Termina anche l’ultima partita dell’ottava giornata di campionato: Lazio-Napoli finisce sul punteggio di 2-4. E’ stata una bella partita allo stadio Olimpico di Roma: partenopei in vantaggio con Higuain (24′), autogol di Behrami subito dopo (25′) per il pari laziale; nella ripresa gol di Pandev per l’1-2 a favore del Napoli (50′), tris di Higuain al 72′, gran gol del giovane Keita (88′) a riaprire i giochi e definitivo 2-4 firmato da Callejon, ormai un cliente abituale del tabellino marcatori. Dopo il fischio finale i giocatori della Lazio si sono recati sotto la curva Nord per chiedere scusa ai tifosi: i biancocelesti pagano le distrazioni difensive ma non hanno giocato male. Resta però il dato buio: un solo successo nelle ultime nove giornate. Con questa vittoria il Napoli si rifà sotto alla Roma: ora gli azzurri hanno 31 punti, 3 in meno rispetto ai giallorossi; la Lazio invece rimane a quota 17, a metà classifica assieme a Milan, Parma e Atalanta. Nella prossima giornata, la quindicesima, i capitolini giocheranno in trasferta contro il Torino (domenica 8 dicembre, ore 15:00) mentre il Napoli riceverà l’Udinese (sabato 7, ore 20:45).
Al 91′ minuto di gioco Lazio 2 Napoli 4. Gol di Josè Callejon, il settimo per il trequartista spagnolo in questo campionato. Un altro errore dei difensori laziali sta alla base dell’azione: stavolta è Ciani che si fa soffiare la palla da Mertens, il belga è poi bravo a verticalizzare per Callejon che deve giusto prendere la mira e trafiggere Marchetti in diagonale, con il piede destro.
All’88 minuto di gioco Lazio 2 Napoli 3. Grandissimo gol del giovane Balde Keità: l’attaccante classe 1995 prende palla sulla trequarti sinistra, taglia il campo palla al piede, entra in area fintando il tiro un paio di volte e poi colpisce di potenza con il collo destro, senza lasciare scampo a Reina. Davvero un gol di pregevolissima fattura, il secondo in campionato per lo spagnolo strappato alla cantera del Barcellona.
Al 72′ minuto di gioco Lazio 1 Napoli 3. A segno ancora una volta Gonzalo Higuain, che riceve un passaggio di Pandev, si presenta i area sfruttando l’errore di Cana e fredda Marchetti di interno destro. Per El Pipita è il settimo gol in campionato, la Lazio non sta demeritando ma paga una difesa non esattamente impeccabile, soprattutto nei suoi centrali Ciani e Cana.
Al 50′ minuto di gioco Lazio 1 Napoli 2. I partenopei tornano in vantaggio grazie a Goran Pandev, che risolve una mischia nell’area laziale, nata da un cross da sinistra di Higuain, infillando Marchetti con un sinistro basso. Marcatore non casuale: per l’attaccante macedone non è solamente il gol dell’ex (il terzo da avversario alla Lazio), ma anche il numero 70 in Serie A, per festeggiare la trecentesima presenza nel nostro massimo campionato.
Al 37′ minuto di gioco gol annullato a Gonzalo Higuain. Decisione giusta da parte del guardalinee, perché l’argentino ribadisce in rete da pochi passi, ma era partito da posizione irregolare sul tiro di Insigne, che Marchetti aveva respinto con un tuffo basso. La partita resta molto aperta, entrambe le squadre stanno giocando all’attacco. Al 39′ minuto occasione per Hernanes, bravo ad infilarsi i area approfittando di un’incertezza di Inler: il brasiliano si butta sulla palla di destro per anticipare la pronta uscita di Reina, ma riesce solo a mandare a lato, calciando debolmente in precarie condizioni di equilibrio.
Al 26′ minuto di gioco Lazio 1 Napoli 1. La partita si infiamma: Candreva scende sulla fascia destra e mette al centro, la carambola tra Perea e un difensore dirotta la palla sul piede sinistro di Behrami, che per sbaglio la indirizza alle spalle del proprio portiere. Pareggio immediato della Lazio con l’autogol dell’ex, se così si può dire.
Al 24′ minuto di gioco Lazio 0 Napoli 1. Rete di Gonzalo Higuain che sfugge a Ciani e riesce ad infilare Marchetti di destro. El Pipita segna su azione in Serie A dopo settantuno giorni. Per l’attaccante argentino è il sesto gol in Serie A.
Al 20′ minuto di gioco Lazio-Napoli è ancora ferma sul punteggio di 0-0. La Lazio ha avuto una grande occasione per portarsi in vantaggio al 6′, quando Candreva si è ben liberato nel lato destro dell’area partenopea ma ha concluso fuori di pochissimo da buona posizione. Altra chance biancoceleste al 15′, quando una bella giocata di Perea ha liberato al tiro Hernanes: destro un pò troppo debole del brasiliano e parata non problematica di Reina. Complessivamente maglio la Lazio, che sta attaccando di più alla ricerca del vantaggio. Al 19′ Konko scaglia un gran destro dal limite dell’area, palla che sibila vicino all’incrocio dei pali alla sinistra di Reina.
Le formazioni ufficiali della partita Lazio-Napoli, secondo monday night della quattordicesima giornata di campionato 22 Marchetti; 19 Konko, 2 Ciani, 27 Cana, 26 Radu; 23 Onazi, 5 Biglia, 8 Hernanes; 87 Candreva, 34 Perea, 19 Lulic In panchina: 1 Berisha, 95 Strakosha, 3 Dias, 85 Novaretti, 29 Cavanda, 24 Ledesma, 17 Pereirinha, 15 Gonzalez, 10 Ederson, 7 Felipe Anderson, 14 Keita, 99 Floccari Allenatore: Vladimir Petkovic 25 Reina; 11 Maggio, 33 Albiol, 5 Britos, 27 Armero; 85 Behrami, 88 Inler; 7 Callejon, 19 Pandev, 24 Insigne; 9 Higuain In panchina: 1 Rafael, 15 Colombo, 2 Reveillere, 28 Cannavaro, 3 Uvini, 21 Fernandez, 13 Bariti, 20 Dzemaili, 22 Radosevic, 14 Mertens, 91 D.Zapata Allenatore: Rafael Benitez Arbitro: Bergonzi
Vladimir Petkovic torna al suo vecchio modulo: la Lazio si presenta in campo con il 4-1-4-1 e questo potrebbe non essere un caso vista la squadra che c’è di fronte stasera. Il Napoli con il suo 4-2-3-1 attacca le fasce laterali con le continue incursioni di Callejon, Mertens e Insigne e si avvale di un uomo che aleggia costantemente tra le linee dando fastidio (di solito Hamsik, che stasera non ci sarà): dunque l’allenatore biancoceleste vuole bloccare sul nascere gli spunti degli esterni partenopei e utilizzare Ledesma non solo come primo costruttore del gioco ma anche come baluardo davanti alla difesa per marcare a vista Pandev (o Mertens), ovvero il sostituto dello slovacco incaricato di far saltare la linea a 4 della Lazio. In questo modo la manovra partenopea diventerebbe più prevedibile, e i padroni di casa possono allora prendere d’infilata gli ospiti con le folate di Candreva e la fantasia di Hernanes, attaccando allo stesso modo sulle fasce sapendo che i laterali di Benitez non hanno nella fase difensiva uno dei punti di forza delle loro caratteristiche.
Partita aperta allo stadio Olimpico, dove si gioca Lazio-Napoli. I partenopei, secondo le quote Snai, partono con un leggerissimo vantaggio: 2,45 la posta per il segno 2 in schedina, 2,75 per la vittoria biancoceleste, 3,30 per un pareggio che è dunque il risultato meno probabile. Possibile che sia una partita con gol, ce lo dice la quota Goal che è di 1,68 contro il 2,07 del NoGoal. Effettivamente questa gara ha sempre regalato reti: 1-1 lo scorso anno, ma 3-1 la stagione precedente e addirittura 4-3 Napoli (ma eravamo al San Paolo) in un anticipo delle 12:30. Dunque, perchè non puntare su tante reti? Si potrebbe unire ad esempio il 3,30 del pareggio con un 2-2, che frutta 13 volte la giocata. Altrimenti, la voglia di riscatto partenopea: contro il Genoa era finita 2-0 dopo una sconfitta in Champions League, qui questo risultato vale 12 e, chissà, si potrebbe pensare che il Napoli lo acquisisca nel secondo tempo: in tal caso si vince cinque volte tanto quello che si è puntato. Per quanto riguarda la Lazio, un 1-0 vale 8 volte la posta e potrebbe essere una buona idea, il 2-0 è dato addirittura a 14 mentre il 2-1 a 10.
Alle 21 di questa sera si conclude la quattordicesima giornata di Serie A: l’ultima partita in programma si gioca allo stadio Olimpico ed è Lazio-Napoli (arbitro Bergonzi). Sfida che può valere tanto per entrambe le squadre, che arrivano da periodi non felicissimi: i biancocelesti hanno 17 punti in classifica e rischiano seriamente di farsi coinvolgere nella parte mediobassa della classifica, mentre i partenopei hanno smarrito la via della vittoria e guardano la vetta della classifica da 9 punti di distanza, e il secondo posto da 6. In più, per la squadra di Rafa Benitez si tratta anche di aumentare la distanza di sicurezza dalla quarta, perchè l’obiettivo primario rimane quello di rientrare in Champions League. Ad entrambe dunque i tre punti servono: hanno giocato in Europa in settimana e possono accusare un po’ di stanchezza (anche per i viaggi effettuati), ma adesso bisogna rituffarsi nel campionato e non sono ammesse pause di riflessione. Sono 60 le partite tra Lazio e Napoli giocate all’Olimpico, contando anche la Coppa Italia: padroni di casa in vantaggio con 28 vittorie contro le 12 dei partenopei, con 20 pareggi. Il risultato uscito più frequentemente è l’1-1, occorso in 11 occasioni a Roma; il Napoli può fregiarsi di un 4-0 ottenuto nel 1953-1954, la Lazio risponde con un 5-1 del 1994-1995, anno in cui fu seconda in classifica. Lo scorso anno è terminata 1-1: era la 24esima giornata, reti di Floccari e Campagnaro. La Lazio non batte il Napoli dall’aprile 2012: 3-1, era il giorno in cui si commemorava la scomparsa di Giorgio Chinaglia e i giocatori biancocelesti entrarono in campo con la maglia numero 9 e il nome dell’ex bomber; segnarono Mauri e Ledesma (su rigore), soprattutto segnò Antonio Candreva che con quella curva sotto la curva Nord fece finalmente breccia nel cuore dei suoi tifosi, che lo avevano contestato per un presunto passato da tifoso giallorosso. Il Napoli, invece, non espugna l’Olimpico biancoceleste dall’ottobre del 2008: 0-1, autorete di Siviglia. Tra i doppi ex, questa sera in campo c’è Valon Behrami: tre stagioni alla Lazio, dove prevalentemente giocava come esterno di centrocampo. Menzione anche per Francesco Colonnese che ci ha dato il suo pronostico (clicca qui per l’intervista esclusiva): due anni a Napoli con 47 presenze, poi il passaggio in biancoceleste nel 2000 dove pur da riserva vinse Coppa Italia e Supercoppa Italiana (era arrivato nella squadra campione d’Italia).
Sono 13 i punti conquistati dalla Lazio in casa: 13 su 17, il che ne fa una delle squadre migliori del campionato per rendimento interno. Il pareggio è arrivato contro la Fiorentina (0-0), la sconfitta contro il Genoa (0-2). La squadra però stenta: in Europa League è arrivata la più che prevedibile qualificazione ai sedicesimi di finale per il terzo anno consecutivo, ma in Serie A dopo il 2-0 al Cagliari (27 ottobre) si è aperta una striscia di quattro partite senza vittorie (tre pareggi) che hanno peggiorato la classifica biancoceleste, che vede allontanarsi sempre più l’Europa. Vincere questa sera significherebbe mettere fine alla carestia da tre punti e soprattutto rimettere il naso davanti a squadre che hanno effettuato il sorpasso; Petkovic sta lavorando molto sui giovani lanciando i vari Keita e Perea, ma adesso ha soprattutto bisogno di certezze e in questo senso dovrebbe affidarsi agli undici che giocavano lo scorso anno, anche come modulo (clicca qui per le probabili formazioni). Le voci su un accordo già trovato con la Federazione svizzera a suo dire non turbano l’ambiente; sembra sia così, più che altro le difficoltà sono tecniche e riguardano l’attacco, che senza il miglior Klose non riesce a trovare una soluzione alternativa per mettere il pallone in porta (le reti totali sono 17), mettendo così sotto pressione la difesa (17 subiti). Il Napoli ha numeri decisamente migliori ma arriva da un periodo negativo. Dopo aver perso a Roma Rafa Benitez aveva centrato tre vittorie consecutive e aveva tenuto il passo, e al tempo stesso si era messo in ottima posizione per arrivare agli ottavi di Champions League; invece la sconfitta dello Juventus Stadium (0-3) ha aperto una crepa che l’ansia di dover fare risultato a Dortmund ha ingigantito fino alla sconfitta interna contro il Parma (0-1). Così il ruolino di marcia si è leggermente sporcato, e visto che in Germania è arrivata comunque la resa il turno europeo diventa quasi impossibile da passare, a meno di un mezzo miracolo (o di un regalo del Marsiglia). In campionato comunque le distanze sono ancora accettabili: dovesse arrivare la vittoria stadera, i punti di svantaggio dalla Juventus sarebbero 6, quelli dalla Roma 3. Fuori casa si vola: quattro vittorie e due sconfitte, come detto accettabili perchè contro le prime due della classe. Certo bisogna risolvere il problema Higuain, se esiste: il Pipita non segna su azione, in campionato, dal 22 settembre, giorno di Milan-Napoli. Sarà una partita tesa: quando due squadre abituate a fare risultati arrivano da un periodo negativo è possibile che a risentirne sia soprattutto il gioco, perchè subentra la paura di perdere che prende il sopravvento sulla volontà di centrare i tre punti. Vedremo se sarà così anche per le due squadre impegnate all’Olimpico: non resta che dare la parola al campo, la diretta di Lazio-Napoli sta per cominciare…
Risorsa non disponibile