Catania-Verona chiude con il risultato finale di 0-0 una partita in tutti i casi piuttosto gradevole, dove però è mancato il gol. Al Catania è mancata la cattiveria sottoporta, al Verona è mancata costistenza a centrocampo e una adeguata organizzazione di gioco offensiva. Risultato che sta forse un po’ stretto agli etnei, ma se si considera che avere un grande poriere (Rafael) non è certo una colpa, quello che rimane è imprecare un po’ contro la malasorte, perche Leto non è stato certo l’attaccante più fortunato della settimana.



 1 Frison; 2 Peruzzi, 6 Legrottaglie, 3 Spolli, 22 Alvarez; 8 Plasil, 13 Izco, 17 Guarente; 19 Castro, 11 Leto, 28 Barrientos. A disposizione: 21 Andujar, 35 Ficara, 5 Rolin, 7 Tachtsidis, 9 Bergessio, 18 Monzon, 20 Freire, 23 Boateng, 24 Gyomber, 26 Gallardo, 32 Petkovic, 33 Capuano. All.: Luigi De Canio. 1 Rafael; 29 Cacciatore, 18 Moras, 22 Maietta, 33 Agostini; 2 Romulo, 5 Donati, 10 Hallfredsson; 21 Gomez Taleb, 9 Toni, 15 Iturbe. A disposizione: 31 Mihaylov, 12 Nicolas, 3 Albertazzi, 4 Laner, 6 Martinho, 7 Longo, 8 Cacia, 13 Bianchetti, 16 Rubin, 25 Marques, 26 Sala, 30 Donadel. All.: Andrea Mandorlini.



Le due squadre che fra poco scenderanno in campo per l’anticipo di serie A giocano a specchio. Gli allenatori De Canio e Mandorlini scelgono entrambi il 4-3-3. Fondamentale sarà il duello a centrocampo tra i padroni di casa Plasil, Tachtsidis e Castro contro Romulo, Donati e Halfredsson, tra gli ospiti che sono privi di Jorginho. Qui si giocherà molto. Interessante anche il duello tra terzini: Peruzzi contro Agostini e Capuano contro Cacciatore. In attacco Keko, Leto e Barrientos devono trovare quell’intesa che finora è mancata anche perché hanno giocato poco insieme; Iturbe, Toni e Gomez hanno invece ingranaggi ormai oliatissimi.



Prendendo in considerazione le quote della Snai di Catania-Verona ci rendiamo conto, ancor meglio, di quanto l’anticipo di serie A sia un match di difficilissima lettura che potrebbe serbare sorprese. Le quote sono tutte molto vicine. I siciliani vincenti sono dati a 2.60; la X a 3.20 mentre il successo degli scaligeri pagherebbe alla quota di 2.65. Andiamo a vedere l’opzione doppia-chance: l’1/X  è dato a 1.43, l’X/2 a 1.45 mentre l’1/2 a 1.29. Per quanto riguarda invece la giocata under/over 2.5:  l’under è dato a 1.75, mentre l’over meno a 1.95; il gol paga 1.75 mentre il no gol 1.95. Difficile e azzeccare il risultato secco della partita. Il 2-1 per i padroni di casa è dato a 10.

Si gioca in serie A: siamo arrivati alla sedicesima giornata, tra poco scatta la sosta natalizia ma prima ci saranno altri due turni. Oggi alle 20,45 Catania-Verona: una partita inizialmente programmata al pomeriggio che è stata invece posticipata, e che diventa a questo punto l’unica di questo sabato che apre la giornata. E’ una sfida che, almeno a guardare la classifica, appare scontata: gli etnei sono tristemente ultimi con 9 punti, gli scaligeri con 25 punti hanno in mano attualmente il sesto posto con margine sul settimo. Eppure, se si guardano altri dati, appare chiaro come la squadra di Andrea Mandorlini dovrà sudarsi questa vittoria, che visti anche alcuni incroci di calendario potrebbe proiettarla addirittura a ridosso della terza posizione che qualifica in Champions League. Il Catania, al contrario, ha un disperato bisogno dei tre punti per non perdere contatto dal quartultimo posto, che al momento dista 5 lunghezze: una serie negativa ha spinto in ventesima posizione la squadra di Gigi De Canio, che comunque già in anni passati si era trovata in una situazione simile ed era riuscita a uscirne con grande temperamento e anche grazie a un cambio in panchina, che al momento non ha invece sortito gli effetti sperati. Negli ultimi anni questa partita non si è giocata: il Catania è in Serie A dalla stagione 2006-2007, quando cioè gli scaligeri erano già retrocessi da cinque anni. In assoluto ci sono 49 incroci, ma in Serie A in Sicilia ci sono appena due precedenti ed entrambi sono finiti per 1-0 a favore dei gialloblu. Stiamo comunque parlando di 1970-1971 e 1983-1984: una vita fa, quindi non possono essere presi troppo a paragone ed esempio per la gara di questa sera. Ad ogni modo, in totale le partite giocate a Catania sono 20, compresa una di Coppa Italia nel 1984-1985 che rappresenta anche l’ultima vittoria veneta (2-3): 9 vittorie del Catania (ultima nel 2002-2003), 2-1), sei pareggi e cinque vittorie del Verona. Negli ultimi tre precedenti sono sempre arrivati pareggi: due volte 1-1, poi uno 0-0 nel 2005-2006, e sempre in Serie B ovvero la categoria nella quale si sono giocati 17 dei 20 incroci tra queste due squadre a Catania. L’ex di giornata è Panagiotis Tachtsidis: a Verona era arrivato in prestito giocando un’ottima stagione agli ordini di Andrea Mandorlini, culminata con la sconfitta nella semifinale di playoff. Il Catania lo ha preso scambiandolo con Francesco Lodi, ma per il momento le cose non sono andate come la dirigenza etnea aveva sperato. Tra gli altri doppi ex troviamo due portieri: Fabrizio Casazza e Gennaro Iezzo. 

Tre sconfitte consecutive, una vittoria in cinque partite: l’ultima gioia degli ultimi due mesi per il Catania è stata la vittoria contro l’Udinese. Gli etnei sono pericolosamente sul baratro: vero che siamo ancora all’inizio – più o meno – e che c’è tutto il tempo per risalire la corrente, ma a differenza delle altre squadre nelle zone calde il Catania sembra non avere nè l’abbrivio nè i mezzi per uscire da questa situazione. L’ultima sconfitta, quella sul campo della Sampdoria, ha mostrato una squadra che a volte è anche autorevole nel portare palla e farla girare, ma poi risulta essere decisamente spuntata in attacco, come dimostrano gli appena 10 gol segnati in 15 partite. Si sta facendo sentire l’assenza di Gonzalo Bergessio, che comunque prima di infortunarsi alla tibia aveva giocato 761 minuti mettendo a segno un solo gol. De Canio avrebbe a disposizione Maxi Lopez, ma ha deciso di non convocarlo per questa partita. Così, il peso dell’attacco sarà sulle spalle di Barrientos e Kinglsey Boateng, il giovane arrivato dal Milan al quale però non si può certo chiedere di essere l’eroe di una salvezza complicata (per ora solo 91 minuti giocati). A far sperare per questa partita sono due dati: i 9 punti (su 9) conquistati dal Catania al Massimino e i 4 (su 25) presi dal Verona fuori casa. Un Verona che quindi sta facendo benissimo in casa, anzi alla grande: avesse un rendimento appena superiore lontano dal Bentegodi sarebbe con tutta probabilità al terzo posto, o quasi. Invece, una sola vittoria (a Bologna) e un pareggio (a Torino, contro i granata) a fronte di cinque sconfitte. A confortare Mandorlini è il calendario: vero che i punti sono pochi, ma è altrettanto vero che le avversarie con cui sono arrivate le sconfitte si chiamano Roma, Juventus, Inter, Genoa (quello di Gasperini, decisamente rinato) e Fiorentina. Insomma: gli scaligeri hanno già giocato, fuori casa, con tutte le big a eccezione del Napoli. C’è materiale per un ottimo girone di ritorno, che è il vero spauracchio di tutto l’ambiente: nel 2001-2002 gli scaligeri conclusero il girone d’andata in zona UEFA per poi retrocedere a fine stagione. Per ora questa eventualità non sembra esserci: la squadra gioca bene, ha un Luca Toni che ha già segnato cinque gol e si basa come già accaduto in Serie B sulle reti dei centrocampisti. Jorginho è a quota 7 (con 5 rigori), Romulo a 3, Martinho a 2. Il 4-3-3 funziona, ora però bisognerà tenere questo passo e questa inerzia. Non resta allora che vedere se questa partita terrà fede al bilancio delle due squadre o se riserverà qualche sorpresa: la parola passa ora al campo, perchè la diretta di Catania-Verona sta per cominciare…

 

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