Cominciano questa sera gli ottavi di finale della Coppa Italia 2013-2014, che per il resto saranno disputati dopo la sosta di Natale. L’apertura spetta a Juventus-Avellino, partita che sarà giocata alle ore 21.00 allo Juventus Stadium. Sarà un incontro speciale per gli irpini, che ricordano le sfide vissute nei dieci anni in serie A dal 1978 al 1988 ma che non affrontano i bianconeri dal 1995 (Coppa Italia anche allora). Logicamente favorita la Juventus, anche perché l’obiettivo della decima Coppa nazionale ha assunto più valore da quando i bianconeri sono stati eliminati dalla Champions League. La prospettiva è quella di un quarto di finale decisamente affascinante, perché la vincente di questa partita affronterà la vincente di Roma-Sampdoria, ma guai a sottovalutare l’ostacolo che precede una possibile sfida fra le prime due della classifica. Si gioca in partita secca: in caso di parità ci saranno i supplementari ed eventualmente i calci di rigore. Eccovi ora le ultime notizie e le probabili formazioni di Juventus-Avellino, che sarà arbitrata dal signor Irrati di Pistoia.



Inevitabile un ampio ricorso al turnover da parte dell’allenatore Antonio Conte. Si comincia con Storari in porta, in difesa ci sarà spazio per Caceres, Ogbonna e Peluso che formeranno una linea difensiva comunque di ottimo valore se si considera che Caceres farà i Mondiali con l’Uruguay e Ogbonna punta ancora a una convocazione con gli azzurri. Più novità a centrocampo, dove i due titolari presenti saranno Marchisio e Asamoah, con il ghanese nel ruolo di interno sinistro perché la fascia sarà invece affidata a De Ceglie. A destra invece ci sarà Motta, tornato quest’anno a indossare la maglia bianconera dopo una stagione e mezza in prestito, e a completare il reparto ecco Padoin, che quest’anno si è guadagnato il ruolo di “quasi” titolare, cioè di giocatore fra i più impegnati se si escludono i cosiddetti ‘titolarissimi’ visto che già sei volte è partito nella formazione titolare prima di oggi. Infine l’attacco, dove i riflettori saranno tutti per la coppia formata da Quagliarella e Giovinco. Finora è stata una stagione difficile per entrambi, anche se il napoletano vanta due gol in Champions League (se solo Tevez segnasse come lui in Europa…): soprattutto, nessuno dei due è mai andato a segno negli ultimi due mesi, e questa partita potrebbe contribuire a dare la svolta.



In panchina diversi titolari, da Barzagli e Chiellini in difesa a Lichtsteiner sulla fascia, da Pogba a centrocampo fino a Tevez e Llorente in attacco. Insomma, tutti pronti in caso di necessità, ma citiamo pure i più giovani come Garcia Tena e Bouy ed anche il ritorno di Pepe, con l’augurio che per lui il calvario possa essere vicino alla fine dopo una sola partita giocata nell’ultimo campionato e mezzo.

Due soli i giocatori assenti, ma sono assenze di spicco: parliamo infatti dello squalificato Vidal e dell’infortunato Pirlo. Vero che se fossero stati a disposizione magari avrebbero iniziato la partita in panchina, comunque si tratta di defezioni pesanti per Conte.



Così ha parlato Massimo Rastelli alla vigilia della partita: “E’ una partita di Coppa Italia, una competizione ufficiale che cercheremo di onorare al meglio. Siamo consapevoli di affrontare la squadra più forte di tutte e sappiamo che non sarà facile. La nostra formazione sta attraversando un buon momento di forma, siamo arrivati fin qui meritatamente dopo turni non facili. Noi siamo l’Avellino e giocheremo come sappiamo fare. Scenderemo in campo con la stessa grinta e la stessa forza che impieghiamo durante le partite di Serie B che ci hanno permesso di essere in questo momento quarti in classifica. Sappiamo quali sono le nostre qualità e i nostri pregi, daremo tutto. Io farò scendere in campo la formazione migliore, per me questo significa schierare chi è in condizione, devo tenere conto di chi ha giocato sabato e chi nelle ultime settimane ha giocato ogni tre giorni. Arriviamo da un ciclo di sfide lunghe e faticose, devo valutare le condizioni atletiche di tutti, poi deciderò. Cercheremo di scendere in campo con la massima determinazione ed entusiasmo, abbiamo una grossa organizzazione di gioco. Cercheremo sicuramente di limitare il potenziale offensivo della Juventus opponendo la nostra compattezza e la nostra qualità”. L’Avellino schiererà un 3-5-2 speculare a quello juventino con Seculin in porta, linea difensiva composta da Izzo, Peccarisi e Pisacane, sugli esterni Zappacosta (uno dei personaggi di questa stagione in serie B, rivelazione dell’Under 21) e Millesi, in mezzo Togni regista affiancato da D’Angelo e Arini, in attacco la coppia formata da Castaldo e Galabinov, cioè i due migliori marcatori dell’Avellino in campionato rispettivamente con sei e cinque reti segnate.

Ecco quali saranno i giocatori a disposizione di Rastelli, tutti naturalmente desiderosi di scendere in campo allo Juventus Stadium: il portiere Di Masi, i difensori Fabbro, De Vito, Abero e Bittante, i centrocampisti Angiulli, Massimo, Schiavon ed Herrera, gli attaccanti Soncin e Biancolino.

Due sono i giocatori che non potranno vivere questa giornata speciale a causa degli infortuni: si tratta del portiere Terracciano e dell’attaccante Pape Dia.

 

Storari; Caceres, Ogbonna, Peluso; Motta, Padoin, Marchisio, Asamoah, De Ceglie; Quagliarella, Giovinco. All. Conte.

A disp.: Rubinho, Barzagli, Garcia Tena, Isla, Chiellini, Lichtsteiner, Pogba, Bouy, Pepe, Vucinic, Tevez, Llorente.

Squalificato: Vidal.

Indisponibile: Pirlo.

Seculin; Izzo, Peccarisi, Pisacane; Zappacosta, D’Angelo, Togni, Arini, Millesi; Castaldo, Galabinov. All. Rastelli.

A disp.: Di Masi, Fabbro, De Vito, Abero, Bittante, Angiulli, Massimo, Schiavon, Herrera, Soncin, Biancolino.

Squalificati: nessuno.

Indisponibili: Pape Dia, Terracciano.

 

Arbitro: Irrati.

 Penultima partita per i bianconeri in questo 2013: si gioca domani sera alle ore 21 Juventus-Avellino, che inaugura gli ottavi di finale di Coppa Italia. Non sono mancate le polemiche sulla data: i campioni d’Italia hanno chiesto alla Lega la possibilità di anticipare la partita in quanto si sarebbero trovati in difficoltà nell’affrontare una gara interna dovendo andare a Cagliari pochi giorni dopo, con la partita dello Juventus Stadium contro la Roma il 5 gennaio. E’ arrivato l’ok, ma anche le proteste degli irpini che hanno lamentato la possibile assenza dei loro tifosi (sabato l’Avellino ha giocato a Trapani). Alla fine è rimasta la data del 18 dicembre: anche la Juventus del resto si trova ad affrontare un tour de force, perchè si tratta della terza di quattro partite nel giro di dieci giorni o poco più. Il regolamento prevede l’eliminazione diretta: in caso di parità dopo i novanta minuti si andrà ai supplementari e, eventualmente, ai calci di rigore. 

 Per i bianconeri la Coppa Italia sta diventando una sorta di maledizione. L’hanno vinta nove volte, ma l’ultimo successo è targato 1995: da allora la Juventus ha raggiunto la finale in altre tre occasioni, perdendo però da Parma (2002), Lazio (2004) e Napoli (2012). Due curiosità: quella contro i partenopei (0-2) fu l’unica sconfitta rimediata dalla squadra di Antonio Conte in tutta la stagione, mentre contro il Parma decisiva era stata una rete di Hidetoshi Nakata al 92′ della gara di andata, lo stesso giocatore che un anno prima era stato l’uomo determinante nel 2-2 che aveva in pratica consegnato lo scudetto alla Roma. La Juventus arriva a questa partita da capolista del campionato, con 14 vittorie in 16 partite (un pareggio) ma anche la delusione per l’eliminazione precoce dalla Champions League; Gigi Buffon non prende gol in Serie A da 729 minuti. Per questa partita Conte fa ovviamente turnover: se è vero che questo torneo è una spina nel fianco per la società, è altrettanto vero che nei primi turni il tecnico bianconero vuole concedere il palcoscenico a chi ha giocato di meno, dando una possibilità di mettersi in evidenza e, perchè no, far salire le sue quotazioni per la seconda parte di stagione. Spazio allora a Marco Storari in porta, con la linea difensiva nella quale si rivedono Caceres e Ogbonna insieme a Peluso, in gol contro il Sassuolo. A centrocampo l’unico dei titolari a essere impiegato potrebbe essere Marchisio (Vidal è squalificato), anche se non va dimenticato Ouasim Bouy che è ormai stabilmente aggregato alla prima squadra e potrebbe fare la sua comparsa in campo. Isla sulla fascia destra, De Ceglie a sinistra, tandem d’attacco scontato: fuori Vucinic, riposo ai titolari e dentro Quagliarella e Giovinco. Simone Pepe ha giocato 90 minuti con la Primavera: è tecnicamente a disposizione, ma difficilmente Conte lo schiererà.

 Il pareggio di Trapani ha leggermente frenato la corsa dell’Avellino, che resta comunque la grande rivelazione del campionato di Serie B. Delle quattro neopromosse è quella che sta facendo meglio, ma soprattutto si trova in piena zona playoff con 4 punti di ritardo dal Palermo capolista. Una grande marcia, favorita soprattutto dal rendimento della coppia d’attacco Galabinov-Castaldo (11 gol in due) ma anche di altri elementi della rosa, come il portiere di scuola Fiorentina Seculin o il terzino destro Zappacosta, che è in comproprietà con l’Atalanta ed è già entrato nel mirino della stessa Juventus. Per quella che è considerata una grande partita, Rastelli manda in campo i suoi titolari: l’occasione è ghiottissima, naturalmente la qualificazione è ostacolo semi-insormontabile ma gli irpini ci vogliono provare onorando al meglio l’appuntamento. Spazio allora a Castaldo e Soncin davanti, con Zappacosta e Millesi a spingere sulle corsie mentre in difesa ci saranno Izzo, Peccarisi e Bittante davanti a Seculin; a centrocampo capitan D’Angelo sarà l’uomo incaricato di dettare i tempi ma anche di inserirsi, Arini e Schiavon completano il reparto. La speranza di Rastelli è quella di ripetere quanto fatto dal Trapani, che ha messo paura all’Inter a San Siro arrivando ad un passo dai tempi supplementari.