Vittoria importante per la Sampdoria che batte 1-0 il Chievo ed effettua il sorpasso in classifica. Per i blucerchiati 8 punti nelle quattro partite in cui Sinisa Mihajlovic è stato in panchina: un deciso cambio di tendenza, mentre Eugenio Corini perde la prima dopo tre vittorie, ma il suo lavoro non può certo venire ridimensionato. Era uno scontro salvezza e certo non si poteva prospettare uno spettacoloAd ogni modo un po’ di ritmo ed intensità si sono viste, speclaimente dopo il gol della Sampdoria che ha costretto il Chievo ad uscire allo scoperto alla ricerca del pareggio. Al di là della sconfitta la squadra di Corini è parsa oggi poco precisa. Il ritmo c’è stato, ma i veneti hanno peccato soprattutto nelle trame a centrocampo e quando si è trattato di fare l’ultimo passaggio; un po’ di confusione forse dato dalla tensione della posta in palio. Vittoria importante, forse fondamentale quando si andranno a tirare le somme. Mihajlovic continua nel suo bel lavoro: i giocatori dicono che il loro tecnico chiede sempre la vittoria, e questo fa la differenza. In campo si vede: la squadra sa cosa fare e ha voglia del risultato. Se continua così,  la salvezza non sarà un problema. Guida con autorità e sicurezza una partita che poteva rivelarsi difficile vista la tensione in campo. Se la cava senza sbavature.



Sul gol di Eder risulta del tutto incolpevole, attento in altre occasioni.

Gioca una partita accorta senza sbagliare quasi nulla.

Gol a parte, la Sampdoria non punge troppo e lui si difende bene. 

Anche lui non ha troppi problemi anche se il giallo costa caro: sarà squalificato.

Come sempre si fa vedere nella zona delle operazioni, ma stavolta non riceve troppi palloni.



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Non è la sua partita e si vede praticamente subito. Azzecca veramente poco e viene sostituito. 

( Il veterano entra per dare una mano all’attacco, ma anche lui non riesce a lasciare il suo timbro)

Ci prova, ma anche per lui non è giornata: rimedia anche un cartellino giallo, fa girare poco la squadra.

Nel vivo del gioco e con grandi propositi, ma nel concreto, e tirando le somme, della sua prestazione non rimane tantissimo. 

Era un ex e ci teneva, ma rimane sempre qualche metro fuori da dove si sviluppa il gioco, finchè Corini non decide di cambiarlo.

( Entrato lui il Chievo si sveglia: ci prova subito con una conclusione pericolosa e porta una scossa nei compagni)



Insufficiente, proprio lui che sarebbe dovuto essere l’uomo in più del Chievo stecca la partita e la sua “assenza” si sente. 

Un altro di quelli che ha provato a darsi da fare ma nel complesso ci è riuscito poco.

Impegnato poco in generale, bene in un paio di interventi nella ripresa.

Solita prestazione tutto cuore, ci mette gamba, corsa e voglia. Dà tutto. ()

Non che abbia davanti dei fenomeni oggi, ma fa il suo senza sbavature di sorta. 

Stessa cosa, con una menzione in più perchè è lui che guida il reparto. 

Personalità che per una volta emerge in questo difensore che può giocare anche a centrocampo e garantire un rendimento più che dignitoso. Come oggi. 

Non particolarmente brillante, anche se va detto che il suo prova sempre a farlo senza risparmiarsi. 

( Non fa malissimo, anche se getta alle ortiche l’occasione del raddoppio)

Disegna l’angolo dal quale scaturisce il gol partita, è il leader silenzioso che tira i compagni dalla stessa parte. 

Tanto movimento, un po’ di imprecisione in zona gol ma dà comunque il suo apporto alla squadra. 

Ogni tanto si perde in quisquilie, ma ha certamente talento e ora che Mihajlovic lo fa giocare più avanti si vede anche di più nel cuore delle operazioni.

Altro giocatore rigenerato dalla cura del tecnico serbo, non tira mai indietro la gamba ed è sempre protagonista. 

Mezzo voto in più perchè segna un gol fondamentale e per la seconda volta consecutiva bagna il tabellino. Il goleador lo ha fatto un solo anno in Serie B: se ritorna ad esserlo, a Genova si divertiranno.

( Entra per tenere la linea e non far passare il Chievo, e per sfruttare qualche ripartenza; poco lucido, si nota raramente)

Marcatore: 16′ Eder

Puggioni; N. Frey, Dainelli, Cesar, Sardo (Paloschi); Radovanovic (66′ Pellissier), L. Rigoni, P. Hetemaj; Estigarribia (52′ Lazarevic), Thereau, Sestu. All. Corini.

 Da Costa; De Silvestri (86′ M. Rodriguez), Mustafi, Gastaldello, Regini; Renan (69′ G. Sansone), Palombo; Gabbiadini, Krsticic, Soriano; Eder (51′ Bjarnason). All. Mihajlovic.

Arbitro: Rizzoli

Ammoniti: N. Frey (C), Gabbiadini (S), De Silvestri (S), Cesar (C), Soriano (S), L. Rigoni (C), Palombo (S), Krsticic (S), Lazarevic (C)