A Dortmund va in scena questa sera un big match: la partita fra Borussia e Arsenal ha tutte le caratteristiche per affascinare gli spettatori di tutto il mondo perché si affrontano due squadre che fanno del bel gioco un marchio di fabbrica. Spettatore molto interessato è il Napoli, terzo incomodo per la qualificazione nel gruppo F. Andiamo dunque a vedere chi potrebbe decidere le sorti di questa partita. Davanti i vice-campioni d’Europa hanno tanta qualità, diffusa tra tutti i componenti del reparto avanzato. Eppure, il giocatore decisivo per mantenere gli equilibri e consentire di scatenarsi ai campioni là davanti è Nuri Sahin, turco-tedesco (che ha optato per la Nazionale del Bosforo) che ha ripreso in mano le redini della squadra dopo un periodo difficile e che si sta rivelando fondamentale per Klopp in questo periodo in cui è indisponibile Gundogan. Il tedesco ex Real Madrid torna in patria e sarà il nemico pubblico numero 1 per i padroni di casa: non c’è dubbio sul fatto che il suo arrivo ai Gunners è stato l’ingrediente fondamentale per questo inizio di stagione in cui l’Arsenal sta dominando la Premier League. A Madrid si stanno mordendo le mani, a Napoli ha assaggiato cosa vuol dire giocare contro di lui, il gioco di Wenger ha già in lui una fonte insostituibile e l’esito della partita odierna potrebbe dipendere da Ozil. O almeno, così sperano dalle parti di Londra.
Una grande partita, purtroppo con tantissimi assenti. Questo sarà Borussia Dortmund-Arsenal di questa sera, partita a cui anche il Napoli sarà molto interessato. I gialloneri tedeschi devono fare i conti con ben tre, forse quattro, indisponibili: mister Klopp non potrà fare affidamento sul veterano centrocampista Kehl, infortunatosi alla caviglia lo scorso settembre, sul terzino destro polacco Piszczek, frenato da un infortunio all’anca, ed al mediano Gundogan, quest’ultimo fermo da agosto a causa di una compressione delle vertebre lombari che hanno portato all’infiammazione di un nervo della schiena, infortunio che lo terrà fuori per altri due mesi. Assenza pesante per un giocatore che l’anno scorso era stato decisivo nella cavalcata fino alla finale. Non è escluso, inoltre, che si aggiunga anche il difensore Hummels, altra colonna della squadra, reduce da un infortunio alla coscia. Sia però chiaro che i Gunners sono messi ancora peggio. Arsene Wenger, infatti, deve fare a meno già da diverso tempo a ben cinque lungodegenti: si tratta di Diaby (rottura del legamento crociato), Walcott (fuori da fine settembre a causa di un infortunio muscolare), Oxlade-Chamberlain (infortunato al ginocchio da agosto), Sanogo (problemi alla schiena) e Podolski (out da fine agosto a causa di uno strappo muscolare). Finora tutto sommato l’Arsenal non ne ha risentito – basterebbe vedere la classifica della Premier League – ma è chiaro che assenze così pesanti alla lunga potrebbero avere conseguenze molto negative. Inoltre, stasera l’Arsenal dovrà fare a meno anche di Flamini, a causa di un problema all’inguine, e inoltre non ci saranno nemmeno Wilshere e Gnabry, entrambi fuori da poco a causa di una caviglia slogata.
In contemporanea alla sfida del Napoli, impegnato in casa contro il Marsiglia fanalino di coda con zero punti, al Signal Iduna Park (noto in precedenza con il nome di Westfalenstadion), andrà in scena l’altra sfida del girone F che vedrà opposte Borussia Dortmund ed Arsenal, tutte squadre ferme a sei punti in classifica, proprio insieme ai partenopei. Le due squadre, dopo essersi riconfermate nei rispettivi campionati (i gialloneri sono secondi in Bundesliga dietro di un punto alla corazzata Bayern Monaco, mentre i Gunners sono primi con cinque punti di vantaggio su Liverpool, Chelsea e Tottenham), vorranno sicuramente affermarsi anche in campo europeo, soprattutto i Gunners che, pur mantenendo alto il tasso tecnico della rosa negli anni, non sono mai riusciti ad ottenere nulla se non un secondo posto nella stagione 2005-2006 dietro al Barcellona, stesso traguardo del Borussia l’anno scorso. Eccovi dunque le probabili formazioni e le ultime notizie sulle due squadre, che saranno arbitrate dall’olandese Kuipers.
Al rientro in panchina dopo due giornate di squalifica, il tecnico Jurgen Kloop ha così dichiarato: “Nella mia opinione, Arsene Wenger ha uno stile di gioco diverso che a me piace molto. Negli ultimi 10 anni l’Arsenal ha giocato un calcio perfetto anche se non ha vinto titoli. Loro sembrano un’orchestra che, però, tiene basso il volume, mentre noi siamo una band di heavy metal che a cui piace fare rumore”. I gialloneri, finalisti della scorsa edizione del torneo, con ogni probabilità, riproporranno il consueto 4-2-3-1 che vedrà, davanti a Weidenfeller, Papastathopoulos (favorito sull’acciaccato Hummels) e Subotic centrali con Schmelzer e Grosskreutz ai loro lati; in mezzo Sahin e Bender agiranno da schermo alla difesa, mentre, a supporto del bomber Lewandowski, giocherà il consueto terzetto di trequartisti composto da Reus, Aubemayang e Mkhitaryan. Un attacco pesante per una partita da vincere in un girone così equilibrato.
In panchina, le novità, dovrebbero essere rappresentate dall’esterno Jakub Blaszczykowski ed il difensore centrale Mats Hummels, il primo per scelta tecnica, mentre il secondo a causa di un infortunio alla coscia, subito venerdì durante la larga vittoria della sua squadra sullo Stoccarda.
Per l’occasione, mister Klopp dovrà rinunciare al veterano Kehl (infortunatosi alla caviglia lo scorso settembre), al terzino destro polacco Piszczek (infortunio all’anca), ed al mediano Gundogan, quest’ultimo fermo da agosto a causa di una compressione delle vertebre lombari che hanno portato all’infiammazione di un nervo della schiena, infortunio che lo terrà fuori per altri due mesi. Non è escluso, inoltre, che, a questi nomi, si aggiunga ache quello di Hummels, la cui presenza in panchina, come anticipato precedentemente, non è affatto scontata.
Arsene Wenger ha così risposto alle precedenti dichiarazioni del collega teutonico: “Non capisco molto di musica, ma sono sicuro che sarà una bellissima partita. Tutte e due le squadre giocano per vincere, abbiamo almeno questa garanzia. Non so se sarà una partita decisiva, dipende anche da quella tra Marsiglia e Napoli, ma è molto importante perché in casa abbiamo perso e ora dobbiamo vincere in trasferta. Vincere fuori casa ti rende più forte e motivato. Da noi abbiamo avuto qualche problema, ma spero che siano finiti, visto che abbiamo battuto il Liverpool. Lewandowski è sempre pericoloso a Dortmund, ma sta a noi controllare la palla: è il modo migliore per tenerlo a bada. Vogliamo fare bene in tutte le competizioni. Avere un vantaggio di cinque punti in Premier League non significa che non vogliamo fare bene anche in Champions. Forse abbiamo perso la scorsa partita perché volevamo assolutamente vincere e ci siamo esposti. È stata una battaglia a metà campo e siamo stati sorpresi in contropiede perché il pareggio non ci bastava. Cercherò di fare in modo che la squadra sia più determinata e giochi a un livello diverso”. Il tecnico francese, privo di ben otto giocatori di cui quattro potenziali titolari, schiererà un modulo speculare rispetto a quello dei padroni di casa, ovvero quel 4-2-3-1 che, ad oggi, ha contribuito notevolmente alla scalata della squadra alla vetta della classifica della Premier. In porta confermata la presenza di Szczesny, in difesa verrà schierata la solita linea difensiva che vedrà, da destra a sinistra, Sagna, Mertesacker, Koscielny e Monreal, a centrocampo, Arteta e Ramsey giocheranno qualche metro più indietro rispetto a Rosicky, Ozil e Cazorla. Non dovrebbero esserci dubbi anche per quanto riguarda l’utilizzo di Giroud nei panni di unico terminale offensivo.
In panchina, accanto al secondo portiere Fabianski ed ai giovani Miyaichi, Jenkinson, Hayden e Akpom, dovrebbe essere confermata la presenza di Bendtner e di Vermaelen, quest’ultimo relegato in panchina dal tecnico francese dopo quattro anni di inamovibilità a discapito di Koscielny. I tanti infortunati riducono certamente le possibilità di scelta per Wenger.
Sorprendente come i londinesi, seppur privi di così tanti pezzi da novanta, siano riusciti a mantenere la leadership sia in campionato che in Champions. Wenger, infatti, oltre ai lungodegenti Diaby (rottura del legamento crociato), Walcott (fuori da fine settembre a causa di un infortunio muscolare), Chamberlain (infortunato al ginocchio da agosto), Sanogo (problemi alla schiena), Podolsky (out da fine agosto a causa di uno strappo muscolare), dovrà fare a meno anche di Flamini (problema all’inguine) più i giovani Wilshere e Gnabry, entrambi fuori da poco a causa di una caviglia slogata.
Weidenfeller; Grosskreutz, Subotic, Papastathopoulos, Schmelzer; Sahin, S. Bender; Aubemayang, Mkhitaryan, Reus; Lewandowki. All.: Klopp.
Panchina: Langerak, Hummels, Blaszczykowski, Durm, lirch, Hofmann, Schieber.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Gundogan, Piszczeck, Kehl.
Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Monreal; Ramsey, Arteta; Rosicky, Cazorla, Ozil; Giroud All.: Wenger.
Panchina: Fabianski, Miyaichi, Jenkinson, Vermaelen, Hayden, Akpom, Bendtner.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Walcott, Podolski, Oxlade-Chamberlaim, Diaby, Wilshere, Gibbs, Gnabry, Sanogo.
Arbitro: Kuipers (Olanda).