Cagliari-Napoli vedrà in campo tanti giocatori interessanti, che abbiamo imparato a conoscere nel corso di queste stagioni o magari anche solo nei primi mesi del campionato in corso: ce ne sono alcuni che possono risolvere le partite con una giocata, o il cui contributo dal punto di vista tattico può essere determinante per aprire la scatola difensiva avversaria Vediamo chi possono essere. Lo scorso anno è stato la grande rivelazione del Cagliari, con 12 gol all’esordio in Serie A. Quest’anno è partito male, ma si è sbloccato e ora è a quota 4 gol: rappresenta l’imprevedibilità dell’attacco isolano, perchè Nené è la prima punta d’area che aspetta i palloni e lui è invece il “folletto” che gli ruota intorno andando a tagliare in profondità, venendo incontro, provando la giocata individuale. Può rappresentare la spina nel fianco di una difesa, quella del Napoli, che non è velocissima.  D’accordo: Higuain e Callejon hanno segnato 8 gol a testa. Però, quando il belga è in campo è lui che spariglia le carte: rapidità, inventiva, azioni sia sulla corsia che partendo dal centro. Ha segnato due reti, mostrando anche un certo opportunismo: la sensazione è che Benitez lo adori, ma che sappia bene quanto il suo numero 14 può rendere se viene inserito a partita in corso o comunque non gli viene concesso l’intero palcoscenico, perchè così viene stimolato a tirare fuori più del 100% per guadagnarsi la maglia. Cosa di cui ha bisogno.



E’ certamente pesante nel Cagliari l’assenza di Victor Ibarbo, un giocatore che sembrava perfetto per questa partita perchè con la sua velocità e le sue progressioni avrebbe potuto impedire agli esterni del Napoli di alzarsi troppo e creare superiorità numerica sulla trequarti. Fuori anche Rossettini per squalifica: toccherà al giovane Del Fabro limitare insieme ad Astori le iniziative di Higuain. Nel Napoli sono sempre fuori Mesto e Zuniga, mentre non recupera Hamsik: Benitez però ha una rosa decisamente più profonda di quella a disposizione di Diego Lopez, e ha già mostrato di poter sopperire ad assenze di questo tenore.



Diego Lopez ha pochi dubbi da sciogliere: uno riguarda la fascia sinistra dove Avelar mantiene un’incollatura di vantaggio su Murru, l’altro è in attacco con Pinilla che non è al 100% e quindi dovrebbe accomodarsi in panchina favorendo ancora la titolarità di Nené. Nel Napoli come sempre c’è abbondanza sulla trequarti: Mertens-Pandev-Insigne per due maglie, sembrano essere favoriti i primi due e attenzione, perchè a “saltare” potrebbe essere Callejon che ultimamente ha sempre giocato. In difesa dovrebbe essere confermato Fernandez al fianco di Raul Albiol, dunque con Britos in panchina.



La diciassettesima giornata di serie A, ultima prima di Natale e della pausa di fine anno, propone alle ore 20.45 allo stadio Sant’Elia l’anticipo Cagliari-Napoli. Sfida che si annuncia molto interessante: i rossoblu stanno disputando un buon campionato e in casa propria sono un avversario scomodo per chiunque, ma il Napoli ha tutte le intenzioni di cercare la vittoria per chiudere l’anno solare nel migliore dei modi e sperare ancora di inseguire le due fuggitive che stanno tenendo un ritmo impressionante, tanto da far sembrare quasi deludente il ritmo degli uomini di Benitez, che in realtà stanno marciando forte. Ma non basta per puntare allo scudetto quest’anno: ecco perché servirà vincere anche in questa difficile trasferta, mentre il Cagliari punta naturalmente a proseguire il suo tranquillo cammino. Eccovi dunque ora le ultime notizie e le probabili formazioni di Cagliari-Napoli, che sarà diretta dall’arbitro Valeri di Roma.

Così ha parlato Diego Lopez, allenatore dei sardi, alla vigilia della partita: “Domani mattina faremo un ultimo allenamento, la formazione devo dirla prima ai giocatori. Non sarà un problema sostituire Rossettini in difesa. Perché è vero che lui e Astori sono una coppia affiatata e stanno facendo bene, ma i due ragazzi li vedo tutti i giorni in allenamento e sono tranquillo. Quella col Napoli è una partita che ha una sua storia, anche se non è scritta nei libri. Loro sono una grande squadra e hanno l’obbligo di vincere. Quindi dovranno fare la partita. Ma noi non dobbiamo solo pensare a difenderci, altrimenti avremmo perso in partenza. Servirà concentrazione, per evitare le loro ripartenze, e dovremo sempre esser pronti a far male. Siamo pronti, con un unico, grande rammarico. Questa partita avrebbe riempito uno stadio con trentamila persone. E’ un peccato che a uno spettacolo così possano assistere solo cinquemila spettatori”. Sono ancora diversi i dubbi di formazione del mister cagliaritano: il primo è appunto al centro della difesa, con Del Fabro favorito su Oikomonou per affiancare Astori, e anche a sinistra nulla è ancora deciso, con Murru comunque favorito su Avelar. Altri due dubbi nel settore offensivo: Cossu favorito su Dessena, ma qui dipenderà da quale atteggiamento iniziale Lopez darà al suo Cagliari. Con Cossu ci sarà un 4-3-1-2 più offensivo, con Dossena ci sarebbe un centrocampo più coperto. Infine in attacco è sicuro Sau, mentre Nenè è leggermente favorito su Pinilla ma fra i due sudamericani c’è ancora grande incertezza.

I tanti dubbi si ripercuotono anche sulla composizione della panchina: diciamo allora che chi uscirà sconfitto dai ballottaggi sarà almeno il primo candidato a subentrare nei vari reparti della formazione sarda, che ancora una volta avrà una panchina breve con soli nove giocatori che si siederanno al fianco di Lopez al Sant’Elia.

Due sole assenze, ma piuttosto pesanti nelle fila del Cagliari: infatti in difesa è squalificato Rossettini, mentre in attacco è out l’infortunato Ibarbo, che spera di rientrare alla prima partita dell’anno prossimo.

Queste invece sono state le parole di Rafa Benitez nella conferenza stampa di ieri: “Tanti dubbi di formazione sono positivi per me, meno per voi giornalisti che avete difficoltà ad indovinare la formazione. Sappiamo che quella prenatalizia è sempre una gara speciale, ne abbiamo parlato con i ragazzi che si sono allenati bene. Il nostro bilancio è positivo, ma se dovessimo vincere anche a Cagliari sarebbe ovviamente migliore. Penso che l’equilibrio sia la chiave per vincere, se poi hai una squadra che segna sempre un gol in più dell’avversario è ancora meglio. Oggi vediamo anche in Italia squadre che palleggiano di più rispetto alla mia esperienza all’Inter. Il bilancio di questo 2013 non può che essere positivo. Arrivare dove siamo arrivati, compresi i 12 punti in Champions in un girone così tosto non può che essere positivo. Certo, si poteva fare meglio. Ci lavoreremo su. Abbiamo lavorato in questa settimana sulla fase difensiva. Ho fiducia nei miei, faremo meglio. Chiaramente l’equilibrio fra gol fatti e gol subiti è la chiave, ma seppur subendo tanti gol se ne fanno di più… Si pensa prima ad attaccare che a difendere, credo che questo sia positivo per lo spettacolo del campionato. I ragazzi mi hanno detto che ormai per loro un pareggio in trasferta non è più un buon risultato, questo è buon segno. Non è facile ma vogliamo recuperare punti su Juventus e Roma. Non sarà facile, ma ne abbiamo parlato anche oggi e vogliamo provarci. Ci proveremo. Non ho ancora deciso con chi giocare contro il Cagliari, ho tante alternative davanti e mi tengo il tempo necessario per decidere. Sarà una partita complicata, anche dal punto di vista mentale, con le vacanze imminenti. Ma stiamo lavorando bene e sono molto fiducioso”. Tre dubbi di formazione tormentano ancora l’allenatore spagnolo: Reina dovrebbe tornare tra i pali, ma il ballottaggio con Reina non è ancora sciolto; in mediana sicuro Behrami, con Dzemaili leggermente favorito su Inler per la seconda maglia da titolare; in attacco Insigne sembra favorito su Pandev per affiancare Callejon e Mertens nel trio che agirà alle spalle della punta centrale Higuain. Quali consigli avrà portato l’ormai famoso cuscino?

A parte i giocatori ancora coinvolti nei ballottaggi, segnaliamo in particolare la presenza in panchina di Britos come primo ricambio della difesa (Fernandez-Albiol coppia centrale), Reveillere sulle fasce e Zapata sostituito del Pipita in caso di necessità, o magari per varare un modulo a due punti a dire il vero anomalo per il Napoli.

L’elenco è piuttosto lungo: spicca la dolorosa rinuncia ad Hamsik, ma per il resto i problemi sono concentrati in difesa e sulle fasce, visto che mancheranno al Sant’Elia anche Mesto, Zuniga e Cannavaro.

 

 25 Avramov; 14 F. Pisano, 34 Del Fabro, 13 Astori, 29 Murru; 20 Ekdal, 5 Conti, 4 Nainggolan; 7 Cossu; 18 Nené, 9 Sau. All. D. Lopez.

A disp: 26 Adan, 19 Oikonomou, 8 Avelar, 24 Perico, 16 Eriksson, 22 Cabrera, 21 Dessena, 10 Ibraimi, 51 Pinilla.

Squalificati: Rossettini.

Indisponibili: Ibarbo.

 25 Reina; 11 Maggio, 33 Raul Albiol, 21 Fernandez, 27 Armero; 20 Dzemaili, 85 Behrami; 7 Callejon, 19 Pandev, 14 Mertens; 9 Higuain. All. Benitez.

A disp: 1 Rafael C., 15 Colombo, 28 Cannavaro, 3 Bruno Uvini, 5 Britos, 2 Réveillère, 13 Bariti, 88 Inler, 91 D. Zapata, 24 L. Insigne.

Squalificati: –

Indisponibili: Zuniga, Mesto, Hamsik.

 

Arbitro: Valeri.

Si avvicina la partita Cagliari Napoli ed è giunto il momento è per i due allenatori di togliersi gli ultimi dubbi sulla formazioni da mandare in campo per questo anticipo di campionato. Fernandez Dzemaili dovrebbero prendere il posto in campo dal primo minuto rispettivamenti di Britos e Inler. Alla lista degli assenti dovrebbe aggiungersi anche quella di Cannavaro causa influenza.

Si gioca in questo fine settimana la diciassettesima giornata di Serie A, ultima prima della sosta natalizia. Alle 20,45 di domani il consueto anticipo del sabato: Cagliari-Napoli. Al Sant’Elia si affrontano due squadre che arrivano da risultati positivi: se gli isolani hanno fermato il Parma al Tardini i partenopei hanno battuto l’Inter nello scontro diretto per il terzo posto. Sono 19 i punti del Cagliari, 35 quelli del Napoli: la distanza c’è e queste due squadre hanno obiettivi chiaramente diversi, ma in campo la differenza potrebbe non vedersi perchè i rossoblu sanno giocare in modo brillante e sono abituati anche a fare possesso palla. Arbitra Valeri.

 Cinque risultati utili consecutivi: il Cagliari ci ha decisamente preso gusto e dal 10 novembre ha inanellato tre pareggi e due vittorie, soprattuto bloccando sullo 0-0, fuori casa, due squadre come Roma e Parma, e rimontando due gol di svantaggio al Sassuolo, ribaltando poi la situazione contro un Genoa che stava vincendo al Sant’Elia. E’ in salute la squadra di Diego Lopez, e in casa fa quasi paura: dei 19 punti totali 15 li ha presi qui, perdendo una sola volta  e segnando 13 dei 17 gol complessivi che ha in campionato. Sbloccatosi anche Marco Sau, con il tecnico uruguayano si gioca propositivi senza aspettare l’avversario: nono possesso palla del torneo, quasi 5 tiri a partita nello specchio della porta, più di 11 minuti di supremazia territoriale (undicesimo), nella prima metà della classifica per pericolosità offensiva (appena sotto il 50%). Insomma: il Cagliari a casa sua può essere un osso duro, e in più si presenta con tutti gli effettivi a eccezione dello squalificato Rossettini e di Ibarbo (assenza che può pesare), anche se Pinilla ha una distorsione alla caviglia ed è in dubbio (ma dovrebbe farcela per la panchina). Lopez sceglie Del Fabro in difesa e per il resto si affida ai soliti, confermando Cossu dietro a Sau e Nené e ancora con Avramov in porta: per ora Adan fa panchina, più avanti si vedrà. 

 Continua la metamorfosi del Napoli da squadra che sfruttava in maniera letale le ripartenze a macchina costruita per imporre il suo gioco: i partenopei sono sesti per possesso palla, secondi per tiri nello specchio della porta (appena meno di 7), sesti per supremazia territoriale e secondi per pericolosità. La vittoria contro l’Inter ha però messo in mostra la bidimensionalità della squadra, che non solo controlla il pallone e avvolge la difesa avversaria, ma sa anche aspettare il momento giusto per colpire di rimessa. Ha giocatori che sembrano sonnecchiare e poi si svegliano all’improvviso, e ha il curioso dato di aver realizzato solo gol con gli stranieri: oltre ai 28 totali di Higuain (8), Callejon (8), Hamsik (6) e Pandev (6), ci sono anche i tre di Dzemaili, i due di Mertens e quelli di Britos e Inler. Chiaramente gli italiani che giocano stabilmente sono pochi, ma la statistica è comunque curiosa. Fuori dal San Paolo i punti sono 15: 5 vittorie e due sconfitte (Roma e Juventus), senza pareggi. L’attacco è uno dei migliori della Serie A e anche domani dovrebbe contare su Callejon e Higuain, pur se Pandev è favorito su Lorenzo Insigne per prendersi il posto in mezzo alla trequarti. Da vedere se sarà superato lo screzio per il rigore tirato (e sbagliato) dal macedone contro l”Inter, nonostante le richieste del gioiello di Frattamaggiore. Sempre fuori Zuniga e Mesto, non recupera nemmeno Hamsik e rimane sempre in dubbio Pepe Reina, che salterebbe la quarta gara consecutiva.