Bellissima partita per i tifosi dell’Inter, quella contro il Livorno, che termina con il risultato finale di 2-0 per i nerazzurri con un secondo gol ispirato fortemente da un rientrante Zanetti, che si concede a fine gara una standing ovation sotto la curva brandendo come un trofeo la fascia da capitano e battendosi il petto orgoglioso di un ritorno vincente, anche se rimane molto umile come da copione nelle dichiarazioni del dopogara. Partita decisa da due gol uno nei primi mintui (autogol clamoroso di Bardi) e uno nella ripresa, propiziato appunto da Zanetti e dipinto da un assist incredibile di Kovacic per un Nagatomo che finalmente (ci ha provato nel primo tempo e più volte anche nelle scorse gare) è arrivato al gol. Tre punti d’oro, l’Inter si coccola il momentaneo quarto posto in solitaria (clicca qui per il tabellino di Inter-Livorno).



Bellissimo gol dell’Inter proprio allo scadere quando era in inferiorità numerica per un infortunio occorso a Jonathan (non grave, pare) a cambi già esauriti. E’ Zanetti a innescare l’azione con una delle sue sgroppate, palla per Kovacic che inventa un assit spendido per l’accorrente Nagatomo che batte Bardi, stavolta incolpevole.



Incredibile autogol di Bardi che sblocca il risultato con un gol del tutto fortuito con un cross basso e teso che non riesce a trattenere e il pallone lemme lemme finisce in fondo al sacco.

Partita piuttosto tesa (agonisticamente parlando) tra Inter e Livorno. Giocate corrette, ma energiche e quando siamo al 20′ siamo ancora zero a zero. A farne le spese rischia però di essere il Cuchu, Esteban cambiasso che ha preso una brutta botta alla testa. Dopo qualche minuto ha fatto fermare il gioco, dando ampi segni di non vederci bene e facendo segno di avere forti vertigini. A bordo campo il combattente ha voluto solo schiaffarsi in faccia due borracce d’acqua per rientrare, ma Mazzarri cautelativamente ha subito fatto scaldare Kuzamanovic. I prossimi minuti passeranno non senza una certa apprensione, perchè i colpi alla testa sono purtroppo molto pericolosi. Anche se al momento Cambiasso sembra essere pienamente ristabilito.



Handanovic: Rolando, Ranocchia, Samuel; Jonathan, Alvarez, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Guarin; Palacio. All.: Mazzarri. : Bardi; Valentini, Emerson, Ceccherini; Gemiti, Schiattarella, Luci, Duncan, Mbaye; Siligardi, Paulinho. All.: Nicola.

Entrambe le squadre dovrebbero schierarsi con un modulo similare, la cui unica differenza è rappresentata dai compiti che hanno i rispettivi centrocampisti. I mediani a disposizione di Mazzarri, infatti, considerate le loro doti tecniche e la presenza de solo Palacio che tende a svariare molto su tutto il fronte dell’attacco, hanno più compiti propositivi e d’inserimento per vie centrali, mentre quelli a disposizione di mister Davide Nicola, considerato l’utilizzo di due centravanti, tendono a giocare più a sostegno della difesa e dei due esterni. La novità in casa Inter è rappresentata dall’arretramento di Alvarez a favore dell’avanzamento di Fredy Guarin sulla trequarti, zona dove sarà libero di sfoggiare tutta la sua potenza fisica senza preoccuparsi dei compiti difensivi affidatigli ad inizio stagione, cose che, passerebbero automaticamente nei piedi e nei polmoni di Taider e Cambiasso. 

Il Livorno non ottiene un risultato positivo a San Siro (sponda nerazzurra) da ben una settantina d’anni e, secondo quanto riporta la Snai, sembra che questa serie negativa sia destinata a proseguire. La vittoria degli amaranto, infatti, viene data a 11, il pareggio a 5.50, mentre un’affermazione dei nerazzurri a 1,25. Si tratta, però, di due squadre che segnano parecchio, ma che subisconoo anche tanto, come dimostrano il 2.25 dell’Under contro l’1.57 dell’Over, mentre il Gol ed il NoGol vengono pagati rispettivamente a 1,95 ed 1,75. Sulla carta, nonostante le assenze, risulta facile ipotizzare che gli uomini di Mazzarri riescano a confermare quanto di buono visto ad Udine, e, per questo motivo, vi consigliamo di puntare – per quanto riguarda il risultato esatto – su una loro ampia vittoria, ad esempio il 2-0 (dato a 7) o il 3-1 (a 10).

La Serie A torna con la dodicesima giornata, prima della pausa dedicata alle nazionali. Ci sono due anticipi al sabato, come di consueto: uno di questi è Inter-Livorno, un turno sulla carta agevole per i nerazzurri che hanno così la possibilità di fare altri punti utili per la rincorsa al terzo posto, che al momento dista 6 lunghezze. I labronici invece sono riusciti a vincere una partita dopo lungo tempo, adesso hanno 12 punti e sono più o meno a metà classifica, ma non ancora del tutto al sicuro perchè la gratuatoria nelle zone basse è piuttosto corta e soprattutto l’andamento della stagione dice che ci sono varie squadre capaci di infilare anche strisce di vittorie consecutive che ogni volta alzano l’asticella. E’ chiaro che la formazione di Davide Nicola non ha messo nella tabella di marcia la vittoria a San Siro, ma il carattere dell’allenatore che non lascia mai nulla di intentato fa presagire che il Livorno non andrà a Milano a chiudersi, ma proverà invece a fare la sua onesta partita prendendosi le occasioni che verranno in contropiede. I precedenti sono 17, ma di questi soltanto 5 si sono giocati negli ultimi anni: l’ultimo è un 3-0 con doppietta di Samuel Eto’o e rete di Maicon, e già solo questi nomi lasciano pensare a un periodo che non c’è più, frutto del fatto che il Livorno è stato per tre anni consecutivi in Serie B prima della promozione dello scorso giugno. In più, anche in virtù dei pochi incroci recenti, la vittoria labronica a San Siro manca da una vita: in totale ce ne sono due (12 vittorie nerazzurre, tre pareggi) che però risalgono agli anni Quaranta e fanno decisamente poco testo. Per molti giocatori del Livorno si tratta di un ritorno a casa: Francesco Bardi, Ibrahima Mbaye, Joseph Duncan e Marco Benassi sono tutti in prestito dall’Inter al Livorno, negli anni scorsi sono stati elementi importanti nella Primavera nerazzurra. C’è un quinto giocatore di proprietà dell’Inter ma di stanza alla Pinetina: il trequartista Ruben Botta, che però sta ancora completando la riabilitazione dopo il lungo infortunio e in questo momento si allena alla Pinetina. E un sesto: Luca Siligardi ha giocato due anni nella Primavera nerazzurra e, dopo una stagione in comproprietà a Livorno, è stato interamente riscattato dai labronici nell’operazione Bardi. Tra gli altri doppi ex ricordiamo Fabio Galante, tre anni all’Inter e sei a Livorno, e Giovanni Pasquale, altro prodotto del vivaio nerazzurro (quattro stagioni in prima squadra) con un biennio in Toscana. Naturalmente Armando Picchi, livornese e bandiera del Livorno con dieci anni tra giovanili e prima squadra, poi capitano della Grande Inter di Helenio Herrera (sette stagioni in squadra). A lui, scomparso a 35 anni – all’epoca allenava la Juventus – è intitolato lo stadio dei labronici. E poi, ovviamente, Walter Mazzarri: è stato lui, nato e cresciuto in provincia di Livorno, a condurre i labronici in Serie A nel 2003-2004. 

La vittoria sul campo dell’Udinese ha sancito il ritorno ai tre punti esterni dell’Inter, che non li otteneva dal 22 settembre: clamoroso 7-0 sul campo del Sassuolo. In questo modo la squadra è riuscita a risalire la corrente e tenere il passo delle migliori, che aveva leggermente perso a causa di tre partite senza successo, ovvero quelle contro Cagliari, Roma e Torino. Walter Mazzarri continua a sostenere di non guardare la classifica, ma la realtà dice che dopo due stagioni sciagurate tutto l’ambiente ha fame di Europa, meglio ancora se Champions League. Nell’attesa che Erick Thohir prenda completamente in mano la situazione a livello dirigenziale, la squadra sta dando risposte positive sul campo, in particolare Rodrigo Palacio che ha già segnato 7 gol. Resta da registrare qualche meccanismo in difesa: 12 gol incassati non sono pochissimi, soprattutto perchè 7 di questi sono arrivati in casa dove il bilancio parla di tre vittorie (Genoa, Fiorentina e Verona) e una sconfitta (Roma), con nove gol realizzati. Mazzarri ha ancora qualche dubbio sui giocatori da mandare in campo (clicca qui per le probabili formazioni), soprattutto per quanto riguarda il reparto arretrato nel quale, vista la squalifica di Juan Jesus, potrebbe trovare spazio Marco Andreolli. Il Livorno è riuscito a tornare alla vittoria contro l’Atalanta: una decisa ventata di aria fresca dopo un periodo di sette gare senza i tre punti che avevano fatto pericolosamente avvicinare la zona retrocessione. Certo il gruppo è giovane e pecca di esperienza, dipende tantissimo dalle reti di Paulinho (ne ha segnate cinque) e spesso e volentieri accusa preoccupanti cali di rendimento, ma ha tutto per la salvezza come dimostra il bilancio attuale. E’ chiaro che fuori casa bisognerà provare a fare di più: il bilancio parla di una vittoria (il primo settembre sul campo del Sassuolo), un pareggio (a Genova contro il Genoa) e tre sconfitte, ultima delle quali quella di Bologna che è ancora più sanguinosa perchè si trattava della quarta consecutiva e per di più contro una diretta rivale per la salvezza. Davide Nicola sa di potercela fare: la straordinaria cavalcata dello scorso anno ha dato al gruppo la consapevolezza dei grandi risultati, il primo bilancio di stagione ha fatto capire che l’impresa salvezza è possibile e soprattutto, guardando quelle che sono le altre squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere, sembra che la rosa dei labronici abbia qualcosa in più. Franco Colomba (clicca qui per il suo pronostico) ha avuto una breve esperienza sulla panchina del Livorno e ci ha raccontato di come la piazza toscana sia affamata di calcio, molto calda e sempre in cerca del grande risultato: quello che potrebbe essere rappresentato da una vittoria a San Siro, che sicuramente darebbe una svolta alla stagione dei labronici. Dall’altra parte però c’è una squadra, l’Inter, che non ne vuole sapere: anche lui come detto conosce bene l’ambiente Livorno, e quindi sa cosa aspettarsi da questa squadra. Non ci resta allora che scoprire insieme che partita sarà: la diretta di Inter-Livorno sta per cominciare…

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Il tabellino di Inter-Livorno

 

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Ranocchia, Rolando, Samuel; Jonathan, Taider (81′ Zanetti), Cambiasso, Alvarez (58′ Kovacic), Nagatomo; Guarin (71′ Belfodil); Palacio. A disposizione: Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Mudingayi, Kuzmanovic, Wallace, Puscas, Donkor, Olsen. Allenatore: Mazzarri.

Livorno (3-5-2): Bardi; Valentini, Emerson, Ceccherini; Gemiti (88′ Borja), Schiattarella, Luci, Duncan (46′ Benassi), Mbaye; Siligardi (65′ Emeghara), Paulinho. A disposizione: Anania, Aldegani, Piccini, De Carli, Belingheri, Lambrughi. Allenatore: Nicola.

Arbitro:Peruzzo

Marcatori:30′ Bardi (L) (Aut.), 90′ (+1) Nagatomo

Ammoniti: Duncan, Paulinho (L), Ranocchia, Samuel, Rolando (I)