da Messi e Neymar a Kakà e Balotelli, e questo sarà un ulteriore motivo d’interesse di una partita che attirerà l’attenzione del mondo intero. Eccovi dunque le ultime notizie e le probabili formazioni delle due squadre per la partita che sarà diretta dall’arbitro serbo Mazic.



Gerardo “Tata” Martino non si fida del Diavolo. Nella conferenza stampa della vigilia, l’allenatore dei catalani ha dichiarato: “Rossoneri in crisi? Voi dite che lo siamo anche noi; parlate di crisi di gioco del Barcellona e quindi partiremo alla pari. E comunque sospetto sempre dei grandi club in difficoltà: il Milan ha storia e grandi giocatori, bisogna rispettarlo”. Il mister si è poi soffermato sul periodo non certo brillantissimo di Lionel Messi, a secco dalla gara di andata a San Siro: “Si parla tanto di lui, non siete abituati a non vederlo segnare per quattro partite consecutive: ma noi siamo tranquilli. Magari non è al cento per cento, ma si sta allenando bene. Vincere è di vitale importanza per qualificarsi: domani (oggi, ndR) dovremo giocare come sappiamo, muovendoci bene e non permettendo al Milan di chiudersi troppo in difesa come all’andata. Ma ricordo anche il match dell’anno scorso: fu una gioia per gli occhi vedere cosa fu in grado di fare il Barcellona in quella gara”. Naturalmente il Barcellona si schiererà con il 4-3-3, ma l’allenatore ha ancora qualche dubbio: soprattutto, in difesa c’è un incerto ballottaggio fra Puyol e Mascherano (con il capitano leggermente favorito) per affiancare Piquè davanti al portiere Valdes. A centrocampo, sicuri Xavi e Busquets, la terza maglia dovrebbe andare ad Iniesta, anche se è ancora da escludere l’ipotesi Fabregas. Situazione simile nel tridente d’attacco: intoccabili Messi e Neymar, c’è poi Sanchez nettamente favorito su Pedro per completare il reparto.

Naturalmente non mancherà la qualità anche tra le alternative a disposizione dell’allenatore: in particolare basterebbe pensare quali sono i giocatori coinvolti nei ballottaggi che abbiamo già citato. In panchina dovrebbero accomodarsi Mascherano, Fabregas e Pedro, e con questo abbiamo già reso l’idea di chi potrebbe entrare in campo a partita in corso.

Sono quattro i giocatori assenti tra i catalani, ma certamente l’assenza più pesante è quella di un titolare come Jordi Alba, giocatore che avrebbe fatto molto comodo a Martino in questo periodo. Gli altri tre indisponibili sono Cuenca, Afellay e Dos Santos.

Ecco le parole di Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida di Champions League di domani sera al Camp Nou contro i blaugrana, quarta giornata del girone H. Per il Milan è un momento buio più che mai, e il mister lo sa bene: “I tifosi ci sono sempre stati accanto. Noi dobbiamo solo lavorare e trovare la soluzione per uscire da questo momento. Certo, uscire dalla crisi in una partita non si può, la cosa fondamentale in questo momento è portare l’episodio dalla nostra parte. Ma possiamo riprenderci. Su questa squadra 15 giorni fa c’erano pensieri diversi”. Per quanto riguarda invece le vicende societarie imbocca la via del “no comment”: “Io non commento queste cose. Io e i giocatori dobbiamo solo pensare a giocare, a raggiungere gli ottavi di Champions e risalire in classifica in campionato. Domani servirà fare un’ottima partita di squadra, sia a livello offensivo che difensivo. Servirà una grande partita sia dal punto di vista fisico che mentale. Bisognerà stare attenti, ma anche avere coraggio di giocare e cercare di fare meglio dell’andata”. Quali uomini scenderanno in campo? “Kakà e Robinho stanno bene, all’andata hanno fatto una bella partita, domani (oggi, ndR) vedremo se saranno del match. Balotelli? Sabato ha tenuto un comportamento corretto, sbagliando solo nel fallo in cui è stato ammonito. Anche lui sa che deve migliorare ancora. Non ha mai segnato al Barcellona? Speriamo lo faccia domani. Cambiamenti tattici? Dovrò valutare, abbiamo provato delle situazioni diverse. Io faccio giocare sempre i giocatori nei ruoli più adatti a loro”. E ancora, sugli avversari: “Messi è sempre pericoloso, anche se non segna. È il più forte al mondo e anche domani ci sarà fastidio. Capita di non segnare per qualche partita. Il Barcellona ha grandi giocatori tecnici, bravi negli spazi stretti e a recuperare palloni. Rispetto all’anno scorso, hanno Neymar che è bravo a buttarsi negli spazi”. Un solo dubbio nel 4-4-1-1 del Milan, che si baserà su Balotelli punta centrale e Kakà alle sue spalle: chi tra Birsa e Poli come quarto di centrocampo? Favorito l’italiano, per un centrocampo compatto che garantisca solidità alla squadra in un momento che definire difficile è addirittura riduttivo viste tutte le polemiche di questi giorni.

Oltre probabilmente a Birsa, il Milan avrà soluzioni alternative soprattutto in attacco, visto che Allegri potrà scegliere a partita in corso pure Robinho e Matri. Per il centrocampo invece resta a disposizione solamente Emanuelson, e per la difesa ecco Zaccardo e Bonera. Tutto sommato, una buona scelta a disposizione del mister rossonero.

L’elenco dei giocatori indisponibili è ancora una volta molto lungo: non potranno essere della partita il portiere Amelia, i difensori De Sciglio e Silvestre, il centrocampista Nocerino e gli attaccanti Pazzini ed El Shaarawy. Non servono molti altri commenti per spiegare che l’emergenza dalle parti di Milanello sembra non finire mai, e non è il modo ideale per scendere in campo al Camp Nou contro il Barcellona.

 

 1 Victor Valdes; 22 Dani Alves, 3 Piqué, 5 Puyol, 21 Adriano; 6 Xavi, 16 Sergio Busquets, 8 Iniesta; 9 Sanchez, 10 Messi, 11 Neymar. All. Martino.

A disp: 13 Pinto, 14 Mascherano, 2 Montoya, 17 Song, 4 Fabregas, 7 Pedro, 20 Cristian Tello.

Squalificati: –

Indisponibili:  Jordi Alba, Jonathan Dos Santos, Afellay, Cuenca.

 32 Abbiati; 20 Abate, 17 Zapata, 5 Mexès, 21 Constant; 16 Poli, 18 Montolivo, 34 N. De Jong, 4 Muntari; 22 Kakà; 45 Balotelli. All. Allegri

A disp: 35 Coppola, 81 Zaccardo, 25 Bonera, 28 Emanuelson, 14 Birsa, 7 Robinho, 9 Matri.

Squalificati: –

Indisponibili: Bonera, Silvestre, De Sciglio, Pazzini, El Shaarawy, Amelia.

Arbitro: Mazic (Serbia).

Si avvicina la partita Barcellona Milan uno dei più grandi classici della Champions League. Ancora problemi per Allegri che in vista della sfida di domani perde Amelia e Nocerino. Il portiere rossonero ha riportato una contusione alla mano mentre il centrocampista ha un problema muscolare. Si aggregherà solo domani al gruppo Zaccardo assente per influenza. Restano gli interrogativi sul recupero ‘mentale’ di Balotelli che consentirebbe al Milan di guadagnare peso e concretezza nel reparto offensivo.

Partita importante per i rossoneri domani sera: Barcellona-Milan, ore 20:45 (arbitro il serbo Milorad Mazic), vale per la quarta giornata della fase a gironi di Champions League (gruppo E) in un girone che al momento vede in testa i blaugrana con 7 punti seguiti proprio dai rossoneri che ne hanno 5. Dietro però spinge il Celtic con 3, e allora la squadra di Massimiliano Allegri, che arriva peraltro da un periodo nero, non può permettersi di rilassarsi. Ormai diventato un classico degli ultimi anni, il viaggio al Camp Nou potrebbe risolversi in un trionfo con tanto di pass per gli ottavi (non ufficiale ma quasi) oppure può far sprofondare nuovamente nell’incubo di un’eliminazione. Diverso il discorso per il Barcellona, che però puntano al primo posto nel girone e vincendo lo avrebbero in mano. Lo scorso anno qui finì con nu tonfo pesantissimo per il Milan, che aveva vinto 2-0 la partita di andata degli ottavi di finale: 0-4 e Messi e soci avanti. Ancora prima, quarti di finale, 3-1 catalano dopo lo 0-0 di San Siro. 

La scorsa settimana Gerardo Martino ha festeggiato i primi 100 giorni sulla panchina del Barcellona. I giornali ne hanno dato grande risalto, sottolineando quali siano stati i suoi punti di forza. Intanto l’imbattibilità: 11 vittorie e un pareggio in campionato, due pareggi in Supercoppa di Spagna (con trofeo vinto), due vittorie e un pareggio in Champions League. In più, un gioco che sta convincendo sempre più e che si è leggermente staccato dal tiqui taka (che resta comunque un marchio di fabbrica buono per tutte le occasioni) e un attacco che non dipende più così troppo da Leo Messi. Il quale, ovviamente, rimane un punto fermo e il giocatore più importante della squadra (12 gol stagionali) ma sta conoscendo un periodo in cui non va a segno (4 gare consecutive in campionato, non accadeva da due anni) e lascia il palcoscenico ad altri. Alexis Sanchez, 7 gol nella Liga, era stato indicato da Martino come elemento fondamentale per la sua squadra; Neymar sta diventando preziosissimo uomo assist, imparando a giocare in una squadra nella quale non è più il leader assoluto ma uno dei tanti. La formula funziona, il brasiliano è più sciolto dall’inizio e comincia a fare paura. Dietro, pare che i problemi difensivi siano stati risolti: i gol subiti in campionato sono appena 7, mentre in Champions League solo uno. Formazione confermata domani: possibile avvicendamento Montoya-Adriano a sinistra, in attesa del ritorno di Jordi Alba. 

Pare che questa possa essere la settimana decisiva per Massimiliano Allegri: dopo il Barcellona arriva il Chievo, e due risultati negativi – si dice – porterebbero all’esonero del toscano. Si comincia da domani sera: chiaro che l’impegno è ostico, ma il Milan deve essere in grado di fornire risposte convincenti sul campo, per uscire da una situazione che sta diventando terrificante. In campionato le sconfitte sono già 5 in 11 partite, li gol subiti addirittura 19 per uno sconcertante -2 di differenza reti. Il gioco latita (contro la Fiorentina c’è stato un solo tiro in porta), la difesa imbarca acqua, il centrocampo non riesce a fare filtro e anche davanti c’è crisi, con Mario Balotelli che non riesce più a segnare e Kakà che per quanto si impegni (non poco, anzi) non è più quello di sei-sette anni fa, che vinceva da solo le partite. Insomma: situazione pesante, quantomeno in Champions League si respira un’aria più salutare con una vittoria e due pareggi. Non significa che la qualificazione sia già in tasca: il Celtic fa paura, soprattutto perchè la partita di ritorno si gioca in Scozia. Allegri per domani sera pensa nuovamente al 4-3-3, con Kakà e Birsa a partire stavolta larghi a supporto di Balotelli, nel tentativo di fornire al bresciano maggiore supporto e più palloni da scaraventare in rete. Dietro, si rivede Mexès che in campionato era squalificato, Constant a sinistra in luogo di De Sciglio che, rientrato in campo da poco, è ancora fermo ai box. Perchè c’è anche questo annoso problema: gli infortuni.

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