Il Napoli batte l’Inter 4-2 e porta a casa tre punti fondamentali per la corsa al terzo posto. I partenopei salgono a +7 sui nerazzurri, scavalcati anche dalla Fiorentina: tre punti che servivano alla squadra di Rafa Benitez, chiamata a rialzarsi dopo la delusione europea. Per quanto riguarda Walter Mazzarri, ritorno più amaro che dolce al San Paolo: una curva lo inneggia, parte dello stadio lo fischia, l’altra curva espone uno striscione opposto al primo. Lui incassa, applaude a lungo chi sta con lui, poi però perde la seconda partita stagionale e adesso la vetta è lontana 15 punti. Lui però ha sempre detto che la sua Inter sta andando oltre le aspettative, dunque anche da questa vittoria ci sarà da imparare qualcosa. 



L’Inter si presenta con Taider per Kovacic, mentre nel Napoli non ce la fanno Reina e Behrami, che vanno in panchina; fuori Pandev, gioca Mertens in posizione centrale. E’ il Napoli a partire meglio: Inler cambia gioco, Nagatomo rinvia male e Higuain fa 1-0 al volo. Colpita a freddo l’Inter ci mette un po’ a reagire e Insigne centra l’incrocio dei pali. In qualche modo i nerazzurri si svegliano e iniziano a macinare gioco, pur senza rendersi troppo pericolosi; il Napoli va a folate, con Callejon che sembra leggermente fuori dal gioco e Mertens che invece ispira. Ma quando sembra che la partita si stia addormentando, improvvisamente impazzisce: in 12 minuti prima dell’intervallo arrivano quattro gol. Inizia l’Inter: Guarin centra per Palacio, velo del Trenza per Alvarez che in scivolata allunga per Cambiasso, sinistro centrale e pareggio. Tutto in equilibrio, ma qui il Napoli ha la reazione della grande squadra che aveva già mostrato contro l’Udinese: Dzemaili punta la porta centralmente, Ranocchia lo contiene, Mertens segue a ruota e silura Handanovic da fuori area. Non è finita qui: lo stesso belga parte in percussione e prova la battuta, Handanovic rimedia ma non abbastanza perchè sul tap in Dzemaili brucia Campagnaro e fa 3-1. Sarebbe un colpo da kappaò per chiunque, non per l’Inter che alza la testa e ancora una volta riapre la gara, grazie a Nagatomo che si riscopre goleador spingendo in porta un tiro-cross di Guarin ancora da destra. Si va al riposo sul 3-2, già con mille emozioni e altre ancora da vivere. 



La ripresa in realtà regala meno. Mazzarri cambia quasi subito Taider (che non la prende affatto bene) con Kovacic per aumentare la qualità in mezzo al campo; l’Inter aumenta la spinta e crea una clamorosa occasione quando Palacio scappa a Réveillère sulla destra e mette in mezzo basso. Sul pallone si avventa Guarin: conclusione a botta sicura anticipando Maggio, ma Rafael esce alla grande e con fortuna prende il pallone in piena faccia salvando il pareggio. Nella collisione a tre ha la peggio il portiere brasiliano: Reina sveste la pettorina e indossa i guanti, poi Dzemaili rassicura la panchina e il numero 1 resta in campo, appena dopo Palacio gira alto di testa l’angolo da sinistra. La partita cala un po’ di intensità, e allora a ravvivarla ci pensa Alvarez, che istintivamente (ma in maniera netta) sposta il braccio per intercettare un passaggio. Tagliavento non ha dubbi: estrae il secondo giallo spiegando che è il regolamento. Ha ragione, ma sulla prima ammonizione era sembrato un po’ severo. Sembra la fine delle velleità per l’Inter, che invece per qualche minuto schiaccia il Napoli nella sua trequarti. Benitez capisce l’antifona e, non volendo buttare via altri due punti come contro l’Udinese, sostituisce Higuain (leggermente acciaccato) per inserire Behrami, cioè più fiato in mediana. E ha ragione lui: pallone recuperato, Insigne vola a sinistra e serve al centro Callejon, che da due passi non sbaglia. Mazzarri sceglie allora Icardi per Campagnaro (cambio già programmato prima del gol) ma ancora una volta rischia di subire quando Mertens impatta a lato un traversone di Callejon. Finisce qui, ma non prima di un altro episodio che non farà troppo contento Benitez: Pandev, entrato da pochissimo per Mertens, viene agganciato in area da Ranocchia e si procura il rigore. Prima che Benitez avvisi Maggio che il designato per battere è Insigne il macedone prende il pallone e decide di non ascoltare la richiesta del numero 24, che avrebbe tanta voglia di sbloccarsi in campionato. Risultato: tiro all’angolino sinistro, Handanovic para e sono tutti scontenti. Il pubblico un po’ meno: il Napoli vince ed è sempre più terzo.



Incredibile partita questo Napoli-Inter che regala ancora un gol, ed è il gol di Jose Maria Callejon. Grandissimo senso della posizione dell’esterno spagnolo, ma grande altrettanto se non di più il senso dell’assist di Lorenzo Insigne che fa secco il diretto avversario, alza la testa e non si fa ingolosire da un tiro improbabile preferendo un rasoterra preciso su cui Callejon si avventa in disturbato. La posizione di partenza è regolare.

Napoli-Inter prosegue con molto più equilibrio, anche se questa sorta di eliminazione diretta dalla lotta scudetto impone alle due squadre di non mollare fino alla fine. Tanto più che il Napoli appare tutt’altro che imperforabile, al pari dell’Inter del resto. I primi a farsi sotto sono i nerazzurri ancora con Nagatomo che con una conclusione da quasi trenta metri impegna severamente Rafael. Pochi minuti dopo è Callejon a pungere la retroguardia della squadra di Mazzarri, ma il tiro è sporcato da una deviazione e sibila di poco a lato della porta di Handanovic. Dopo poco anche un tiro dalla distanza di Inler tiene alta l’attenzione del portiere slavo. L’occasionissima però arriva per l’Inter con Guarin che sfonda centralmente, resiste al ritorno di Maggio e arriva al tiro sull’uscita alla disperata di Rafael. Una bordata delle sue e la parata clamorosa con la faccia del portiere napoletano su cui poi frana Guarin. Seguono alcuni minuti di apprensione per lo stato di salute di Rafael. Ci ha messo la faccia, e ha salvato un gol fatto. Il colpo di scena arriva però poco dopo: seconda ammonizione per fallo di mano di Ricky Alvarez e Inter in dieci uomini, la partita ora è durissima.

Al 47′ minuto del primo tempo Napoli 3 Inter 2. Partita incredibile: l’Inter torna subito in partita con un gol fondamentale perchè arriva appena prima della fine del primo tempo. Ancora Guarin lavora il pallone in area di rigore ed effettua un tiro cross dalla destra, Nagatomo brucia Maggio sulla riga di porta e accorcia le distanze, regalandoci un grande secondo tempo al San Paolo 

Al 42′ minuto di gioco Napoli 3 Inter 1. Terrificante uno-due del Napoli che trova la via del terzo gol con Blerim Dzemaili, che segue alla grande un’azione conclusa con un destro di Mertens che Handanovic respinge in maniera approssimativa: Campagnaro è in ritardo e lo svizzero tocca in rete per il gol del 3-1

Al 39′ minuto di gioco Napoli 2 Inter 1. Dura 4 minuti il pareggio dell’Inter: il Napoli riparte alla grande e Mertens sfrutta un contatto Ranocchia-Higuain per impattare al volo con il piatto e battere Handanovic da fuori. 

Al 35′ minuto di gioco Napoli 1 Inter 1. Il pareggio è di Esteban Cambiasso, bravissimo a sfruttare un ottimo lavoro di Guarin, il pallone rimane in area di rigore e l’argentino non sbaglia il tiro di sinistro a centro porta che batte Rafael

Tutt’altro che chiuso questo Napoli-Inter quando siamo prossimo alla mezz’ora. Il Napoli ha capitalizzato la partita che sembrava diretta in ben altra direzione con un’Inter davvero gagliarda e spesso e volentieri più reattiva e pericolosa. E’ pur vero che i partenopei sono andati vicinissimi al raddoppio con un palo clamoroso colto al 25′ da Lorenzo Isigne, dopo una occasionissima sprecata da Guarin che dalla distanza aveva sparato sopra la traversa. Nervosismo da parte di Lorenzino il Magnifico, che prende il giallo al 29′ (seguito da Inler per fallo da dietro su Campagnaro), ma la porta di Rafael sembra stregata per l’Inter. Cambiasso proprio al 30′ gira con un perfetto schema su calcio piazzato ma spara alto sopra lo specchio della porta. Bella battaglia, e non è certo conclusa…

Napoli in vantaggio! Al 9′ minuto di gioco Napoli 1 Inter 0. Ottavo gol in campionato per il Pipita Higuain, che colpisce alla prima occasione: cambio di gioco a cercare Callejon, Nagatomo rinvia ma il suo colpo di testa resta buono per Higuain che scarica il sinistro al volo, palla all’angolino e niente da fare per Handanovic.

Napoli-Inter comincia diretta, secca, a mille all’ora. Poco spazio per l’emozione, come si sarebbe invece ipotizzato alla vigilia e tanto spazio per la corsa e l’agonismo. In particolare l’Inter di Mazzarri non mostra alcun timore nè titubanze e cerca di infilarsi con folate velocissime nelle maglie di un Napoli dal baricentro altissimo. Al quinto minuto subito Taider (preferito ancora a Kovacic) innesca in verticale Palacio. Rapidissimo l’attaccante punta la porta partenopea, ma Rafael esce con grandissima scelta di tempo, coraggio e capacità di leggere lo sviluppo dell’azione ben oltre l’area e spazza via con un pedatone liberatorio. Pochi minuti dopo, azione fotocopia innescata però da Alvarez, stavolta Palacio è fermato da un fuorigioco che non c’è. Un minuto dopo ancora Inter con un erroraccio di Esteban Cambiasso che sugli sviluppi di un calcio d’angolo ha l’occasione per colpire, sprecandola malamente

Le formazioni ufficiali della partita di campionato Napoli-Inter, posticipo della sedicesima giornata. 1 Rafael; 11 Maggio, 21 Fernandez, 33 Albiol, 2 Reveillere; 88 Inler, 20 Dzemaili; 14 Mertens, 7 Callejon, 24 Insigne; 9 Higuain In panchina: 15 Colombo, 28 Cannavaro, 5 Britos, 3 Uvini, 27 Armero, 22 Radosevic, 85 Behrami, 13 Bariti, 19 Pandev, 91 D.Zapata Allenatore: Rafael Benitez 1 Handanovic; 14 Cmapagnaro, 23 Ranocchia, 35 Rolando; 2 Jonathan, 21 Taider, 19 Cambiasso, 11 R.Alvarez, 55 Nagatomo; 13 Guarin; 8 Palacio In panchina: 30 Carrizo, 12 Castellazzi, 6 Andreolli, 5 Juan Jesus, 18 Wallace, 31 A.Pereira, 4 Zanetti, 16 Mugingayi, 17 Kuzmanovic, 10 Kovacic, 7 Belfodil, 9 Icardi Allenatore: Walter Mazzarri Arbitro: Tagliavento.

Analizzando le quote della Snai del big match di domenica sera tra Napoli e Inter, scopriamo come i padroni di casa siano favoriti: l’1 è dato a 1.90, la X a 3.40 mentre il successo dei neroazzurri pagherebbe molto: 4.00. Andiamo a vedere cosa offre l’opzione della doppia-chance: l’1/X  è dato a 1.19, l’X/2 a 1.84 mentre l’1/2 a 1.26. Per quanto concerne invece la giocata under/over 2.5:  l’under è dato a 2.05, mentre l’over meno a 1.70; il gol paga 1.65 mentre il no gol 2.10. Si vuole azzardare e provare ad indovinare il risultato esatto? Uno scoppiettante 2-2 è dato a 12.

E’ una grande partita quella del posticipo della domenica: alle 2045 al San Paolo si gioca Napoli-Inter, sedicesima giornata di Serie A. Una grande classica, e non solo: questa sera ci sono in palio punti pesanti per il terzo posto, al momento controllato dai partenopei con 32 punti. I nerazzurri però sono lì: la prima inseguitrice, a quota 28. Una vittoria esterna accorcerebbe dunque la classifica nelle prime posizioni, viceversa l’affermazione dei padroni di casa porterebbe il Napoli in fuga, e farebbe correre il rischio all’Inter di essere scavalcato o anche solo agganciato al quarto posto. Naturalmente siamo ancora nel girone d’andata e qualunque verdetto esca dal San Paolo non può e non deve essere considerato definitivo; ma è giusto dire che una partita simile può dare tante indicazioni oltre che tanto morale o viceversa un crollo psicologico. E’ pur sempre uno scontro diretto tra due grandi del nostro campionato, vincere o perdere segna in qualche modo una misura delle proprie ambizioni. I precedenti giocati a Napoli sono 75, contando tutte le competizioni: 36 li ha vinti la squadra di casa, 20 l’Inter, i pareggi sono 19. Tradizione dunque poco favorevole ai nerazzurri, che peraltro non vincono da queste parti dalla stagione 1997-1998, quella che si era conclusa con un amarissimo terzo posto e il celeberrimo contatto Iuliano-Ronaldo: allora erano stati Marco Branca (attuale direttore dell’area tecnica) e Yuri Djorkaeff a regalare i tre punti agli ospiti. Nell’ultimo precedente invece è finita 3-1 per il Napoli: autentico dominatore dell’incontro Edinson Cavani, la cui tripletta aveva reso vano il momentaneo pareggio di Ricky Alvarez. I partenopei hanno vinto le ultime tre partite: prima del precedente già citato c’era stato un 1-0 nel febbraio 2013 (rete del Pocho Lavezzi) e un mese prima era finita 2-0 in Coppa Italia (con doppietta del Matador). L’ultimo pareggio risale al maggio 2011, fine stagione in Serie A: gol di Samuel Eto’o e Juan Camilo Zuniga. Naturalmente è una partita speciale per i due allenatori: Rafa Benitez ritrova per la prima volta da avversario l’Inter, dove era arrivato in sostituzione di José Mourinho che aveva centrato il Triplete solo pochi mesi prima. Lo spagnolo durò fino al 23 dicembre: vinse il Mondiale per Club (perdendo però la Supercoppa Europea), ma il rendimento altalenante in campionato unito a qualche esternazione di troppo circa la campagna acquisti a suo dire scarsa, risolse consensualmente il contratto con i nerazzurri. Dall’altra parte della barricata trova Walter Mazzarri, che rimette piede al San Paolo dove ha allenato per quattro anni, portando la squadra in Champions League per due volte (un terzo e un secondo posto) e conquistando la Coppa Italia. Tra i doppi ex della partita ovviamente Hugo Campagnaro, che Mazzarri ha sempre portato con sè, Goran Pandev e Rolando, a Napoli nella seconda metà di stagione scorsa; poi, parlando del passato, Salvatore Bagni, Giovanni Bia, Caio Ribeiro (brasiliano che ebbe poca fortuna in entrambe le squadre) e, a livello di allenatori, Ottavio Bianchi, Marcello Lippi e Claudio Ranieri. Potrebbe diventare un doppio ex Ezequiel Lavezzi: l’Inter vorrebbe riportarlo in Italia. 

Il Napoli arriva dalla delusione europea: la vittoria per 2-0 contro l’Arsenal non è servita, perchè al contempo il Borussia Dortmund ha battuto 2-1 il Marsiglia e si è assicurato non solo il passaggio agli ottavi di Champions League ma anche il primo posto nel girone. Le lacrime di Gonzalo Higuain dicono tutto: 12 punti ed eliminazione, ora il futuro prossimo si chiama Europa League che è una competizione più dispendiosa, ha meno prestigio e frutta meno soldi; tuttavia c’è quel particolare della finale a Torino che la rende particolarmente appetibile, e in più Rafa Benitez è uno che non si è mai tirato indietro quando si parla di competizioni europee, si veda la vittoria dello scorso anno dopo essere stato eliminato, con il Chelsea, dai gironi di Champions League. Intanto bisogna risalire la china in campionato: nelle ultime cinque giornate i partenopei hanno colto solo 7 punti, frutto delle vittorie contro Catania e Lazio e del pareggio interno contro l’Udinese, ultimo risultato acquisito e che ha fatto registrare qualche limite di troppo nella fase difensiva. In mezzo, le due sconfitte contro Juventus e Parma: la squadra ha avuto l’occasione di tenere il passo delle prime due ma ha invece perso punti preziosi, e ora risalire la china non sarà facile. In casa ci sono cinque vittorie, due pareggi e la sconfitta contro i ducali; 17 i gol segnati, 6 quelli subiti. Sulle reti fatte, però, preoccupa forse il dato che dice come 26 delle 31 reti totali sono state realizzate da soli quattro giocatori: 7 Higuain e Callejon, 6 Hamsik e Pandev. Per oggi però lo slovacco è ancora fuori causa (clicca qui per le probabili formazioni). Nell’Inter invece c’è grande “ecumenismo”: 11 giocatori sono già andati in gol, con il picco delle 9 reti di Rodrigo Palacio. Non per niente quello nerazzurro è il miglior attacco del torneo (34 reti); casomai i problemi sono altri, in particolare una fase difensiva che a un certo punto ha smarrito la via (5 gol subiti nelle ultime 3) e una vittoria che manca dal 9 novembre, 2-0 al Livorno. Da allora tre pareggi consecutivi che hanno impedito all’Inter di avvicinare non solo il terzo posto ma anche la vetta; se la zona Champions League è ancora alla portata è solo perchè anche davanti hanno rallentato. In più contro Sampdoria e Parma si è vista una sorta di incapacità a chiudere le partite: la squadra non appare più solida come a inizio anno e non sempre le partite si vincono con la fase offensiva. Walter Mazzarri non sembra preoccuparsene: certo ha bacchettato la squadra per alcune prestazioni sotto le righe (come anche quella di Coppa Italia contro il Trapani), ma sa bene che alla sua prima stagione si tratta ancora di costruire un gruppo che possa vincere nel tempo. Il pronostico della partita lo ha dato Salvatore Bagni (clicca qui per l’intervista esclusiva): una gara dai mille significati e che innanzitutto serve a entrambe le squadre per risalire la corrente e ritrovare quelle risposte che sembrano essersi perse per strada, dopo un avvio brillante. Niente è ancora compromesso, e comunque al momento gli aspetti positivi superano i limiti. Non resta allora che dare la parola al campo e vedere come andrà a finire questo posticipo di lusso della sedicesima giornata: la diretta di Napoli-Inter sta per cominciare…

 

Risorsa non disponibile

Marcatori 10′ Higuain (N), 35′ Cambiasso (I), 39′ Mertens (N), 42′ Dzemaili (N), 47′ pt Nagatomo (I), 81′ Callejon (N)

 Rafael; Maggio, Fernandez, Albiol, Reveillere (dal 45’ s.t. Pandev) ; Mertens (dal 40’ s.t. Armero), Callejon, L. Insigne; Higuain (dal 32’ s.t. Behrami).  Reina, Colombo, Uvini, Britos, Cannavaro, Bariti, Radosevic, Pandev D. Zapata.  Benitez

INTER (3-5-1-1) Handanovic; Campagnaro (dal 37’ s.t. Icardi), Ranocchia, Rolando; Jonathan, Taider (dal 15’ s.t. Kovacic), Cambiasso, R. Alvarez, Nagatomo; Guarin; Palacio.  Carrizo, Castellazzi, Wallace, Pereira, Zanetti, Juan Jesus, Andreolli, Mudingayi, Kuzmanovic, Belfodil. Mazzarri

Arbitro Tagliavento

Ammonito L. Insigne (N), Inler (N), Alvarez (I)

Espulso R. Alvarez per doppia ammonizione