Rimane in bilico. 12 punti in undici giornate sono il bilancio disastroso di questi due primi mesi di campionato del Milan. Per non parlare dei 19 gol incassati. Senza considerare la sconfitta di ieri sera al Camp Nou contro il barcellona (3-1), la debacle interna di sabato scorso contro la Fiorentia (0-2) è stata la vera goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza dei tifosi rossoneri, che a partire dal 75° circa hanno iniziato a inveire contro un squadra senz’anima e cuore. All’indomani del tonfo casalingo è filtrata più di qualche indiscrezione di calciomercato sul possibile esonero di Massimiliano Allegri, ormai indigesto a Silvio Berlusconi. In settimana i nomi si sono sprecati: Pippo inzaghi, Devis Mangia e, il più suggestivo di tutti, Giovanni Trapattoni. Classe ’39, il Trap non vuole saperne di lasciare la panchina. E se fosse realmente cosi? Per cercare di capire se queste voci hanno diritto di cittadinanza abbiamo contattato l’allenatore ed ex calciatore Nevio Scala, che conosce molto bene il Trap per essere stato suo compagno e giocatore in rossonero.
Negli ultimi giorni alcuni rumors di calciomercato hanno parlato di Giovanni Trapattoni al Milan, in sostituzione di Massimiliano Allegri. È un’ipotesi concreta o è solo fantacalcio? Non so onestamente quanto ci sia del vero, però Giovanni Trapattoni è un ragazzino che ha ancora voglia di allenare e quindi per traghettare il Milan potrebbe essere anche l’uomo giusto. Sinceramente non lo credo, ma nel mondo del calcio tutto è possibile.
Ma lei che conosce benissimo il Trap, potrebbe essere dal punto di vista tecnico-caratteriale l’uomo giusto per dare una scossa e risollevare il diavolo? In questo momento al Milan non c’è bisogno di un allenatore tecnico, bensì di un uomo che ricostruisca l’ambiente che si è po’ smarrito e che ridia ai giocatori la voglia di vincere. Bisogna rimettere in piedi uno spogliatoio che mi pare – da quello che si sente e legge – si stia sfaldando. Ma io spero che Allegri riesca a rimanere in sella. Anche se il ritorno di Giovanni sarebbe cosa ben gradita
Parlando ora proprio di Allegri, che colpe ha? Oltre a pagare colpe non sue visto una rosa sicuramente non all’altezza per vincere il campionato o arrivare in Champions. Io penso che in alcune occasioni l’allenatore non conti niente, mentre in altre è fondamentale. Io non ho i mezzi per dire quali siano le responsabilità di Allegri perché bisognerebbe vivere in prima persona lo spogliatoio – per sapere come siano i rapporti tra i giocatori e i rapporti con il mister – e conoscere le difficoltà sul campo.
Un concorso di colpe? Perché è vero che i rossoneri non hanno una gran rosa, ma giocare così male e raccogliere così pochi punti… Dire che Allegri ha tutte le colpe non è giusto, come non è neanche giusto dire che non ne ha nessuna. Io dico che le responsabilità debbano esser divise equamente tra la società, l’allenatore e i giocatori.
Tornando a Trapattoni, il mister è stato contattato da una radio napoletana (Crc) e nel corso dell’intervista, oltre a smentire altre voci che lo volevano vicino alla Lazio, ha parlato di Cassano e soprattutto di Balotelli. Un talento che, come il barese, rischia di compromettere il suo talento per i suoi “colpi di testa”. Trapattoni sarebbe il giusto mentore per SuperMario? Ecco, è proprio questo il caso in cui l’allenatore è fondamentale. L’allenatore che riesce a gestire Balotelli è un tecnico di grande qualità. Mi viene in mente subito Mourinho che ai tempi dell’Inter lo tenne fuori per diverse giornate rischiando, con l’obbiettivo di spronarlo. Balotelli è un grandissimo giocatore che ha un carattere difficile, ma non è un cattivo ragazzo. Certo, l’esperienza di Giovanni potrebbe aiutarlo in merito.
Per chiudere, un pronostico. Dove può arrivare il Milan nel caso rimanga Allegri e dove può invece arrivare con, chissà, Trapattoni in panchina? Se io sapessi rispondere a questa domanda…è una cosa impossibile da dire! È difficile fare pronostici. Se rimane Allegri significa che a partire dalla partita di Verona contro il Chievo, il Milan vince, riprendendo a macinare punti; se invece arriverà un altro vorrà solo dire che il Milan sarà crollato, andando in mille pezzi. E lì ci vorrà del tempo per ricostruirlo: i miracoli non li fa nessuno. Io sono milanista da sempre e mi auguro solo che il Milan torni ad essere quello che è stato negli anni passati.
(Fabio Franchini)