Annunciate le formazioni ufficiali di Napoli-Inter: rispetto alla vigilia c’è qualche novità. In casa partenopea non ce la fanno Reina e Behrami, che erano dati in recupero: dentro ancora Rafael Cabral per la terza partita consecutiva, mentre in mediana rivedremo Dzemaili ma questa volta in coppia con Gokhan Inler. Anche in attacco si cambia: turno di riposo per Goran Pandev, subito in campo Lorenzo Insigne a formare una linea di trequartisti molto versatili perchè si possono cambiare la posizione regolarmente (inizlalmente, in mezzo dovrebbe giocare Callejon). Nessuna novità invece per quanto riguarda l’Inter: Mazzarri sceglie Rolando al posto di Juan Jesus, mentre a centrocampo resta fuori Kovacic per favorire una mediana più muscolare con l’ingresso in campo dal primo minuto di Taider.
Le formazioni ufficiali della partita di campionato Napoli-Inter, posticipo della sedicesima giornata. 1 Rafael; 11 Maggio, 21 Fernandez, 33 Albiol, 2 Reveillere; 88 Inler, 20 Dzemaili; 14 Mertens, 7 Callejon, 24 Insigne; 9 Higuain In panchina: 15 Colombo, 28 Cannavaro, 5 Britos, 3 Uvini, 27 Armero, 22 Radosevic, 13 Bariti, 19 Pandev, 91 D.Zapata Allenatore: Rafael Benitez 1 Handanovic; 14 Cmapagnaro, 23 Ranocchia, 35 Rolando; 2 Jonathan, 21 Taider, 19 Cambiasso, 11 R.Alvarez, 55 Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio In panchina: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 6 Andreolli, 5 Juan Jesus, 18 Wallace, 31 A.Pereira, 4 Zanetti, 16 Mugingayi, 17 Kuzmanovic, 10 Kovacic, 7 Belfodil, 9 Icardi Allenatore: Walter Mazzarri Arbitro: Tagliavento
E’ un grande posticipo quello che va in scena questa sera al San Paolo (ore 20,45): Napoli-Inter è una grande classica della nostra Serie A e in più, quando siamo alla sedicesima giornata del torneo, è uno scontro diretto per il terzo posto. Al momento lo controllano i partenopei che hanno 32 punti; l’Inter, a 28 e reduce da tre pareggi consecutivi, ha la possibilità di ridurre il gap, ma al tempo stesso deve stare attenta a non farsi risucchiare da chi arriva dietro (soprattutto la Fiorentina). Arbitra Tagliavento, la partita è anche una sfida nella sfida con Rafa Benitez che per la prima volta trova l’Inter da avversario e Walter Mazzarri che torna al San Paolo dove ha allenato per quattro stagioni facendo grandi cose.
“Non ho rimpianti all’Inter, ho lasciato dopo due trofei e la qualificazione agli ottavi di Champions League”. Così Rafa Benitez ha liquidatola scomoda domanda sul suo passato nerazzurro, passando ad analizzare la partita non prima di aver riconosciuto a Mazzarri grandissimi meriti per quello che ha saputo costruire a Napoli. Sulla gara: “Siamo arrabbiati dopo l’eliminazione in Champions League e voglio che la squadra mantenga questa rabia, perchè se vinciamo possiamo allargare la distanza tra noi e loro. Non sarà facile partire come siamo partiti contro l’Arsenal, ma è questa la chiave per diventare una grande squadra. Il carattere ce l’abbiamo: siamo molto costanti in campioonato e abbiamo mostrato carattere facendo 4 gol alla Lazio in trasferta. Certo, loro hanno avuto più tempo per preparare la partita e senza dubbio è una delle squadre che puà puntare al campionato”. Da valutare la condizione di qualche giocatore, sembra però certo il rientro in campo di Pepe Reina che ha saltato le ultime due partite; così come dovrebbero farcela anche Behrami e Pandev. Rispetto alla partita di Champions League si rivede Armero sulla fascia sinistra, Inler giocherà in mediana insieme a Behrami; il resto non dovrebbe cambiare, anche se dal primo minuto potrebbe essere schierato Insigne in luogo di Mertens.
In mediana è pronto Dzemaili qualora Behrami dovesse dare forfait; Insigne in panchina è un lusso, così come Britos che era partito titolare ma ha perso minutaggio a beneficio di Fernandez, che ultimamente è stato schierato da Benitez con molta più continuità. C’è capitan Cannavaro che è leader anche fuori dal campo, c’è Duvan Zapata che dopo quel gol contro il Marsiglia sperava forse di avere più spazio, cosa che invece non è avvenuta.
Ancora fuori Hamsik; potremmo vederlo alla prossima giornata, l’assenza dello slovacco è chiaramente una tegola per Benitez perchè costringe Pandev, arma tattica dalla panchina, a giocare dall’inizio dovendo poi uscire, molto spesso, per energie in calo. Il macedone ha sempre risposto presente, ma è chiaro che Hamsik resta fondamentale per questo gruppo. Out da tempo Zuniga e Mesto: per quest’ultimo rientro previsto ad aprile, mentre il colombiano potrebbe essere a disposizione di Benitez per la trasferta di Cagliari, ultima partita del 2013.
Si è dimostrato molto più emozionato Walter Mazzarri nel tornare a Napoli: “Sentirò l’ingresso allo stadio: sono stati quattro anni belli, intensi, ho bellissimo ricordi. Preparerò al meglio la squadra ma so che andremo incontro alle difficoltà”. Sul calo dei risultati della squadra, reduce da tre pareggi, il tecnico toscano ha glissato: “Ci mancano dei punti, ma per quanto mi riguarda l’Inter sta andando meglio delle aspettative. Mi interessa vedere la squadra che torna a giocare con equilibrio e intelligenza”. C’è stato anche il momento per parlare di analogie tra Napoli e Inter, entrambe ad una svolta rispetto alle ultime stagioni, e per svelare che Cambiasso sarà ancora in campo: “Non penso di poterlo cambiare per l’esperienza che ha; lo farò quando penserò che qualcuno nel suo ruolo stia facendo meglio di lui. E poi, è uno di quelli che hanno fatto meno peggio ultimamente”. Dunque, l’argentino nuovamente titolare nel centrocampo in cui dovrebbe cambiare poco: solito ballottaggio Taider-Kovacic e questa volta dovrebbe essere il primo a spuntarla, sulla sinistra Nagatomo, Alvarez come al solito mezzala sinistra con Guarin che gioca da trequartista alle spalle di Palacio. In difesa il turno di riposo potrebbe prenderselo Juan Jesus, con Rolando dunque pronto a giocare sul centrosinistra.
Panchina dunque per Juan Jesus, ma anche per Javier Zanetti che è alla ricerca della condizione migliore dopo otto mesi di stop. Kovacic è pronto a cambiare il ritmo della squadra a gara in corso, c’è Kuzmanovic che ormai sembra un separato in casa, la bella notizia per Mazzarri è il ritorno a disposizione di Mauro Icardi, che tra un infortunio e un tweet di troppo non ha ancora dato tutto quel che potrebbe ai nerazzurri.
Si sta svuotando l’infermeria: restano indisponibili Chivu (da valutare, ma c’è il sospetto che la stagione possa essere finita), Samuel e Milito. I due argentini potrebbero tornare nei ranghi per il derby, che è il grande appuntamento prima della sosta.
25 Reina; 11 Maggio, 21 Fernandez, 33 Raul Albiol, 27 Armero; 85 Behrami, 88 Inler; 7 Callejon, 19 Pandev, 14 Mertens; 9 Higuain. All. Benitez
A disp: 1 Rafael C., 15 Colombo, 28 Cannavaro, 3 Bruno Uvini, 5 Britos, 2 Réveillère, 22 Radosevic, 13 Bariti, 20 Dzemaili, 24 L. Insigne, 91 D. Zapata
Squalificati: –
Indisponibili: Zuniga, Mesto, Hamsik
1 Handanovic; 14 Campagnaro, 23 Ranocchia, 35 Rolando; 2 Jonathan, 21 Taider, 19 Cambiasso, 11 R. Alvarez, 55 Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio. All. Mazzarri
A disp: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 6 Andreolli, 5 Juan Jesus, 31 Alvaro Pereira, 18 Wallace, 16 Mudingayi, 17 Kuzmanivic, 4 Zanetti, 90 Olsen, 10 Kovacic, 7 Belfodil, 9 Icardi
Squalificati: –
Indisponibili: Chivu, Samuel, Milito
Arbitro: Tagliavento
Napoli Inter si gioca domani sera alle 20,45: è il posticipo della sedicesima giornata di Serie A, uno scontro diretto per il terzo posto con i partenopei che al momento lo mantengono con 32 punti ma vedono i nerazzurri rimanere sotto (28). Non è un bel periodo per le due squadre: il Napoli, eliminazione in Champions League a parte, ha vinto solo due delle ultime cinque partite di campionato (perdendone altrettante), l’Inter arriva da tre pareggi consecutivi. Arbitra Tagliavento, reduce da una serata poco felice in Champions League: ha arbitrato a Gelsenkirchen ricevendo non poche lamentele per l’operato suo e dei collaboratori da parte del Basilea.
I partenopei hanno perso un po’ di smalto rispetto ad un avvio di campionato brillante. Lo si evince anche dai dati: la squadra è sesta in Serie A per possesso palla e quinta per supremazia territoriale. Tuttavia, anche così ha mantenuto intatta la capacità di fare male: seconda per tiri nello specchio della porta (quasi 7 a partita) e per pericolosità offensiva. L’immagine migliore di questa tendenza è quella mostrata una settimana fa contro l’Udinese: folate offensive da mettere paura (agli avversari) ma anche limiti difensivi che derivano da un eccessivo abbassamento del baricentro quando il risultato è favorevole. Sembra che questa squadra abbia sempre bisogno della scossa, e si è visto anche in Champions League quando, fatto il gol del vantaggio, il Napoli si è come seduto sul risultato di Marsiglia, smettendo di giocare e probabilmente – ma lo diciamo con il senno di poi – compromettendo la situazione. Il miglior assistman rimane Lorenzo Insigne, 27 passaggi per il tiro in porta; anche se c’è Gonzalo Higuain in testa alla classifica degli assist vincenti, con 4. Higuain che è anche l’uomo che tira di più in porta, mentre José Callejon ha la miglior media realizzativa: 7 gol con 24 conclusioni. Lo spagnolo dovrebbe ancora essere in campo, da vedere se con Mertens o lo stesso Insigne: in Champions League ha giocato il belga, possibile che ci sia un turnover. A centrocampo rientra Inler con Behrami, dietro si dovrebbe rivedere Britos mentre Reveillère è pronto alla seconda da titolare dopo l’Udinese. Dovrebbe farcela anche Pepe Reina, che ha saltato le ultime due gare.
Miglior attacco del campionato con 34 reti, l’Inter ha però evidenziato nelle ultime partite un calo di rendimento in difesa. Si pensava che fosse dovuto all’assenza di Campagnaro, che più di tutti conosce gli schemi di Walter Mazzarri; e invece il rientro dell’argentino è coinciso con le tre reti subite dal Parma. Certamente le due cose non sono correlate, ma identificano il fatto che i nerazzurri debbano girare un paio di viti in difesa perchè lo straordinario potenziale offensivo faccia davvero la differenza. Per ora le cifre dicono che l’Inter è quinta per possesso palla e quarta per tiri nello specchio, ma fa circolare il pallone senza troppa precisione: 69%, settimo dato della Serie A. Bene la supremazia territoriale (un minuto a incontro più del Napoli), bene la pericolosità offensiva che infatti sfocia in tanti gol; tuttavia, il centrocampo al momento fa poco filtro e questo si paga. Cambiasso e Guarin si segnalano come uomini che mandano in porta i compagni, poi sono Alvarez e Palacio (5) a guidare la classifica; Guarin tira tanto in porta, con 48 conclusioni stacca Palacio che segna un gol ogni poco meno di 4 tiri, che è una grande statistica. Mazzarri cambia poco: non recupera nessuno degli acciaccati e manda in campo probabilmente Kovacic in mediana con Nagatomo in ballottaggio con Zanetti per la fascia sinistra. Solita alternanza Alvarez-Guarin sulla trequarti: ancora una volta è il colombiano che dovrebbe iniziare la gara alle spalle di Palacio.