Napoli batte Arsenal 2-0, ma non basta: alla fine della serata del San Paolo festeggiano i Gunners, che si qualificano come prima del girone; ma festeggia soprattutto il Borussia Dortmund, che segna con Kevin Grosskreutz all’87’ dopo un lungo assedio, un rigore clamoroso a favore trasformato in fallo in attacco di Lewandowski e un gol subito probabilmente in fuorigioco. Sempre a tre minuti dalla fine però, e allora l’immagine di Gonzalo Higuain in lacrime al fischio finale fa male, tanto male. Non è bastato il grande cuore partenopeo, non è bastata la reazione dopo che l’Arsenal, sia pure su ritmi blandi, aveva provato a farsi vedere dalle parti di Rafael Cabral. Ha avuto qualche buona occasione con Callejon (destro a lato) e Mertens (conclusione al volo ribattuta) e una enorme con Higuain, liberato benissimo da Callejon (tiro da posizione defilata alle stelle). Ha segnato al 72′ minuto con il Pipita, galvanizzato dalle notizie che arrivavano dal Vélodrome; ha condotto la gara fino al termine, vivendo l’espulsione di Arteta per doppia ammonizione con grande sollievo, perchè significava che i Gunners non avrebbero punto più. Poi, quando cominciavano a pensare di amministrare energie e non prendere rischi inutili (a dire il vero lo stavano facendo da un po’), e quando l’Arsenal non si faceva più vedere dalle parti dell’area di rigore partenopea, è arrivata la tremenda novità da Marsiglia. A quel punto ha avuto paura anche Arsene Wenger, ma mancava troppo poco: il gol di Callejon, bellissimo, ha fatto ancora peggio ai cinquantamila del San Paolo, perchè suonato tristemente e dannatamente beffardo. Aurelio De Laurentiis a fine partita si è detto contento per quanto fatto: uscire dal girone con 12 punti deve essere motivo di orgoglio e sprone per fare bene in Europa League, dove il Napoli diventa una delle favorite. Ci si chiederà ora se non fosse il caso, dopo il primo gol, di essere più incisivi di modo da non dipendere dal Borussia Dortmund; ma sono dettagli, alla fine al Napoli di questa sera si può rimproverare decisamente poco.
Grande beffa per il Napoli di Benitez, che vince con un gol al 47′ con il risultato finale di 2-0 grazie al gol di Jose Maria Callejon. Insigne fa impazzire la retroguardia dei Gunners e scodella in area per Callejon che si inserisce benissimo, prende spazio e beffa con un pallonetto all’incrocio Szczesny in uscita. Gol bellissimo, ma inutile purtroppo.
Gol del Napoli! Higuain porta in vantaggio i partenopei contro l’Arsenal a poco più di 15 minuti dalla fine della partita con uno splendido movimento di Gonzalo Higuain che dal limite dell’area gira il pallone con un tiro violentissimo rasoterra che non lascia scampo a Szczesny. Poco dopo altra notizia positiva per il Napoli, espulso Arteta per doppia ammonizione. Il Napoli se la può giocare in superiorità numerica, ma attenzione, perchè il Borussia passa in vantaggio sull’Olympique…
Napoli-Arsenal riprende le ostilità con i partenopei consapevoli che devono cambiare marcia a costo di rischiare, anche se le notizie da Marsiglia sono un po’ più confortanti grazie al pareggio dell’Olympique. La primissima azione della ripresa è il tentativo di verticalizzazione per l’inserimento di Higuain da parte di Pandev, ma l’azione sfuma. Subito dopo ancora Napoli con una azione piuttosto pasticciata sulla fascia sinistra che però la difesa dell’Arsenal riesce a gestire nel migliore dei modi anche grazie a un tocco sbagliato di Mertens per Armero che non riesce a raggiungere il pallone. Dopo una prima fiammata, però c’è ancora l’Arsenal in agguato. Gran botta dalla distanza di Rosicky che non inquadra la porta e poi grande gestione dei Gunners che cercano di “spengere” la partita. E allora fuori Pandev e dentro Insigne. L’azione si innesca però ancora sull’asse Mertens-Armero, questa volta si chiude il passaggio ma il tiro è debole su Szczesny in uscita
A fine primo tempo il risultato al San Paolo è ancora fermo sullo zero a zero. La partita è intensa, il Napoli sta provando ad attaccare maggiormente e mantenere il baricentro alto, ma l’Arsenal si difende con ordine; per il momento lo sforzo della squadra partenopea non ha prodotto più di un paio di brividi, ma la gara resta aperta. Se non altro da Marsiglia giungono ottime notizie: il Borussia Dortmund sta pareggiando contro l’Olympique e così stando le cose il Napoli avrebbe bisogno di una vittoria con un solo gol di scarto, per qualificarsi agli ottavi
Napoli-Arsenal è partita vera, con i gunners che cercano a più riprese di attaccare la porta difesa da Rafael. Dopo uno schema del Napoli su calcio piazzato al 15′ minuto, vanificato da uno dei rari controlli difettosi di Jose Maria Callejon, l’Arsenal ha preso a spingere con grande decisione. Ritmi non forsennati, ma gioco sullo stretto con grande pressing e attenzione alle linee di passaggio che spezzettano la manovra in una miriade di palle rubate. L’Arsenal cerca sempre di ripartire in velocità, il Napoli gestisce con intelligenza le transizioni dando modo alla squadra di ricompattarsi. Al 23′ prima grande occasione della partita per l’Arsenal con una conclusione perentoria di Giroud ben neutralizzata di pugni in tuffo da Rafael, sulla respinta però Ozil scivola e non inquadra la porta. L’Arsenal cresce, il Napoli pasticcia un po’ in fase di ripartenza con Callejon e Mertens non in serata particolarmente ispirata.
Napoli-Arsenal è un match partito davvero a mille con due squadre che cercano di portare l’attacco a viso aperto, giocando tutto in velocità e provando a lanciare tra le linee rispettivamente Gonzalo Higuain e Olivier Giroud. Una partita che si sviluppa con tentativi di circolazione di palla davvero veloci, mentre la grande aggressività delle due formazioni spesso costringe ad alzare strani campanili per sparigliare il gioco. La cattiva notizia arriva dopo soli due minuti, il Borussia Dortmund è passato in vantaggio contro l’Olympique Marsiglia. Adesso il Napoli sa di non poter mollare, anzi deve accelerare: la vittoria per 3-0 è l’unico modo per avere la sicurezza di passare.
1 Szczesny; 25 Jenkinson, 4 Mertesacker, 6 Koscielny, 28 Gibbs; 8 Arteta, 20 Flamini; 7 Rosicky, 11 Ozil, 19 Cazorla; 12 Giroud. A disposizione: 21 Fabianski, 5 Vermaelen, 18 Nacho Monreal, 14 Walcott, 10 Wilshere, 16 Ramsey, 23 Bendtner. Allenatore: Wenger. : 1 Rafael C.; 11 Maggio, 33 Raul Albiol, 21 Fernandez, 27 Armero; 85 Behrami, 20 Dzemaili; 14 Mertens, 19 Pandev, 7 Callejon; 9 Higuain.
A disposizione: 25 Reina, 28 Cannavaro, 3 Bruno Uvini, 5 Britos, 88 Inler, 24 L. Insigne, 91 D. Zapata Allenatore: Benitez
Le due squadre giocano a specchio. Benitez e Wegner si conoscono molto bene. 4-2-3-1 per entrambi. Maggio e Armero contro Jenkinson e Gibbs. In mezzo al campo, punto chiave, Inler e Beherami battaglieranno contro Flamini e Wilshere. Che sfide. Fasce laterali fondamentali per il gioco delle squadre che molto si appoggiano nella costruzione del gioco al tridente di supporto alla prima punta. Benitez sceglie Mertens, Cellejon e Pandev dietro al Pepita Higuain, mentre Wegner prepara le sue bocche da fuoco: Ramsey, Ozil e Rosicky alle spalle di Giroud. Il tutto sta in quanto questo tridente offensivo riuscirà ad innescare la prima punta. Occhio al mancino di Ozil e Giroud…
Prendendo in considerazione le quote della Snai di Napoli-Arsenal ci rendiamo conto, ancor meglio, di quanto sia un match di difficilissima lettura che potrebbe serbare incredibili sorprese. Gli Azzurri vincenti sono dati a 2.40; la X a 3.50 mentre il successo dei Gunners pagherebbe a 2.70. Andiamo a vedere l’opzione doppia-chance: l’1/X è dato a 1.42, l’X/2 a 1.52 mentre l’1/2 a 1.25. Per quanto concerne invece la giocata under/over 2.5: l’under è dato a 2.25, mentre l’over meno a 1.57; il gol paga 1.45 mentre il no gol 2.55. Un’imprese azzeccare il risultato secco della partita. Il 3-0 che assicurerebbe ai partenopei il passaggio del turno è dato a 18, il 4-1 a 25.
E’ una partita da dentro o fuori per la banda di Rafa Benitez: questa sera alle ore 20,45 al San Paolo si gioca Napoli-Arsenal, ultima giornata del gruppo F di Champions League. La situazione di classifica quando mancano 90 minuti al termine della prima fase dice che i Gunners sono primi con 12 punti, mentre i partenopei ne hanno 9 alla pari del Borussia Dortmund, ma sono dietro per gli scontri diretti. Gli scenari li abbiamo ampiamente descritti: il Napoli deve fare meglio dei tedeschi, perchè arrivare a pari punti significa essere eliminati. Quindi: vincere o pareggiare sperando che al Vélodrome i padroni di casa impongano lo stop ai gialloneri, In un solo caso si può arrivare a pari punti: qualora entrambe vincano. In quel caso però entra in gioco un altro fattore: la classifica avulsa. Che al momento vede i partenopei in fondo al gruppo per la differenza reti, ma che li porterebbe immediatamente davanti (e a quel punto il Dortmund conterebbe solo per stabilire primo e secondo posto nel girone) in caso di vittoria con almeno tre gol di scarto, perchè l’Arsenal parte da +2 dove invece il Napoli ha -3. Perciò non basterebbe nemmeno portare avanti la tradizione di imbattibilità del San Paolo in Coppa dei Campioni, nè quella che vuole i partenopei mai sconfitti da una squadra inglese tra le mura amiche: serve una grande impresa, anche se Rafa Benitez ha minimizzato alla vigilia dicendo che lo sforzo di segnare tre gol potrebbe anche non esserci qualora dall’altro campo interessato arrivassero buone notizie. Vero, ma noi ci sentiamo comunque di dire che il Napoli deve innanzitutto guardare in casa propria, e portare a casa l’obiettivo per non dover dipendere da fattori esterni che a volte sanno essere molto crudeli. E allora, tutti avanti alla ricerca del tris. All’andata fu un mezzo disastro: il Napoli era arrivato all’Emirates Stadium per aver battuto i vice campioni d’Europa con una prestazione più che convincente, ma fu triturato nei primi minuti da un Arsenal arrembante che quasi senza mai perdere il controllo del pallone segnò due volte con Giroud e Ozil martellando la corsia sinistra di difesa di Rafa Benitez, ebbe altre occasioni per incrementare il bottino e non diede mai l’impressione di essere in difficoltà. La speranza naturalmente è che quei gol mancati dai Gunners rivelino oggi il loro peso specifico. Arbitra l’ungherese Viktor Kassai: l’unico precedente è funesto, avvenne nei sedicesimi di finale di Europa League sul campo del Viktoria Plzen che in quell’occasione vinse 2-0 e passò il turno, essendosi già messo al sicuro nella partita di andata. In totale Kassai ha 11 precedenti con le squadre italiane: 3 li abbiamo vinti, 5 li abbiamo persi e 3 pareggiati.
Che questo fosse un girone difficile si sapeva: Rafa Benitez ha ampiamente sottolineato come il Napoli abbia comunque fatto il suo dovere e anche oltre, arrivando a quota 9 punti e a giocarsi la qualificazione all’ultima giornata. Va detto che i partenopei non sono fortunati: due anni fa avevano pescato un girone altrettanto di ferro, e ne erano usciti indenni perchè, a differenza di stavolta, ai meriti della squadra allora di Walter Mazzarri si erano sommati le crisi del Villarreal e le amnesie del Manchester City, incapaci di tenere fede al loro blasone. Quest’anno le due avversarie più temibili hanno fatto il loro dovere in casa, vincendo sempre: lo stesso ha fatto il Napoli, e quindi sono i dettagli a poter determinare l’eliminazione. Dettagli sotto forma di un terzo gol subito contro il Borussia Dortmund quando l’inerzia tirava verso i partenopei, dettagli sotto forma dell’incapacità di segnare una rete in casa dell’Arsenal. In più non ha aiutato il Marsiglia, che ha fatto la figura della cenerentola: ma questo, va detto, è un discorso che possono fare tutte le altre squadre (e infatti lo ha accennato anche Arsene Wenger). Nelle due gare casalinghe giocate precedentemente il Napoli ha sempre vinto: 2-1 al Borussia Dortmund, 3-2 al Marsiglia. Se fanno ben sperare i 5 gol realizzati, fanno altrettanto preoccupare i 3 subiti, perchè questa sera non ci si può permettere di aprire le porte all’Arsenal e allora si chiede in particolare una certa prestazione da parte della difesa (clicca qui per le probabili formazioni). L’Arsenal, a sua volta, ha tenuto fede ai pronostici della vigilia: a dire il vero i Gunners erano considerati un gradino sotto il Borussia Dortmund, per l’incompiutezza delle ultime stagioni e per come era finita lo scorso anno, con la straordinaria cavalcata dei gialloneri. Lo spaventoso impatto degli inglesi sulla Premier League aveva sparigliato le carte, poi la vittoria del Dortmund all’Emirates sembrava aver tagliato fuori Wenger dalla corsa. Niente di tutto questo: la grande forza dell’Arsenal è stata quella di andare a vincere al Westfalenstadion riportando tutto il discorso in parità. Anzi: i Gunners per come è il calendario attualmente sono in testa al girone e quindi possono anche permettersi di pareggiare per passare il turno. Da prima del raggruppamento poi andrebbero a evidare pericolosi incroci (Real Madrid, Atletico Madrid, Barcellona, Bayern Monaco) che potrebbero frenare la corsa prematuramente. Il percorso in trasferta della banda Wenger parla di due vittorie in due partite: prima il 2-1 sul terreno del Marsiglia, poi l’1-0 di Dortmund. Quindi, la dimostrazione che i gol fuori dal proprio stadio sono qualcosa che accade con regolarità. Il pronostico per questa partita ce lo ha dato Riccardo Gentile (clicca qui per l’intervista esclusiva): il Napoli come detto ha bisogno di una grande prestazione, anche per mettere a tacere chi sostiene che i partenopei non abbiano ancora una precisa identità e non siano al livello di queste grandi formazioni. Benitez va dritto per la sua strada: stesso modulo, stessi giocatori, qualche cambio obbligato o frutto di scarsa condizione, ma una formazione precisa in testa. Del resto, lui la Champions League l’ha vinta e qualcosa può dire. Speriamo dica bene anche ai partenopei questa sera: non resta che dare la parola al campo, la diretta di Napoli-Arsenal sta per cominciare…
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Marcatori: 72′ Higuain, 92′ Callejon
Rafael C.; Maggio, Fernandez, Raul Albiol, Armero; Dzemaili, Behrami; Callejón, Pandev (56′ L. Insigne), Mertens; Higuain. A disp: Colombo, Britos, Cannavaro, Inler, Radosevic, D. Zapata. All. Benitez.
Szczesny; Jenkinson, Mertesacker, Koscielny, Gibbs; Flamini, Arteta; Cazorla (67′ Ramsey), Ozil, Rosicky (74′ Nacho Monreal); Giroud. A disp: Fabianski, Vermaelen, Walcott, Wilshere, Bendtner. All. Wenger
Arbitro: Kassai (Ungheria)
Ammoniti: Mertens (N), Dzemaili (N), Arteta (A), Giroud (A), Ramsey (A), Fernandez (N)
Espulso: Arteta (A)