Domani pomeriggio, alle ore 15:00, il Milan sarà di scena a San Siro in una definita dai maligni come un vero e proprio scontro salvezza, considerato che, i padroni di casa, attualmente sono ultimi a 5 punti, mentre i rossoneri, pur avendo alle spalle ben sei squadre, sono a soli tre punti dal terzultimo posto. Le due squadre, per uscire da questo tunnel oscuro che sembra non avere fine, avranno bisogno dei loro uomini chiave, soprattutto di quei giocatori dotati di maggior esperienza. Chievo, il protagonista è… Paloschi – La punta 23enne cresciuta proprio nel settore giovanile rossonero, dopo un avvio di carriera che l’aveva incoronato come uno degli attaccanti più promettenti del panorama calcistico italiano (forse in virtù del gol lampo segnato dopo 18 secondi dal suo esordio in prima squadra), si è un po’ perso per strada, e anche quest’anno, ad oggi, ha totalizzato solamente due gol ed altrettanti assist in dieci presenze. Chissà che, contro il suo passato, non riesca trovare lo smalto di un tempo. Milan, il protagonista è… Matri – Arrivato quest’estate per una decina di milioni di euro, la punta ex Juve sta faticando più del previsto, complice il periodo più nero che rosso della propria squadra, sta faticando più del previsto, tanto che, ad oggi, ha segnato solamente un gol in 12 presenze complessive tra campionato e Champions. Considerata l’assenza di Balotelli, a lui verrà affidato il compito di finalizzare le azioni della sua squadra.



Tanti dubbi di formazioni, sia da una parte che dall’atra. Mister Sannino dovrà sciogliere i soliti dubbi legati a chi fra Thereau, Paloschi e Pellissier formerà la coppia d’attacco titolare, mentre, a centrocampo, Estigarribia e Pamic si giocano un posto a centrocampo rispettivamente con Hetemaj sul centrosinistra e con Dramè sulla corsia mancina a ridosso tra il centrocampo e la difesa. Un dubbio per reparto, dunque, poprio come il suo collega Allegri, il quale, per l’occasione, dovrebbe preferire Emanuelson a Constant, mentre, negli altri due reparti, Muntari è favorito su Poli e Birsa su Robinho.



Uno scontro salvezza, anche se dirlo può sembrare strano: Chievo-Milan, dodicesima giornata di Serie A, è la partita tra due squadre pericolanti che hanno la necessità di portare a casa i tre punti per migliorare la loro classifica. Se per il Chievo questa è una realtà nota e attesa, il Milan sa bene che le sue quote reali sono ben più alto, ma ora teme che questo possa davvero essere un anno sciagurato, e che la falsa partenza che ricalca quelle delle ultime due stagioni possa diventare ben presto una costante. Problemi societari a parte – ieri di fatto Adriano Galliani ha sancito l’addio ai rossoneri dopo 28 anni – la squadra deve assolutamente risalire la corrente, perchè già solo il terzo posto è lontanissimo. Arbitra Orsato. 



Giuseppe Sannino, come il collega, è quanto mai in bilico. La sfida contro il Milan è un crocevia decisivo. Il tecnico campano ha definito “buon punto” quello ottenuto al Dall’Ara, aggiungendo di aver visto una squadra con baricentro più alto. L’allenatore è dunque fiducioso, invitando i suoi ad affrontare la sfida contro il Milan con il sorriso. Ecco cosa ha detto: “Sfida tra due squadre in crisi? Può ess ere, ma sono due situazioni molto diverse. Il Milan è una squadra di rango super iore che non dovrebbe trovarsi in quella posizione di classifica, mentre il Chie vo vive un ultimo posto decretato dalla classifica ma non dalle prestazioni sul campo. Credo che il problema della mia squadra non sia la compattezza difensiva, dato che sette/otto squadre hanno subito più reti di noi, ma la sterilità in attacco”. “Credo che i giocatori siano in una situazione difficile dal punto di vi sta psicologico causata dalle tante sconfitte, ma hanno le qualità per venirne fuori. Quando una squadra è ultima in classifica, dovrebbe smettere di lavorare? Direi proprio di no e penso che questo momento vada affrontato e superato tutti insieme”. Sannino sa di giocarsi il futuro, ma ci va incontro con coraggio, senza paure: “Per quanto riguarda il mio futuro dovete chiedere alla società: io lavoro sempre sereno e, parlando della mia panchina, non la sento e non la sentirò mai traballare, anche perché, in campo, sto sempre in piedi”.

Pronti a dire la loro soprattutto Estigarribia e Thereau: Sannino va con l’esperienza di Pellissier e il fiuto del gol di Paloschi (amplificato dalla partita dell’ex), ma sa bene che il francese ha tecnica e sa ricoprire diversi ruoli in attacco. Sestu è stato uomo di Sannino a Siena: nel secondo tempo potrebbe avere il suo spazio. Lazarevic e Ardemagni hanno fatto benissimo in Serie B: qui sono stati poco utilizzati, potrebbero avere la loro occasione. 

Claiton Dos Santos, già allenato da Sannino a Varese, ne avrà per un mese, lo stesso periodo di tempo nel quale non vedremo in campo Bentivoglio. Più gravi le condizioni di Calello, che dovrebbe tornare tra metà e fine febbraio.

Massimiliano Allegri si gioca il futuro: il Milan è obbligato a vincere nella trasferta di Verona, sponda Chievo. Ecco le parole in conferenza stampa alla vigilia della sfida del Bentegodi: “La partita sarà molto difficile, il Chievo nonostante la classifica viene da tre ottime prestazioni, fisicamente sta bene, sarà una partita che dovremo affrontare nel migliore dei modi met tendoci sul loro piano per poter portare a casa un risultato importante che potrebbe farci passare la sosta più serenamente. Dovremo metterci al loro livello e giocare un po’ da “’provinciale’”. E ha aggiunto: “Speriamo domani di tornare a vi ncere in trasferta, col Chievo ci sarà da battagliare, loro concedono poco e qui ndi non sarà semplice”. E, per chiudere, ha dichiarato: “io non guardo la classifica, noi dobbiamo vincere domani, gli obiettivi più vicini sono il passaggio del turno in Champions e la Coppa Italia, in campionato ci sono ancora 27 partite e tanti punti a disposizione, cerchiamo di affrontare la sosta nel migliore dei modi, cercando di vincere domani e magari di recuperare qualcuno per la ripresa del campionato”. Il modulo resta quello già visto al Camp Nou: 4-4-1-1 con Kakà a supporto di Matri che torna titolare anche per contingenza. Poli e Muntari fanno i “finti” esterni, con Montolivo e De Jong a coprire la mediana. Torna Philippe Mexes in campionato dopo la maxi squalifica, coppia con Zapata. In porta confermato Abbiati. 

Tornano dunque a sedersi il portiere brasiliano Gabriel e Robinho, insieme a loro anche Birsa che ha avuto il suo momento da salvatore della patria e ora rientra “nei ranghi”, con la consapevolezza di poter essere ancora utile. Niang cerca ancora il primo gol in Serie A, Constant potrebbe avere motivazioni extra vista la partita da ex. Come al solito la difesa è decimata: ci sono solo Bonera e Zaccardo a disposizione. 

Fuori infatti De Sciglio e Silvestre, insieme a loro Nocerino, Pazzini ed El Shaarawy cui potrebbe giovare la sosta: forse non ce la fa per il Genoa, ma potrebbe tornare a inizio dicembre. Squalificato Balotelli, che salta così la quinta partita nelle ultime otto. 

 

1 Puggioni; 21 N. Frey, 3 Dainelli, 12 Cesar; 17 Sardo, 8 Radovanovic, 27 L. Rigoni, 56 P. Hetemaj, 93 Dramé; 43 Paloschi, 31 Pellissier. All. Sannino

A disp: 28 Silvestri, 18 Squizzi, 2 Bernardini, 33 Papp, 15 Pamic, 20 Estigarribia, 10 Sestu, 16 Improta, 22 Acosty, 7 Lazarevic, 90 Ardemagni, 77 Thereau

Squalificati:

Indisponibili: Claiton, Calello, Bentivoglio

 32 Abbiati; 20 Abate, 17 Zapata, 5 Mexès, 28 Emanuelson; 16 Poli, 18 Montolivo, 34 N. De Jong, 4 Muntari; 22 Kakà; 9 Matri. All. Allegri

A disp: 59 Gabriel, 1 Amelia, 25 Bonera, 81 Zaccardo, 24 Cristante, 21 Constant, 14 Birsa, 8 Saponara, 78 Niang, 7 Robinho

Squalificati: Balotelli

Indisponibili: De Sciglio, Silvestre, Nocerino, El Shaarawy, Pazzini

 

Arbitro: Orsato

– E’ la sfida tra le due squadre più in crisi della Serie A: certo, hanno velleità, diverse, ma entrambe hanno deluso le aspettative (e i tifosi) da due mesi a questa parte. Il Chievo Verona di mister Sannino ospita al Bentegodi il Milan per una sfida che sarà decisiva per gli allenatori in panchina. I veneti, ultimi con appena 5 punti, si aggrappano a Paloschi (ex di turno) per bucare una difesa, quella rossonera, che ha già incassato un’enormità di gol: 19 in 11 giornate, davvero troppi. I padroni di casa sono reduci dallo scialbo pareggio di Verona (0-0), mentre i rossoneri dal tonfo casalingo contro la Fiorentina (0-2) che ha fatto scoppiare di rabbia i tifosi che hanno contestato duramente la squadra per non mostrare alcun attributo e nessuna voglia di fare. Alta tensione: quale panchina salterà? Come già anticipato, il Chievo, ultimo in classifica, non può permettersi di farsi scappare le dirette concorrenti per la salvezza, ma l’impegno di domenica è quanto mai arduo: al Bentegodi arriva un Milan sì malconcio, ma anche ferito e in cerca del riscatto. Per i due mister è la gara della verità: bisogna salvare il posto: la pazienza di tifosie presidenti potrebbe essere finita. Il fischio d’inizio sarò dato dal signor Orsato alle 15.00; gli assistenti di linea sono Giallatini e Dobosz; il quarto uomo sarà Giachero, mentre gli arbitri di porta Gervasoni e Russo. 

– Sannino ha i suoi grattacapi: il punto di forza delle sue squadre è sempre stata la difesa, ma quest’anno i suoi hanno già incassato 18 reti a fronte di appena 7 gol fatti. Forse, ancora più della difesa, è la fase offensiva a preoccupare, e non poco. I veneti non hanno squalificati, tre infortunati: Calello, Claiton e Bentivoglio. Per il resto Sannino può schierare tutti, compreso Cirill Thereau che è tornato in campo lunedì scorso contro il Bologna dopo l’infortunio nel pre partita contro la Roma. Il tecnico dovrebbe schierare la stessa formazione che ha pareggiato 0-0 al Dall’Ara con due eccezioni:in difesa dovrebbe essere Dramè al posto di Pamic e a centrocampo Hetemaj al posto di Estigarribia. Confermato lo schieramento a 5 dietro, tre in mediana e la coppia Paloschi-Thereau in avanti per far male.

A Milanello è notte fonda: il diavolo annaspa e non sembra avere le forze e le cartucce mostrate l’anno scorso per compiere la rimonta. Non parliamo neanche di Scudetto, ma la stessa zona Champions è un miraggio. Allegri non può più sbagliare e nel match di domenica si gioca il futuro. Non sarà della partita Mario Balotelli che, diffidato contro la Fiorentina, è stato nuovamente ammonito facendo  scattare l’inevitabile diffida. Là davanti El Shaarawy e Pazzini sono un mistero e continuano a rimanere in infermeria, che vede la presenza anche di  Silvestre, De Sciglio e Nocerino. C’è però la novità Bonera tra i convocati, che partirà dalla panchina.  Allegri dovrebbe schierare il 4-3-3 con il tridente Robinho-Matri-Kakà; in alternativa è pronto Birsa, ma lo sloveno dovrebbe iniziare ai box. De Jong e Montolivo inamovibili, mentre è ballottaggio per l’ultimo posto a centrocampo tra Poli e Muntari, con l’italiano favorito sul ghanese. Tra i pali dovrebbe tornare titolare Abbiati (già visto a Barcellona), con Gabriel secondo portiere. Sarà il tridente la mossa vincente.