Si è completata la quarta giornata di Champions League 2013-2014, con le partite dei gironi E-F-G-H. Il bilancio delle squadre italiane non è stato dei migliori: una vittoria (Napoli), un pareggio interno (Juventus), una sconfitta che ci poteva stare ma è comunque stata pesante (Milan). Nonostante ciò, restano tutte in corsa per la qualificazione agli ottavi di finale, anzi dopo questo turno, anche e soprattutto in virtù dei risultati delle squadre avversarie, le possibilità di avere tre squadre alla fase ad eliminazione diretta, facendo dunque en plein, sono se aumentate. Ieri abbiamo parlato della situazione della Juventus (clicca qui per il dettaglio); vediamo ora quella di Napoli e Milan.
La situazione: Arsenal 9, Napoli 9, Borussia Dortmund 6, Marsiglia 0. Con il Marsiglia già eliminato (può ancora raggiungere l’Europa League, ma deve battere il Borussia Dortmund con più di tre gol di scarto avendo già vinto contro l’Arsenal, sperando che i gialloneri perdano in casa contro i partenopei), il girone è ancora confuso per le prime due posizioni. Il Napoli ha tuttavia il match point sulla racchetta, favorito dalla sconfitta casalinga del Borussia Dortmund: di fatto basta un punto contro i gialloneri per festeggiare gli ottavi di finale. Per il primo posto nel girone la situazione è leggermente più complessa e passa necessariamente dalla vittoria contro l’Arsenal. Andiamo a vedere dunque, caso per caso, tutti gli scenari.
Se vince due partite – raggiunge quota 15 punti ed è qualificato in ogni caso. Avendo inoltre battuto l’Arsenal, sarebbe primo nel girone.
Se batte l’Arsenal e pareggia con il Borussia Dortmund – raggiunge quota 13 punti: qualificato, perchè sarebbe irraggiungibile per i gialloneri che sono fermi a quota 6 e arriverebbero al massimo a 10. Avendo inoltre battuto l’Arsenal, sarebbe primo nel girone.
Se pareggia con l’Arsenal e batte il Borussia Dortmund – raggiunge quota 13 punti: tenendo dietro i tedeschi, si qualifica agli ottavi. Il primo posto nel girone dipenderebbe dal risultato dell’Arsenal: dovrebbe sperare che i Gunners non battano il Marsiglia.
Se batte l’Arsenal e perde con il Borussia Dortmund – raggiunge quota 12 punti: il caso probabile qui è che ci sia un clamoroso arrivo a tre, dove conterebbe la classifica avulsa e sarebbe quindi fondamentale la differenza reti (che negli scontri diretti al momento recita Arsenal +1, Borussia Dortmund -1, Napoli -1). Se il Dortmund non batte il Marsiglia dipende dai Gunners: se non vincono contro i francesi il Napoli è primo, altrimenti conta la vittoria nello scontro diretto (andata 0-2). Se l’Arsenal batte i Gunners, Napoli secondo.
Se pareggia con Arsenal e Borussia Dortmund – raggiunge quota 11 punti: qualificato, perchè il pari contro i vice campioni d’Europa lo terrebbe comunque davanti. Per il primo posto nel girone, dovrebbe sperare in una sconfitta dei Gunners contro il Marsiglia.
Se pareggia con l’Arsenal e perde con il Borussia Dortmund – raggiunge quota 10 punti: qui, dipende dai risultati delle altre. Se il Dortmund batte il Marsiglia è fuori (l’Arsenal a 10 sarebbe davanti per scontri diretti), se i tedeschi pareggiano l’Arsenal deve perdere contro il Marsiglia (si andrebbe alla classifica avulsa), altrimenti contano gli scontri diretti con il Dortmund e in quel caso servirà aver perso con un gol di scarto segnandone almeno 2. In caso di 0-1 o due gol di scarto eliminazione, con l’1-2 si guarda la differenza reti totale.
Se perde con l’Arsenal e pareggia con il Borussia Dortmund – raggiunge quota 10 punti ed è qualificato come secondo, perchè anche in caso di arrivo a pari punti con i tedeschi sarebbe in vantaggio per gli scontri diretti.
Se perde entrambe le partite – resta a quota 9 punti e può ancora qualificarsi: Arsenal irraggiungibile, se però il Dortmund perde contro il Marsiglia conta lo scontro diretto contro i gialloneri (andata 2-1), in caso di risultato positivo (pareggio o vittoria) dei vice campioni d’Europa al Vélodrome, partenopei eliminati.
La situazione: Barcellona 10, Milan 5, Ajax 4, Celtic 3. Il grande favore ai rossoneri l’hanno fatto gli olandesi, che hanno battuto in casa il Celtic e hanno impedito agli scozzesi di operare il sorpasso sul Milan. Tuttavia, la squadra di Massimiliano Allegri deve ancora costruirsi tutta la sua qualificazione, avendo però il vantaggio di aver già giocato le due partite contro il Barcellona (qualificato semplicemente se pareggia contro l’Ajax). Ecco allora come i rossoneri accedono agli ottavi di finale, e come sarebbero eliminati.
Se vince due partite – raggiunge quota 11 punti: qualificato tenendo dietro Ajax e Celtic, il primo posto arriva se il Barcellona dovesse perdere entrambe le partite.
Se batte il Celtic e pareggia con l’Ajax – raggiunge quota 9 punti: qualificato, perchè nessuna delle due avversarie potrebbe più raggiungere i rossoneri.
Se pareggia con il Celtic e batte l’Ajax – raggiunge quota 9 punti: vale lo stesso discorso fatto qui sopra, Milan qualificato come secondo.
Se batte il Celtic e perde con l’Ajax – raggiunge quota 8 punti: non può essere raggiunto dal Celtic, eliminato se gli olandesi non perdono contro il Barcellona (in caso di arrivo a pari punti avrebbero lo scontro diretto a favore).
Se perde con il Celtic e batte l’Ajax – raggiunge quota 8 punti: non può più essere raggiunto dall’Ajax, per qualificarsi deve sperare che il Celtic non batta il Barcellona (avrebbe 9 punti e opererebbe il sorpasso).
Se pareggia con Celtic e Ajax – raggiunge quota 7 punti: non può più essere raggiunto dal Celtic (scontri diretti a favore), ma per la qualificazione deve sperare che l’Ajax non batta il Barcellona.
Se pareggia con il Celtic e perde con l’Ajax – raggiunge quota 6 punti: fuori perchè l’Ajax opererebbe comunque il sorpasso; sarebbe in Europa League in caso il Celtic non battesse il Barcellona.
Se perde con il Celtic e pareggia con l’Ajax – raggiunge quota 6 punti: se gli scozzesi non perdono contro il Barcellona il Milan è fuori in ogni caso, altrimenti dipende dallo scontro diretto con gli scozzesi (andata 2-0) solo qualora l’Ajax non vinca contro i blaugrana, altrimenti sarà comunque eliminazione e lo scontro diretto sancirà solo l’eventuale “retrocessione” in Europa League.
Se perde entrambe le partite – resta a quota 5 punti ed è eliminato, sorpassato sia dal Celtic che dall’Ajax.
La situazione: Chelsea 9, Schalke 04 6, Basilea 5, Steaua Bucarest 2. C’è ancora molta incertezza nel girone, anche se il Chelsea è padrone del suo destino e si qualifica pareggiando contro il Basilea. Lo Schalke 04 ha subito un doppio 0-3 dai Blues e si è complicato la vita: per accedere agli ottavi deve battere il Basilea, oppure sperare in risultati favorevoli. In corsa anche la Steaua Bucarest di un Piovaccari che continua a segnare: deve vincere due partite e sperare che il Basilea non batta il Chelsea, altrimenti dovrà puntare su risultati favorevoli. E’ comunque probabile che la gerarchia non cambierà e che inglesi e tedeschi passeranno a braccetto agli ottavi. Occhio però al Basilea: se batte lo Schalke (ma gioca a Gelsenkirchen) se la gioca alla grande, dovendo sperare che lo Steaua abbia già frenato i tedeschi oppure fermando il Chelsea. Gli stessi Blues non sono al sicuro, potendo essere sorpassati. In questo senso conterà tanto non perdere al St. Jakob il prossimo 26 novembre.
La situazione: Atletico Madrid 12, Zenit San Pietroburgo 5, Porto 4, Austria Vienna 1. Situazione aperta, al di là dei Colchoneros che sono già qualificati e certi del primo posto. Russi e portoghesi se la giocano, e non è fuori nemmeno l’Austria Vienna che, vincendo le ultime due partite, sarebbe certo degli ottavi di finale (viceversa dovrebbe aver battuto lo Zenit, pareggiato con il Porto e aver visto i lusitani perdere contro il Chelsea, sempre che lo scontro diretto a sfavore sia stato ribaltato). Più facile che la lotta riguardi Zenit e Porto: lo scontro diretto sorride ai russi che si qualificano in caso di arrivo a pari punti. Il sorpasso per i lusitani passa necessariamente da una vittoria contro l’Austria Vienna (lo Zenit ci gioca in trasferta) e dalla speranza che lo Zenit non batta l’Atletico Madrid, cosa che i portoghesi sarebbero comunque costretti a fare.
(Claudio Franceschini)